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Autore: Outgoing    30/03/2005    2 recensioni
Ci limitiamo a dire che questa storia è molto divertente, e vede in scena (XD), tra gli altri, Draco Malfoy, Remus Lupin, Harry Potter e co... le disavventure di una coppia di sfigati alle prese con la loro prima festa di fidanzamento!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco, Malfoy, George, e, Fred, Weasley, Harry, Potter, Hermione, Granger, Nuovo, personaggio, Remus, Lupin, Ron, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ian pov

PREMESSAAAA!

Buongiorno a tutti cari amici telespettatori! È un piacere avervi con noi! Trallallà! Allora. Io sono Helly e lei è Outy. Per comodità (o per meglio dire che siamo due sfigate) useremo il nick di Outy (Outgoing) per postare questa simpatica storiella, ma siamo state in due a scriverla! Ua.

Vi racconteremo qui una parte dell’infinita saga dei due sfigati Ian e Alexis (poverini! Nd:Outy), e si svolge al 5° anno ad Hogwarts di Harry&co.! Allora. Chi sono loro? Ian Lupin è il nipote del celeberrimo lupo mannaro Remus Lupin, nel gdr del nostro forum (www.forumfree.net/?c=16412). Ha passato i primi quattro anni a Durmstrang (o come cavolo si scrive) per motivi che non staremo qui a dirvi, perchè la storia personale di questo povero diavolo è davvero immensamente immensa! Fatto sta che adesso è a Hogwarts, ed è a Grifondoro.

Teoricamente è un ragazzo introverso. Purtroppo solo teoricamente, visto che dentro di sé (ed anche un po’ fuori) si fa filmini mentali ed è davvero deficiente (poverinoXD)! Questo è quanto. I pezzi di Ian li scrivo io (Helly)! Alexis Kutcher  è, in pratica, la sua fidanzata, ed è una Corvonero. Prefetto. XD A lei piace molto Ian, ma, poverina anche lei, deve riuscire a star dietro a quel demente, e non è compito da poco! Hanno la stessa età e bonc. Alexis la fa Outy (detta anche Chuby).

Questa è la festa di fidanzamento che Ian ha organizzato (come se non fossero già insiemeXD) per Alexis, ed ha invitato gli amici intimi, diciamoXDD. Fine. Leggete e commentate e… al prossimo capitolo (se ci concederete l’onore di continuare a leggere – o meglio, di iniziare ^^’)! Tattararattattààààààà! Ci vediamo alla fine del capitolo per i saluti!

Helly e Outy

 

 

Ian pov

È GIUNTO IL GRANDE GIORNO, FINALMENTE!
LA MIA ORA È GIUNTA!
GIOIAMO, O POPOLO!
INNALZATE IL GRANDE IAN LUPIN!
CONCEDETEGLI GLI ONORI CHE SI MERITA!
STO PER DIVENTARE UN UOMO!
(perché, prima era una donna? XD nd:Helly)
Il senso è: sta per iniziare la cerimonia.
Siamo tutti qui in attesa di Alexis. Si fa aspettare, come una sposa vera. Ah.
Sono tutti seduti a cerchio, ad aspettarla. Io su un pulpito apparso per l’occasione. Devo fare un discorsetto. Spero di non sembrare un prete. Naaaaaa! Come può il grande Ian Lupin assomigliare ad un prete? Non può, non può…


Alexis? È in ritardo. Sto per imbarazzarmi. Tutti mi guardano.


Santo cielo.


«Allora? Dov’è Alexis?» mi chiede Ron. Cafano.
«Arriverà… si sta facendo desiderare…è tutta una tattica, capisci?»
Lui inarca un sopracciglio con uno sguardo vacuo, poi guarda Jannina e sorride. Lei ride. Ma ride sempre, quella ragazza!
Sento bussare. Non può che essere lei.
Entra, leggermente imbarazzata. Qualcuno applaude appena. Che emotion. I due gemelli Weasley intonano una simpatica canzoncina in mio onore. Sono davvero lusingato. Sorrido con fare superiore.
Osservo Alexis mentre si guarda intorno. È stupita. Lo so. Si sofferma sui putti animati. Siccome i gemelli avevano rifiutato… ho rimediato quelli.
Alexis non mi ha ancora notato. Fa ridere. Decido che è venuto il momento dell’omelia. A no, io non sono un prete. È venuto il momento diii… diiii… di.
«Cari amici, grazie per esservi qui riuniti» incomincio io. Tutti mi guardano. Santo cielo, sembro il papa.
D’OH! NON MI RICORDO IL SEGUITO!
Frugo un po’ tra le mie tasche con noncuranza. Trovo il bigliettino. Lo tiro fuori.
Tutti mi guardano. Calma, gente.
«Questa sera è un’occasione molto speciale, e vorrei chiamare accanto a me l’altra protagonista della festa… Alexis» concludo. Non sapevo se dire il suo nome. Sul bigliettino non era segnato. Avevo messo Alexis tra parentesi, con tante freccioline e punti di domanda. Ero indeciso.
Poi ho pensato, però, che se omettevo il suo nome, Jannina, con le sue manie di protagonismo, avrebbe potuto correre verso di me, proclamandosi la regina della festa. Così ho deciso di dirlo.
Alexis si fionda verso di me, senza il più piccolo segno di indecisione.
«Quindi…ho deciso di fare questa piccola festicciola, perché possiate condividere la mia gioia, e perché mi siete stati vicini, nonostante io mi sia trasferito qui da un’altra scuola e da non molto tempo» continuo, lanciando occhiate furtive al fido biglietto, per vedere se ho perso dei pezzi.
«Ok, gente, quindi…» inizio.
DANNAZIONE!
Ho saltato un pezzo!
C’era tutto la parte durante la quale parlavo dei valori umani quali l’amicizia e l’amore, e li ringraziavo di nuovo per avermi accolto così calorosamente… cavoli…
Tutti mi guardano. Ossantocielo.
Mi giro verso Alexis. Tanto vale finirla subito.
«Alexis, vuoi diventare mia moglie?»
I gemelli scoppiano a ridere. Cosa ho detto?
OH CIELO!
Ho letto quello che c’era sul bigliettino. Testualmente. Ma era una battuta, quella scritta. Eheh. Vedo.
Alexis alza gli occhi al cielo. Effettivamente è la seconda volta che glielo dico.
Mi impongo la calma e la compostezza.
«Chiedo scusa…» che linguaggio da Gonfalona, ragazzi XD «Alexis, vuoi essere la mia fidanzata?»
Lei rimane lì un po’ pensierosa… ha anche bisogno di pensarci?
«Sì Ian» mormora poi forte e chiaro. Roger. XDD
Tutti applaudono. Io le prendo la mano e faccio un inchino. Sono un signore.
Inizia un lento. D’oh. Non sono capace. Avevo detto ai gemelli di mettere musica un po’ piùùù… piùùù… più, insomma. Quei viscidi traditori. L’hanno fatto apposta. Una volta fuori, li anniento. Jannina mi ha parlato di un suo engorgio. Vedranno.
Iniziano tutti a ballare. Ma Jannina adesso sta con Ron?
Alexis mi viene vicino. Inizia a muoversi. Errore! Non sono capace!

È finito. Grazie! Alexis sembra abbastanza contrariata. Uff, menomale. Cioè… non menomale che Alexis è contrariata. Menomale che è finita la musica. La guardo.
«Tesoro» inizio «potresti andare a prendermi da bere?»
Ho una sete!
Mi guarda contrariata. Ancora. Molto contrariata. Uffa. Se ho sete?
Mi giro e vedo Lizzie. Non la conosco bene, anzi, diciamo pure che la conosco mooooolto poco. Però la invito lo stesso a ballare, mentre aspetto Alexis.
Non arriva più.
Lizzie è abbastanza simpatica. È stata vittima di un incidente. Poverina. Si sentirà come me quando ero come lei. Ovvero: quando ero nuovo. XD
Finisce la musica.
Guardo verso Alexis. Sta parlando con Jannina. Cosa faccio, la aspetto come un pirla?
Oh, la Caro si è liberata (da EloiseXD). Le chiedo di ballare.
«La stai gina cornificando?» mi chiede lei.
«Non capisco il senso delle tue parole» mormoro seccato, e la mollo. Ma pensa. Cornificando? E con chi, poi? Con lei? Non credo! E quel gina? Ha dei problemi seri.
In men che non si dica, tutti se ne vanno.
Grazie… bravo… congratulazioni, Ian… trattala bene… palle varie, insomma. Finalmente siamo da soli.
Mi viene vicino. Sono pronto!
«Mi porteresti da bere, cara?» gliel’ho chiesto già prima.
Non era la cosa migliore da dire. Errore.
«SENTI, NON CREDI DI DOVERMI DELLE SCUSE?»
No.
Non posso risponderle così.
«Perché?» le chiedo. Domanda jolly.
Lei mi dice che l’ho snobbato tutta la sera. Ho capito, mica posso guardare solo lei! Insomma, ci sono ospiti, mica posso abbandonarli a loro stessi! Noi avremo tempo di stare insieme da soli, ma tutti insieme con loro no! Glielo dico.
«Ma… sei diventata la mia ragazza!» le dico, sperando che capisca il significato sottointeso del tutto, che altro non è che queste tre righe qui sopra.
«Appunto!» sbotta lei. Appunto cosa?
«Non credi che invece di divertirti con le altre avresti dovuto parare un po’ con me invece di lasciarmi lì a fare conversazione, come la vedova allegra?»
La vedova allegra, poi? Cos’è?
Non ha capito nulla. Uff.
Ma io ho capito. Ho capito benissimo il suo problema. A-ah. Voleva ballare.
«Avremo altre occasioni per ballare!» dico con fare brillante.
Lei fa una faccia tra l’arrabbiato e l’esasperato, che alla fine è più o meno la stessa cosa.
Allora parte. Dice che mi vuole accanto. Sì, anche io la voglio accanto. A me, intendo, non a qualcos’altro.
Si gira. Uhuh, sta scoppiando a piangere. Cinico rubacuori che non sono altro. Ma io non sono cinico, insomma!
Emotion, emotion.
Oh, cosa faccio?
Va be’, si è girata. Vado ad abbracciarla, dai.
Le devo sussurrare qualcosa. Ma cosa? Non riesco nemmeno a prendere un bigliettino. Ua.
«Scusa Al» inizio io «io sono fatto così, certe volte non capisco le…» come si dice? Dannazione… non mi viene la parola! Ah sì «le esigenze degli altri. Ma cercherò di esserti più vicino, è una promessa» com’è che si diceva? Giurin giurella! Croce di legno croce di ferro! Era così?
Uff, ‘ste cose troppo dolci mi danno alla testa. Anzi, ai denti.
«Spero che tu non ti sia pentita di fare quello che hai fatto stasera, perché altrimenti potrei rimanerci secco» concludo poi.
Ok, dovevo concludere in un altro modo. E va be’, l’è ‘ndacia la quaia (leggi: troppo tardi XD nd:Helly).
Mi sto distruggendo le braccia. Ma cosa faccio, la mollo?
«Ian… guardami» mi dice lei.
Grazie!
La giro.
«Se avessi motivo di non credere in te o di non amarti, ora non sarei qui» mi dice lei. Che belle parole. Mi deve aver detto una bella cosa. Ho immagazzinato il tutto. Ci ragionerò su più tardi.
La guardo. Che faccino dolce! Sta piangendo. Sigh. Mi fa piangere. Mi si inamidano gli occhi.
Dai, cosa può fare uno in un momento del genere?
Baciarla!
Dunque, è quello che faccio io, la bacio!
La stringo per le spalle (XD), e ci dirigiamo verso il divano. Cosa succederà? XD
 

Alexis pov

Eccoci ci siamo, è il gran giorno. Della cerimonia intendo.

Ho visto poco Ian in questi ultimi giorni, e ogni volta lui parlava sempre dello stesso argomento, cioè di quello che avremmo fatto oggi; anche se in complesso non mi ha mai detto niente di preciso.

Ci sarà un bel po’ di gente, gli amici più stretti insomma. Quindi, a quanto mi ha detto Ian, saremo: io e lui. (XDD…paura! No alt, ho sbagliato battuta, questa viene dopo.. !)

Dicevo..ci saranno, a parte noi due: Jannina, Ron, Hermione, Harry, Eloise, i gemelli Weasley, Lizzie e Caro. Più o meno, poi non so.

Il pensiero di tutta questa gente un po’ mi spaventa, ma da un lato mi fa piacere..Ian vuole fare le cose in grande! Ci siamo accordati tutti alla Stanza delle Necessità, ad un orario diciamo poco frequentato. E qui il grande dilemma: cosa mi metto? Della serie..cioè, ma in cosa consiste poi sta benedetta cerimonia? Lo so anch’io che non sarà chissà cosa ma..dovrei mettere l’abito del ballo? Sarebbe una bella idea ma..ODDIO! E se arrivassi solo io vestita elegantemente e tutti gli altri fossero in divisa? Direi che questa idea è da scartare. Decisamente. Alla fine opto per qualcosa di semplice, ma diciamo un pochino elegante. Raccolgo i capelli, e via un filo di trucco. Giusto per non esagerare.

Jannina è già andata, perché prima si incontrava con Ron, quindi mi dirigo sola soletta verso il settimo piano. Arrivata, appena desidero di vedere la porta mi compare davanti.

Entro e scopro di essere proprio l’ultima..neanche fossi la sposa che si fa attendere!

C’è un piccolo applauso. O mio dio che cosa imbarazzante!

I gemelli iniziano a cantare: “Perché è un bravo ragazzo, perché è un bravo ragazzo..nessuno lo può negar!” e fanno passare fra gli invitati dei boccali di burrobirra fumante. Mi guardo intorno, e vedo che c’è uno striscione rosa con dei putti animati, con scritto i nostri nomi. La cosa mi sta mettendo sempre più in imbarazzo. La cosa comica è che non ancora visto Ian. Dove si sarà nascosto? Ad un certo punto sento un batter di mani, e le luci diventano soffuse. In un angolo la figura di Ian rimane illuminata. O MIO DIO CHE FIGO!!!!!!!!!!!!!!! Ok, conteniamoci. Anche lui non ha la solita divisa e non sono abituata a vederlo vestito normalmente, quindi mi fa un certo effetto. Tanto che noto solo in un secondo momento che si trova in una specie di pulpito. Ok, voglio sprofondare. Cosa diamine ci fa lì?

-Cari amici, grazie per esservi qui riuniti- dice, iniziando a parlare, e catturando ancor più su di sé l’attenzione generale. Mi sembra di essere a messa.

-Questa sera è un’occasione molto speciale e vorrei chiamare accanto a me l’altra protagonista di questa festa, Alexis- prosegue con fare ammaliatore.

Ok, è il momento. O adesso o mai più. Le opzioni sono due: o scappo e mi fiondo verso la porta urlando come una pazza, o invece mi dirigo sorridente verso Ian.

Propendo verso la seconda, visto che la prima sarebbe un tantino fuori luogo. Anche perché per questo genere di cose c’è già Jannina.

Mi avvicino a Ian che continua a sorridere pure lui. Avrà fatto un incantesimo per avere un sorriso perfetto? Se è così gli è riuscito molto bene. Finalmente accanto a lui, riprende la parola.

-Quindi..Ho deciso di fare questa piccola festicciola, perché possiate condividere la mia gioia, e perché mi siete stati vicini, nonostante io mi sia trasferito qui da un’altra scuola da non molto tempo-

Tutti, me per prima, guardano Ian chiedendosi se la tirerà per le lunghe. Sembra proprio un prete. Che sia la sua vera vocazione? Non c’avrei fatto un bell’affare.

-OK gente..quindi- dice, volgendosi verso di me- Alexis vuoi diventare mia moglie?-

Aridaje. Ma è fissato questo qua. Sento i gemelli scoppiare in una risatina. Ian si accorge subito di quel che ha detto e con tranquillità ripete:- chiedo scusa..Alexis, vuoi essere la mia fidanzata?-

Sento gli occhi dei miei amici su di me. Per un momento mi passa davanti tutta la mia vita come in un film..no scusate, quello succede solo in caso di morte. Dicevo. Nonostante tutto, io amo questo ragazzo. Sarà pasticcione, egocentrico e pure un pochino tocco, ma come si fa a resistergli?

-Si Ian..- dico allora con voce forte e chiaro. Roger. (XD)

E finalmente scoppia un applauso liberatorio. Sorrido felice a Ian che mi prende per mano e fa un inchino. Oddio. Ma che gli prende? Va be, per fortuna gli altri non ci fanno caso, perché da non so dove è incominciata una musica. Un lento. Le varie coppie si mettono a ballare. Quindi i gemelli ballano insieme. Hermione balla con Harry perché non c’è Ron disponibile. Eloise balla con la Caro. Rimane solo Lizze, che però rimane accanto alla Caro e ad Eloise. Finalmente posso ballare con Ian. Mi appoggio accanto al suo corpo e ci muoviamo lentamente a ritmo di musica. Insomma, vicino, per una buona volta! Purtroppo il lento finisce troppo presto per i miei gusti, e parte una musica scatenata. I gemelli ballano come pazzi, facendo fare giravolte a tutte le ragazze.

Ian mi guarda e invece di invitarmi a ballare mi dice:

-Tesoro, potresti andare a prendere da bere?-

CAFANO! Ma come ti permetti? Va be Alexis fai la brava, non puoi litigare dalla prima sera. Quindi mi dirigo verso il tavolo dove c’è da bere. Mi volto e vedo Ian impegnato a ballare come un forsennato con Lizzie. Bè grazie tante. Jannina mi scorge e si stacca da Ron e viene verso di me.

-Come sta Baston?- le chiedo a bruciapelo, trattenendo una risata.

Il suo volto si tinge un pochino di rosso e mi lancia un’occhiata di rimprovero per quella domanda poco discreta.

-Emh..non so. Comunque congratulazioni per stasera Al- dice, cambiando argomento.

-Grazie..- dico sorridendo.

-E comunque non preoccuparti per le lezioni di domani. Se fai tardi stanotte, tranquilla, dico che sei malata..- dice ridendo di gusto, ritornandomi la frecciatina di prima. Io le do una gomitata ma va bè. Sarebbe anche ora.

Rimango un po’ a parlare con Jannina mentre vedo con la coda dell’occhio che Ian sta ancora ballando, ora con Caro. Ma a me non ci pensa? Ora viene Lizzie accanto a me. Mi sembra un po’ triste. Del resto penso che in fondo si senta un po’ sola e spaesata, dopo non essere stata in nostra compagnia per tanto tempo. E poi di certo almeno un pochino le mancherà Cedric. Vedrò di presentarle qualcuno.

Orami ho finito la mia burrobirra e Ian sta ancora ballando. Sto iniziando ad alterarmi quando si avvicinano i gemelli.

-Al, ma non ci regali almeno la giarrettiera?- dicono ammiccando. Io li strozzo quei due. Mica è un matrimonio questo! Va be..almeno LORO sono qui con me. Finalmente finisce la musica, e Harry dice che s’è fatto tardi. Grazie al cielo, Harry ti devo un favore.

-Be, direi che sarà meglio andare..- dicono più o meno tutti.

Io li ringrazio per la partecipazione, e quando tutti sono usciti dalla porta mi giro finalmente verso Ian. È in un angolo su una sedia.

-Mi porteresti da bere cara?- dice.

Penso che potrei tirarglielo in testa quel boccale di burrobirra.

-SENTI, NON CREDI DI DOVERMI DELLE SCUSE???- dico fortemente alterata. Lui mi guarda confuso.

-E perché?- chiede ingenuamente.

-Perché mi hai snobbato per tutta sera!- dico incazzata.

-Ma..se sei diventata la mia ragazza!- dice come se ciò giustificasse il suo comportamento.

-Appunto! Non credi che invece di divertirti con le altre avresti dovuto parlare un po’ con me invece di lasciarmi lì da sola a far conversazione, come la vedova allegra?- dico ancora arrabbiata, anche se mi trema un po’ la voce.

-Avremo altre occasioni per ballare..- mormora ancora Ian. Non c’arriva proprio.

-Ma insomma Ian! Perché devi essere sempre così? Perché non capisci che vorrei averti accanto? Diamine, altrimenti perché ci siamo fidanzati?- dico ancora con rabbia, ma mi viene anche un po’ da piangere. Per questo ragazzo sono finita in tante situazioni imbarazzanti come mai m’era successo prima, e alla fine lui non mi guarda nemmeno? Mi volto, per non fargli vedere la mia faccia.

Ma perché cavolo mi ritrovo con la lacrima facile? E perché sto litigando con Ian giusto la sera del nostro fidanzamento?

Sento il rumore della sedia che si sposta, poi passi dietro di me, che infine si fermano. Per un attimo regna uno strano silenzio. Poi Ian mi abbraccia di slancio, e sento la sua voce che mi sussurra all’orecchio:

-Scusa Al, davvero. Io sono fatto così, certe volte non capisco le esigenze degli altri. Ma cercherò di esserti più vicino, è una promessa. Spero che tu non ti sia pentita di quello che hai fatto stasera, perché altrimenti potrei rimanerci secco- dice, con voce roca. Mi sta ancora abbracciando, ma non riesco a vedere il suo viso. Già una volta mi ha chiesto scusa e ora siamo fidanzati. È inutile prendersela per cose così piccole. E so che Ian non mi sta mentendo. D’altronde di una persona bisogna accettare difetti e pregi.

-Ian..guardami- mormoro. Lui scioglie la sua stretta, ma senza lasciarmi, e mi volta verso di lui.

-Se avessi motivo di non credere in te o di non amarti, ora non sarei qui- dico dolcemente. Oddio gli ho appena detto che l’amo. Va be, pazienza tanto prima o poi sarebbe successo.

Ian mi guarda con quei suoi occhi color miele che tanto mi piacciono, e li vedo lucidi. Non l’ho mai visto così. Lui si limita ad annuire e mi stringe forte a sé, mentre io chiudo gli occhi, ora serena. Poi finalmente mi bacia. Riapro gli occhi e sorrido felice a quel volto perfetto. Mentre Ian mi tiene ancora stretta a sè, e continua a baciarmi, ci dirigiamo verso un divano. Forse l’idea di Jannina non era poi così lontana dalla verità.

 

 

Saaaaaaalve! Siamo ancora noi (ma pensaXD)! Bene, siamo sicurissime che il capitolo vi sia piaciuto e vi abbia divertito (e siamo anche molto modeste)! Per la gioia di tutti (see) ecco a voi qualche spoiler di quello che verràààà (abbiamo preso l’idea dalla ff di Egle e Evil, “Il mio grosso grasso matrimonio Weasley”! Grazie!)!!! Tanti saluti e baci dalle vostre Helly e Outy!

 

SPOILER PER VOIIIIIIII! XD

*Ad un certo punto sentiamo un rumore.
“OH CIELO! È GAZZA! FUGGIAMOOOOOOOO! Fuggo! ” urlo io.
“Sì, bravo, se era Gazza, ora ci trova di sicuro” dice lei.
Io rimango in silenzio.
“Si vede che sei di Corvonero. Molto intelligente. Superbomba ottimo. E ci aggiungerei anche bum bum piccozza” dico io. Che linguaggio. Oh yeah. Si vede che vengo dalla Germania.* (Ian pov)

 

*Ian mi stringe a sé. Troppo a sé. Cioè, Ian certe cose facciamole in un altro posto e magari non con Gazza fuori dalla porta, non trovi? Quelle mani ora non sono nel posto giusto!

-Mi stai palpando- dico bellamente. Più che altro voglio scampare a una punizione.

-Sagace- risponde tranquillo.* (Alexis pov)

 

 

 

  
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