Due mani dalle dita affusolate e sottili coprirono gli occhi di Gouenji Shuuya facendolo sorridere divertito.
-Shirou? Sei tu?-
-No, sono un vampiro.- 
Detto ciò l'albino diede un morsetto scherzoso al collo del fidanzato che sussultò sorpreso. 
-Te l'ho mai detto che ho un debole per i vampiri?- chiese il biondo posando le mani sui fianchi del piú piccolo per attirarlo a sè.
-No, non me lo hai mai confessato.-  
Fubuki sorrise sulle labbra del compagno, lasciandosi sollevare in braccio e avvolgendogli le gambe attorno alla vita.
-Ti amo, piccolo fiocco di neve.-
-Anch'io, piccolo porcospino platinato~.- 
-Ma questa assomiglia piú ad un insulto!- 
-Dipende dai punti di vista.-
Fubuki ridacchiò e posò un altro bacio sulle labbra del compagno, sorridendo dolcemente. Gouenji lo rimise a terra delicatamente e gli prese una mano, cominciando a passeggiare accanto a lui. Il grigetto poggiò la testa sulla sua spalla e si rilassò; quella sera sarebbe stata fantastica e rilassante per entrambi.
Mentre camminavano sul molo osservavano curiosi le file di yacht, barche a vela e motoscafi ormeggiati nel pontile. 
-Hai visto quella?- domandò entusiasta Fubuki, indicando una barca a vela da gara con le rifiniture in legno bianco.
-Davvero una bella barca.-
commentò Gouenji con sguardo impassibile al suo solito, anche se una luce risplendeva nei suoi occhi come ogni volta in cui si trovava in compagnia dell'albino. 
-Adoro le barche a vela! Da grande me ne comprerò una.- affermò deciso stringendo la mano al biondo.
-Non ho dubbi al riguardo. Ma mentre aspettiamo quel momento ho una proposta allettante da farti: potresti venire al mare con me ogni tanto. So che il sole e la sabbia non ti piacciono granché, ma ho un asso nella manica che ti convincerà.-
-Quale?-
-Ho una barca a vela.-
-Ma così non vale!-
Fubuki rise allegro e spensierato, non accorgendosi della sguardo di puro amore che gli stava rivolgendo il suo ragazzo. Ogni volta che Shirou rideva, Gouenji sentiva un forte calore nel petto che si propagava in tutto il corpo e non poteva fare a meno di desiderare con tutto se stesso che quella dolce risata non avesse mai fine. Fubuki, dal canto suo, stando con Shuuya trovava finalmente il modo di seppellire la sua tristezza dove non avrebbe piú potuto nuocergli, aveva risvegliato la sua voglia di vivere.
Il grigetto cessò di ridere e si fermò. Gouenji lo guardò preoccupato. 
-Shirou, va tutto bene?- 
Fubuki si girò verso il compagno e gli sorrise dolcemente mentre due lacrime solcavano il suo viso.
-Stavo pensando...- cominciò l'albino avvicinandosi al fidanzato.
-A cosa?-
-A te.-
Gouenji gli carezzò il viso, asciugandogli le lacrime con i pollici. 
-E cosa pensavi?-
-Pensavo che tu mi hai preso per mano e mi hai mostrato cos'è la felicità.- Fubuki lo abbracciò e subito venne stretto tra le braccia forti e calde del compagno che sorrideva commosso. 
-L'ho fatto perchè ti amo.- sussurrò Gouenji baciandolo teneramente sulle labbra e sulla fronte senza liberarlo dal suo abbraccio rassicurante e al tempo stesso protettivo. 
-Grazie, Shuuya.-
-Per cosa?-
-Per tutto.-

Tana del disagio

Eccomi di nuovo con questa fanfiction diabetica. Spero solo non foste in procinto di mangiare...
Diciamo che ho avuto l'ispirazione per questa storia vedendo alcune foto di Shirou e Shuuya insieme, penso siano tenerissimi *^* 
Alla prossima! (ho appena iniziato, mi spiace ragazzi) 
                                   Alexiochan