empire
of shadows
❝ Ascoltami,
Ereshkigal. Ascoltami,
o madre.
Questa
carne, il tuo banchetto.
Questo
sangue, il tuo vino.
Questa
vita, questa fine, quest'anima,
la nostra offerta per il tuo
sodalizio.
Tienila stretta. ❞
prologue
♔ she laughs ♔
N |
on sarebbe
stata un'alba gradita.
Nonostante le stelle brillassero ancora nella pelle scura della notte ー gli occhi
bramosi della dea che lo osservavano, assaporando ogni suo passo ー Ray Dark
poteva già sentire l'alba di un nuovo giorno scivolargli sulla pelle;
certo,
non che la solennità della cupa Cattedrale delle Ossa fosse mai stata
sfiorata
dalle dita pallide del sole.
Dark non poteva mai smettere di meravigliarsi: ogni volta che le
pesanti porte
istoriate di ebano ed argento si chiudevano alle sue spalle con un
boato, un
senso di angoscia sembrava posarsi come un manto di farfalle sul suo
petto. La
struttura della cattedrale era pura magia ed eleganza, i blocchi d'osso
bianco
impilati sulle preghiere e sul dolore dei suoi predecessori. Correvano
voci,
sulla Cattedrale ー sulle scene di tortura e
di omicidi alle pareti,
sull'alternanza viola-rosso del complesso mosaico di vetri della
cupola, sulle
ordinate e spartane panche, scevre di qualsiasi ornamento. Si diceva
che
Dedalus, l'architetto che aveva concepito una tale mostruosità di
pietra e
affreschi profani, non avesse usato la malta per cementare le ossa dei
giganti,
ma bensì il sangue di vittime assassinate, i cui spiriti ancora
infestavano il
luogo.
Dark non era il tipo da lasciarsi impressionare da storie del genere e,
in
dieci anni che aveva dominato i ranghi dell'Ordine, non aveva mai avuto
un...
diciamo, incontro spiacevole con entità soprannaturali.
I suoi passi risuonavano tombali e sicuri sul marmo rosso e brillante
della
pavimentazione, uno specchio vermiglio che sembrava decuplicare lo
spazio
all'interno del luogo. Le slanciate ed eteree colonne tortili nere si
innalzavano
verso l'alto, costole cupe e coperte di spirali di lettere e parole ー i nomi
incisi di tutti coloro che avevano sostenuto l'ordine, assassini senza
volto,
le loro memorie incise nella pietra immemore.
L'intera navata su perdeva nell'oscurità più completa, le ombre
di esseri
che sembravano scivolare in silenzio sulle travi, osservando,
valutando,
bramando.
E, sprezzante al centro del presbiterio semicircolare, pelle diafana
criselefantina ed occhi dorati, stazionava l'enorme statua di
Ereshkigal, la Misericordiosa,
Nostra Signora dello Sconforto.
Anche sotto la luce rossa e viola delle enormi vetrate, la figura
umanoide
sembrava quasi prendere vita nel calore delle ombre, le enormi ali di
pece
aperte attorno a sé e quegli occhi immoti, imperscrutabili e crudeli
che
scindevano il giusto dallo sbagliato. Il bene dal male.
Il suo simbolo, l'occhio scarlatto, sembrava contemplarlo con disprezzo
dalla
collana sul petto della Dea della notte, degli omicidi e dei tradimenti.
Davanti alla scultura vi era un'enorme gabbia argentata, la casa dei
corvi
sacri che, appollaiati, lo scrutavano silenziosi con i loro
intelligenti occhi
rossi.
«Nostra Signora dello Sconforto,
guida la mia mano, sii i miei occhi
nell'oblio, la mia voce che grida nel vento. Liberami da ogni indugio,
concedi
la pace ai miei tormenti. Sono l'ombra nella notte, il sussurro sulle
labbra
dei morenti, le tue dita che puniscono i peccatori. Amen» detto
questo si
inginocchiò, portando il pugno chiuso alle labbra con aria solenne. Se
non
fosse stato una persona eccezionalmente razionale, Ray Dark avrebbe
potuto
giurare di aver visto le labbra della Dea atteggiarsi in un ghigno
nella luce
sinistra delle candele di incenso.
Con un altro inchino cerimonioso, Dark si alzò in piedi raddrizzandosi
gli
occhiali. Non c'era certo tempo da perdere.
Presto l'Ordine avrebbe avuto bisogno dei nuovi adepti e l'invio delle
lettere
era stato posticipato fino all'ultimo nell'attesa delle pacate
istruzioni
dell'augure, che aveva letto i nomi dei ragazzi nel sangue.
Ogni istante che perdevano era sangue prezioso, tempo sprecato è mai
più
utilizzabile, perciò doveva agire in fretta e con cautela finché poteva.
Oh, il loro era un gioco molto pericoloso, fatto di bugie e polvere,
sangue e
segreti.
Delicatamente infilò la chiave argentata ed affusolata nella serratura
arrugginita della gabbia, che si aprì con un perforante 'clack' che
inondò la
chiesa perfettamente silente. I corvi lo scrutavano, algida curiosità
nei loro
occhi vivaci.
Era da anni che venivano utilizzati per le comunicazioni ufficiali e,
certo,
forse erano un po' all'antica, ma avevano un certo stile inquietante.
«Chernobog» sibilò dolcemente e, docili come gattini, i grossi volatili
planarono sul suo braccio. Le sue mani abili ci misero poco ad
attaccare le
pesanti buste di pergamena alle loro secche zampe grigie «Luison. Nga.
Ogbunabali. Whiro. Eingana. Tuoni»
Non appena ebbe finito, portò le dita alle labbra e un acuto fischio
perforante
sgorgò dalle sue labbra. In un unico, preciso starnazzo, lo stormo di
corvi si
alzò in volo, una pioggia di piume bere e vorticanti attorno alla
figura
imponente e cupa di Ereshkigal.
Ali oscure, oscure parole, rifletté
Dark, mentre il fruscio delle ali svaniva nell'oscurità e i volatili
scomparivano ai quattro angoli del mondo per portare i loro messaggi di
morte e
dolore.
Scosse il capo, irriverente.
Poi alzò il volto e sorrise alla dea.
E l'oscurità gli sorrise di rimando.
Duuuuuunque. Come avete capito,
al solito sono una persona molto poco
impegnata, che non fa altro che inventare roba arrandom(?).
Lo so, non ammazzatemi
>___<
È che sono particolarmente
gasata per Fate/Zero e poi ieri ho finito di leggere
Nevernight di Jay Kristoff (il mio libro più anticipato dell'anno!) e
davvero,
gentlefriends, non potevo non scriverci qualcosa *si scherma da
possibili
attacchi aerei*
Thiago: come darti torto,
dopotutto è una storia dedicata a me *wink*
Ange: *palmface*
Comunque,
partiamo spiegando bene il prologo! *rullo di tamburi*
Innanzitutto,
Ereshkigal è, nella mitologia accadica/sumera/babilonese la Dea
dell’oltretomba
che io ho molto poco cerimoniosamente preso per la storia. In realtà è
che dopo
tre giorni di Fate/Zero ininterrotto sono allucinata e ormai so tutta
la
mitologia sumera a menadito grazie ad un certo re
sbrilluccicoso che non menzionerò.
Poi, ali
oscure, oscure parole è ovviamente degna citazione di game of thrones,
awww. In
più, i nomi dei corvi di Ray sono tutti nomi di divinità della morte in
varie
culture! Cioè, mi piaceva l’idea(?).
E, niente,
visto che ho quasi finito di scrivere marionnette e sono a metà
dell’epilogo,
ho pensato: perché no?
Thiago:
*thumbs up dall’angolo*
Detto
questo, spero che prologo ed impaginazione vi siano piaciuti. Ora,
partiamo con
un po’ di burocrazia:
✘ un oc a testa.
✘ la
storia è ambientata a fine '800!
✘ se fosse possibile, non vorrei tutte
femmine. i maschi
sono caldamente incoraggiati *wink*
✘ accetto het, shoujo-ai, shounen-ai,
pan, bi... il mondo
è bello perché è vario!
✘ quando lasciate la recensione,
scrivete il sesso del
vostro oc e, possibilmente, pure la nazionalità.
✘ come al solito, discuterò la cosa
dei ragazzi/relazioni
romantiche con i proprietari degli oc scelti(?). se farò selezioni.
✘ visto che mi sento buona, accetto altri due OC, un maschio ed una femmina, rigorosamente. magari di nazionalità non gettonate, tipo asiatiche/latine o italiani. oh, chessoio... neozelandesi? lasciate una recensione al prologo per info^^
✘ grazie per l’attenzione!
ora,
passiamo alla parte divertente: la scheda ad oc. Vi
prego di chiedere se non capite, in recensione o via messaggio privato.
Per il
soprannome, c’è un fantastico generatore qui, nel caso non abbiate idee.
ready, steady... go!
» nome:
» cognome:
(opzionale e coerente col nome, pls)
» soprannome:
(non il soprannome per gli amici, ma il soprannome da assassino,
tipo ‘il ragno’, ‘shadow walker’, ‘lo spettro’… chiedete se non capite)
» sesso
ed orientamento sessuale:
» età:
(17-20. se mi arriva qualcuno di più giovane non rispondo delle mie
azioni)
» data di nascita: (basta
solo mese e giorno)
» nazionalità:
(NON tutti americani/inglesi! siate creativi!)
» aspetto fisico:
(coerente con nazionalità)
» carattere:
» arma: (NO
katane, pls. Non possiamo tutti essere Yuu Kanda. sbizzarritevi! se
scegliete una spada, approfondite)
» perché vuole
diventare un assassino?: (non un poema in pentametri giambici,
spiegazione ridotta all'osso, pls)
» segni particolari:
(tutto ciò che non avete scritto prima. sbizzarritevi: una
benda sul volto, cicatrici particolari, nei, orecchini, abitudini
strane,
ossessioni, segreti inconfessabili...)
» prestavolto: (opzionale
ma molto gradito! ;D)
E anche
questa è fatta. Mi raccomando, partecipate!
Se ci sono
alcuni di voi che seguono Mar con fervente fervore(?) e hanno sempre
voluto
partecipare ad una mia storia… è la vostra chance ~
Thiago:
partecipate e basta!
Ange: tu si
che sei convincente…
Se mi
cercate, sarò nell’angolo a farmi di anime e serie TV ~
ange
p.s. ho bisogno di un po' di
bourbon. lol.