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Autore: Antincendio    12/08/2016    1 recensioni
"gli occhi di Newt satteavano su Thomas, come se gli stesse facendo una radiografia, senza accorgersene Thomas aveva fatto un passo verso di lui, il cuore perse un battito, si allungò verso il collo di Newt e assaporò il profumo ancora meglio.
"hai un buon profumo" sussurrò allontanandosi ma rimanendo abbastanza vicino da tenere ancora quel contatto magico che si stava creando pian piano tra loro due, Newt sorrise dolcemente, aveva un sorriso splendido che fece perdere un secondo battito al cuore di Thomas.
"anche tu" lo sorprese Newt, Thomas alzò il suo sguardo, era come se il mare si fosse scontrato con il cielo, il cuore accellerò, Newt si stava avvicinando lentamente al suo viso"
estratto dal terzo capitolo.
Thomas si è appena trasferito in una nuova città, riuscirà ad ambientarsi, troverà dei nuovi amici? e magari l'amore?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Brenda, Gally, Minho, Newt, Newt/Thomas, Teresa, Thomas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amami

 
Il risveglio fu complicato, aveva un gran mal di testa, i ricordi completamente offuscati, lo stomaco rigirato, la nausea e per di più quella non era casa sua, la testa sembrava volesse scoppiargli da un momento all'altro e sentiva il bisogno assoluto di andare al bagno, si guardò intorno poi come un fulmine a ciel sereno si ricordò del bacio, aveva baciato Newt.
Allarmato, cercò l'amico con gli occhi trovandolo che dormiva beatamente accanto a lui, lo osservò a lungo, gli piaceva e lo sapeva benissimo ma non poteva essere realizzabile una cosa simile, soltanto il giorno prima era interessato a Teresa e ora in poco meno di 24 ore lei era scomparsa dal suo cervello.

"caspio, che mal di testa" mugolò stringendosi i due lati del cranio, probabilmente nella speranza che smettesse di girare, doveva andarsene da quella casa prima che Newt si svegliasse. Sul comodino notò il suo cellulare, nessuna chiamata persa, e sua mamma? andò tra i messaggi, Newt lo aveva coperto, gli si strinse lo stomaco.

Si alzò dal letto in fretta e furia cercando dove il biondo poteva averglieli infilato i vestiti quando poi si ricordò che ci aveva vomitato sopra, probabilmente Newt gli aveva messi in lavatrice, e adesso? adesso poteva solo aspettare che l'amico si risvegliasse, doveva aspettarlo in mutande. Si sdraiò troppo velocemente e lo stomaco si strinse in una morsa mentre il mondo vorticava intorno come una trottola.

"Tommy sei sveglio, come stai?" Thomas si girò cercando di tirare fuori il miglior sorriso del suo repertorio "si, insomma, uno schifo, scusa Newt" era il minimo che poteva fare per ringraziarlo, dopo tutto se non ci fosse stato lui a quest'ora Thomas si sarebbe ritrovato ancora a casa di Minho, probabilmente in coma etilico.

"vuoi un aspirina?"

"si, ma forse dovrei mangiare qualcosa prima, anche se il mio stomaco si rifiuterà di far entrare qualsiasi cosa"

"ora te la prendo ma prima dovremmo parlare"

"parlare?"

"Thomas, di ieri, non ricordi nulla?" se l'aspettava questa domanda ma adesso che gli era stata fatta non aveva idea di cosa rispondere, il cuore prese a battergli, cominciò a tremare e si morse il labbro inferiore "poco".

"tipo?" il biondo rafforzò la dose, era ovvio che sperasse che Thomas si ricordasse di quel bacio, ma lui non lo avrebbe mai ammesso, preferiva far finta di nulla "tipo che ho baciato Gally?" fu cattivo da parte sua tirare fuori quel argomento, Newt scosse la testa, era chiaro che fosse abbattuto.

"perchè?" domandò infine Thomas, cercando di riaprire un'argomento che stava decisamente prendendo una piega imbarazzante.

"perchè ero curioso, solo il bacio con Gally? nient'altro?" il moro scosse la testa diventando rosso a quel pensiero, poi scosse la testa ricordandosi anche il bacio con Gally, qualcosa gli aveva trasmesso ma forse era solo disgusto "Newt?" lo richiamò vedendolo con la testa bassa.

"Thomas ci siamo baciati e tu ricordi solo il bacio con lui?" si sentì in colpa, come se qualcuno gli avesse preso un ferro incandescente e glielo avesse infilato giù per la gola "Newt, io..." aggrottò la fronte, cercando nella sua testa una risposta plausibile.

"Tommy, ho capito, non ti interesso"

"no, insomma si, però.."

"Tommy, ascoltami, tu mi piaci, mi sei piaciuto dal primo giorno, ti ho inserito nel gruppo, mi sono preoccupato. Ogni singolo giorno tu e quel tuo bel visino mi piacete sempre di più nonostante i tuoi rifiuti che ancora non riesco a capire. Sai perchè? perchè Tommy, sei stato tu ieri a baciarmi, mi hai preso tu sotto la doccia e mi hai infilato la lingua in bocca ed è stato qualcosa di grandioso, avevo l'elettricità per tutto il corpo ma adesso tu ti svegli e mi dici che ti ricordi solo del bacio con Gally? ti prego, se siamo almeno amici, non darmi false speranza con baci che non sai nemmeno tu che significano" era come se qualcuno gli stesse prendendo a pedate lo stomaco, non resisteva, la verità era che Newt gli piaceva e ormai era chiaro ma non aveva abbastanza forza per dimostrarlo, era debole e inutile, non aveva abbastanza forza per dimostrare cosa provava.

"mi puoi prestare dei vestiti? me ne vado" sussurrò arrossendo, Newt non disse altro, si alzò e andò verso l'armadio gli lanciò maglietta e pantaloni che Thomas si infilò in fretta e furia "scusa" disse prima di afferrare il suo telefono e scappare letteralmente da casa di Newt, come un codardo.


Aveva passato il resto della domenica a fissare il telefono nella speranza che l'amico lo chiamasse ma verso la sera le speranza si erano affievolite e quando il lunedì mattina si svegliò per andare a scuola erano del tutto scomparse, quando entrò in classe nessuno gli rivolse la parola come se il mondo intero sapeva che lui aveva ferito Newt, che era stato lui la causa della sua tristezza, aveva passato la mattinata in silenzio accanto al biondo che non lo aveva degnato nemmeno di uno sguardo.

Fu durante il pranzo che successe, il tavolo dei suoi amici era pieno, o meglio c'era un posto ma appena si era avvicinato Frypan ci aveva posato il suo zaino sopra e gli aveva detto che era occupato, era ovvio che avrebbero preferito Newt all'ultimo arrivato, mentre si girava parve che le labbra di Brenda mimassero uno scusa, c'era rimasto solo un tavolo libero, passò il resto del pranzo lì, Gally per fortuna quel giorno sembrava mancare e così non dovette sopportare le sue attenzioni.

passarono 5 minuti prima che un ragazzo alto, un pò scuro di capelli con gli occhi scuri e i capelli mori si avvicinasse a Newt piegandosi e dicendogli qualcosa nell'orecchio, il biondo rise, fu il primo sorriso che gli vide fare in tutta la giornata "hey!" disse qualcuno alle sue spalle, si girò, Teresa era davanti a lui e gli sorrideva "posso?" chiese indicando la sedia libera davanti a Thomas, lui annuì ringraziando il cielo che qualcuno non c'è l'avesse con lui.

"Teresa chi è quel ragazzo che parla con Newt?" 

"quello? Winston, si sono frequentati per un periodo e dopo che tu ieri hai fatto il danno, beh Newt deve averlo ricercato, una specie di secondo premio, non credere che sia crudele, tu non hai idea del dolore che lui stia provando, io lo so bene"

"di che parli?"

"ti ricordi quando il primo giorno mi hai chiesto della scritta? beh, due anni fa ero cotta di Newt, si può dire che sia stato il mio primo amore, arrossivo ogni volta che mi parlava, il cuore pareva volere uscire dal petto, eravamo in sintonia, parlavamo sempre, eravamo quasi migliori amici" Teresa prese fiato come se stesse per far riemergere un ricordo molto importante, qualcosa che per lei significava molto "il giorno in cui ebbi il coraggio di dichiararmi, ecco quello fu il giorno in cui Newt mi prese da parte, pensavo che anche lui avesse avuto la stessa idea, che mi avrebbe detto quello che provava e che saremo finalmente vissuti felici e contenti, ma non era una favola e io non ero una principessa, Newt mi disse la verità, che lui era, insomma, che era gay" aveva gli occhi lucidi come se ancora provasse qualcosa per il biondo "ho passato dei giorni orribili dopo, non mangiavo, non dormivo, non studiavo, ero diventata un'ameba finché un giorno Alby mi presentò Aris, frequentava economia con lui, ho trovato qualcuno con cui legarmi, lo amo Thomas, la mia storia con Newt era finita ancora prima di cominciare ma non è detto che deve essere così anche per te" concluse Teresa prima di alzarsi e sorridergli dolcemente "devo andare, matematica, la odio, mi serve" Thomas salutò ancora imbambolato da ciò che lei gli aveva appena detto.

Il suo sguardo tornò su Newt, parlava ancora con quel ragazzo e sembrava felice, il cuoricino di Thomas si strinse come se glielo stessero stritolando, si alzò di scatto andando verso di lui, non sapeva con quale coraggio e con quale autorità ma si piantò in mezzo tra Newt e Winston.

"dobbiamo parlare" disse senza dare attenzione a Winston che gli picchiettava sulla spalla dandogli del maleducato, il suo sguardo era solo per il biondino che sembrava confuso.

"non mi hai parlato per tutto il giorno e vuoi parlare adesso?"

"tu non mi hai parlato per tutto il girono e comunque no, non adesso"

"e quando?"

"oggi pomeriggio a casa mia, ti invio l'indirizzo per telefono, alle 15:30" e senza aspettare la risposta dell'altro Thomas uscì dalla mensa come un militare, passo diritto e svelto ma non appena fu fuori da sguardi indiscreti si appoggiò al muro, lo avrebbe fatto, avrebbe detto veramente a Newt quello che provava. 
   
 
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