14/08/2016
0 recensioniIniziò a tossire sempre più forte, riversandosi su un lato, mentre il mondo girava. Non riusciva a respirare, e i suoni e la vista si facevano confusi. Osservò Leo che, di fretta, con uno sguardo preoccupato si inginocchiò davanti a lui, chiamandolo, ma non lo sentiva. Vedeva solo la bocca muoversi veloce e i suoi occhi blu dilatati dalla paura di poterlo perdere. Cercò di prendere aria, ma la gola era secca e i polmoni non riuscivano ad accumulare l'aria necessaria per colpa di quella tosse infrenabile. Ma forse.. Forse era meglio così. Mentre guardava Splinter e Leo che cercavano di aiutarlo, non poté non pensare che, infondo non meritava di vivere, non dopo tutto quello che aveva fatto alla sua famiglia, e a Mikey. Come avrebbe potuto guardare la sua famiglia in faccia con la consapevolezza di aver spento la luce degli Hamato?
Sbarrò gli occhi, vedendo entrare proprio la persona dei suoi pensieri, sorretto da delle stampelle e accompagnato da Donnie. Le sue pupille si dilatarono, credendo di star sognando, ma invece era reale. E lo constatò quando lo vide inginocchiarsi preoccupato davanti a lui, sotto lo sguardo incredulo di Splinter e Leo. Sentì quel macigno nel petto svanire, proprio come era arrivato, mentre Splinter, ripresosi, iniziò a fare mosse di ninjutsu per poi colpirlo al centro della fronte con due dita. Il tempo sembrò fermarsi per un'istante, e finalmente, tra gli ansimi sputò quello stramaledetto verme che Leo non impiegò molto a distruggere. Sbatté forte le palpebre, incredulo, mentre i suoi occhi tornarono, pian piano verdi. Avvertì la mano, confortante di Leo sulla sua spalla, ma lui rivolgeva ancora lo sguardo al pavimento con occhi lucidi. Non osava guardarlo, non dopo tutto quello che aveva fatto a lui, a loro.
-M.. Mi dispiace.- trovò il coraggio di sussurrare, mordendosi il labbro inferiore e stringendo i pugni. Sentiva ancora che doveva andarsene, non meritava di rimanere, ma, Leo, intercettando i suoi pensieri lo avvolse in caldo abbraccio.
-L'importante è che ora sei di nuovo tu. Ti prego non andar via. Abbiamo bisogno di te.- gli disse piano. Non dovevano separarsi, non adesso che si erano di nuovo riuniti ed erano di nuovo una famiglia. Avvertirono la presenza del Sensei, che gli appoggiò una mano sulla spalla per confortarli e, loro lo ringraziarono con un sorriso, prima che Leo abbracciò Mikey, felice che fosse di nuovo tra loro, mentre ringraziava Donnie per la sua bravura.
-D'accordo Leo, ma adesso fammi respirare.- ironizzò il più piccolo, ridendo, prima di affondare il capo in quel gesto d'affetto tanto apprezzato quanto voluto, mentre avvertiva la mano del leader accarezzargli, dolce la testa.
Raph, che si era messo seduto, però preferì tenersi a debita distanza, non volendo incuterli ancora paura. Capendo il suo sguardo, Splinter gli appoggiò una mano sulla spalla per incoraggiarlo, mentre Mikey, come avvertendo i suoi pensieri, lo osservò, un po' titubante.
Si osservarono per minuti interminabili, sotto lo sguardo speranzoso della loro famiglia, minuti così terribilmente e fastidiosi per il rosso che avrebbe tanto voluto urlare tutta la sua frustrazione ed il suo dispiacere. Tutti avevano notato il barlume di paura negli occhi lucenti e azzurri del più piccolo, ma poi, Mikey lasciò tutti increduli per il gesto che fece. Dopo aver guardato Raph, studiandolo accuratamente, come per capire se stavolta si sarebbe potuto fidare, gli sorrise, buttandosi tra le sue braccia.
-Ci sei mancato, fratellone.- gli sussurrò, sorridendo, e affondando la testa nell'incavo del suo collo, mentre il focoso rimase incredulo. Davvero lo aveva perdonato? Lo guardò, indeciso se ricambiare quel gesto o meno, ma poi ricambiò il sorriso, e lo avvolse tra le sue braccia.
-Mi dispiace molto, ragazzi..- disse piano, con sguardo basso, mentre accarezzava il guscio del minore -Potrete mai perdonarmi?- osò chiedere, alzando lo sguardo verso di loro. Li vide osservarsi tra loro scettici, e già, lui temeva in una risposta negativa, ma lo spiazzarono quando si unirono in quell'abbraccio
-Certo. Ma tu, in cambio non te ne devi mai più andare!- esclamò Mikey, ridendo, e prolungando la "a" di "mai", facendo ridere anche il resto della famiglia.
-Promesso.- rispose lui, stringendolo forte e strofinando le nocche sul suo capo.
Sembrava proprio che tutto fosse tornato normale, come prima. Ed era davvero così. Ora erano di nuovo una famiglia, ed erano più forti che mai. Nessuno gli avrebbe mai separati. Perché erano una famiglia, e ci sarebbero stati sempre; per difendersi, per esserci. Perché, loro erano fratelli.
The End.
Eccoci qui. La fine. :)
Ringrazio, come sempre, chi ha seguito questa storia, e chi è stato così gentile da lasciare un commento. ^^
Ma ringrazio soprattutto te, Gwen, a cui questa storia è stata dedicata. Sono felice di sapere che ti sia piaciuta così tanto e che l'hai seguita con tanto desiderio, tartassandomi in ogni messaggio di aggiornare. XD
Ti adoro. :3
A presto. ^^
Io_amo_Freezer. <3