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Autore: _ThisIsOverdose_    18/08/2016    4 recensioni
[HunHan]
Luhan sorrise, e nei suoi occhi si poteva leggere un velo di tristezza.
-Lo so bene che succederà ancora, ma è una cosa che non posso evitare- il suo sorriso era costruito, consapevole e malinconico.
Ne era già al corrente, più tempo passava lì, più sarebbe diventato debole e più sarebbe stato male. Ma non voleva pensarci, in quel momento l'unica cosa che poteva fare era godersi quei giorni, incerto su quello che ne sarebbe stato di lui in futuro.
Sehun capì che qualcosa non andava. Che fosse affetto da una grave malattia? Da come ne parlava, dedusse che quel ragazzo nascondeva qualcosa.
-Perché non la puoi evitare? Sei forse malato?- si rivolse in modo schietto e diretto. Il moro scosse la testa in segno di diniego.
-Io... lascia stare, non capiresti comunque...- lasciò la frase in sospeso, entrando in quel luogo a lui ormai familiare e aspettando che entrasse anche l'altro ragazzo, che al momento appariva stralunato.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Lu Han, Lu Han, Sehun, Sehun, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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*Nota: le parti in corsivo rappresentano il punto di vista di Luhan, ho usato il corsivo per separarle dalle parti di Sehun, ma si svolge TUTTO nel presente. In seguito, quando non le troverete più, vuol dire che ho fatto confluire tutto, unendo entrambi i punti di vista.

Capitolo 26


Sehun guardava con orgoglio e soddisfazione il trofeo che lui e i suoi amici avevano vinto qualche ora prima, e che in quel momento si trovava sulla scrivania della sua camera. Presto quel trofeo si sarebbe aggiunto alla collezione di premi che tenevano su uno scaffale in salotto, e che attestavano ognuno il loro passato come artisti, il loro successo come persone e la loro storia come gruppo di idols.
Un sorriso un po' stanco si dipinse sul suo volto, ma sempre felice e soddisfatto. Un sorriso allo stesso tempo colmo di gratitudine ed affetto verso tutte quelle persone che li avevano sempre supportati, che c'erano state per loro, senza mai abbandonarli. Era incredibile quanto fossero riusciti ad arrivare in alto, e nonostante i numerosi sacrifici compiuti, tutto questo ripagava sempre il loro duro lavoro. Ancora più appagante che vincere un premio era vedere il modo in cui riuscivano a coinvolgere la gente, a renderla partecipe di questo loro trionfo.
Era innegabile che Sehun in quel momento fosse davvero felice. Era felice perché a parte la vittoria, era sicuro di essere riuscito a dare il suo meglio su quel palco, lui come anche i suoi amici. Si era dimostrato per quel ragazzo umile e con tanta voglia di fare che era, e probabilmente questo era riuscito a trasmetterlo a tutte quelle persone che lo guardavano quella sera. Non era solo una celebrità, ma era semplicemente una persona come tante altre, con i suoi sogni e le sue ambizioni.
Ed è per questo che forse quella luce che lo circondava mentre si esibiva non proveniva soltanto dai riflettori, ma era lui stesso ad emanarla, brillando quasi come una stella.
E di questo qualcuno se ne era reso conto, già da molto tempo prima, dal momento che quei suoi due grandi occhioni castani non riuscivano a guardare qualcosa che non fosse Sehun.


Il giovane idol sospirò, massaggiandosi una spalla un po' indolenzita. Stava prendendo in considerazione già da un po' di tempo l'idea di mettersi sotto le coperte a schiacciare un più che meritato pisolino, dal momento che era ormai tarda notte, e lo stress e la tensione accumulati in quel periodo non mancavano certo di farsi sentire.
In quel momento era rimasto da solo al dormitorio, tutti gli altri erano fuori. Probabilmente Kyungsoo e Jongin avevano deciso di festeggiare privatamente quel loro nuovo successo, come aveva il sospetto che anche Baekhyun e Chanyeol avessero fatto lo stesso, appartandosi in qualche luogo. Nonostante non l'avessero mai reso pubblico ai loro amici, era ormai evidente a tutti che già da un po' di tempo entrambi avevano superato quella linea che segnava il confine tra amicizia e qualcosa di molto più grande.
Forse vista la tarda ora -erano quasi le due di notte- la probabilità di imbattersi in fans o paparazzi era minore, ma comunque persisteva sempre.
Sehun si chiedeva invece che fine avesse fatto Suho. Era l'unica persona di cui non riusciva a spiegarsi quell'assenza dalla loro casa. Era come scomparso. Ricordava chiaramente che dopo la vittoria e la premiazione avevano fatto tutti insieme un brindisi, decidendo poi di rimandare i festeggiamenti, in quanto da qualche tempo avevano intenzione di chiedere una piccola vacanza prima di ripartire con le loro attività. E il leader era presente in quel momento, così come anche quando erano ritornati al dormitorio, con l'intento di riposarsi e darsi una bella rinfrescata.
Poi di colpo si era come volatilizzato, senza dire nulla. Sehun aveva provato anche a mandargli diversi messaggi, senza mai ottenere risposta.
Era un po' preoccupato, ma conoscendo il livello di maturità dell'altro decise di tranquillizzarsi, cercando di eliminare i brutti pensieri che lo assalivano. Suho era una persona con la testa sulle spalle, per cui anche se era da solo, in qualunque situazione sapeva comunque cavarsela bene.
Sehun riportò l'attenzione su quel premio, e un nuovo sorriso si fece spazio sul suo viso. Nonostante quella sera si sentisse in grado di toccare il cielo con un dito, pensò fosse meglio rimanere con i piedi per terra, e non stare con la testa fra le nuvole. Troppa felicità a volte non portava a nulla di buono, e lui lo sapeva bene.
Prese il cellulare in mano, leggendo i numerosi messaggi congratulatori derivanti dalla sua famiglia e dai suoi amici, rispondendo felice ad ognuno di loro.
E mentre faceva scorrere la lista dei contatti, i suoi occhi caddero inevitabilmente su quel nome, che non aveva mai rimosso né dal suo telefono, né dal suo cuore. Gradualmente il suo sorriso iniziava a dissolversi sulle sue labbra, e quel vuoto che cercava sempre di ignorare, di lasciare da parte, ecco che iniziava a battere più forte contro il suo petto, riaprendo una ferita così dolorosa fa farlo rimanere quasi senza fiato.
Ogni volta non riusciva a fare a meno di aprire le loro conversazioni e rileggerle più e più volte, perché per lui erano sinonimo di preziosi ricordi, ricordi impossibili da rimuovere dal suo cuore, ricordi che in qualche modo riuscivano a mantenerlo in vita, a farlo continuare a vivere di speranza, per quanto misera essa fosse.
A volte, anche inconsapevolmente, le sue dita iniziavano a digitare da sole sulla tastiera, e scrivevano tutto ciò che gli passava per la mente in quel determinato momento, creando messaggi che racchiudevano la sua anima. E nonostante sapesse di non poter ricevere nessuna risposta, lui lo stesso ingoiava quel boccone amaro e aspettava, senza mai arrendersi, sperando, perché anche se farlo lo faceva sembrare pazzo, quello era in fondo l'unico modo per non crollare definitivamente.

Mi manchi da morire. Ti prego, ritorna da me, io sono qui e ti sto aspettando. Ti amo ancora Luhan, questo non cambierà mai”
A volte vorrei odiarti, anche se so che per me è impossibile farlo. Mi fai sentire così in colpa... tutto quello che volevo fare era proteggerti e invece... invece eri tu a proteggere me, dal tuo dolore”
Oggi abbiamo iniziato a provare la coreografia della nuova canzone per il nostro comeback. Sono così stanco, vorrei tu fossi qui, accanto a me, a sorridermi, a rassicurarmi. Ho bisogno di te”
Questa sera il cielo è pieno di stelle. Ma io voglio la mia di stella. Dove sei Luhan? Ti prego, torna da me”


Questi era alcuni dei tanti messaggi che aveva inviato al suo cerbiatto, che dimostravano quanto ancora Luhan occupasse un posto davvero molto importante per lui, quanto ancora ne fosse perdutamente innamorato.
E anche questa volta non aveva esitato a comporre un nuovo messaggio, premendo poi il tasto di invio.


Questa sera abbiamo vinto un premio molto importante. Sono davvero felice, e sono sicuro anche tu lo saresti per me. Sai, ricordo ancora la prima volta che hai sostenuto di volermi dare il tuo supporto, regalandomi quei Bubble Tea... come posso dimenticare quello sguardo così dolce? Come posso dimenticare quegli occhioni così belli e innocenti? Come posso dimenticarti, Luhan?”


Lo rilesse più volte, perdendosi in quelle parole colme di significato e allo stesso tempo così amare. Una lacrima solcò il suo viso.
-Ti prego, dimmelo tu Luhan- sussurrò con voce roca, spezzata, malinconica, facendo venire fuori tutta la frustrazione e la disperazione che teneva dentro di lui. Perché ancora soffriva tanto, anche se non lo dava mai a vedere per non far preoccupare i suoi amici. Ma la verità era soltanto una: Luhan era ancora il centro del suo mondo, e questo non sarebbe mai potuto cambiare.
-Non riesco a vivere in un mondo in cui non ci sei- svelò a parole quella realtà così difficile per lui, che piano piano continuava a soffocarlo senza lasciargli via d'uscita. Gli mancava tutto del suo Luhan. Gli mancavano le sue risate, i suoi sorrisi, la sua voce così dolce e vellutata, i suoi grandi e innocenti occhioni castani, incapaci di fare del male. Gli mancava stringere tra le sue dita quelle ciocche lisce e nere dei suoi capelli, gli mancava il suo calore, il suo profumo, la morbidezza di quelle labbra premute sulle sue. Era incredibile il modo in cui il suo cuore avvertiva quel senso di mancanza, pulsando così forte dalla voglia di riavere indietro tutto ciò, troppo bisognoso e troppo ostinato per poter rinunciare a tale necessità.
A lungo andare aveva capito che il loro legame era troppo profondo e troppo intenso per essere spezzato con gli anni. Nonostante si fosse formato in breve tempo, li aveva prosciugati entrambi delle loro energie. Era qualcosa di troppo illogico e troppo irrazionale per venire facilmente compreso.
Essere costretto a stare lontano dalla persona amata era la cosa più terribile che gli fosse mai capitata. Non avrebbe mai pensato che l'amore potesse portare tanta felicità quanto allo stesso tempo tanta sofferenza.

E mentre si abbandonava a questi pensieri, Sehun era ignaro della presenza di qualcuno che stava al di là della porta della sua camera.
Le mani strette sul petto, in grado di avvertire la velocità dei suoi battiti, battiti impazziti, impossibili, così forti che probabilmente sarebbero stati in grado di propagarsi anche attraverso le mura di quell'abitazione, gli occhi lucidi e trepidanti, le guance arrossate, le labbra tremanti. Luhan in quel momento era scosso da numerosi fremiti, che lo rendevano incapace di stare calmo e fermo. Come poteva quando dietro quel pezzo di legno c'era lui? Il suo unico pensiero fisso, la persona che aveva amato, che ancora amava e anche più intensamente di prima, la persona che aveva fatto soffrire, e di cui non poteva però fare più a meno.
Le sue gambe erano così molli da rischiare di farlo cadere al suolo, e l'idea di lasciarsi andare contro la terra sotto di lui era allettante, aveva giusto bisogno di calmarsi un attimo, e respirare. Ma sapeva di non poterselo permettere, non adesso. Aveva aspettato così tanto, aveva resistito così tanto per poterlo rivedere. Quella voglia matta di riaverlo davanti, e il timore di non essere più voluto. La felicità nel ritrovarlo, la paura di averlo già perso. Il ragazzo in quel momento era una contraddizione vivente. Già ormai da tempo la mente si era staccata, lasciandolo da solo in balia del cuore. E lui si era ripromesso di fare qualsiasi cosa il suo cuore avrebbe desiderato. E in quel momento ciò che voleva di più era rivederlo.


Sehun sentì due leggeri colpi provenire dalla porta, appena udibili, e la cosa lo fece destare da quei pensieri cupi in cui stava precipitando, riemergendo da quel mare di nostalgia, malinconia e tristezza in cui era affogato. Con sguardo interrogativo e stranito guardò la porta, senza muoversi.
Era impossibile che si trattasse dei suoi hyung, quando mai avevano bussato prima di invadere con nonchalance la sua camera?
E la cosa non lo faceva stare tranquillo, anzi gli metteva apprensione e preoccupazione. Chi alle due di notte si sognava di bussare in camera sua?
Ma la vera domanda era un'altra: chiunque questa persona fosse, come aveva fatto innanzitutto ad entrare in casa?
Ancora fermo, seduto, guardando la porta decideva sul da farsi, passando una manciata di minuti a stabilire se aprire o meno...


Luhan non aveva mai provato così tanta ansia in vita sua come in quel momento. Suho gli aveva detto che Sehun era in camera sua, e da come ricordava quella che aveva di fronte era la sua camera. E allora per quale motivo non apriva ancora nessuno? Più i secondi passavano e più la tensione in lui saliva, provocandogli un senso di agitazione che non era più in grado di gestire. Lo scorrere del tempo non gli era mai sembrato così lento e insensato. Stava per essere assalito dal panico, o forse già lo era. Probabilmente si, dal momento che si sentiva sul punto di trovarsi il cuore tra le mani, mani che non riuscivano proprio a stare ferme, che parlavano per lui, che rivelavano la sua impazienza e il suo struggente bisogno di averlo davanti, di rivedere il suo tutto. Come le mani, anche tutto il resto del suo corpo era percorso da brividi, e Luhan credeva davvero di poter morire lì sul posto. Più il tempo scorreva, più i suoi occhi si velavano di tristezza, perché no, non riusciva ad accettare di dover tornarsene indietro a mani vuote, scoraggiato e arrendevole. I suoi occhi ancora brillavano di determinazione, e anche se teoricamente non era una bella cosa invadere gli spazi altrui senza avvisare, questa volta non gli importava, questa volta ci avrebbe pensato lui a causare una leggera forzatura delle cose. Già lo aveva fatto una volta, impegnandosi e cercando un modo per tornare sul pianeta terra, quindi che male c'era a farlo di nuovo?
E con questo pensiero fisso in mente, ecco che avvicinava la mano tremante verso il manico della porta, impugnandolo con tutte le sue forze, per quante ne potesse avere in quel momento, e tirando un sospiro profondo, poi due, prima di farsi coraggio e aprire.
Ma non ci fu bisogno di arrivare a tanto.
Proprio nello stesso istante, la porta iniziò ad aprirsi lentamente, un poco alla volta, e tutto ciò che circondava Luhan sembrò immobilizzarsi subito, solo quel fastidioso cigolio, che poi tanto fastidioso si rivelò non esserlo, a interrompere il silenzio. E intanto i suoi occhi, fino a poco prima smarriti, iniziavano a focalizzare l'obiettivo davanti a sé, e il suo cuore scalpitava come non mai.
Un po' di più, ancora un altro poco...

e Luhan dimenticò come respirare, proprio nel momento in cui i loro occhi finalmente si incontrarono di nuovo dopo così tanto tempo, ma sempre come se fosse stata la prima volta.
Finalmente.
Questa era l'unica parola che riusciva a formulare nella sua mente, mentre un debole e tremante sorriso iniziava a farsi strada sul suo volto nel rivedere il suo Sehun, la sua ragione di vita.


Sehun non sapeva a quale rischio sarebbe andato incontro aprendo quella porta, però lo stesso, la curiosità ebbe la meglio su di lui e decise di andare ad aprire.
Si rese conto solo nel momento in cui si ritrovò davanti quella figura, quel viso, quegli occhi, che attualmente stava correndo un rischio così grave e così grande da compromettere per sempre la sua sanità mentale e non solo, perché credeva di non riuscire a distinguere più tra sogno e realtà.
Com'era possibile che stava vedendo Luhan davanti a lui?
Il suo cuore era così tanto compromesso da quell'enorme desiderio di rivederlo, di riaverlo, da iniziare a creare immagini e visioni per accontentarlo adesso?
Questo si chiedeva, credendo seriamente di essere impazzito. E se questa era la verità, non era affatto divertente. Anche il suo cuore si faceva beffa di lui. Stava diventando patetico.
La bocca dischiusa e tremante, un nodo in gola che gli aveva tolto qualsiasi possibilità di parlare, gli occhi colmi di sorpresa, il cuore che gli scoppiava nel petto. Questo era Sehun in quel momento. E più avvertiva quell'immenso bisogno di avvicinare la mano verso quella figura, di toccarla, di stringerla a sé e assicurarsi che fosse tutto reale, più la paura lo bloccava, la paura che compiendo un'azione del genere, Luhan avrebbe potuto dissolversi e scomparire tra le sue mani, facendogli capire invece che si trattava di un meraviglioso sogno ad occhi aperti.
La confusione che aleggiava nella sua mente, quella lotta tra pensieri contrastanti, opposti tra di loro, lo mandarono in tilt.
Senza rendersene conto, calde lacrime cominciarono a scorrere lungo il suo viso, lacrime che dietro lasciavano un pesante carico di cose da dire al suo posto, che si schieravano con lui in quel fatale incontro, in quell'incontro infondo voluto dal destino.


Luhan si era perso a contemplare l'immagine che più di tutte si faceva sempre largo nella sua testa, e che finalmente adesso poteva riavere davanti a sé. Era così bello il suo Sehun, così bello da lasciarlo senza fiato. Solo un misero passo a separarli, occhi persi negli occhi, e sarebbe potuta andare avanti così all'infinito per Luhan, rivedere quelle meravigliose iridi scure e intense scrutarlo attentamente già lo stava facendo sciogliere come neve al sole.
Avrebbe tanto voluto dire qualcosa, parlare, e diverse volte aveva cercato di aprir bocca, per poi richiuderla nuovamente senza far trapelare alcun risultato soddisfacente. Ma come non comprenderlo... in fondo erano le emozioni e i sentimenti che stava provando a parlare al posto suo in quel momento, e lui non poteva fare altro che assecondarli. Se non fosse stato per questa immobilità, per questa incertezza che riusciva a scorgere in qualche modo negli occhi dell'altro, probabilmente a quest'ora gli si sarebbe già buttato addosso, stritolandolo fra le sue braccia.
Sembrava tutto così statico in quel momento, forse erano i loro sguardi le uniche cose a dare un senso di dinamicità a tutto. Sguardi che dicevano tanto e nulla allo stesso tempo.
Luhan forse avrebbe avuto bisogno di qualche minuto in più per riprendersi e riuscire a spiccicare parola, ma capì che il tempo era ormai scaduto quando vide gli occhi dell'altro colmarsi di fresche lacrime, che silenziose scendevano ai lati del suo volto. E lì non resistette più. Di fronte a quello sguardo così confuso, sorpreso, allibito, fece quel fatidico passo che li separava, portando dolcemente una mano contro la sua guancia bagnata e calda, accarezzandola e perdendosi in quella bellissima sensazione.
-Sehun...- finalmente ci riuscì, finalmente pronunciò il suo nome, lentamente, godendosi appieno la sensazione di poterlo pronunciare ad una distanza ravvicinata. Perché adesso non ci sarebbe stato più nulla in grado di separarli o tenerli lontani. Nessun ostacolo.
La reazione che seguì a quel gesto lo lasciò sorpreso, ma fu meglio di qualsiasi aspettativa o sogno ad occhi aperti che avesse mai fatto.


Sehun sbarrò gli occhi quando sentì quelle dita affusolate entrare in contatto con la sua pelle, sobbalzando. Era come se ad un tratto tutti i sensi di cui era stato precedentemente privato di colpo fossero tornati, facendolo sentire vivo, convincendolo che quella era davvero la realtà, che era vero. Riusciva a vederlo, riusciva ad avvertire quel tocco delicato sulla sua pelle, riusciva a sentire quel dolce profumo e il suo calore nell'averlo così vicino.
-Sehun...- e adesso riusciva anche a sentire la sua voce, dolce come il miele. Piano piano quel torpore che l'aveva tenuto fermo stava scomparendo, restituendogli la capacità di muoversi, di agire. E a quel punto capì che era stanco delle attese. Bastò guardarlo ancora una volta, perdersi un momento in quel sorriso per cui aveva fin da principio perso la testa, e Sehun non ci vide più. In un attimo lo avvicinò a sé, stringendolo quasi aggressivamente fra le sue braccia, e facendo scontrare le loro labbra in modo così deciso e forte da fare quasi male, ma di un dolore piacevole, un dolore che in verità non era altro che bisogno. E finalmente riuscì a tastare quel sapore, quel sapore che non aveva mai dimenticato.
Forse anche per lui ci poteva ancora essere un lieto fine, proprio come quello che si vede nei film o che si legge nei libri.

Luhan non riuscì più a trattenersi, piangendo di gioia nel ritrovare le loro labbra unite in quel bacio, e allacciò subito le mani dietro al suo collo, spingendosi sempre più verso di lui, non volendo perdersi neanche per un attimo il suo calore. Quanto gli erano mancate quelle braccia, quelle forti braccia, le uniche in grado di stringerlo, proteggerlo, dargli conforto e un riparo. Finalmente Luhan si sentiva a casa, finalmente era davvero felice.
Lo sentì staccarsi leggermente, facendo scontrare le loro fronti, mentre entrambi cercavano di riprendere fiato dopo quel lungo bacio. Poi sentì quelle grandi mani che tanto adorava posarsi ai lati del suo viso, sollevandolo, incatenando ancora una volta i loro sguardi.
-Dimmi che sei davvero tu Luhan, dimmi che non è soltanto uno stupido sogno, dimmi che sei reale, che sei davvero qui, che sei tornato, ti prego... dimmelo- gli sussurrò Sehun sulle labbra, ancora in preda alle lacrime, che non volevano proprio saperne di smettere di scendere. La disperazione nel suo tono di voce era evidente, così come il bisogno di avere quella conferma.
Luhan annuì più volte con convinzione, portando a sua volta le sue mani su quelle più grandi di lui, sentendo il suo cuore fare male nel vederlo in quello stato.
Quanto l'aveva fatto soffrire?
-Si Sehun, sono davvero io, sono tornato, sono qui per restare- gli disse sorridendogli dolcemente, sentendo quell'enorme peso che opprimeva il suo cuore scomparire. Finalmente poteva dargli quella certezza, finalmente si sentiva libero. E capì che era valsa la pena di lottare fino a quel momento quando vide l'altro illuminarsi di un radioso sorriso, uno che in tutto quel tempo Sehun non aveva mai fatto, trasformando gli occhi in due bellissime semi lune e vedendo una sfilza di denti bianchissimi fare la loro comparsa.
Si abbracciarono felici, godendosi quell'abbraccio per un bel po', prima che Luhan riprendesse a parlare.
-Mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto Sehun, perdonami per essermene andato via senza dirti nulla, perdonami per averti fatto soffrire così tanto, perdonami per- non riuscì a concludere la frase perché zittito da un bacio.
-Non ho nulla da perdonarti, so tutto Luhan, so cosa hai dovuto passare nell'ultimo periodo, sei la persona più forte che conosca- quelle parole non mancarono di arrivare dritte al suo cuore, cosparso ormai solo di tanto calore. Era possibile innamorarsi ancora di più di quanto lo era già? Luhan questo si chiedeva, e a quanto pare la risposta era affermativa. Era come un ciclo infinito, impossibile da fermare. Liberò una nuova ondata di lacrime, stringendosi contro di lui, lasciando andare tutta quella oppressione, tutti quei dubbi, quelle paure che lo avevano tormentato fino ad ora.
-Io... io non ce la facevo più, mi mancavi da morire, volevo vederti. Ma è solo grazie a te se sono riuscito a resistere, a continuare, a trovare la forza per lottare. Avevo paura Sehun, avevo un'enorme paura di averti perso, temevo che tu mi odiassi per averti lasciato, il solo pensiero che fossi riuscito a trovare qualcun altro in grado di renderti felice mi distruggeva. E' stato così difficile...- tenersi tutto dentro, lasciare le debolezze da parte, era stato come vivere in una prigione per il povero ragazzo, che singhiozzava, continuando a scacciare via quel cumulo di pensieri negativi che gli erano stati sempre col fiato sul collo.
Ad un tratto Sehun sollevò il suo viso per guardarlo negli occhi, posando una mano sotto il suo mento. Luhan si sorprese nel trovarsi davanti uno sguardo ora serio, determinato, sincero. E le parole che uscirono dalla sua bocca fecero sobbalzare il suo cuore, ormai alla completa mercé dei suoi sentimenti.
-Ci sei stato sempre e solo tu- gli disse Sehun, stringendo poi la sua mano e portandola proprio nel punto in cui si trovava il suo cuore.
-Qui ci sei stato sempre e solo tu. Da quando sei andato via, ho deciso di aggrapparmi con tutte le mie forze a quella misera speranza che avevo di poterti rivedere un giorno. Ti ho aspettato, forse perché dentro di me lo sapevo che prima o poi saresti tornato, che prima o poi ti avrei riavuto indietro. Ho amato sempre e solo te, stavo impazzendo a causa tua, lo sai?- Sehun attraverso quelle parole espose la sua anima, la sua amara verità, e mai le sue parole furono più sincere. Accarezzò dolcemente qualche ciocca dei suoi capelli neri, sorridendo davanti a quegli occhi grandi che lo guardavano stupiti,e presto non resistette all'impulso di baciarlo, rimpossessandosi di quelle labbra, così morbide e dolci, perdendosi ancora una volta nel loro sapore paradisiaco. Sentì l'altro assecondare subito i suoi movimenti. Presto quel bacio venne approfondito, diventando più passionale, entrambi accesi da quell'intenso bisogno che avevano di viversi, di accertare che finalmente tutto aveva riacquistato un senso. Labbra che si modellavano, lingue che si intrecciavano, respiri nei respiri, adesso i gesti avevano iniziano a dimostrare ciò che le parole non erano più capaci di esprimere. Se Sehun si staccò giusto un attimo prima di baciarlo ancora fu già tanto. Non che a Luhan importasse di morire perché incapace di respirare a causa di quei baci. C'era una certa famelicità nel modo in cui l'altro lo guardava, una scintilla di desiderio che non poteva più nascondere. Quello sguardo ora sensuale, provocativo che gli rivolgeva ne era la prova certa, e mentre si staccava di qualche centimetro dalle sue labbra, col respiro affannato, cercando di riprendere fiato, Luhan sentiva che non era abbastanza, che anche lui ne voleva di più.
Forse fu per questo che in questione di minuti si ritrovò sdraiato sul letto, intrappolato sotto il corpo e il calore di Sehun, che non aveva smesso un attimo di divorare le sue labbra, come se fossero la cosa più deliziosa esistente al mondo. Sentì le sue grandi e calde mani intrufolarsi sotto la sua maglietta, entrando in contatto con la sua pelle liscia e calda, accarezzando i fianchi, la pancia, il petto, la schiena, scoprendo ed esplorando ogni centimetro di pelle, impregnate anche di una certa urgenza, ma senza mai peccare di gentilezza e attenzione.
Luhan si abbandonò con tutto se stesso a quelle attenzioni, un insieme di bellissime sensazioni mai provate prima, un mondo tutto nuovo che stava scoprendo grazie a Sehun. Questa volta si sarebbe lasciato andare, posseduto com'era da quel desiderio di averlo e sentirlo in un modo più profondo ed intimo. Il suo corpo fremeva, impaziente, sentiva soltanto quell'immenso bisogno che aveva di lui e nient'altro. Si era completamente perso in quelle carezze, nel piacere che ne derivava, non avendone mai abbastanza di quelle mani che continuavano a sfiorarlo, a volte premendo contro punti sensibili, che mandavano brividi giù per la sua schiena. Avvertiva la temperatura del suo corpo salire man mano che l'intensità di quel momento aumentava. Per un attimo le labbra di Sehun non premevano più sulle sue, ma insaziabili com'erano scendevano verso il mento, poi lungo il collo, baciandolo, leccandolo, e lasciando probabilmente anche qualche segno mentre stringevano tra i denti un lembo di quella pelle bianca e perfetta. E Luhan non riusciva a fare a meno di rilasciare piccoli gemiti dalle sue labbra, ansimante, cercando di più, volendo di più mentre sentiva il suo caldo respiro solleticarlo.
Sehun iniziava a sentire il tessuto della maglia dell'altro diventare una barriera di troppo, per cui se ne sbarazzò subito, facendo vagare i suoi occhi lungo le linee sinuose e armoniose di quel corpo, sentendosi quasi un predatore mentre lo toccava ancora e ancora, inumidendosi le labbra con la lingua, mentre lo sguardo era ormai appannato dal desiderio e da quell'agonizzante bisogno che aveva di liberare tutta quella passione che aveva trattenuto per fin troppo tempo, quella necessità che aveva di farlo suo, di realizzare quel contatto fisico mai sperimentato prima.
Alla maglia seguirono poi i pantaloni, e presto, senza accorgersene, Luhan si ritrovò completamente nudo sotto Sehun. Le sue guance, ormai in fiamme, attestavano chiaramente il suo imbarazzo nel sentirsi così esposto come mai lo era stato prima. Pur fidandosi ciecamente di Sehun, era normale provare un po' di vergogna. Questo in fondo era solo la dimostrazione di quanto stesse vivendo quel momento. E impegnato com'era a sprofondare nella sua timidezza e nel suo imbarazzo, in un primo momento non si rese conto del modo in cui quegli occhi sopra di lui lo guardavano amorevolmente, inteneriti, come se fosse la cosa più preziosa esistente al mondo. Solo quando si sentì chiamare con dolcezza, quando sentì le mani dell'altro posarsi sulle sue gote arrossate, accarezzandole delicatamente, per poi spostarsi fra le ciocche dei suoi capelli, quando una serie di piccoli baci vennero rilasciati sulle sue labbra, solo allora ebbe il coraggio di alzare lo sguardo e reggere quello di Sehun, anche se non per molto. Era così profondo, così intenso il modo in cui i suoi occhi lo scrutavano che sentiva le gambe diventare gelatina, e quei fremiti aumentare a dismisura.
-Sei la cosa più bella che abbia mai visto in vita mia. Non devi avere vergogna di mostrarti a me, ti amo per quello che sei, e tu per me sei perfetto così, Luhan- il sorriso che si dipinse sulle labbra di Sehun e che accompagnò quelle dolcissime parole fu la rassicurazione che il moro stava cercando. Quest'ultimo sorrise a sua volta, abbracciandolo e nascondendosi nel suo petto, sentendo la sua bianca schiena venire circondata da quelle forti braccia, che lo avvolgevano racchiudendolo nel loro infinito calore. Ebbe così modo di sentire i battiti del cuore di Sehun, in quel momento così forti e selvaggi proprio come i suoi, e la cosa lo rassicurò ancora di più, perché voleva dire che entrambi stavano vivendo intensamente quei bellissimi attimi. Gli venne spontaneo alzare il viso e riallacciare insieme le loro labbra, facendoli rientrare in quell'atmosfera calda e accesa di cui erano caduti ormai vittime.
Sehun non si sarebbe mai stancato di baciare quelle labbra, di questo ne era sicuro. Più le tastava, più si nutriva del loro sapore, più esplorava con la lingua quella bocca, e più sentiva quanto era difficile staccarsi da quella droga che erano. Anche lui iniziò a sentirsi soffocare dentro i suoi vestiti, e per questo decise che era arrivata l'ora di toglierli. E mentre iniziava ad alzare la maglia, non riusciva a fare a meno di osservare lo sguardo curioso che gli rivolgeva il suo piccolo cerbiatto, ancora più rosso di prima, ma che impacciatamente cercava di sporgere le mani verso di lui per aiutarlo. Era troppo dolce, e la cosa lo faceva sorridere.
Dopo essersi spogliato anche lui, sentì quelle dita affusolate posarsi con cautela e curiosità sul suo petto e sul suo ventre scolpiti, gli occhi attenti e persi a tracciare ogni linea e contorno dei suoi muscoli delicatamente, accarezzandolo, cercando di prendere familiarità con quel corpo. E Sehun lo lasciò fare, guardandolo col fiato corto, perché ognuna di quelle carezze gli mandava una scarica di brividi e piacere lungo la spina dorsale.
Era bellissimo il modo in cui quelle esili mani vagavano su di lui, tastando, esplorando, cercando di memorizzare ogni dettaglio del suo corpo. Ed era altrettanto bello il modo in cui quegli occhioni lo guardavano rapiti, affascinati, imbarazzati, senza il coraggio di scendere più giù.
Il ragazzo non era sicuro di poter riuscire a trattenersi ancora a lungo, non quando erano arrivati a questo punto, quando l'unica cosa che voleva era solo farlo suo, quando ogni singola fibra del suo corpo scalpitava dalla voglia di amarlo. Piano piano si stava avvicinando al limite, e già anticipava quel momento.
Con gentilezza lo fece piombare di nuovo con la testa sul cuscino, intrappolandolo sotto di sé, e aprendo una nuova intensa sessione di baci.
La loro eccitazione era evidente, il loro bisogno di amarsi ancora di più.
Luhan definì magico il modo in cui Sehun lo toccava, magico e speciale. Erano tocchi sicuri, ma delicati e attenti. Sentì quelle calde mani massaggiare dolcemente i suoi fianchi, per poi scendere lentamente ed adagiarsi sulle sue cosce, cercando di stringere possessivamente nella sua presa lembi di quella pelle pura e perfetta, mentre le sue labbra si staccavano nuovamente dalle sue per andare a depositare una scia di baci roventi lungo il torso. E l'unico modo che aveva Luhan per esprimere tutto il suo apprezzamento verso quelle attenzioni era emettere gemiti e miagolii, e produrre suoni che mai avrebbe immaginato di poter fare nella sua vita. E il piacere aumentò quando la mano di Sehun finì fra le sue gambe. Quest'ultimo si prese il suo tempo a toccarlo e a guardare il modo in cui sul suo viso comparivano differenti espressioni di piacere, stando attento a non perdersi neanche una di tutte quelle espressioni nuove e diverse tra loro.
Allo stesso modo, si prese il suo tempo a prepararlo con cura e attenzione prima di entrare in lui. Voleva fargli provare meno dolore possibile, e farlo sentire a suo agio. Voleva che questa nuova esperienza fosse per lui qualcosa di indimenticabilmente bello e romantico. Per questi motivi si assicurò che fosse davvero pronto a ricevere tutto il suo amore.
Quegli occhi lucidi colmi di piacere, quelle guance accaldate, e quelle labbra schiuse, rosse, che facevano fuoriuscire ansimi e respiri affannati, e Sehun capì che era arrivato il momento più importante. Ricevette uno sguardo d'intesa da Luhan, prima di stringere insieme le loro mani e posizionarsi tra le sue gambe, e finalmente diventare una cosa sola.
Subito andò a scacciare via con i suoi baci quelle piccole lacrime che facevano capolinea dai suoi occhi, mentre il suo visino era contorto in un'espressione di dolore, che non durò molto.
Gli sussurrò parole di amore e conforto mentre aspettava pazientemente che fosse pronto ad andare avanti, trattandolo con gentilezza e delicatezza, così come meritava di essere trattato.
Luhan strinse fra le sue mani le lenzuola, cercando di respirare profondamente, e facendosi cullare sempre più da quei dolci sussurri pronunciati sulle sue labbra. E quando Sehun iniziò a muoversi dentro di lui, prima lentamente, poi sempre più veloce, il dolore iniziò a scomparire, lasciando il posto solo ad un intenso piacere.
Finalmente Luhan riusciva a capire cosa significasse sentirsi completi, perché lui lo stava imparando in quel momento. Lo stava imparando mentre i loro occhi continuavano a incontrarsi, mentre le sue mani abbandonavano le lenzuola per andare ad adagiarsi sulla sua schiena, lasciandogli anche qualche graffio con le unghie. Lo stava imparando mentre vedeva i loro corpi intrecciarsi, incastrarsi perfettamente come pezzi di un puzzle, mentre sentiva la loro pelle sudata sfiorarsi e il loro calore divenire sempre più forte. Lo stava imparando mentre lo sentiva continuare a sussurrargli quei “ti amo” di cui non ne avrebbe mai avuto abbastanza, mentre i loro gemiti e i loro ansimi si fondevano, creando una melodia bellissima e perfetta.
Luhan era felice, sentiva suo tutto ciò, e lo stava vivendo con tutto se stesso. Non c'era sensazione più bella che far uscire quel nome che tanto amava dalle sue labbra mentre raggiungeva il culmine del piacere, seguito subito dall'altro.


Entrambi si ritrovarono abbracciati sotto le coperte, sui loro visi un meraviglioso sorriso sereno. Avevano appena condiviso un momento intimo ed importante, e quella notte sarebbe rimasta indimenticabile per loro.
-Queste braccia non hanno più intenzione di lasciarti andare- sussurrò Sehun al suo orecchio, il suo respiro caldo a solleticargli la pelle, mentre lo stringeva ancora di più contro il suo petto, e l'altro non poté fare a meno di sorridere felice.
-Sono io a non avere più intenzione di lasciarle- esclamò regalandogli un dolce bacio.
-Ti amo Sehun- confessò sulle sue labbra, facendo sfiorare i loro nasi, non riuscendo a smettere di guardarlo e di tracciare i lineamenti di quel volto perfetto con le sue dita, in silenzio, senza il bisogno di aggiungere altro. Ma man mano che i minuti passavano, i suoi occhi iniziavano a diventare pesanti, e la stanchezza ad avere la meglio su di lui, tanto che dopo un po' si addormentò, sognando ancora di loro, sentendosi finalmente a casa.

Se invece Sehun quella notte riuscì a dormire qualche ora fu tanto, troppo preso com'era a contemplare quella piccola creatura dormiente, stretta fra le sue braccia. In certi momenti ancora non riusciva a crederci. Non riusciva a credere che Luhan fosse davvero lì con lui. Però poi bastava premere i polpastrelli delle sue dita contro la pelle di quel candido viso, o contro quei fili di seta che erano i suoi capelli, e capiva che per fortuna non si trattava solo di un bellissimo sogno, non si trattava di una di quelle notti passate in bianco a immaginare la sua esile figura e a tracciarla con le dita, ma che finalmente Luhan era tornato e che gli era accanto. E il suo cuore scoppiava di felicità, pur avendone paura allo stesso tempo. Questo perché sapeva che ad essere troppo felici poi si rischiava di soffrire ancora di più. Lui lo aveva sperimentato sulla sua stessa pelle.
Forse era perché ormai ci aveva fatto l'abitudine a soffrire che col tempo non riusciva ad accettare più la felicità, inserendo dentro di sé un meccanismo di autodifesa per rifiutarla, con il timore di doverne poi affrontare le conseguenze. Ma era bastato incontrare di nuovo gli occhi del suo angelo e quel meccanismo era ormai andato distrutto. E se era per lui, sarebbe stato disposto a soffrire ancora di più, lo amava fino a questo punto e anche oltre.


Senza rendersene conto, le prime luci dell'alba era piombate nella sua stanza, su di loro. E già entrambi erano svegli, pronti ad iniziare il primo giorno della loro vita insieme.
Luhan era pronto a vivere la sua vita da terrestre accanto a Sehun.
Sehun era pronto a prendersi cura del suo piccolo cerbiatto, a recuperare il tempo che avevano perso e a creare una nuova valanga di ricordi felici. Forse era un po' azzardato dirlo, ma era pronto anche a rivelare al mondo la sua dolce metà se necessario. Era pronto a tutto per loro.
Come ogni storia ha il suo lieto fine, sembrava che anche per Luhan e Sehun esso fosse arrivato. Che poi questo lieto fine non era altro che un nuovo inizio insieme.


L'amore aveva bussato nelle porte dei loro cuori, inaspettato, incredibile. L'amore, quel sentimento così bello e complesso, così irrazionale e speciale. Entrando come un uragano, aveva stravolto le loro vite, cambiandole, rendendole migliori.
Certo, non erano mancati i momenti di sofferenza, dolore, dubbi e incertezze, ma quella base solida che avevano costruito alle radici era stata in grado di spazzare via ogni cosa negativa, facendo trionfare il loro legame, che di giorno in giorno si sarebbe andato solo a solidificare ancora di più.
Il fatto che adesso fossero insieme dimostrava come l'amore, se vero, fosse in grado di vincere ogni ostacolo, ogni differenza e ogni problema.
Finalmente sia Luhan che Sehun avevano capito quale significato enorme racchiudesse quella parola, all'inizio troppo grande per loro, così grande da spaventarli. Ma andando avanti non era poi così spaventosa come avevano pensato.
Se qualcuno avesse chiesto adesso a Sehun cosa fosse l'amore per lui, lui probabilmente avrebbe risposto con “un piccolo dolce alieno con sembianze da cerbiatto di nome Luhan”
Se qualcuno avesse chiesto adesso a Luhan cosa fosse l'amore per lui, lui probabilmente avrebbe risposto con “un bellissimo giovane idol di nome Sehun”.

 

 

 

 

FINE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Ciao a tutti! ^^
Premetto che questo capitolo l'avevo quasi finito un paio di giorni fa, ero giunta alle battute conclusive, ma purtroppo è successo un casino col pc che non sto qui a spiegare e in pratica ho perso tutto e ho dovuto riscriverlo da capo (ancora se ci penso mi viene da piangere, non avete idea che faticaccia TT.TT).
Comunque... passiamo al capitolo.
Ancora mi sento imbarazzata per quello che ho scritto, ma fa niente, passerà xD Spero di non aver deluso le aspettative, ma già dall'inizio avevo messo rating arancione perché lo sapevo che non sarei stata in grado di andare oltre questo (non pensavo fosse così difficile scrivere certe cose, ci ho passato non so quanto tempo su >.<). In ogni caso la scena in sé doveva essere romantica, dolce, e credo usare altri termini o descrizioni sarebbe risultato anche un po' inappropriato. In ogni caso... spero vada bene e vi piaccia.
E niente... ancora devo realizzarlo anche io che dopo così tanto tempo ho finito questa storia,e se da una parte mi sento soddisfatta, dall'altra so che mi mancherà, mi divertivo tanto a scrivere i capitoli... tipo che sentirò un vuoto (più tardi dovrebbe uscire il nuovo mv degli exo, quindi lo inizio a riempire xD)
Inoltre credo che in due anni il mio modo di scrivere abbia subito qualche cambiamento, me ne rendo conto io stessa nel mettere a confronto il primo capitolo di questa storia con l'ultimo.
Ma adesso passo alla parte più importante...
Voglio ringraziare tutte le persone che hanno seguito e recensito questa storia. Un GRAZIE di vero cuore a chi l'ha messa nelle preferite, nelle seguite o nelle ricordate, un GRAZIE a tutti coloro che hanno sprecato un po' del loro tempo per lasciarmi un parere, grazie a tutti davvero! ^^
Concludo qui, ho già scritto un poema xD Spero più avanti di riuscire a pubblicare qualche altra cosa, e spero che se succederà mi seguirete come avete fatto qui.
Mi scuso inoltre per eventuali errori.
Allora viva la HunHan e... alla prossima! ^^

 

 

  
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