17/08/2016
1 recensioniSull'isola del calcio
Il sole splendeva alto nell'isola di Liocott. Il cielo era di un azzurro intenso, come se fosse stato colorato con un pennarello, e non si vedeva nemmeno l'ombra di una nuvola, quasi fosse un disegno. Una montagna si ergeva sulla terra bagnata dal mare, esercitando come sempre una certa curiosità. Era, infatti, un luogo misterioso protagonista di numerose leggende. Quasi nessuno, però, conosceva la verità e soprattutto cosa vi si celava.
Nelle profondità del monte, in cui nemmeno un raggio di sole si azzardava ad entrare, un ragazzo si stava allenando. O almeno, faceva dei violenti tiri nella porta, animato da una nuova frustrazione. Aveva ormai perso la cognizione del tempo, cosa in realtà poco importante di per sé, ed era abbastanza stufo, così abbandonò, per non dire calciò con forza, il pallone in un angolo, rimanendo in piedi al centro del campo con aria seccata, come se non fosse ancora soddisfatto. Lanciò un'occhiata titubante verso le scale conducenti all'uscita, magari poteva cercare di distrarsi un po'.
Sulla cima, invece, un giovane aveva deciso di fare una passeggiata nella strada che costeggiava il fiorito prato verde. Era perso nei suoi pensieri ed il suo sguardo passava distante sul paesaggio circostante. La sua attenzione venne attirata all'improvviso da una figura che si stava dirigendo verso la spiaggia. Assottigliò gli occhi azzurri e riconobbe il demone dalle iridi ambrate ed i capelli castani somiglianti alla criniera di un leone. L'angelo non perse tempo prezioso e si avviò all'inseguimento, facendo muovere la lunga treccia purpurea.
Destra si era infine convinto ad uscire, anche se non gli pareva affatto il caso di girare per la città e si trovava in riva al mare. Provava a concentrarsi su quello che gli stava attorno, tuttavia non riusciva a pensare ad altro che non fosse la sua rabbia. Non si accorse neppure che qualcuno gli si era avvicinato.
-Buongiorno-
Il capitano della Night Star sobbalzò, ritrovandosi davanti Sael. -Non è mai un buon giorno quando ci sei tu- borbottò rivolgendosi all'altro.
-Perché, per te è mai un buon giorno?-
-Bah...Comunque, com'è che sei qui?-
-Non importa. Dopotutto, adesso che siamo insieme, non potremmo mettere da parte le divergenze passando un pomeriggio senza ucciderci?-
-Tsk, possiamo tentare, semmai-
-D'accordo-
Dopo questo scambio di battute cominciarono a camminare lungo il bagnasciuga, sempre mantenendo le distanze fra di loro. Il demone era visibilmente nervoso, mentre l'angelo si mostrava particolarmente tranquillo. Tirava un leggero e piacevole vento, quindi decisero di sedersi uno accanto all'altro sulla sabbia fine. Il secondo chiuse gli occhi, facendosi accarezzare dalla lieve brezza, ed il primo prese a fissarlo stranito, con molteplici domande che gli frullavano in testa ed a cui non sapeva dare risposta. -Vuoi stare tutto il giorno qui a prendere il sole? Tanto non ti abbronzi!- ricordò Destra. L'angelo aprì le palpebre di scatto, inclinando la testa di lato. -Secondo me sei un po' stressato. Ti farebbe bene rilassarti ogni tanto- ribatté.
-Non ne ho bisogno...ho cose più importanti da fare-
-E allora perché sei qui?-
-Non dovresti nemmeno chiederlo-
-L'ho appena fatto-
-Dovevo distrarmi in qualche modo...-
-Non sei obbligato a stare nell'ombra-
-Se è per questo non posso neppure risplendere come vorrei...-
-Ne sei sicuro?-
Soltanto in quel momento colui che aveva le iridi d'ambra si accorse di ciò che aveva appena mormorato sovrappensiero e si alzò, iniziando a marciare il più lontano possibile dall'altro. Quest'ultimo, dal canto suo, gli si accostò velocemente, mantenendo il suo ritmo. Percorsero un lungo tratto di spiaggia in silenzio con il rumore continuo delle onde in sottofondo e qualche grugnito non meglio identificato da parte del primo.
Era ormai tardo pomeriggio ed il sole stava tramontando sul mare, in un punto d'incontro. I suoi raggi creavano molteplici sfumature sul cielo, con sprazzi di azzurro ed arancione, rendendolo simile ad un dipinto. L'angelo era affascinato da quella visione, mentre il demone sembrava...triste? -Beh, la pacchia è finita, da domani si riprendono le stesse abitudini- disse con una punta di rimpianto nella voce.
-Su, ne abbiamo di tempo per farci la guerra. Dopotutto, noi siamo come il giorno e la notte. Entrambi devono coesistere, come il bene ed il male, tuttavia nessuno prevale mai sull'altro. Quindi...ci vediamo anche domani?-
-Andata-
Spazio dell'autrice
Ed ecco una simpatica fiction su quest...
*si ritrova davanti i suoi lettori (?) con delle facce leggermente incavolate e dei forconi in mano*
Sì, sono consapevole del fatto di dover cominciare la mia raccolta riguardante Passato, presente e futuro, ma non posso decidere io quando avere l'ispirazione. Infatti in questi giorni sto scrivendo due o tre storie per volta, considerando che non posso assolutamente farmi scappare le idee. Ho pure pubblicato qualcosina. Senza contare che qui la connessione va e viene ed ho la possibilità di pubblicare soltanto di sera. Comunque, dato che immagino che non ve ne possa fregar de meno e devo spostare la vostra attenzione su qualcosa che non sia volermi infilzare, parliamo della fiction. Non ce ne sono tante su questa coppia e quindi ho deciso di buttare giù questa. Si svolge in un tempo indeterminato dopo che la Inazuma Japan insieme ai baldi giocatori che erano andati con loro ha sconfitto la Dark Star e spero di non essere sfociata nell'OOC. Per il resto, se vi è piaciuta lasciatemi una piccola recensione, lo apprezzerei davvero molto!