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Autore: Stray_Ashes    17/08/2016    1 recensioni
[Traduzione] - [Priest!Gerard] - [Frerard]
"«Gerard pensa che io abbia delle stigmate*» disse Frank, perché tanto, dannazione, le cose non potevano andare peggio di così. Aveva bisogno di liberarsi di quel peso.
«Oh, beh...» rispose Brian, il viso fra le mani. «Naturalmente» "
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Lavoro originale di Bexless, la mia è una traduzione. Personalmente, ho amato la serie di Unholyverse, quindi davvero, ve la consiglio anche in inglese; io, intanto, mi svago provando ad allenarmi traducendola. La storia ha diversi elementi legati alla religione, ai demoni e l'esorcismo, ma credo che meriti veramente molto comunque.
E poi, Gerard versione prete, ha un fascino tutto suo.
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU, Lime, Traduzione | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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14. I Hadn't Thought About That






Ben presto tornarono tutti ai propri libri. Brian suggerì di cercare in internet, ma Gerard bocciò l'idea.

«Tutto ciò che troveresti sarebbero dieci mila pagine di fanatici con sbrilluccicanti scrittine viola,» sospirò. «Fidati».

Quindi, seguirono altre ricerche e altro caffè, e altri tentativi da parte di Brian di indovinare la locazione del negozio di Luke in base alle misere descrizioni di Frank: «Era tipo... una strada? E... mi pare stesse piovendo»

«Posso semplicemente dire che preferirei non andare a cercare Luke?» disse poi Frank. «Conosco bene il detto che bisogna affrontare le proprie paure, ragazzi, ma inseguire il pazzo che sta cercando di usarmi come sacrificio umano non è esattamente nella mia lista di cose da fare nella vita»

«Quel che non capisco,» intervenne Gerard improvvisamente, osservando gli appunti ancora affissi sul muro. «E' il perché ci fossero tutte quelle erbe protettive nell'unguento che ti ha dato. Questa cosa non ha senso»

«In realtà ha senso!» saltò su Ray, con eccitazione. «Voglio dire, quell'unguento è per il tatuaggio, giusto? In questo caso è probabile che servisse a svolgere due funzioni»

«Che cosa intendi?» si accigliò Frank.

«Intendo... Okay. A volte voglio che uno dei miei prodotti abbia due azioni contrastanti, come se per esempio volessi che una cosa dia forma e corposità ai capelli, ma che allo stesso tempo tenga giù e lisci le punte»

Mikey annuì con convinzione. «Proprio come quella cosa che mi hai dato, il "Moonchild"»

«Esatto!» Ray si mosse sul suo posto, cercando di spiegarsi. «Sta tutto ne trovare il giusto equilibrio. Quindi, in questo caso, le erbe malvagie servono per potenziare l'incantesimo o quello che è, ma le erbe protettive sono lì per garantire che non succeda niente al tatuaggio, e questa è la ragione per cui Bob non riesce ad inchiostrarci sopra. Il problema è l'unguento. Funziona come uno scudo»

Brian si limitò a fissarlo con uno sguardo da pazzo. «E non avresti potuto menzionare questa cosa quando Frank stava tentando di amputarsi una mano?»

«E' una cosa a cui ho pensato solo adesso,» borbottò Ray, abbassando lo sguardo. «E probabilmente è stupida»

«No, no» annuì Gerard con energia. «Ha assolutamente senso, Ray. Penso tu abbia ragione»

Frank si sfregò gli occhi. «In realtà, sapete che vi dico? Fanculo. Ho cambiato idea. Voglio scovare quel figlio di puttana e prenderlo a botte finché non sanguina»

«Altroché, approvo» convenne Bob.

Gerard però prese a mordersi le unghie, parendo insicuro. «So che dobbiamo fermare quel tizio» disse con preoccupazione, «Ma non posso permettermi di usare la violenza, ragazzi, che avete intenzione di fare, ucciderlo? Non ho intenzione di fare parte di una cosa del genere»

«In che altro modo potremmo fermarlo?» chiese Mikey, spingendosi gli occhiali sul naso con una delle dita affusolate. «Cosa possiamo fare, Gee?»

«Non lo so» Gerard si alzò in piedi, cominciando a camminare avanti e indietro. Frank si accorse che, anche se Gerard interrompeva il loro contatto ma restava molto vicino, e se Frank non cominciava ad andare nel panico, il dolore era sopportabile. «Ci deve pur essere un modo di rompere l'incantesimo»

«Il problema, Padre, è che se anche ci fosse un modo dovremmo comunque fare i conti con quel tizio,» spiegò Brian. «La polizia non sarebbe in sarebbe in grado di aiutare. Non abbiamo molte opzioni, qui»

«Lo so, lo so. Ma non possiamo entrare là dentro e – » Gerard si bloccò, evidentemente frustrato, voltandosi e guardare gli appunti sul muro ancora una volta. Incrociò entrambe le braccia dietro la testa e rimase in silenzio per alcuni minuti, per poi finalmente parlare. «Se riusciamo a trovare un modo di interrompere il potere che ha su di Frank, possiamo poi liberarci di lui affidandolo al Vaticano».

«Lo stesso Vaticano che per primo ha rifiutato di aiutare Frank?» disse Mikey, poco convinto. «Che cazzo pensi che possano mai fare, Gerard, pregare per noi?»

Gerard alzò il dito medio a Mikey senza rimuovere le mani da dietro il collo, e Ray e Frank si scambiarono uno sguardo allibito ed entusiasmato, poiché dai – un prete! Che fa il dito medio! Frank non si sarebbe mai abituato a una cosa del genere. «C'è una fazione del Vaticano che gestisce questo tipo di cose»

«Io pensavo fosse ciò che fai tu» disse Frank, spingendosi un po' in avanti. «La congregazione di queste.. queste robe»

«'Causes of the Saints'» esclamò Bob, roteando gli occhi quando Frank si limitò a fissarlo i modo inespressivo. «Oh andiamo, non dirmi che non hai mai visto quel film»

«Io investigo sui miracoli,» chiarì Gerard, incrociando le braccia sul petto e voltandosi per vederli in viso. «Questa storia è... diversa. Più oscura. In realtà, non dovrei nemmeno sapere tutto questo, ma una volta ho incontrato questo tizio, Padre Crealy, che era sempre ubriaco, e una volta si è lasciato scappare un paio di cosette quando eravamo entrambi a Roma e – oh, a proposito, vi ho mai detto di quella volta in cui ho visto un tipo pescare monetine nella Fontana dei Quattro Fiumi?»

Tutti si limitarono a fissarlo.

«La Fontana dei Quattro Fiumi,» insistette Gerard. «E' una fontana molto famosa. In Piazza Navona? Opera di Bernini?»

«Gee,» intervenne Mikey, nel silenzio. «Smettila di fare il secchione e concentrati»

Gerard sbattè le palpebre. «Oh! Giusto. Bene, in realtà questo è tutto ciò che so. Succedono molte cose che la Chiesa deve gestire, ma non vuole che siano di dominio pubblico, per ragioni di sicurezza o di cattive impressioni, cose così. C'è però un Cardinale con cui parlo molto, c'è una buona possibilità che riesca a portarlo dalla nostra parte»

«E come facciamo ad essere sicuri che Frank non – vabbè, avete capito» disse Ray, facendo un movimento della mano che avrebbe potuto benissimo rappresentare l'esplosione del fianco di Frank, o un tentativo fallito di ballare la Macarena. «Come facciamo ad essere certi che sia al sicuro?»

«Starò bene finché Gerard è con me» lo rassicurò Frank.

Gerard si voltò a guardarlo, sorpreso. «Come puoi esserne sicuro?»

«E' che – riesco a sentirlo» Frank si morse il labbro, tentando di non suonare patetico come temeva di essere. «Non posso spiegarlo, è una cosa che semplicemente so»

Gerard annuì con uno strano imbarazzo e guardò altrove.

«Quindi, fatemi capire» fece Brian, allargando le mani. «O troviamo questo Luke, costringendolo a smettere di torturare Frank per poi girarlo al Vaticano, o... o uno di noi dovrà seriamente adattarsi a tutto un nuovo tipo di vita»

«In sintesi sì, si può dire così» convenne Gerard. «Posso chiamare il Cardinale tra qualche ora, ma non so se sarà giù in ufficio»

Bob si schiarì la gola. «Non pensi che sia abbastanza urgente da permetterci di svegliarlo?»

«Non sta dormendo» disse Gerard, con stanchezza. «E' a Messa»

«E' tutto ok,» disse Frank. «Come ho detto, per ora sto bene. E onestamente, ragazzi, al momento sono fottutamente stanco», mentì, poiché non era stanco, era esausto. Era stato malato così spesso e per così tante volte che ormai la parte peggiore non era più scoprire se qualcosa non andava, bensì era capire esattamente che cosa fosse. Sapere con cosa aveva a che fare lo faceva sentire – okay, la situazione faceva schifo, perché un tatuaggio maledetto non era il primo nella lisa dei suoi desideri, ma saperlo non lo faceva stare peggio di prima. L'adrenalina che gli era passata nelle vene negli ultimi giorni era improvvisamente svanita, smettendo quindi di tenerlo sveglio e attivo, e quindi adesso tutto ciò che sentiva era una gran mal di testa e del disperato bisogno di dormire.

Brian non era molto convinto, però. «Penso che dovremmo restare tutti insieme stanotte»

«Vero, almeno possiamo proteggerti» disse Mikey. «Possiamo... bruciare de salvia, o qualcosa del genere»

«Quello è paganesimo» osservò Gerard.

Mikey si accigliò. «E beh? Allora lo sono anche le erbe dell'incantesimo di Luke, idiota»

«Potremmo fare un cerchio di sale attorno al letto!» esclamò Ray. «L'ho visto una volta in un film»

«No, l'hai visto in Supernatural» lo corresse Bob.

Ray gli fece il dito medio. «Amico, è uguale. Hanno gli AC/DC come colonna sonora, quella serie è spettacolare»

«In realtà non so, non è molto accurata» disse Gerard, storcendo il naso.

«Prima non ti importava che Buffy non fosse "accurata"» gi ricordò Mikey.

«Beh,» roteò gli occhi Gerard. «Almeno Buffy era decente»

Ray boccheggiò, seriamente incredulo, fissando Gerard. «Non posso credere tu abbia detto una cosa del genere!»

«Oh ma per favore, anche solo la loro teologia è completamente – »

«Ho intenzione di fermare tutto questo prima che cominci,» intervenne Brian con decisione, alzandosi in piedi. «E adesso voglio che decidiamo insieme dove abbia intenzione di dormire»

«Il fucile è mio» disse Mikey immediatamente.

«Che cosa intendi, "fucile"?» si accigliò Bob. «Non siamo in una macchina»

Mikey roteò gli occhi. «In un appartamento, il letto è considerato come il sedile del guidatore e il divano è il fucile. E' una cosa che sanno tutti» (/ndt: no, non è vero. Non ho idea di che cosa stiano parlando.)

«No, il guidatore è chiunque possieda il letto, e il fucile è colui che ci dorme assieme» puntualizzò Ray. «Il divano era tipo il... fucile di riserva?»

«Ti sbagli,» gli disse Mikey. «Ma è la stessa. Il fucile di riserva è mio!»

Ray grugnì. «Come vuoi. Tanto sei talmente smilzo e ossuto che saresti finito col fare buchi nel pavimento di Frank»

«Aspettate un attimo, nessuno prenota il fucile?» chiese Frank. «Mi sento quasi offeso, ragazzi»

«Beh, è Gerard che dovrà dormire con te, no?»

Frank sbatté le palpebre, voltandosi a guardare Gerard. Gerard fissava il muro con determinazione. «Oh». Frank non c'aveva pensato. «Non c'avevo pensato»

Gerard abbandonò il muro e prese invece a fissare il pavimento.

«Sono sicuro che starò bene,» disse allora Frank, sperando che tutti smettessero di fissarlo in quel modo. Dio. «Ora sto bene e non ci stiamo nemmeno toccando, no? Se vuoi puoi dormire in soggiorno con Mikey e ti... ti chiamerò se succede qualcosa. L'ultima volta c'è stato un piccolo preavviso, giusto, Bob?»

Bob annuì, ma Gerard aveva preso a torturarsi le mani.

«Se ti succedesse qualcosa mentre io non sono lì,» cominciò, e questa volta prese a fissare anche il soffitto, perché dai, andiamo... non voleva essere lasciato da parte, Frank doveva immaginarlo. «Quindi va bene, va tutto bene. Tanto ho bisogno di restare sveglio ancora un paio di ore prima di poter chiamare il Cardinale, quindi... rimarrò qui»

«Gee,» iniziò Mikey, ma Gerard lo interruppe subito.

«Va tutto bene, Mikey. Smettila di preoccuparti»

Mikey roteò gli occhi. «Non accadrà mai,» borbottò, facendo sorridere Gerard, e poi spostò lo sguardo. «Frank, devi andare in bagno»

«Cosa?» Frank doveva davvero andarci, ma era abituato ad annunciarlo lui a Mikey, e non viceversa. Mikey mosse le sopracciglia in quel modo che significava "conversazione privata, adesso!" e allora Frank capì. «Oh, uh, già, ne ho decisamente bisogno» e cominciò e spostarsi verso il fondo del letto.

Alla fine, camminare non faceva male come avrebbe dovuto avendo dei buchi nei piedi, ma Mikey dovette aiutarlo a stare dritto in piedi mentre faceva pipì e si lava i denti, il che era piuttosto imbarazzante, ma niente che non avessero già sperimentato l'uno con l'altro considerando quel vecchio Venerdì sera.

Mikey aiutò Frank a cambiarsi e nei pantaloni puliti e una maglietta, e solo dopo incrociò le braccia sul proprio petto e intrappolò Frank con un'occhiata seria.

«Cosa?» fece Frank, tentando di non suonare nervoso. Era soltanto Mikey, per l'amor del cielo.

«Amico,» cominciò Mikey, ma si bloccò per un ungo momento, limitandosi a fissare Frank con serietà.

«Cosa?» chiese nuovamente Frank.

Mikey sospirò. «Okay... senti, tu e mio fratello,» Frank aprì la bocca, ma Mikey fece un gesto seccato con la mano, e continuò: «Lui non. Voglio dire, lui non può. Io non voglio... capisci?»

«No, in realtà no» scosse la testa Frank.

Mikey fece altri movimenti a caso con le mani, roteando un po' il collo, e sospirando ancora un paio di volte. Frank si limitò ad aspettare, sapendo che prima o poi Mikey sarebbe arrivato al punto, e l'attesa era soltanto una delle cose che avrebbe dovuto sopportare.

«Gerard stava considerando di lasciare il sacerdozio» ammise infine Mikey, la voce bassa.

«Oh mio Dio,» sussurrò Frank di rimando. «Perché?»

Mikey scosse la testa. «Varie ragioni. Ma soprattutto perché si sente come se non stesse aiutando nessuno, e poi ci sono... motivi politici. È un progressista, o qualcosa del genere. Non lo so»

Frank lo guardò strano. «Io credo che tu lo sappia»

«Okay, va bene, lo so» sorrise appena Mikey. «Ma non te lo posso dire. Il punto è che.. è davvero confuso al momento. Ed è... molto solo, Frank, e...»

«E?»

«E tu sei...» Mikey agitò le mani, indicando tutto Frank, che sollevò un sopracciglio. Mikey sospirò: «E tu sei persistente».

«Io sono – Mikey, Cristo!» sibilò Frank, spintonandolo ma facendo attenzione a non cadere a sua volta, considerata la sua situazione. «Non sto cercando di infilarmi tra le sue mutande, che cazzo, cosa pensi io che sia?»

«Io ti conosco!» sibilò Mikey a sua volta. «So benissimo che espressione hai quando ti fissi su qualcuno, Frank, non sono un idiota!»

«Non sono una specie di...» iniziò Frank, ma si bloccò quando non riuscì a trovare la parola giusta per descrivere qualcuno in grado di provare a sedurre un prete. Anche se se il suddetto prete era decisamente fico e con poteri magici nelle mani. «Prostituta» disse alla fine, perché non gli era venuto nient'altro.

Gli occhi di Mikey rischiarono di rotolare via dalle orbite, dalla forza con cui il ragazzo li fece roteare. «Una prostituta? Fai sul serio?»

Frank fece schioccare la lingua con irritazione. «Mikey, senti, tuo fratello è davvero un ragazzo stupendo, e – okay» si affrettò a dire, sollevando le mani per placare Mikey, che ormai stava praticamente digrignando i denti. «Forse, se le cose fossero diverse... ma non lo sono. Cristo Mikey, sono io qui quello che dovrebbe sentirsi offeso! Cosa pensi, che io stia fingendo tutto questo solo perché ho progetti per il futuro con tuo fratello?»

«Non sono solo preoccupato per lui,» disse Mikey con cautela, cercando lo sguardo di Frank con il proprio. «Ti stai comportando tutto da bisognoso, e roba così»

«Oh, beh» Frank incrociò le braccia. «Grazie tante, Dotto Phil»

Mikey fece una smorfia. «Va bene, scusami. Cazzo, sto soltanto cercando un modo di aiutare»

«Se lo dici tu...» Frank si spinse indietro contro la porta, rotolando la fronte contro il legno; aveva bisogno di tornare di là, il dolore sta gradualmente ritornando alle porte della sua consapevolezza, come una grossa e terrificante onda. «Fa male, Mikey. Fa male, e lui aiuta. Tutto qui. Prometto»

«Prometti» ripeté Mikey, ma la sua voce non era dubbiosa. Toccò la spalla di Frank: «Okay»

* * * *

Fu il turno di Gerard di allontanarsi in bagno dopo che Frank ritornò nella stanza – che fosse il momento della sua porzione di ramanzina da parte d Mikey, Frank non lo sapeva, e in ogni caso era troppo occupato ad osservare Ray, Bob e Brian bisticciare per decidere chi avrebbe dormito sul divano insieme a Mikey.

«Io sono più basso,» stava dicendo Brian. «E sono il vostro capo»

Quando Grard ritornò, Frank aveva già spento le luci in camera sua, infilandosi sotto le coperte.

«Hey,» disse Gerard con calma, appoggiandosi contro il materasso. Ci si sedette sopra rigidamente, il più lontano possibile da Frank, e Frank quasi si sentì in colpa per averlo messo in questa situazione, davvero, ma l'idea di essere pugnalato era molto peggio, e quindi si allungò per afferrare il polso di Gerard. Gerard sobbalzò al contatto, anche se aveva chiaramente visto la mano di Frank avvicinarsi, che cavolo. Si schiarì la gola: «Uhm»

«Uhm» ripeté Frank, rotolando in modo da poter appoggiare la fronte contro il suo braccio. Tenne il resto del corpo lontano da quello di Gerard e sospirò, chiudendo gli occhi e godendosi la pace, via dal dolore. «Così è va bene? Non è troppo strano? Se vuoi possiamo provare a fare una piccola barriera con la sedia, o che ne so... possiamo solo far toccare i piedi se preferisci»

Gerard fece un buffo verso, che avrebbe potuto essere una risata o un attacco di tosse strangolato, mentre accarezzò la testa di Frank in modo un po' goffo. «Va bene così. Tra poco dovrò chiamare il Cardinale, okay?»

«Mmph» rispose Frank, ormai poco motivato e completamente incapace di formare una parola, essendo già quasi addormentato. Riuscì a sentire Gerard tirare fuori qualcosa dalla tasca, e poi si addormentò.  

 

 

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Chiedo scusa per l'attesa... ho problemi con internet da un mese.

_Ashes

  
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