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Autore: Altair4    11/08/2016    1 recensioni
SEQUEL di “Storia di una Niana”.
Benvenuti nel mio mondo parallelo dove Marte non è più il pianeto rosso ma è diventato viola e dove le nostre tartarughe e gli alieni del pianeta Ni ne combineranno delle belle!
Grazie ad un portale inventato da Donatello, questa storia sarà ambientata anche sulla Terra… e ad un migliaio di anni-luce da noi, nella fascia di Orione.
Non mancheranno personaggi ben conosciuti e totalmente nuovi.
Storia ispirata principalmente alla mitica serie del 2003.
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quella sera le tartarughe rientrarono dopo una bella batosta, i ninja neri era diventati fortissimi e se non fosse stato
 
per il diversivo di Donnie avrebbero perso la battaglia quasi di sicuro.
 
            -Ragazzi il loro capo è un Niano, si chiama Vertel…deve essere un prescelto sopravvissuto…sa trasformarsi
 
in umano ed ha potenziato i suoi uomini facendoli diventare cyborg credo con l’aiuto di Baxster Stockman…deve essere impazzito…cosa gli sarà successo
 
per essere così aggressivo. Comunque… l’informazione più importante è che so dove si nascondono…- Disse Astrid.
 
            -Aspetta che lo dica a Karai…adesso abbiamo un esercito dalla nostra parte- disse Leo, la sua amata era
 
tornata al suo appartamento perché non voleva lasciare troppo solo suo figlio, ma attendeva di essere informata prima
 
possibile sulla situazione.
 
            -Calma Leo, discutiamone. Il loro nascondiglio è nella zona abbandonata di New York. Ricordate quando
Beal era fuori di sé e distrusse quel palazzo? Proprio lì vicino.  Però la loro è una fortezza, non possiamo andare lì senza un piano, Leo assicurati che potremo davvero contare sugli uomini di Karai… La tecnologia Niana di certo ci sarà di molto aiuto, credo che Vertel abbia solo pochi cristalli ecco perché ha chiesto aiuto a Baxster Stockman-
            -Allora quando andiamo a far fuori quei ninja di latta?- Commentò Raph impaziente.
            -Vorrei avere più nozioni- disse Donnie.
            -Ho l’impressione che Eugene, il braccio destro di Vertel, volesse parlarmi…forse dovrei incontrare Vertel e capire cosa ha in mente…non ci credo che voglia solo arricchirsi, non è un comportamento da Niano-
            -E se volesse trasformare tutti i terrestri in cyborg e comandare su tutta la Terra?- Commentò Mikey preoccupato.
            -Ma non dire sciocchezze come farebbe a trasformarci tutti?- Disse Raph, ma Astrid guardò i due fratelli con paura.
            -Non credo che voglia trasformare tutti in cyborg…credo che voglia conquistare Terra per portarci i Niani!!-
            -Oh no ci risiamo! Ma perché gli alieni vogliono conquistarci? Con tutti i pianeti che ci sono nella Galassia! Voi alieni mancate di fantasia!- Commentò Mikey.
            -La Terra è il più bel pianeta scoperto dai Niani…fa gola- spiegò la Niana.
            -Astrid, Donnie potete rimanere qui per qualche giorno per definire come agiremo?- Chiese Leo.
            -Per me va bene, devo tornare un attimo solo per lasciare istruzioni a Nied e Rel, in fondo se la caveranno benissimo, tutto procede bene - disse Astrid.
            -Pensi che Beal e Lisad verrebbero ad aiutarci?- Aggiunse Leo.
            -Credo che saranno felicissimi di venire a darci una mano-
            -Donnie tu come sei messo?-
            -Tra poche ore dovrebbe tornare il FIR rosso (speriamo!) per fare rapporto sulla base orbitante intorno a Ni e devo riprogrammare la SL3D, ma a parte questo sarò dei vostri per quasi tutto il tempo. Andiamo Astrid?-
 
La coppietta si diresse vero il Tartunnel, sarebbero tornati dopo qualche ora con Lisad, Beal e forse qualche
 
informazione sulla base Niana e Frel.
 
Mikey si diresse nella sua stanza, era stanchissimo, quei cyborg lo avevano davvero messo alla prova, ma prima che
 
sparisse dietro la porta della sua camera guardò Leo con intesa, il quale bloccò Raph mentre entrava nella sua camera
 
da letto.
            -Allora Raph si può sapere cosa stai combinando? Non penserai davvero di passarla liscia?-
            -Perché stasera non te ne vai un po’ dalla tua Karai? Hai bisogno di distrarti un po’-
            -Sei molto spiritoso Raph, ma resto il tuo leader e devo sapere cosa sta succedendo-
            -Leo non è successo nulla di male… ho bevuto un po’e sono…stato…con un’umana-
            -In quello che hai fatto ci sono almeno tre motivi per cui dovresti stare in punizione-
            -Tre? E poi mi vuoi mettere in punizione? Non sono più un teenager-
            -Non ti rendi conto di cosa hai fatto, vero?-
            -No Leo…a parte aver bevuto qualche birra di troppo…-
            -Bene almeno qualcosa l’hai capito…ma se non comprendi tutti i tuoi errori vuol dire che ti devo trattare come un teenager…un altro motivo è aver approfittato dell’ingenuità di una ragazza…ma soprattutto ed è la cosa più grave di tutte…lei non sa di aver avuto un rapporto con un mostro, se ti avesse visto come realmente sei non avrebbe mai accettato!-
            -Parli tu che stai con un’umana!- Raph cercava di difendersi ma sapeva benissimo di avere torto.
            -Non fingere di non capire, devi sapere che poco fa ho promesso a Mikey che ci avrei pensato io a darti una lezione perché lui di sicuro sarebbe molto più duro di me!-
            -Mikey più duro di te?-
            -Sì, se vuoi lo chiamo e ti faccio dire cosa ha detto a me mentre venivamo via dal centro commerciale-
            -Cosa ti avrebbe detto di così terribile?-
            -Ha detto che non ti riconosce più e che sei stato un vigliacco schifoso. Secondo lui dovrei chiuderti in camera per un mese solo con il permesso di allenarti, ma senza i tuoi sai per l’intero mese di punizione-
            -Non lo facevo così severo-
            -Lo è diventato…non sai quanti problemi ci siamo fatti io con Karai e lui con Isabel per il nostro aspetto…-
            -…loro non hanno avuto problemi, no?-
            -Perché ci amano…cioè … Isabel lo amava…cosa c’è tra te e quella umana?-
            -Niente…era solo una ripicca la mia…un attimo di debolezza…-
            -Tu Lisad non te la meriti!-
            -Mi arrendo, non la merito! Va bene così!? E adesso dimmi quale punizione mi spetta-
            -Quella che ha detto Mikey, ma per una settimana, anche se dovremo rimandare a quando sarà un periodo più tranquillo, abbiamo bisogno di te adesso-
            -Una settimana è lunga…-
            -Ti servirà per riflettere su quello che hai fatto!-
            -Ora che il grande leader ha deliberato, posso andare nella mia stanza?-
            -Vai pure…ti farebbe bene meditare…-
            -Ci penserò-
 
Raph sbatté la porta della sua camera in modo teatrale, ma si sentiva colpevole e fece fatica ad addormentarsi.
 
Quella mattina su Marte tutti i Niani aspettavano trepidanti il ritorno del FIR rosso, la piccola finestrella del Tartunnel
 
si aprì e l’insetto robot entrò veloce per la gioia di tutti intatto.
 
            -Ma sì! Sono un genio!- Disse Donnie saltando, poi si guardò attorno e vide i Niani che ridevano un po’assonnati.
            -Bene…FIR! Contatto! Proiezione ultimi dati!-
 
Il piccolo insetto nanotecnologico si posò a terra e proiettò delle immagini della base Niana. Tutti erano a bocca
 
aperta mentre guardavano i corridoi che conoscevano bene, i cilindri con gli ibernati all’interno e cosa incredibile i
 
robot guardiani in funzione.
 
            -Come è possibile? Avevano spento tutti i robot perché dicevano che consumavano troppo!- commentò Rel.
            -Cosa ne pensi Donnie?-
            -O hanno trovato altri cristalli su Ni…o Frel è arrivato da più di un anno come avevamo previsto, gli ha fornito i dati per formare i cristalli e potenziarli!-
            -Non è in alcun modo previsto che i Niani se ne vadano in giro sul moribondo Ni per cercare i pochi cristalli rimasti, deve essere per forza la seconda ipotesi!-  Diceva Nied.
            -Frel ce l’ha fatta!- gridava Astrid.
            -Questo significa che alla fine di questo anno marziano dovrebbero arrivare i nuovi prescelti-
            -Ma perché il FIR non ha contattato mia madre?- Disse Astrid che guardava i filmati e vedeva chiaramente che non c’era traccia di Leiad.
            -Forse non c’è…forse…sta arrivando con i prescelti!- teorizzò Donnie.
            -Vuoi dire che mia mamma sta venendo qua? Sarebbe fantastico!-
            -Non lo sappiamo per certo…- si corresse Donnie e poi aggiunse- guardate! Ha inquadrando un Niano fuori dall’ibernazione, lo conoscete? -
            -Lo conosco io…si chiama Yal- disse seria Astrid.
            -Ma… il chirurgo biomolecolare?- chiese Nied.
            -Sì…lui è uno degli scienziati che ci ha “ideato”, ma non l’ho mai incontrato di persona, lo conosco perché mi ha parlato di lui mia madre nei suoi video privati…è un amico, ci possiamo fidare di lui al cento per cento, dobbiamo contattarlo, ma devo mandargli un messaggio che voi non potete sentire, ne va di tutta la missione…mi dispiace…Donnie devi insegnarmi ad usare il FIR…-
            -Va bene Astrid, ho fiducia in te…-
 
La registrazione durò ancora poco, Yal cercò quasi di schiacciare il FIR, che scappò prontamente, ma non inquadrò
 
niente altro di interessante, sembrava che non ci fossero altri Niani in giro.
 
            -Non è andata come speravo, ma abbiamo comunque delle informazioni molto incoraggianti, adesso dobbiamo comunicare con Yal, faremo in modo che il FIR lo contatti e ci dica cosa è successo- disse Donnie che non si accontentava mai fino a che non raggiungeva la perfezione.
 
Astrid rimase sola nella stanza e rivolta all’insetto meccanico pronunciò le parole di rito:
 
            -FIR! Contatto! Registrazione!-
Il FIR accese gli occhietti e li puntò verso Astrid:
            -Yal…mi presento anche se tu mi conosci da sempre, sono Astrid la figlia di Leiad. Questo stupendo insetto
 
meccanico lo ha inventato il mio compagno Donnie, ha viaggiato attraverso il tempo e lo spazio fino a voi tramite il
 
Tartunnel. Questo tunnel può connettere due zone della galassia anche molto lontane tra loro, ma occorre molta
 
energia, al momento solo un oggetto così piccolo può passare.
 
Come ben sai Senza Nome in realtà è Leiad, so che l’hai mutata tu…deve essere stato terribile per mia
 
madre…nessuno a parte te e me sa questa informazione, una tua eventuale riposta sarà visionata unicamente da me,
 
ma tutti noi prescelti dobbiamo sapere se Frel è arrivato e se tutto procede come io e Leiad speravamo. Dal canto
 
mio porto buone nuove, la colonizzazione sta procedendo senza intoppi, su Marte si può già respirare, animali e
 
vegetali stanno crescendo e moltiplicando in tutti i luoghi possibili: mare, terreno ed aria. Ti ho inviato anche filmati
 
ed immagini…è semplicemente tutto bellissimo, pensa che il pianeta rosso non è più rosso, ma è diventato violetto a
 
causa delle acque che ricoprono la superficie e la rifrazione della luce sommate ai rossi ossidi del ferro.
 
Abbiamo già mandato questo piccolo insetto di pura nanotecnologia  (FIR) ad ispezionare la base ed abbiamo visto
 
che avete rimesso in funzione i robot. Siamo convinti che Frel vi abbia raggiunto e che vi abbia dato le nozioni per
 
creare e potenziare i cristalli. Inoltre l’insetto era settato sui geni di mia madre, ma non l’ha trovata…ti prego dimmi
 
che sta venendo qua e che sta bene…e Redol? Che fine ha fatto? Come hanno reagito lo Stato Supremo ed il
 
Consiglio Scientifico alle informazioni che portava Frel? 
 
Aspettiamo con ansia tue notizie, il FIR ti cercherà per la base per una settimana poi dovrà tornare da noi, spero che
 
sia un arco di tempo sufficiente. Quando ti troverà si accerterà che tu sia solo e poi ti proietterà questo messaggio.
 
Tu per registrare dovrai dire queste parole terrestri: FIR! Contatto!Registrazione! E quando avrai finito di
 
parlare…- Astrid fece un gesto di saluto -FIR! Fine!”
 
Il FIR smise di registrare, Astrid lo raccolse e lo ripose con cura nella sua scatoletta rossa, poi andò dai suoi Niani, tra
 
poco lei, Donnie, Beal e Lisad sarebbero andati sulla Terra.
 
Una volta rispedito l’insetto dentro il Tartunnel i quattro rettili entrarono anche loro però con destinazione New York,
 
quel giorno avrebbero deciso una strategia per affrontare i cyborg di Vertel.
 
Nel mentre Raph approfittava della sua libertà finché poteva e se ne andò in giro per la città in pieno giorno con un
 
ciondolo di Enerzon che aveva sottratto a Leo. Gli era piaciuto fare l’umano e anche se non si era comportato in
 
modo corretto, era stato divertente. Con Rebecca non c’erano state complicazioni, invece con Lisad era sempre una
 
lotta. Era quasi tentato di rivedere l’umana, per cui si avviò alla palestra, fece finta di guardare dei giornali ad una
 
piccola edicola proprio di fronte ed aspettò. Dopo poco la vide uscire, ma lei, anche se incrociò il suo sguardo, fece
 
finta di non riconoscerlo ed andò ad abbracciare un tipo in giacca e cravatta che evidentemente era venuto a
 
prenderla. Sul momento ci rimase un po’ male, ma poi pensò che era meglio così, allora riprese a camminare e decise
 
di andare al parco, non era poi lontano. A Central park c’era sempre stato solo di notte, era molto bello con il sole e le
 
persone che passeggiavano, ad un certo punto notò un coppietta di giovani che stava litigando.
 
            -Chi era quel tipo che ti ha salutato?-
            -Ma chi Fred?-
            -Non so come si chiama, chi è?-
            -E’ un amico di famiglia, chi vuoi che sia?-
            -Non me ne avevi mai parlato…-
            -Perché avrei dovuto? E’ amico dei miei, ha quarant’anni!-
            -Ti guardava in un modo che non mi è piaciuto!-
            -Mi guardano sempre tutti in un modo che non ti piace, la tua gelosia è esagerata, dovresti farti curare-
            -Vorresti dire che sono pazzo?-
            -Forse sì-
Lui la colpì con un man rovescio e la ragazza che era esilina cadde a terra come fosse di carta. Raph non rimase a
 
guardare, in un secondo aveva bloccato il tipo manesco, che voleva infierire ulteriormente.
 
            -Lo sai che le donne non si picchiano?-
            -E tu chi sei? Uno dei suoi tanti amanti?-
            -No, non la conosco per niente, ma non sopporto i codardi come te che picchiano i più deboli!-
 
Il tipo cercò di liberarsi, ma Raph era molto più forte e lo scaraventò a terra. Il malcapitato si alzò e correndo via
 
disse:  
 
            -Non finisce qui, lei è mia!-
            -Prova solo a toccarla un’altra volta e ti sistemo io!-
 
Raph si girò ed aiutò la ragazza ad alzarsi.
 
            -Come va? Tutto bene?-
 
Lei lo guardò con gratitudine, era tutto l’opposto di Lisad, aveva un viso sottile, i capelli biondi corti e due occhi
 
verdi chiarissimi, sorrise arrossendo un po’.
 
            -Sto bene…grazie…-
            -Io sono Raph, tu sei?-
            -Sono Alina…piacere-
            -Quel tipaccio è il tuo ragazzo?-
            -Era il mio ragazzo…l’ho lasciato…ma lui non vuole saperne, mi ha chiesto di uscire per chiarirsi, ma è geloso anche se non stiamo più insieme … non sto vedendo nessuno… e non voglio di certo stare con lui-
 
A Raph sembrò quasi un invito, dentro di sé già si malediva, ma Alina era così dolce e graziosa, decise che parlare un
 
po’ con lei non sarebbe stato un reato e di sicuro non avrebbe bevuto birra.
 
            -Ti posso offrire qualcosa?-
Raph pensò: - Sono tutti degli ubriaconi a New York!- ma rispose:
            -Non bevo alcolici…-
            -Allora un frullato, conosco un posto qui nel parco, anche io non bevo-
            -Il frullato andrà benissimo, ma è stato un piacere aiutarti- Raph pensava di assistere ad un dejavou.
            -Grazie…ma devo sdebitarmi in qualche modo-
            -Pensi che quel tipo ti darà ancora fastidio?-
            -Temo di sì…credo che abbia seri problemi…è un classico, attiro tutta gente così…-
            -Io non picchio le donne... o meglio quelle che non sanno difendersi-
            -Che genere di donne conosci?-
            -Pratico arti marziali ed ho amiche bravissime capaci di mettermi in difficoltà certe volte…ma vinco sempre io!- ma nel mentre pensò- Mi sentisse Lisad verrebbe a darmele di santa ragione!-
            -Ho visto che ti muovevi come un soldato…pensavo fossi un Marine-
            -No no…mi alleno solo per diletto…non sono un violento- mentì spudoratamente.
Arrivarono ad un piccolo chiosco e presero due frullati, si sedettero sul prato, per fortuna Alina prese a parlare, Raph aveva finito da un pezzo gli argomenti, non era abituato alle conversazioni.
            -Sono arrivata da poco nella “grande mela”, il mio ex, Vincent, non abita qui, è venuto dall’Oregon solo per vedermi, ma domani ripartirà per fortuna! Sono praticamente scappata da lui, vivo con altre tre amiche in un appartamento qui in centro, adoro New York e tu?
            -Sono di New York, non si sente l’accento?-
            -Sì in effetti sembrerebbe quello di Brookling, non è vero?-
            -Preso in pieno!-
            -E tu con chi vivi? Sei da solo, hai una fidanzata?-
            -L’avevo…abbiamo litigato, ora sono ospite da mio fratello Leo-
            -Come mai avete litigato?-
            -Ha un caratterino…certe volte mi fa uscire pazzo!-
            -Farete presto pace…- disse Alina quasi sperando che dicesse di no.
            -Non lo so…stavolta abbiamo litigato più del solito…volevo fare sul serio…e lei non ha voluto- per qualche motivo Raph le stava raccontando la verità, era più facile parlare con una sconosciuta che forse non avrebbe più rivisto. Non sapeva che in questo modo sarebbe sembrato ancora più interessante agli occhi di Alina.
            -Come non ti ha voluto? Deve essere proprio una sciocca…- disse Alina e poi se ne pentì, non conosceva quel tipo, per quanto ne sapeva poteva essere violento come Vincent.
            -Vorrei poter dire che hai ragione…ma anche io posso essere molto pesante a volte…-
            -La picchiavi?- la voce di Alina era agitata.
            -No…o meglio ci allenavamo insieme, ma ti assicuro che mena pure lei, non l’ho mai colpita senza motivo o se era indifesa, anzi lei una volta mi ha ferito ad una guancia!-
 
Raph ripensava a quel giorno in cui aveva cercato di baciarla e lei gli aveva aizzato contro i suoi aculei appuntiti.
 
            -Allora è lei la violenta…non aveva mai sentito una storia simile…di solito è il contrario-
            -Non è come sembra…è stato un incidente…-
Il cellulare di Raph cominciò a vibrare, era Leo.
            -Raph dove diavolo sei finito! Siamo tutti qui al rifugio, ci sono novità da Ni, vieni subito!-
            -Sarò da te in un lampo!-
            -Dove sei? Che stai facendo?-
            -Sono nel parco…arrivo subito-
            -Spero avrai un’ottima spiegazione per essere lì in pieno giorno…-           
            -Tranquillo ce l’ho, ci vediamo tra pochissimo-
            -Chi era?-
            -Mio fratello, ha bisogno di me alla sua palestra, ti devo salutare-
            -… se vuoi mi trovi qui anche domani…vengo sempre a quest’ora a studiare nel parco…-
            -Se il lavoro me lo permetterà ci sarò. Ciao Alina, grazie del frullato-
            -Grazie a te! Buon lavoro!-
 
Raph si allontanò di corsa, non sapeva cosa stava combinando però non aveva fatto nulla di male e si precipitò al
 
primo tombino disponibile per raggiungere il rifugio nelle fogne.
 
Come anni a dietro erano riuniti nel laboratorio di Donnie, pronti a discutere un piano, stavolta però il nemico era
 
nuovo, le incognite erano maggiori. Dopo aver aggiornato Leo e Mikey sui nuovi sviluppi, Astrid prese la parola:
            -Credo non sia prudente attaccarli apertamente…Vertel sarà stato informato da quell’Eugene che sappiamo dove è il suo rifugio-
            -Ma adesso potete contare sul mio esercito!- rispose Karai che non si sarebbe persa l’avvenimento per niente al mondo.
            -Vorrei poter fare una fusione con Vertel…devo sapere cosa ha in mente, voglio andare lì da sola!- disse Astrid.
            -Devi essere impazzita, non puoi farlo!- Disse Donnie.
            -Ha ragione, non puoi rischiare così! Veniamo anche noi, facciamo alla vecchia maniera, siamo o non siamo ninja?- intervenne Mikey.
            -Sono d’accordo con lui- disse Raph che era entrato in quel momento.
            -Ah bene! Ti sei degnato finalmente! Hai preso uno dei miei ciondoli vero?- lo accusò Leo.
            -Calma voi due, ve la vedrete dopo…- Donnie non aveva tempo per le bizze dei fratelli, la sua Niana preferita cercava di cacciarsi in qualche guaio e lui doveva proteggerla, quindi aggiunse:
            -Potremmo accompagnarti e aspettare fuori…con tutto l’esercito di Karai!-
            -La prima mossa è fare la scannerizzazione della fortezza di Vertel con le cinture, per poterne capire i punti deboli ed entrare senza problemi. Gli uomini di Karai potrebbero coprirci le spalle e servire come diversivo, però sarebbe meglio se i tuoi uomni Karai non sapessero che collaborano con delle tartarughe troppo cresciute…- disse Leo.
            -Prima o poi invece vorrei che sapessero veramente chi sei, alcuni erano della banda dei Dragoni Purpurei vi conoscono come avversari temibili, non avrebbero problemi ad avervi come alleati- commentò Karai e guardò dolcemente il suo compagno Leo.
            -Quante smancerie, non ti ci facevo- disse Lisad che era stata anche troppo zitta.
            -Allora mi accompagnate alla fortezza di Vertel per prendere informazioni con la cintura?- Disse Astrid che aveva voglia di azione.
            -Io sono con te!- Disse Raph che non vedeva l’ora di agire e seguì la Niana verso l’uscita.
            -Prima di avvicinarci però dobbiamo…dobbiamo vedere se il perimetro è sorvegliato, loro ci aspettano- commentò Donnie mentre seguiva quei due, gli altri si accodarono, finalmente erano di nuovo tutti insieme come un tempo.
 
 
P.S. Ciao a tutti! ;-)
Spero sia chiaro che i capitoli sui Niani nella stazione spaziale erano temporalmente indietro rispetto a quello che succede sulla Terra, in pratica volevo raccontarvi cosa aveva fatto Frel mentre Donnie, Astrid e gli altri prescelti trasformavano Marte. Quando i nuovi prescelti guidati da Leiad arriveranno su Marte i tempi coincideranno (vi ho confuso vero? XD in pratica si tratta di flashback tanto per semplificare le cose ;-P). Quindi, grazie al FYR, i nostri eroi hanno capito che Frel è arrivato sulla stazione spaziale e forse la madre di Astrid sta arrivando su Marte.
Raph si sta comportando un po’da playboy imbranato, chissà cosa succederà con Alina…
Nei prossimi capitoli le nostre tartarughe ed i Niani affronteranno i cyborg di Vertel, finalmente si fa sul serio!
Buon Ferragosto!
Altair4
   
 
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