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Autore: Malanova    16/08/2016    3 recensioni
Bulma era una vivace bambina di cinque anni che viveva in una bella casetta a forma di igloo in mezzo alla grande Città dell’Ovest insieme ai suoi amorevoli ma svampiti genitori ma divenne protagonista della celebre storia di Frank Baum, insieme a altri pittoreschi personaggi nati dalla fantastica mente di Toriyama ... Spero che l'introduzione vi sia piaciuta e ... Buona lettura!
Genere: Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Bulma, Jaco, Tights
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Queste oscure favolette'
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“Morire per il crollo di una parete di ghiaccio … Che fine poco COOL per il nostro lucertolone albino …” borbottò Bardack dando un grosso morso allo stinco e tracannando un lungo sorso da una bottiglia, piena del miglior vino rosso che il tiranno conservava gelosamente nelle sue cantine private. Tutti i Sayan, dopo aver saputo dal piccolo Vegeta della dipartita di Freezer, si erano riuniti nel salone per festeggiare … o meglio dire quello che ne restava … con tanto di soldati morti sparsi qui e là tanto da far sembrare la stanza uno di quei scenari di Quentin Tarantino … ma andiamo avanti.

A bisbocciare insieme alle Scimmie Volanti c’era anche il nostro quartetto ma Bulma aveva deciso di farsi un giretto per il castello prima di prender parte al banchetto “Guarda che non ti conviene …” l’aveva avvisata Radish “Noi Sayan siamo famosi anche per avere un appetito spaventoso …” “Non ci metterò molto” lo assicurò la bimba. Il suo radar aveva captato una Sfera del Drago e lei, arrivata a questo punto, voleva averle tutte così avrebbe finalmente scoperto di quale mistico potere erano intrise. Alla fine riuscì a trovarla all’interno della camera da letto, su un piedistallo di vetro fatto apposta per il monile. La stanza era la riproduzione perfetta della cameretta di Malibù Stacy, l’acerrima nemica di Barbie, con un ampio letto a baldacchino dalle morbide coperte color pesca. Nel vederla; la bimba aveva sentito un brivido freddo percorrerle la schiena … fortuna che i suoi occhi avevano trovato l’oggetto. Lo prese tra le mani e borbottò “Perché tu e le tue sorelline siete così speciali? Eppure, a guardarvi, sembrate soltanto delle innocue sfere …”. L’avvicinò al viso fino a che la superficie lucida non riflesse il suo volto, leggermente sformato dalla sua forma, e fissò le stelline rosse. Un lampo balenò sui suoi occhi azzurri, così breve eppure così intenso. Sbagliava oppure la sfera si era illuminata? Era stato tutto un frutto della sua mente? Mentre si domandava tutto ciò venne distratta da una serie di grida di incitamento e sdegno, provenienti dalla sala. Allora si ricordò della festa in corso e mise la nuova sfera insieme alle altre, affrettandosi poi di raggiungere gli altri.

Quando arrivò alla stanza rimase a bocca aperta: Jaco era in piedi su un enorme e lunghissimo tavolo in mogano, ubriaco perso, stringendo i pugni e ondeggiando le braccia. Dall’altro lato c’era il Re dei Sayan che se la rideva e faceva sfoggio di ciò che Madre Natura e decenni di combattimenti militari gli avevano generosamente donato, facendo squittire tutte le donne presenti, poi si mise anche lui in posizione d’attacco. Il Tillimentempibosh grugnì un “Fatti sotto spaccone”. Tights e Omori erano un po’ distanti e parlottavano tra loro “Ormai la storia non è più coerente con l’opera iniziale … perché continua ad insistere?” “Quello ha le pigne al posto del cervello”. Bulma si avvicinò e chiese “Ehi … che sta succedendo?”. La Spaventapasseri si voltò verso di lei e rispose “Ora che Freezer è morto; la Terra dell’Ovest è rimasta senza un capo che possa governarla …”. Indicò con un pollice il poliziotto di latta e aggiunse “E lui si è messo in testa di diventarne il nuovo sovrano …”. Tirò fuori il libro e le fece vedere il capitolo “E’ vero che nella fiaba è il Boscaiolo a governare le Terre dell’Ovest ma … siamo sinceri: ce lo vedi Jaco nei panni del re?”. Bulma scosse la testa e la bionda continuò “Già … Così si è autoimposto il sovrano dei Sayan ma quel cretino ha continuato ad insistere di essere lui il nuovo re e ora …” “Si stanno battendo per il dominio delle Terre dell’Ovest?!?” concluse la piccola turchina. L’amica annuì. I tre si fissarono nei occhi e … “Sarà meglio se tengo pronti tutti i senzu che mi sono rimasti …”.

Jaco partì all’attacco e sferrò una serie di rovesci diretti sulla faccia e lo stomaco del Sayan, che li schivava con movimenti fluidi e imitando vagamente Tony Manero, per poi tirare una ginocchiata agli zebedei. Esso andò a cozzarsi contro la conchiglia celata sotto i pantaloni attillati “Ma che …” “Non hai la minima idea di quanti mi tirino calci in quel punto …”. Fu allora che il Re sferrò il suo attacco. Gli tirò un solo pugno, che lo colpì come un missile sulla guancia, e lo scagliò contro il muro che si disintegrò su quel punto e lo fece finire nella camera adiacente. Il Re dei Sayan fu acclamato dalla sua gente ma quando videro Jaco ritornare indietro con le gambe tremolanti, il sovrano ammirò la sua resistenza e disse “Altri, al tuo posto, sarebbero morti …”. Il Tillimentempibosh fece un piccolo sorriso e biascicò “Perché io sono il super elite J …”. Non fece in tempo a finire che il suo corpo cedette e lui starnazzò a terra, mugolando dal dolore. “Jaco!” lo chiamò Tights, preoccupata. Corse da lui e si inginocchiò al suo fianco “Ehi, Jaco! Rispondimi …”. Gli toccò la guancia sana (l’altra guancia aveva assunto un colorito blu mare ed era marchiata con lo stemma reale dei Sayan; il Re si era totalmente dimenticato di togliersi l’anello … oppure no?) e gli mormorò “Parlami … non riesco a capire se sei cosciente o meno …”. Per tutta risposta; Jaco canticchiò “Vai, vai razzo … vai razzo …”.

Dopo circa tre ore …

Il quartetto stava facendo ritorno alla Città di Smeraldo in volo grazie ai tre piccoli Sayan. Bulma era felice ma anche un po’ triste. Dopo questa traversata; il vecchietto Muten avrebbe usato i suoi poteri (se ne avesse avuto qualcuno) e l’avrebbe riportata a casa e … doveva ammetterlo; si era affezionata ai suoi nuovi amici. Mentre il gruppo sorvolava un fiume; una mano biancastra fuoriuscì dalle acque, seguito da un volto dalla calotta cranica purpurea. Freezer si trascinò su una delle sponde e quando fu arrivato iniziò a boccheggiare, tirandosi su e guardando il cielo nel punto esatto dove c’erano Bulma e Vegeta “Credevate che sarei morto per così poco, microbi? Ora sentirete sulla vostra pelle l’ira del grande Freezer!”. Stava per sparare una sfera quando qualcuno gli picchiettò su una spalla. Il Demone di Ghiaccio si voltò, spazientito, finché non vide la figura di un giovane ragazzo di diciassette anni dal fisico possente, gli occhi azzurri ed i capelli color lilla. A Freezer gli cascarono le braccia e sbottò “Oh no … un’altra volta?!?”.

BOOM.

  
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