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Autore: SweetPandemonium    27/04/2009    10 recensioni
- Frank…- chiamò Mikey ancora fermo sulla porta.
Il ragazzo alzò immediatamente lo sguardo dalla sua chitarra per puntarli su di lui, con le sopracciglia aggrottate.
Quando Michael James Way usava quel tono…c’erano guai in vista.
- Senti…avrei un piccolo favore da chiederti…- continuò avvicinandosi piano al letto dove era seduto il suo migliore amico.
Ecco, C.V.D: come volevasi dimostrare…pensò Frank
[Mia Prima Frerard]
Genere: Generale, Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Fanfic

XVI – I’m In Love With Him

 

 

Il giorno dopo Frank e Gerard erano davanti all’aeroporto, appoggiati alla macchina di Frank a fumare tranquillamente.

Si guardavano intorno con attenzione aspettando si veder comparire il Little Way da un momento all’altro.

Quando finalmente lo videro uscire dall’aeroporto con dietro il suo trolley sorrisero tutti e due, felicissimi di vedere il rispettivo fratello e migliore amico.

Mikey appena li vide sfoderò il suo sorriso più dolce e gli andò velocemente incontro.

- Ehi ragazzi! – salutò, posando la valigia e abbracciandogli tutte e due contemporaneamente.

- Ciao Mikey! – fece allegro Frank, mentre lo stritolava.

- Ehi fratellino..- rispose invece Gerard.

- Oh che bello rivedervi! Mi siete mancati! Non potete immaginare quanto possono essere sfiancanti quei ragazzi! – disse, riferendosi alla band di cui era manager, staccandosi da loro.

- Mi hanno rotto qualche altra chitarra? – chiese il più piccolo dei tre.

- No, ringraziando Dio sono tutte intere. Solo i miei nervi sono andati a farsi benedire!- rispose Mike, facendoli ridere.

- E tu Gee? Come stai? Ti trovo bene! – disse, spostando la sua attenzione sul fratello.

- Sto bene Mikey, non potrebbe andare meglio. – rispose lui con un sorriso, e accanto a lui Frank ne accennò uno, sentendo che un po’ era anche merito suo.

- Sono davvero contento! Ora andiamo a mangiare qualcosa che il mio stomaco chiede attenzioni? – fece poi, toccandosi la pancia.

Dopo di che montarono in macchina.

 

Poco dopo erano seduti in un fast food in centro e Mikey si stava accanendo contro un povero trancio di pizza che finì nel suo stomaco in un batter d’occhio.

Per tutta la durata del pranzo parlarono del nuovo lavoro di Gerard, di come andava il negozio di Frank e di come era bella New Orleans.

Più volte si toccò il rapporto di amicizia che si era venuto a creare tra i due e Frank rintracciò almeno tre/quattro buone occasioni per dire “Ehi Mike, noi siamo molto più che amici!” ma Gerard se le fece scappare tutte.

Allora provò lui stesso a cercare di dirglielo, ma quando il moro se ne accorse lo interruppe con un calcio – neanche tanto leggero – sullo stinco.

Frank lo fulminò con lo sguardo, ma l’unica cosa che ottenne fu un “stai zitto!” mimato con le labbra.

Quando finirono di mangiare il piccolo sospirò tristemente.

Mi aveva promesso che glielo avrebbe detto…

- Vado a pagare…- disse poi alzandosi.

- Io devo andare un attimo al bagno. – disse invece Gerard, alzandosi con lui e appena girato l’angolo lo guardò con occhi da cucciolo bastonato.

- Mi dispiace. Non mi sembrava il momento opportuno. – si scusò immediatamente.

- Ne ho visti almeno tre di momenti opportuni Gerard. Hai dei riflessi da schifo. – fece, riducendo gli occhi a due fessure.

- Non te la prendere. Preferisco dirglielo quando saremo soli okay? – cercò di tranquillizzarlo, mentre sbirciava oltre il muro per vedere Mikey che trafficava con il cellulare.

- Perché da solo? Perché non posso esserci anche io? – chiese Frank confuso.

- Dai Frank, non rendermi le cose più complicate di quante già non siano. Poi gli parlerai anche tu, naturalmente. – disse, posandogli una mano sul fianco, che il ragazzo si tolse subito dopo.

- Vabbè…io vado a pagare che è meglio. – disse, girandosi e dirigendosi verso la cassa.

 

Frank accompagnò i due fratelli a casa del minore e poi, sempre con il broncio perenne, si diresse a casa sua sapendo già che ad ascoltarlo mentre si lamentava ci sarebbe stata la sua Pansy.

Quando Gerard e Mikey salirono a casa invece, il più piccolo si mise subito a sistemare i suoi vestiti nell’armadio mentre più grande sedeva a gambe incrociate sul letto.

- Mike…devo dirti una cosa…- iniziò, mentre il ragazzo continuava a camminare in giro per la stanza.

- Dimmi…- lo invitò lui, non dando cenno di volersi fermare.

- Si ma fermati un attimo. Vieni a sederti qui. – disse, battendo una mano accanto a lui.

Mikey lo guardò curioso e un po’ preoccupato e fece quello che gli aveva detto.

- Qualcosa di grave Gee? – chiese.

Gerard scosse la testa – No, è una cosa bella. – lo tranquillizzò.

- Bene. Mi stavi facendo preoccupare con quella faccetta seria. – disse il fratello con un sorriso. – Dimmi dai…-

Lui annuì – Allora…beh, non saprei come dirtelo…quindi te lo dico e basta…- fece un profondo respiro – Io e Frank stiamo insieme. – sputò fuori velocemente.

In quel momento, nella stanza, sembrò che il tempo si fosse fermato.

Mike rimase per qualche eterno secondo con lo sguardo perso sul viso del fratello, che invece lo guardava in attesa di qualsiasi tipo di reazione o commento.

- Oh…- fu l’unica cosa che Mike riuscì a dire, mentre dentro di lui sentiva qualcosa incrinarsi.

- Oh? Tutto qui? – chiese il fratello con fare divertito.

- Tu e Frank…- ripetè quasi senza forze il piccolo, abbassando lo sguardo.

- Mike? Che hai? – chiese allora Gerard aggrottando le sopracciglia e posandogli una mano sulla spalla.

- E io che pensavo gli avresti dato filo da torcere…- commentò poi con un filo di voce.

- Beh si. Senza dubbio l’ho fatto. Ma…Mike, perché non sembri felice per me? – gli chiese, mentre il panico iniziava a prendere possesso di lui.

- No Gee…i-io sono felice per te…- tentò di contraddirlo il fratello senza riuscire neanche un po’ ad essere convincente.

- Tanto felice da piangere per me? – chiese scettico il moro, guardando i suoi occhi lucidi.

- Non sto piangendo. – affermò il ragazzino, passandosi però ugualmente le mani sugli occhi.

- Mike, cazzo, mi vuoi dire che ti prende?! – chiese, ansioso il fratello alzandogli il viso e costringendo a guardarlo.

- Non ti va bene che io e Frank stiamo insieme? – provò a chiedere poi.

- No Gee. Non è quello. – sussurrò, distogliendo ancora lo sguardo da lui.

- Non capisco! Mi vuoi parlare per favore? – fece, alzandosi in piedi per il nervosismo.

- Gee…non arrabbiarti. – bisbigliò Mike, tirando su col naso.

- Non mi sto arrabbiando. Voglio solo che tu mi dica cosa ti passa per la testa…- sospirò il moro, cercando di calmarsi un po’.

Era la prima volta che il fratello gli teneva nascosto qualcosa o che comunque non ne volesse parlare con lui.

- Io…- tentò il piccolo, passandosi una mano tra i capelli – Gee…Frank non è solo il mio migliore amico…- sospirò – Io…sono innamorato di lui…- riuscì a dire infine.

Il cuore di Gerard cessò di battere per un millesimo di secondo, o almeno era quella la sensazione che il ragazzo ebbe.

Il sangue smise di fluire e impallidì.

- Tu sei…innamorato di lui? – sussurrò, timoroso di aver sentito male.

Mike però annuì lentamente, mentre una lacrima scendeva sulla sua guancia.

- Oddio…oddio…- gemette il più grande mentre si portava entrambe le mani ad afferrarsi i capelli.

- Mike, mi dispiace, mi dispiace…i-io non potevo saperlo! – disse subito dopo, mettendosi in ginocchio davanti al fratello e prendendogli le mani.

- Mi dispiace davv…- tentò di ripetere, ma il ragazzo gli mise una mano a chiudergli la bocca.

- Non devi dispiacerti. Non c’è niente di cui dispiacersi. – disse, scuotendo la testa.

- Mike, io…- sentì un crampo al petto quando formulò quel pensiero – Io lo lascerò, davvero. Te lo prometto. Non voglio che tu soffra. – gli disse, con occhi terrorizzati.

Quelli che lo guardarono un secondo dopo quell’affermazioni, lo erano ancora di più.

- NO! No, Gerard, non permetterti a fare una cosa del genere! Io mi metterò il cuore in pace, non devi assolutamente preoccuparti per me. Non avrei comunque possibilità con lui. Sono il suo migliore amico. Sono solo e unicamente il suo migliore amico. – disse, poi gli afferrò le mani – Gerard, se mi vuoi bene e non vuoi che soffra..allora non devi far soffrire lui. – scandì bene Mike.

- Avrei dovuto immaginarlo. Non lo vedevo così raggiante da quando si era innamorato di quel Matt…- crampo allo stomaco per Gerard – E non potrebbe sopportare un’altra delusione del genere. Quindi…Gerard…non farlo soffrire. – disse ancora, mentre i suoi occhi abbandonavano la tristezza e prendevano razionalità.

- Capito? – chiese infine, guardando il fratello.

Gerard annuì – Va bene Mike. Ti voglio bene. -

- Ti voglio bene anch’io. Grazie. – rispose, facendo un piccolo sorriso e abbracciandolo.

- Ora va a casa e rendilo felice. Dirgli che ci vediamo stasera al pub con gli altri. – disse, sciogliendo l’abbraccio e alzandosi

Il fratello lo imitò e annuì ancora.

- Va bene. A stasera. – disse, mentre il senso di colpa non dava alcun cenno di volerlo lasciare in pace.

- Gee! – lo richiamò poi quando era quasi sulla porta.

Si girò e lo guardò – Dimmi. –

- Frank non deve sapere nulla di tutto questo. Capito? – gli disse, appoggiato sullo stipite della porta della sua camera.

Annuì – Come vuoi. – disse, prima di uscire.

Quindi si allontanò e tornò a piedi a casa di Frank.

Ora erano due le persone più importati della vita di Gerard e lo distruggeva il fatto che per farne felice una…doveva far soffrire l’altra.

 

 

 

Surpriseee! <3 Scusate il ritardo ma sono partita e ci sono stati parecchi casini.

Sono molto triste in questo momento. La pesantezza della scuola si fa sentire sempre di più e la situazione nella mia vita, in generale, non è per niente semplice.

Succede anche a voi di passare un periodo del cavolo, vero!?

Spero che questo capitolo vi piaccia e mi dispiace di non avere il tempo di ringraziarvi una per una, ma sappiate che vi adoro e che leggo sempre con un sorrisone i vostri commenti.

Cosa farei senza di voi?

Vi riempio di baci

 

Vale

 

  
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