Libri > Le Cronache di Narnia
Segui la storia  |       
Autore: hayley99    17/08/2016    1 recensioni
Il mio nome é Talitha, sono cresciuta odiando gli uomini di Telmar, cosa strana dato che anch'io sono una di loro. Ho un solo scopo nella mia vita, portare Narnia all'antico splendore. Ovviamente pensavo di riuscire a fare tutto da sola, ma non è andata esattamente così. Ad aiutarmi ci furono i quattro antichi re di Narnia, Caspian, Alsan e tanti altri. Tra di loro ci fu anche colui che riuscì a fare battere il mio cuore di pietra, l'uomo che amo ancora adesso. Ma basta con tutti questi dettagli, se vorrete scoprirne di più leggete la mia storia.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Caspian, Famiglia Pevensie, Peter Pevensie
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 CAPITOLO 6

 

Appena arrivati alle rovine cercammo immediatamente gli altri ma Caspian non si trovava da nessuna parte. 
-Vado a controllare nella sala di Aslan! - vidi Peter correre verso la sala ed io lo seguii subito dopo. Quando arrivammo la scena che ci si presentò fu scioccante. Caspian si trovava ai piedi di una grande lastra di ghiaccio da dove una bellissima donna, che sembrava un tutt'uno con il ghiaccio, si sporgeva verso di lui per riuscire a prendergli la mano, che Caspian le tendeva incantato. Ai lati del ragazzo si trovavano due strane creature: un lupo e una fenice; mentre dietro di lui stava Nikabrik. Caspian stava per raggiungere la mano della donna quando Peter intervenne. 
-Fermo! - Caspian non badò nemmeno al re biondo e si sporse di più per raggiungere la donna che lo incitava con dolci parole. Peter si diresse verso di loro ma venne bloccato dal lupo che abbatté in poco tempo seguito subito dopo dalla fenice che uccisi con una freccia. -Lascialo ferma!- Peter si gettò su Caspian facendolo uscire da un cerchio che si trovava nel pavimento. -Peter, caro. Mi sei mancato. Vieni, una goccia basterà, sai che non ce la farai da solo.- solo allora mi resi conto di ciò che voleva quella donna, voleva il sangue di un figlio di Adamo. Peter si avvicinò anche lui incantato. -Peter no!- non feci in tempo ad avvicinarmi a lui che la lastra venne distrutta e quando crollò dal tutto vidi Edmund con una spada in mano sollevata sopra la testa. Peter lo guardò spaesato e il ragazzino disse: -Lo so, era tutto sotto controllo.-

***

-Sei fortunata sai.- Peter parlava con Lucy mentre io ascoltavo in silenzio affilando la lama della mia spada. 
-Fortunata perché?- guardai i due fratelli e mi meravigliai da quanto Peter fosse dolce e premuroso con la sorellina. -Perché l'hai visto. Magari avesse dato a me una prova di qualche tipo.- capii subito a chi si riferiva, parlava di Aslan. -Forse noi dobbiamo dimostrargli qualcosa.-. A volte mi stupivo di quanto potesse essere saggia quella bambina. Peter stava per ribattere ma fu interrotto dall'arrivo di Edmund. -Peter devi venire di corsa!- guardai gli occhi azzurri di Peter che erano preoccupati tanto quanto i miei e uscimmo per vedere con i nostri occhi l'esercito di Miraz avanzare. 
-Arrivano.-.

***

-Corpo di mille sincopanti! É il tuo nuovo brillante piano? Mandare un bambina nel profondo della foresta da sola?- Trumpkin era contrario all'idea di Peter, e anche io non ne ero molto convinta. -E' la nostra unica speranza!- affermò Peter. Io ascoltavo mentre gli altri discutevano, lanciando occhiate ogni tanto a Peter. -E poi non sarà sola...- Susan si fece avanti avvicinandosi alla sorellina, che le sorrise dolcemente. -Di noi non ne sono già morti a sufficienza?- ribatté il nano. -Nikabrik era anche mio amico, ma aveva perso la speranza, la regina Lucy no e nemmeno io!- il tasso si fece avanti favorendo la piccola regina, mentre io mi convincevo un po' di più su quel piano. -Per Aslan.- Ripicì si fece avanti sollevando il suo spadino. 
-Allora io vengo con te.- Trumpkin era una testa dura quando voleva e quel pensiero mi fece sorridere. Peter se ne accorse e mi guardò con quei suoi profondi occhi blu. -No tu servi qui.- Lucy appoggiò una mano sulla spalla del nano incitandolo a restare. Alla fine il nano annuì poco convinto. 
-Bisogna resistere finché non saranno di ritorno.- Peter guardò tutti i presenti in cerca di suggerimenti. Caspian ne approfittò per suggerire una tattica: -Se mi posso permettere...Miraz, potrà essere un tiranno e un assassino, ma in quanto re, deve seguire le tradizioni e le aspettative del suo popolo. Ce ne una in particolare che ci farebbe guadagnare tempo.-.

***

-Preoccupata?- Peter mi si avvicinò aspettando assieme a me il ritorno di Edmund. Osservavo l'esercito davanti a noi e non facevo altro che pensare alla morte di Celion. -Che tu possa morire per colpa di uno stupido combattimento contro uno stupido tiranno? Sì!- Peter rise mentre io gli diedi un pugno sulla spalla per farlo smettere. -E smettila di ridere! Non é divertente vedere morire di nuovo una persona a cui tengo!- Peter tornò serio e fissò il suo sguardo su di me. 
-Hai così poca fiducia in me?- il ragazzo sii avvicinò di più mentre io rimanevo ferma dov'ero. -No, Peter. Di te mi fido ma non voglio vederti morire, non per colpa di quel gran... Oh! Hai capito!- Peter sorrise mentre mi cingeva i fianchi con le sue mani stringendomi a sé. Poggiò la testa sulla mia spalla e disse: -Non preoccuparti. Tornerò da te, promesso.-. Prima che lui potesse fare o dire qualsiasi cosa lo strinsi a me affondando la testa nel suo petto. Rimanemmo così per un po' finché Caspian non ci avvisò del ritorno di Edmund che garantiva l'accettazione del combattimento. Peter si staccò da me, ma prima di andarsene mi diede un bacio sulla fronte prendendo il mio viso tra le mani. -Me lo hai promesso. Ricordatelo.-. 
Ci dirigemmo nel luogo dello scontro dove Miraz era già pronto con la sua armatura. Peter guardò il fratello che gli porgeva l'elmo e dopo averlo indossato si avvicinò al re di Telmar.
-Spero non sarete troppo dispiaciuto nel rivedermi vivo...C'è ancora tempo per arrendersi...- Miraz stava cercando di far desistere Peter, ma io lo conoscevo bene. -Fate pure.- sorrisi all'affermazione del biondo, mentre impugnava saldamente la sua spada. 
-Quanti altri dovranno morire per il trono?- continuò Miraz. -Soltanto uno!- e Peter partì all'attacco. Peter era molto bravo con la spada, ma Miraz non scherzava affatto. Subito il biondo partì avvantaggiato ma poi venne ferito da Miraz che lo gettò a terra slogandogli la spalla nel tentativo di togliergli lo scudo, ma Peter non si arrese e si rialzò ferendo anche lui il suo avversario. Peter ansimava tanto quanto il Telmarino. 
-Vostra altezza a bisogno di una tregua?- Peter guardò il re di fronte a sé e disse: -Cinque minuti?-. -Tre!- e detto ciò Miraz si voltò dirigendosi verso i suoi soldati. Peter tornò da noi giusto tempo per vedere la sorella maggiore tornare assieme a Caspian, di cui non mi ero accorta della mancanza. -Lucy?- Peter si avvicinò a Susan chiedendo della piccola regina. -Ce l'ha fatta, con un piccolo aiuto.- Susan guardò Caspian il quale fu ringraziato dal re biondo. -Bhe tu eri impegnato.- disse Caspian. Io mi avvicinai a Peter. -Ti fa male?- Peter mi guardò sorridendo lievemente. 
-Credo che sia slogata...- non fece a tempo a finire la frase, che io con un unico movimento gli rimisi apposto la spalla. Edmund si avvicinò dicendo al dolorante Peter di sorridere verso il popolo di Narnia. Poi il biondo si rivolse a Susan dicendole di dirigersi assieme agli altri arcieri. Peter si avvicinò ad Edmund che si trovava affianco a me: -Secondo te che succede a casa se si muore qui? Sai tu ci sei sempre stato, e io non ho mai ahhh!- Edmund gli batté una mano sulla spalla dolorante sorridendogli. 
-Tienitele per dopo!- rispose. I tre minuti erano scaduti, ma prima che Peter tornasse a combattere io mi avvicinai a lui: -Hei! Cerca di non morire.-. Mi alzai sulle punte dei piedi prendendo il suo viso tra le mani e feci unire le nostre labbra in un bacio unico ma pieno di parole. Le sue labbra erano morbide e calde contro le mie. Lui mi prese per i fianchi e mi strinse a sé continuando a baciarmi, ora con più foga, mentre io stringevo i suoi capelli tra le mie mani. Dopo attimi che parvero infiniti Caspian ci riscosse da quel bellissimo bacio e Peter dopo avermi sorriso tornò a combattere contro Miraz. Lo scontro non andò tanto per le lunghe, infatti dopo un po' Peter mise alle strette Miraz che chiese una tregua. -Non è il momento di essere magnanimi Peter!Attento!- Edmund avvisò in tempo Peter che stava pet essere colto alle spalle da quel vigliacco di Miraz. Peter riuscì a disarmarlo e gli puntò la lama alla gola pronto a finirlo, ma desistette dal farlo. -Ragazzo che ti prende? E' troppo per te togliere la vita?- chiese il re Telmarino. -Non sta a me togliertela!- Peter si voltò e fece avanzare Caspian che si trovò di fronte a suo zio pronto a togliergli la vita. -Forse mi sono sbagliato, forse hai le qualità per regnare su Telmar dopotutto...- Caspian guardò lo zio con ira e urlò calando violentemente la spada, ma non su suo zio, ma sul terreno. -Non certo le tue...Tieniti la tua vita ma io restituisco alla gente di Narnia il suo regno!- tutti scoppiarono in urla di approvazione acclamando Caspian e Peter. M la vittoria non durò a lungo. Infatti Sopespian, un sotto ufficiale di Miraz, utilizzò una freccia di Susan pet uccidere il suo re incolpando la regina. -E' finita!Tradimento, è stato colpito! Hanno assassinato il nostro re!-. E fu così che iniziò la battaglia finale.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Le Cronache di Narnia / Vai alla pagina dell'autore: hayley99