Fumetti/Cartoni europei > Huntik
Segui la storia  |       
Autore: marie52    15/08/2016    1 recensioni
Durante una missione solitaria, Zhalia viene rapita da delle misteriose figure.
Toccherà alla squadra Huntik, indagare sulla sua sparizione mentre ombre oscure sul passato di uno dei membri della squadra torneranno finalmente a galla.
Lo so vi ho scocciato con questa nuova versione della mia orribile fanfiction ma volevo cambiare molte cose che avevo approssimato nella mia storia.
I hope you enjoyed
marie52
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dante Vale, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 19: Tutte le stelle ci guideranno a casa. ( Parte 2)
 
Un anno fa
Casa di Dante Vale, Venezia
 
La festa era finita da qualche ora quando accadde.
Tutti i cercatori che erano venuti avevano deciso di tornare negli alberghi dove alloggiavano per la notte, dato che molti provenivano da paesi diversi un po’ prima di quanto la Casterwill avesse previsto.
E dato che nel giardino erano rimasti solo coloro che abitavano  Venezia aveva deciso di ritornare a casa accompagnata da Lok mentre salutava il cercatore dai capelli rossi fra le lacrime.
Non amava gli arrivederci.
Non le erano mai piaciuti.
Per fortuna, Lok durante il piccolo tratto di strada fatto insieme era riuscito a risollevarle il morale di quel amaro addio, soprattutto dovuto al fatto che il cercatore aveva bevuto un po’ troppo ed era caduto molte volte nelle più svariate posizioni facendola ridere di gusto.
Subito dopo anche Den e Harrison avevano deciso di andare a letto, ma non salutarono il cercatore dato che lo avrebbero accompagnato loro all’aeroporto assieme a Zhalia.
O almeno questo era il piano in origine.
Dato che la cercatrice non era venuta alla festa e lo aveva evitato per una settimana non era più sicuri di nulla.
Perché potevano essere due ragazzini ma ciechi non lo erano.
Sapevano che lo stava evitando.
Sapevano anche il motivo.
Era quasi scontato.
Ma l’unico che non riusciva a capirlo o non voleva capire era proprio lui.
Proprio il cercatore che sarebbe dovuto partire la mattina successiva.
Nel giardino oramai senza alcuna persona, Dante stava ancora chiacchierando con Montheue su alcune vecchie avventure che avevano compiuto, scherzando molte volte su tante scelte che avevano preso.
Ma anche per lui, il momento dell’arrivederci era arrivato troppo presto.
In realtà non si dissero niente semplicemente Montheue uscì sbattendo la porta sotto lo sguardo intontito del cercatore che poi scoppiò a ridere.
Sapeva benissimo che fra qualche minuto sarebbe ritornato chiedendo scusa.
Ne era certo.
Ma poteva capirlo: Scarlett era incinta e lui voleva essere accanto a lei per paura che potesse accaderle qualcosa.
Ritornando nel giardino la sua mente scossa da quel pensiero ritorno ad una figura che non aveva visto per tutta la serata.
L’unica che voleva accanto a se.
E si stupì non poco quando entrando nel giardino trovò proprio l’origine dei suoi pensieri seduta sopra una delle tante sedie.
Gli occhi fissi sul cielo stellato.
La contemplazione della sua bellezza era l’unica cosa che riusciva a pensare.
Era lì, a due centimetri da lui in un splendido abito a sirena, verde, i capelli raccolti in uno chignon, imperfetto che rendeva impossibile per il cercatore non guardarla.
Fu forse il troppo tempo passato a contemplarla che fece sentire il suo sguardo sulla pelle della ragazza che brillava sotto i raggi della luna.
Istintivamente si voltò di scatto e quando lo vide si alzò, il volto quasi imbarazzato per averla vista seduta su quella sedia.
Passarono diversi minuti prima che la cercatrice, dopo che riuscì a calmare il suo cuore in corsa, parlò:
- So che è tardi. So che è finita la festa. Ma ecco pensavo che avrei dovuto almeno salutarti-
L’uomo non rispose continuandola a guardare e, sospirando, la donna aggiunse:
- Mi dispiace di non essere riuscita a venire prima. Ma avevo un rapporto da finire e non potevo rimandare un altro giorno.  –
Il cercatore non disse nulla a quella affermazione ancora incredulo di vederla lì davanti a lui.
Credeva non l’avrebbe più rivista.
Ma questo silenzio non incoraggio la cercatrice a continuare il suo discorso.
Quel silenzio le faceva paura quando era Dante a non dire nulla.
- Ecco sono venuta dirti solo questo. Perciò io tolgo il disturbo-
Fu quella frase a risvegliare il cercatore che veloce come una saetta le afferrò il polso, facendola voltare verso di lui.
Non voleva che se ne andasse.
Non ora che l’aveva vista.
Guardo il suo cellulare, che aveva appoggiato qualche ora prima su un tavolo dove vi erano diverse bibite e prima che spiegasse qualcosa alla cercatrice, che era in balia di emozioni contrastanti, si avvicinò ad esso.
Scorse con il dito medio per qualche secondo lungo lo schermo e poi premette forte su di esso.
Una musica dolce, di una chitarra acustica fuoriuscì da esso.
Una musica che non aiutò il cuore di Zhalia a calmarsi.
Ma, anzi, fece solamente battere più forte quel cuore agitato.
Il suo cuore inquieto.
Si avvicino alla cercatrice e le prese le mani, dolcemente.
E senza che se ne accorgesse, iniziò a seguire i movimenti di quell’uomo, che nel frattempo le aveva cinto un braccio intorno alla sua vita, ballando su quelle parole che  non avrebbe mai dimenticato
 
It's just another night
And I'm staring at the moon
I saw a shooting star
And thought of you
I sang a lullaby
By the waterside and knew

 
Mentre la musica continuava a suonare,  Zhalia avvertì nel suo cuore una sensazione piacevole.
Calda e per niente invadente.
Una sensazione che molte volte che erano stati da soli aveva già provato.
Sorrise quando Dante le fece fare una piccola giravolta su se stessa e allo stesso tempo si sentì un po’ stupida nel comportarsi in un modo così infantile.
Da adolescente o da una bambina quando felice, ascolta la ninna nanna dalla madre.
Un modo di essere che solo lui riusciva a cambiare.
Solo lui riusciva a farla sentire così felice in azioni stupide.


If you were here,
I'd sing to you
You're on the other side
As the skyline splits in two
I'm miles away from seeing you
I can see the stars
From America
I wonder, do you see them, too?

 
Dante non poteva far a meno di sorridere nel vedere i suoi occhi divertiti.
Vederla felice era la cosa più bella che potesse esistere.
I suoi occhi, ogni volta che sorrideva si trasformavano in un due piccole stelle, mentre la bocca, casa di tutti i suoi desideri più nascosti, si trasformava proprio in una luna scintillante.
E sapeva che pensando a lei, anche in America avrebbe visto le stelle.
 
 So open your eyes and see
The way our horizons meet
And all of the lights will lead
Into the night with me



Il pensiero che lui partisse domani e che forse non l’avrebbe più rivisto, la fece rattristare non poco.
Non voleva perderlo
No, non lo voleva proprio.
Senza di lui, era certa che non avrebbe più sentito niente.
Ne gioia, ne dolore.
Solo indifferenza.
A quello sguardo, di quegli occhi sconsolati e pieni di tristezza, Dante si sentì in colpa.
Non voleva che fosse triste.
Voleva solo vedere quel sorriso
Perciò  si avvicinò al suo orecchio solo per sussurrare un pezzo della canzone- And I know these scars will bleed. But both of our hearts believe. All of these stars will guide us home
Zhalia sorrise tristemente mentre lo guardava negli occhi.
Nessuno dei due si accorse di quella macchina fotografica che aveva catturato quell’istante.
Nessuno dei due si era accorto della terza persona che sorrideva vedendoli.
In quel momento esistevano solo loro.
E questo bastava.
 
Angolo autrice:
Ecco la mia seconda parte della notte fra Dante e Zhalia trascorsa un anno prima degli eventi quando lui aveva accettato l’offerta di Metz.
La canzone è ovviamente All of the Stars di Ed Sheeran ma la versione è quella della sua solita esibizione live ovvero con la chitarra.
Spero vi piaccia
Un bacio
marie52
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Huntik / Vai alla pagina dell'autore: marie52