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Autore: Hirimaru    10/08/2016    0 recensioni
Voce : -É quasi giunto il momento del risveglio, ma prima rispondi, cosa cerchi?
Avevo mille domande, chi ero, dove ero, perché ero lì, chi era quella voce, ma tutto ciò che risposi fu: -Io non cerco, se non il buio del vuoto.
Fu come se quella risposta venisse dal profondo del mio io. Come se fosse stata sopita in me in attesa di uscire.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Micale: -E poi mi sono risvegliato dinnanzi a voi.

Ian Min prese parola e mi disse:

Ian: - La tua pelle é troppo morbida per essere di questo mondo, le tue ossa sono troppo gracili e non sembri in grado di brandire un’arma. In questo mondo non sopravvivrai.

Ian Min era un uomo dagli occhi a mandorla, i capelli biondi e lunghi e gli occhi neri. Era molto robusto ma di media statura, di carnagione chiara. Il suo volto lasciava notare una cicatrice che gli solcava la guancia sinistra sino alle labbra, a cui si univa formando un solo solco. Emanava un aria di sicurezza, e gentile arroganza. Era vestito con dei pantaloni neri, una giacca grigia e una maglia bianca con uno stemma: Un cerchio con al centro una croce, non indossava armature e l’unico pezzo di ferro che mostrava era la sua Katana legata alla cintura sui suoi pantaloni.

Alzai lo sguardo e dissi:

Micale: -Prima di darmi per morto, lasciatemi constatare le mie effettive doti.

Ian si alzo in piedi e disse a Caelrath: - Ian: - Da un giocattolo a questo umano.

Caelrath si alzo e estrasse il suo armamentario dalla carovana. Possedeva armi di vario tipo, come se fosse pronta ad ogni evenienza.

Caelrath -Scegli pure.

Osservai Caelrath con attenzione. Sembrava molto alta per essere un elfa. I suoi occhi erano verdi, i suoi capelli rossi e lisci, un rosso molto acceso, vivo oserei.

Il suo braccio destro mostrava una cicatrice che dalla spalla si protraeva al gomito.

Il suo corpo era perfetto. Sentivo che non avrei visto nulla di più bello nella mia vita.

Le sue gambe erano toniche e magre. Il suo fondoschiena ne troppo grande ne troppo piccolo. Il suo seno piccolo, una seconda forse.

Il suo viso mostrava zigomi  non pronunciati e lentigginosi, un mento a punta, il suo naso piccolo, le sue orecchie erano a punta, le sue labbra rosse e per nulla carnose.

Caelrath : -Umano, cosa stai guardando? Nutri disprezzo verso i mezz’elfi, forse?

Con queste parole si rivolse a me. Io la guardai per un secondo negli occhi e dissi:

Micale: - se le mezz’elfe hanno un corpo come il tuo mi risulterà difficile.

Ella mi guardo con faccia dubbiosa e poi disse:

Caelrath: -Scegli un’arma, alla svelta.

Così mi alzai e provai le varie armi, sembravo avere qualche dote nell'utilizzo nell’arco, e la spada europea sembrava fatta a posta per me. Quando la impugnai essa comincio a brillare, un’aura verde la ricopriva.

Quella spada cambio forma.

Il manico divenne di legno, legno di quercia e la lama divenne leggermente più lunga, lungo la lama apparvero delle righe verdi e il metallo di cui era composta sembrò più pesante.

Ismael: -Che evento prodigioso! Esclamò Ismael, un uomo vestito di bianco il cui volto era coperto da un cappuccio. Di lui si notava solo il bianco bastone. Era completamente vestito di bianco, nulla di lui traspariva, se non uno stocco rosso e un bastone di ferro.

Ian: -Solo un trucchetto da baraccone. Combatti e mostrami le tue doti!

Caelrath- : Quel verde si abbina ai tuoi occhi, sai?

Micale: - Accetto la sfida, ma smettila di urlarmi in faccia.

Mi allontanai leggermente dal gruppo, insieme a Ian.

Ian: -Un duello pulito, non preoccuparti ragazzino.

Micale: -Come ti pare, gli risposi.

Ismael si avvicinò e disse: Lancerò una sfera di luce, quando si spegnerà avrà inizio il duello!

Ian: -Sbrigati!

Appena Ismael lancio la sfera di luce, quasi autonomamente il mio corpo pose la gamba destra dinnanzi, stringendo la gamba sinistra, la spada che tenevo con la destra venne alzata leggermente per poi  andare in basso a destra, e il mio capo fece su e giù. Subito il mio bacino si abbassò, piegai le gambe mantenendo la destra davanti, la sinistra al fianco per formare un l e un po' di spazio distanzio le mie gambe. L’elsa della spada era rivolta verso la mia gamba e la punta verso il collo del mio avversario.

Ian storse il naso, cominciando a caricarmi restai fermo, impassibile, Ian era ad un metro e mezzo da me, in quel momento si fermò e disse:

Ian: - La tua guardia frontale é ineccepibile, se avessi avanzato di un solo centimetro la tua lama sarebbe conficcata dentro di me, ma il combattimento si basa su 3 dimensioni, e ora lo imparerai.

In quel momento 2 pugnali mi apparvero dietro, mi girai per deviarli con la spada ma notai che non erano tangibili, e nello stesso istante Ian mi conficcò la lama nello stomaco. Cominciarono a sgorgare litri di sangue dal mio corpo.

Sputai sangue mentre caddi a terra.  Riuscì a  pronunciare poche parole: Micale: -Questo é un vero trucchetto. Subito dopo svenni.

 
  
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