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Autore: Cronos22    15/08/2016    1 recensioni
Il Demone Nekroz è stato sconfitto,la pace regna apparentemente sovrana su Homeworld e sulla Terra,ma un nuovo male sembra destarsi dalle profondità oscure dell’universo,spingendo i nostri eroi ad affrontare un nemico ancora più temibile del precedente.
Sequel de “Le Cronache di una gemma:Le ombre dell’universo”
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Pearl/Perla, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le cronache di una gemma'
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Il potere della morte
 
In tutto Homeworld vigeva ormai lo stato di emergenza,tutte le gemme capaci di combattere si unirono immediatamente all’esercito nuovamente sotto il comando del generale Lancelot,allenate con passione ed ardore da Topaz,Amber ed Obsidian,cercando di istruire le nuove reclute temporanee al combattimento corpo a corpo ed a distanza,spiegando loro il funzionamento di ogni tipo di arma di arma fisica oltre quella che essi potevano naturalmente convocare,ingaggiando allenamenti duri ed al limite dello stremo affinché fossero preparate in fretta ad affrontare la minaccia nemica.
Le quattro fusioni,Lapis,Garnet ed Ametista aiutavano i meccanici ed i soldati incaricati alla manutenzione,fornendo assistenza durante la manutenzione delle armi e delle navi spaziali,attivando nel frattempo insieme a dei peridoti specializzati le difese planetarie un tempo disattivate e mai più rimesse in funzione,lasciate inattive ed in balie delle intemperie del tempo.
Kalimdor,Connie,Peridot,le tre perle ed i diamanti a differenza degli altri componenti della squadra stavano rinchiusi all’interno della sala di controllo ad elaborare strategie di difesa e di attacco,analizzando attraverso il computer olografico ogni possibile mossa e contromossa l’esercito nemico potesse compiere,con il serafico che sembrava apparentemente agitato e nervoso nel non riuscire ad elaborare una valida strategia,alzandosi improvvisamente in piedi e sbattendo con forza entrambi i pugni su una delle pareti,sospirando pesantemente cercando di calmarsi,risiedendosi dopo pochi istanti nuovamente sulla sua postazione,sistemandosi con la mano destra i capelli verde scuro all’indietro e riacquisendo rapidamente la propria compostezza davanti al gruppo di gemme e di umani.
-Mai come oggi è stato così difficile preparare un strategia-esclamò il serafico con lo sguardo basso,rivolto verso i tasti olografici della sua postazione –Non conosciamo molto del nostro nemico-giungendo entrambe le mani sotto il mento -Non sappiamo neanche il quantitativo effettivo delle sue forze o i poteri che hanno a disposizione-materializzando davanti a tutti loro l’immagine di Serienor da giovane –Che gioco malato e perverso hai imbastito per la tua vendetta contro l’impero gemmico?-domandò scrutando con attenzione la figura illusoria,sperando di poter ottenere da essa una qualche sorta di risposta
-Ormai è inutile farsi domande sulle modalità di questa guerra-esclamò con fermezza la perla bianca,attivando un programma all’interno del computer,che generò gli ologrammi di Zirconia e Lance accanto a quella del folle serafico –Dobbiamo trovare il modo di neutralizzare loro due per avere una qualche sorta di vantaggio-
-Perla ha ragione-esclamò Diamante Giallo scrutando le tre figure –Prima dobbiamo capire come neutralizzare Lance per avere un vantaggio enorme contro Serienor-
-E visto che conosciamo alla perfezione le sue caratteristiche penso che l’unica capace di tenergli testa sia proprio tu,Perla-disse Sky con tono malinconico,consapevole del terribile fardello che stava consegnando all’amica –Voi due avete gli stessi poteri,ma in chiave opposta-continuò,facendo cenno a Peridot di avvicinarsi e di poggiare una mano sopra il pannello,digitando alcuni comandi che le permisero di collegare la memoria della gemma al sistema operativo,trasmettendo dai ricordi del tecnico l’ultima parte dello scontro che i due amanti eseguirono all’interno del castello sulla Terra –Lui con il potere delle ali nere ha il potere di distruggere,mentre tu possiedi quello della rigenerazione-osservando l’ultima parte del duello,che vide l’apparizione dei due draghi complementari e la vittoria di Perla sul Generale –Tu sei l’unica che può affrontarlo,l’unica che può sconfiggerlo e l’unica che lo può salvare-concluse sospirando,generando un lieve cipiglio nel volto della gemma bianca,la quale aspettandosi di dover combattere un’altra volta contro il suo amato,cercò di farsi forza e di raccogliere tutto il proprio coraggio,non riuscendo però a lasciarsi sfuggire una lacrima scendere velocemente dal suo occhio sinistro e cadere rovinosamente sopra il tavolo,lasciando una piccola macchiolina trasparente leggermente riflettente
-Capisco che possa sembrare difficile-esclamò Diamante Bianco poggiandole con dolcezza entrambe le mani sulle spalle –Non ti lascerò portare questo peso da sola,ti aiuterò io a fronteggiarlo-ricevendo un lieve sorriso di gioia da parte della ragazza,che abbracciò di colpo la sovrana,la quale ricambiò rapidamente il gesto amorevole della perla,accarezzandole con cura la lunga chioma color pesca.
-Per quanto riguarda Cubic Zirconia…-iniziò Peridot venendo subito interrotta bruscamente dal diamante
-Lei è mia-sbattendo entrambi i pugni sopra la console di comando,distorcendo per poco tempo le tre immagini a causa della violenza del colpo dato al sistema di controllo –Lei pagherà per il suo tradimento nei miei confronti-esponendo i denti bianchi ed affilati allo stesso tempo –La distruggerò prima che possa chiedere pietà-causando un lieve terrore nel cuore dei presenti,nel vedere la sovrana adirata e con un lieve bagliore di aura dorata avvolgerle tutto il corpo
-Allora Serienor è mio-esclamò il serafico,osservando l’amico perduto –Lui mi dovrà dare…-venendo arrestato dal suono di un allarme provenire dal computer centrale,che fece scomparire le immagini dei tre nemici,materializzando al loro posto la mappa completa del pianeta ed indicando con un punto dov’era stato segnalato l’intrusione da parte di un nemico che il computer non riusciva ad identificare
-Vedo che qualcuno ha deciso di farci visita-esclamò con ironia la perla rosa,ridacchiando leggermente pensando alla sconsideratezza che quell’essere deve avere avuto nel penetrare dentro l’atmosfera planetaria –Non penso che si potrà rivelare un problema per il nostro esercito-
-Non possiamo mobilitare l’intero esercito per un solo essere-esclamò Kalimdor alzandosi dalla postazione di controllo,materializzando un piccolo portale dove fece cadere al suo interno un piccolo dispositivo azzurro a forma di piramide –Visto che ognuno di noi ha dei doveri da svolgere ho incaricato uno dei comandanti affinché se ne occupasse-risedendosi nuovamente e riattivando il simulatore olografico con l’immagine dell’esercito non-morto nemico,lasciando però nel mentre confuse le gemme presenti dentro la stanza,che si chiedevano a quale gemma avesse intenzione di affidare una tale missione,sorvolando rapidamente sulla questione e ricominciando insieme a serafico ad elaborare una strategia di combattimento contro l’esercito nemico.
Nel frattempo su di una radura incontaminata,lontana dai problemi della città imperiale e dalla guerra,Rhodocrosite stava seduta sopra la soffice erba verde scrutando il cielo azzurro irto di nuvole,ripensando a tutte le vicende che aveva vissuto e tutte le avventure che l’avevano condotta fino al punto in cui era arrivata,chiudendo gli occhi e rimanendo in balia di una soffice brezza che le accarezzava dolcemente il viso,rigato da delle lacrime improvvise che cominciarono a scorrerle copiose dagli occhi e che si riversavano senza controllo sopra le sue gambe e sulla calda brughiera,mentre con le mani stringeva con forza il terreno,strappando nel mentre alcuni fili d’erba per la rabbia.
-Com’è possibile che io non sia stata scelta dai guardiani?-si domandò ad alta voce,lasciandosi cadere all’indietro,poggiando bruscamente la schiena sopra il soffice terreno,portandosi entrambe le mani sopra il viso piangente –Che non si stata ritenuta degna del loro potere?-continuò guardando un nuvola che somigliava vagamente al volto sorridente del suo generale –Forse non sono stata ritenuta abbastanza forte per poterti salvare-mordendosi il labbro inferiore per la tristezza –Eppure tu mi hai sempre detto di trovare la mia forza da sola e di coltivarla per proteggere coloro a cui volevo bene-rivolgendo il suo sguardo alla gemma incastonata sul suo braccio –Ed invece non ho fatto altro che tradire e voltare le spalle a tutti quelli che confidavano in me-chiudendo gli occhi cercando di trovare conforto nei pensieri della sua mente –Forse hanno avuto le loro ragioni per non conferirmi tale dono-sospirando –Forse non merito altro che venire  mandata in frantumi e dimenticata una volta per tutte-percependo una strana presenza osservarla,alzandosi lentamente dal prato,guardandosi intorno,non notando nessuno dentro quella radura,quando improvvisamente non riuscì a scrutare una figura incappucciata osservarla da dietro un boschetto ai confini della vasta brughiera,cominciando a correre verso la figura per raggiungerla,la quale si addentrò dentro la fitta boscaglia,lasciando la gemma rossa da sola davanti all’ingresso di quel settore selvaggio di Homeworld,la quale con un minimo di timore vi entrò al suo interno,correndo dentro quella fitta boscaglia,tentando di non perdere di vista l’essere incappucciato,che correva veloce attraverso quel percorso accidentato e ricco di insidie,dove le radici ed i tronchi degli alberi costituivano un grande ostacolo per la marcia della gemma,che tentava in tutti i modi di fermare quello strano essere.
-FERMATI-gli urlò contro senza ricevere alcuna risposta dall’incappucciato,che senza fermarsi continuò nella sua corsa sfrenata,uscendo dalla foresta seguito dalla comandante dell’esercito,ritrovandosi all’interno di un’antica arena semi-distrutta,situata al centro di quella fitta boscaglia,con varie statute semi-distrutte rappresentanti i quattro diamanti originali,posti ognuno verso i quattro punti cardinali,con il loro sguardo di pietra che si rivolgeva verso il centro dell’arena,dove vi era una specie di piedistallo con un’incisione illeggibile situata ai piedi del parete marmorea erosa dal tempo
-Ora non mi puoi più scappare-esclamò Rhodocrosite,osservando il misterioso essere incappucciato,con corpo nascosto da una lunga cappa bianca,salire sopra il piedistallo vuoto –Dimmi perché mi stavi spiando?-invocando la sua ascia bipenne,puntandola verso l’entità che cominciò improvvisamente a ridere fragorosamente,causando una crescente irritazione nell’animo della gemma,manifestata dall’esposizione dei suoi denti affilati contro quell’essere misterioso –E spiegami perché stai ridendo?-sbattendo con violenza l’arma a terra,incrinando il pavimento in pietra usurato
-Sei così buffa e patetica-esclamò l’entità con una strana calma –Mi chiedo come tu sia potuta diventare un membro dell’esercito di Homeworld?-domandò retoricamente e con un pizzico di ironia nella sua voce -Eppure Diamante Giallo gli sceglie con cura i suoi cani da combattimento-
-Come ti permetti di chiamarmi in questo modo!-esclamò con foga,avventandosi con ferocia verso l’entità,eseguendo un’asciata verticale,che venne facilmente schivata dal nemico e che distrusse completamente il piedistallo di roccia
-Vedo che sei molto aggressiva e suscettibile-esclamò ridacchiando,mentre osservava la gemma estrarre con difficolta l’ascia incastrata dentro l’artefatto di pietra –E perdi facilmente le staffe quando non ottieni le rispose che vuoi-incrociando le braccia al petto –Ed allo stesso tempo sei insicura delle tue capacità-camminando lentamente intorno all’arena,seguito con lo sguardo dalla gemma che lo osservava cagnescamente –Prima mi hai chiesto il perché ti spiassi-fermandosi di colpo davanti a lei,portandosi entrambe le mani ai lati del cappuccio –Ma per ottenere tale informazione prima dovrai battermi in un duello-togliendosi il fastidioso tessuto bianco che gli copriva il volto e successivamente tutta la tunica ingombrante,esponendo agli occhi stupiti della gemma,un essere vestito con un abito elegante rosso fuoco,con il viso simile a quello di Lance,ma rugoso e deturpato,con un occhio metallico,una fossa informe incavata sulla fronte e dei capelli neri opachi che gli cadevano sul volto
-Tu chi sei?-domandò stupefatta la gemma stringendo con forza la sua ascia bipenne –E come fai ad avere l’aspetto di Lance?-
-Diciamo che per il mio aspetto quasi simile all’originale ringrazio la tua sovrana-esclamò ridacchiando,portandosi una mano sul petto ed eseguendo un mezzo inchino –Ma adesso bando agli indugi,il mio nome è Zero,incaricato di eliminarti e di distruggerti-evocando un fioretto francese lunghissimo e lucente,con un impugnatura in pelle nera e con una guardia crociata a forma di spirale che copriva in parte la mano del serafico,avventandosi con velocità contro la gemma rossa con veloci e violenti affondi schivati con difficoltà dalla comandante,che tentò di passare all’offensiva,venendo però sopraffatta dalle rapide stoccate eseguite dal copia,che sbattevano con violenza contro la superficie corazzata dell’ascia bipenne,impedendole di sferrare una controffensiva,rimanendo in balia di quella copia deforme di Lance,che con un calcio improvviso fece volare lontano l’arma della sua avversaria –Pensavo che avrei affrontato un duello più avvincente e divertente-esclamò scuotendo la testa in segno di disappunto –Ed invece mi ritrovo ad affrontare una gemma inutile-dando le spalle a Rhodocrosite,la quale ringhiò solamente alle accuse dello sfidante,non riuscendo a muoversi e costretta a subire le parole umilianti e scottanti che la colpivano direttamente nell’animo –Sinceramente non comprendo cosa Lance abbia visto in te-rigirandosi nuovamente verso di lei,agitando con incuranza l’arma al cielo
-Sinceramente non l’abbiamo capito neanche noi-esclamarono tre figure scendere repentinamente dal cielo,ormai oscurato da una fitta coltre di nuvole,che avvolgeva l’intero stadio,posizionandosi sugli spalti ed osservando divertiti la scena dinanzi a loro,con Zero che sorrise nel poter vedere dopo tanti anni coloro che l’hanno salvato dalla distruzione.
-Quindi non sono l’unico a pensarla in quel modo?!-esclamò Zero ridacchiando,rivolgendo la sua attenzione unicamente alla triade del fato seduta compostamente sopra le panchine in pietra erosa
-Lance ha visto un potenziale in ognuno di noi-iniziò Leyline giocherellando con i suoi globi –Ma osservando questa gemma,non riesco a comprendere cosa lui abbia visto-portandosi una mano sopra la bocca,cercando di fermare un lieve risata fuoriuscire prepotentemente dalle sue corde vocali
-Io fossi in voi non la sottovaluterei-esclamò Geass guardando la gemma rossa,camminare lentamente verso la sua ascia conficcata sopra una delle quattro statue
-Infatti lo scontro non è ancora giunto al termine mio caro Zero-esclamò Genesis con uno strano sorriso sul suo viso,mentre Rhodocrosite cominciò a correre freneticamente verso il clone,incurante che la sua avversaria,si fosse lanciata all’attacco,sollevando la sua ascia bipenne e saltando contro di lui,pronta a tagliarlo a metà,ma al momento dello sferrare il colpo,egli si voltò velocemente,bloccando senza fatica il colpo d’ascia con il suo fioretto,scaraventandola nuovamente e con ancor più violenza contro la parete dell’arena,con la gemma che cadde rovinosamente al suolo senza rialzarsi
-Tu non hai ancora capito che sei destinata a perire-avvicinandosi lentamente verso la comandante con andatura lenta e decisa –Finché non comprenderai chi sei veramente,tu sarai destinata ad essere sempre sconfitta-fermandosi dinanzi ad lei,dandole un violento pestone sull’addome ed infilzando sempre più in profondità il tallone dentro l’armatura semi-distrutta –Ma ho deciso di essere clemente e magnanimo-sollevando al cielo il fioretto e puntandolo contro la sua gemma –Ti concederò una morte veloce ed indolore-affondando velocemente la lama contro il gioiello rosso incastonato sul braccio,venendo repentinamente fermato da un raggio azzurro provenire in lontananza che gli congelò l’intero braccio destro,costringendolo ad allontanarsi dalla sua sfidante,mentre un piccolo gioiello con i capelli rosso fuoco apparì improvvisamente dinanzi a lui,ponendosi con volto aggressivo ed iracondo davanti alla sua amica ferita e malconcia per la battaglia.
-Meno male che sono riuscita ad arrivare in tempo-esclamò Sapphire evocando due lame ghiacciate ed affilate –Kalimdor mi aveva detto che un pazzo aveva osato addentrarsi nell’atmosfera interplanetaria,ma non pensavo fossi tu-esponendo i denti con ferocia –PERCHE’ HAI ATTACCATO UNA TUA AMICA SENZA MOTIVO?!-gli urlò rabbiosamente,causando una leggera risata compulsiva nel serafico,il quale portandosi la mano sinistra sopra il braccio congelato,emise una scia rossa incandescente,liberando rapidamente il suo arto dalla morsa congelante
-Non so per chi tu mi abbia scambiato-sistemandosi con cura i capelli con la mano –Ma non ti devi intromettere in questa lotta-schioccando le dita,osservando con la coda dell’occhio la triade del fato avventarsi contro la comandante,incatenandola attraverso catene di energia indistruttibili,che le impedirono ogni movimento,trasportandola sotto mille imprecazioni da parte del piccolo gioiello azzurro sopra gli spalti ad assistere impotente al duello tra i due esseri immortali –Ma ora ritornando a noi-voltandosi verso la gemma rossa,manifestando la sua ala scheletrica bianca –E’ arrivato il momento di concludere ciò che avevo iniziato,camminando nuovamente verso la guerriera,la quale si alzò nuovamente da terra ansimante e con un’espressione iraconda sul viso,con gli occhi completamente bianchi e prive di pupille o iridi e con una lieve aura nera salmastra,che le copriva quasi completamente il suo corpo,versando nel frattempo lacrime di pece,che scendevano copiose dalle sue orbite vuote
-Distruggere-esclamò ciondolando con lentezza verso di lui –Nessuna pietà-materializzando una falce nera dal suo gioiello completamente oscurato,causando una certa paura nei quattro esseri,che osservavano la trasformazione della compagna con terrore,con Zero l’unico soddisfatto nel vederla ridotta in quello stato privo di coscienza e di razionalità
-L’aura di morte-esclamò con ardore,respirando a pieni polmoni quell’aria salmastra –Solo un essere ogni mille anni può ereditare tale potere-osservando compiaciuto la gemma,trasformarsi lentamente,con il colorito dei suoi capelli allungare ed infoltirsi tipo quelli di un quarzo e diventare di un colore bianco puro –Ma nessuno riesce mai a domarlo-udendo un urlo primordiale ed atroce provenire dalla gemma,che corse con velocità disumana contro di lui,eseguendo una falciata verticale fulminea,che venne difficilmente schivata dal clone serafico e che distrusse parte dell’arena
-Tu morirai-esclamò Rhodocrosite venendo avvolta da un armatura composta da ossa –Niente rimarrà di te in questo mondo-eseguendo un secondo colpo contro il serafico,andato a vuoto grazie ai riflessi fulminei del clone –Tu mi darai altro potere con la tua morte-assumendo un’espressione delirante,con un sorriso sadico sul volto,che esprimeva tutta la follia ossessiva che si era impadronita dell’animo della gemma
-L’oscurità ora è stata esposta-pensò in fretta il clone serafico,mentre schivava con difficoltà ogni singolo colpo o fendente eseguito dal folle combattente –E’ arrivato il momento di…-venendo colto alla sprovvista da Rhodocrosite,che lo infilzò al centro del petto con la sua falce,alzandolo al cielo e giocherellando con il corpo gravemente danneggiato di Zero,con il sangue che scendeva copioso dal torace e cadeva sopra il viso compiaciuto della gemma oscura,che leccava avidamente ogni singola goccia
-Mi darai più forza con la tua morte-esclamò sorridendo malevolmente,rimanendo improvvisamente confusa nel vedere ridacchiare debolmente il clone –Che cos’hai da ridere?-
-Sono già morto una volta-poggiando una mano sopra la lama della falce,generando un alone rameico e polverizzando istantaneamente la lama che prima l’aveva perforato –Secondo te non sono capace di respingerla ancora una volta-appoggiando una mano sul petto della gemma colossale,risucchiando dentro di se l’alone oscuro che la ricopriva,riconferendo rapidamente a Rhodocrosite il suo normale aspetto,osservando nel mentre la comandante piangere copiosamente e sbattere i pugni al suolo con violenza
-Mi ero ripromessa di non fare più uscire quell’oscurità-esclamò piangendo,poggiando la testa al suolo per la vergogna –Avevo quasi eliminato la persona a cui tenevo di più a causa di quel potere-digrignando i denti per la rabbia –Ora capisco perché i guardiani non mi hanno concesso fiducia-
-Tu possiedi un potere che va oltre la normale comprensione-esclamò Zero,zoppicando lentamente verso di lei,premendosi il petto per il dolore con la mano sinistra –Forse non sarai in grado di controllarla da sola-inginocchiandosi davanti alla gemma e tendendo la mano destra fino a raggiungere il suo viso –Ma insieme potremmo riuscire a domarla-ansimando sempre di più per il dolore causato dalla ferita,causando una strana apprensione nella comandante che lo prese repentinamente tra le sue braccia,aiutandolo a distendersi sopra la superficie rocciosa e con le lacrime che le cadevano spora il volto rugoso del clone,il quale sorridente cercava di consolarla,accarezzandole il viso con la mano
-E’ impossibile controllarla-stringendo improvvisamente a se il clone serafico –Nessuno può aiutarmi-
-Sono già trapassato una volta,concedimi di aiutarti prima di salutare nuovamente questo mondo-esclamò toccando con la mano il gioiello della gemma rossa –Io ho il potere di domare e controllare questa forza-esclamò venendo avvolto da un alone rosso e nero,che lo faceva diventare sempre più trasparente –Diventerò un tutt’uno con il tuo spirito,acquisirai i miei ricordi e le mie abilità-continuò,mentre la triade del fato e Sapphire,ormai libera,si avvicinavano a loro con le lacrime che minacciavano loro di uscire dagli occhi,soffermandosi dinanzi ai due esseri con volto triste –Questo è il mio dono per te-avvolgendo con la sua aura anche il corpo della gemma,il quale si trasformò nuovamente nella sua forma oscurità,ma che a differenza della versione precedente,i suoi capelli erano di un colore nero lucido,i suoi occhi avevano due iridi di due colori distinti,la sinistra rosso cremisi e la destra verde smeraldo ed il suo corpo non più vestito da ossa,manteneva la sua armatura verde e nera,con l’aggiunta di sfumature rosso lava sugli spallacci
-Però è un vero peccato-esclamò Zero diventando sempre più evanescente,lasciando fluire dal suo corpo strane sfere di luce rossastre–Mi sarebbe piaciuto-con le ultime lacrime che gli uscivano lentamente dagli occhi –Avere una compagna su cui fare affidamento-concluse svanendo completamente dalle braccia della guerriera,lasciando dietro di se solamente il suo fioretto ed una pioggia di luce ascendente verso il cielo.
-Addio Zero-esclamò la guerriera alzandosi in piedi e raccogliendo il fioretto,infilzato dentro la ruvida pietra e riponendolo dentro il fodero situato accanto ad essa –Sarebbe piaciuto anche a me fare squadra con te-pensò scrutando con lo sguardo il cielo nuvoloso,che lentamente si aprì rivelando un piccolo raggio solare che le sfiorò dolcemente il viso,facendola sorridere ed asciugandosi gli occhi umidi dalle lacrime precedentemente versate,voltandosi verso i suoi compagni di squadra,finalmente sollevata da quel grande fardello che ha sempre dovuto sostenere da sola,camminando con di loro verso l’uscita di quell’arena distrutta e devastata dalla battaglia,dirigendosi verso la capitale,pronti ad affrontare con ancor più determinazione la minaccia dell’esercito non-morto,mantenendo vivo nei loro cuori il ricordo di Zero e del suo sacrificio pur di aiutare una di loro in un momento di difficoltà,facendole riscoprire la luce e la bontà che alberga nel cuore di ogni essere vivente.
 
Note dell’autore
Zero:Ed anche in questo racconto esco velocemente di scena
Io:Avrai avuto poche parti,ma sono state cruciali
Zero:Sarà anche vero,ma mi sarebbe piaciuto rimanere con lei ad aiutarla
Io:Sono sicuro che hai fatto il massimo che potevi
Zero:Lo penso anche io
Io:Ora che ne pensi visto che forse potrà essere l’ultima volta che ci vediamo…di chiudere il capitolo?
Zero:Sarebbe un onore
Cari lettori e care lettrici spero che abbiate goduto a pieno questo capitolo,sperando che aspettiate con ancor più fervore l’uscita del prossimo
Io:Davvero elaborato
Zero:Se devo uscire di scena,lo voglio fare in grande stile
Io:Concordo amico mio
Zero(uscendo dalla stanza con le lacrime agli occhi):Autore…Grazie
Io(piangendo e sorridendo nel vedere il suo personaggio uscire dalla porta):Grazie a te invece,amico mio
  
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