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Autore: BladeBrakerslover    20/08/2016    4 recensioni
e se Atem e Yugi si fossero conosciuti nell'antico Egitto e il nostro piccolo Yugi avesse un altro nome? leggete e commentate ma siate clementi è la mia prima fanfiction
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Atemu, Yuugi Mouto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Buon Compleanno Heba
Quando è il compleanno del tuo Aibou e tu non hai niente da regalargli cosa puoi fare? Questo si stava chiedendo il giovane Faraone, mentre camminava su e giù per la sua stanza.
Non sapeva proprio cosa regalargli. Già da qualche tempo si era accorto di comportarsi in modo strano soprattutto se si trattava di Heba, il suo consigliere nonché migliore amico, si comportava sempre da perfetto idiota! Il motivo non lo aveva ancora capito, o forse lo sapeva ma si rifiutava di ammetterlo perfino a se stesso.
Poi il lampo di genio, Heba un giorno gli disse di amare cavalcare in riva al fiume e gli disse anche che il suo cavallo preferito era un giovane stallone nero di nome Anubi.
Ecco la soluzione! Il puledro sarebbe stato un regalo di compleanno perfetto! Ora doveva solo trovare Heba e portarlo nelle scuderie e poi fare insieme una cavalcata romantica in riva al fiume sotto la luce del tramonto. Un attimo, a cosa pensava? Si stava comportando come una ragazzina alla sua prima cotta.
Atem si stava dando mentalmente dello stupido per aver pensato una cosa del genere, quando all’improvviso si sentì chiamare da una voce dolce e familiare. “Atem.” Il giovane si voltò  e davanti a sé apparve la creatura più bella che avesse mai visto, riflessi nei suoi occhi cremisi due occhi ametista si riflettevano e lo guardarono perplessi. “Atem, stai bene?” Gli chiese il giovane consigliere. “Sì, sto bene ero solo sovrappensiero.” Rispose Atem distratto.
Era più forte di lui quando incrociava quelle iridi viola restava senza fiato e con un’espressione ebete sul viso. “Lo sai che giorno è oggi vero?” Chiese speranzoso il giovane conigliere. “Certo! Buon compleanno Aibou.” Disse il sovrano con uno dei suoi rari e bellissimi sorrisi. A quel sorriso il viso di Heba divenne più rosso degli occhi del giovane davanti a lui.
Dopo qualche secondo di silenzio Atem disse al giovane di avere un regalo speciale per lui, gli disse di seguirlo con gli occhi chiusi. Il giovane consigliere non sapeva se fidarsi, conosceva Atem da una vita e sapeva ce anche se ora rivestiva il ruolo di Faraone rimaneva sempre colui con cui aveva passato l’infanzia, il ragazzino che amava fare scherzi e far impazzire il povero Mahad il quale fu incaricato dal padre del giovane dagli occhi cremisi di sorvegliarlo, visto tutte le bravate che combinava e che puntualmente faceva finire nei guai anche lui.
Ma nonostante tutto non poteva fare a meno di seguirlo sempre, il perché non lo sapeva. Forse perché era il suo migliore amico ed era solo per quel motivo che lo seguiva ogni cosa facesse, ma in fondo al cuore sapeva che non era così. Ma non lo avrebbe ammesso nemmeno a sé stesso. Atem aveva preso Heba per mano e si stava dirigendo alle scuderie. “Sento il cuore che batte all’impazzata. È come se dovesse esplodere da un momento all’altro.”  Pensò il Faraone mentre le sue gote si tingevano di rosso.
Appena furono nelle scuderie Atem disse al giovane dagli occhi ametista di aspettare e di restare con gli occhi chiusi. Heba aspettò un paio di minuti fino a quando non udì la voce di Atem che gli disse “Ora apri gli occhi.” Quando lo fece passò lo sguardo da Atem al cavallo e dal cavallo ad Atem, non poteva credere che il sovrano gli avesse regalato Anubi lo stallone nero, il suo cavallo preferito. Non sapeva cosa dire, Atem non poteva fargli regalo migliore per il suo compleanno. “Buon compleanno Heba! Spero che questo regalo ti sia gradito.” Disse Atem mostrando un grande sorriso quando diede ad Heba le redini. “Oh Atem questo è il regalo più bello che abbia mai ricevuto. Grazie!” Disse il ragazzo abbracciando il giovane sovrano. Atem per un momento rimase senza parole, non solo Heba aveva accettato il suo dono ma aveva dimostrato la  sua felicità stringendo le braccia al collo il che aveva provocato in lui una strana sensazione, è come se quell’abbraccio fosse solo uno di quelli che si davano da piccoli. Un abbraccio..amichevole. Heba si staccò quel tanto che bastava per guardare il giovane negli occhi e gli disse “Sei il migliore amico che potessi mai desiderare.” In quel momento Atem sentì il suo cuore spezzarsi. “Un amico. Solo questo prova per me. come ho potuto essere così ingenuo? Come ho potuto pensare che provasse le stesse cose che provo io?” Pensò il giovane dagli occhi cremisi mentre si staccava dal ragazzo davanti a sé con gli occhi nascosti dalla bionda frangia. “Che cosa ti succede?” Gli chiese Heba non capendo il motivo del suo comportamento. “Nulla. Ho solo..bisogno di stare un po’ da solo.” Rispose Atem. “Se ho fatto qualcosa di male dimmelo!” Disse Heba. “Non è quello che hai fatto ma quello che hai detto che mi ha ferito!” Disse Atem con i pugni stretti. “Ma cosa ho detto per ferirti?” Chiese Heba senza riuscire a capire cosa intendesse dire. “Hai detto che per te sono un amico..un fratello maggiore giusto?” Chiese il sovrano. “Sì è vero. Un momento sarebbero queste le parole che ti avrebbero ferito? Sono le stesse che mi dici tu da quando eravamo bambini.” Disse Heba. “APPUNTO QUANDO ERAVAMO BAMBINI! MA ADESSO CHE SIAMO CRESCIUTI IN ME SONO NATI NUOVI SENTIMENTI..E IL PIÙ FORTE E POTENTE LO PROVO..PER TE!” Urlò infine Atem girandosi e guardando Heba negli occhi. “Quale sentimento potrebbe provare per me il potente Faraone, per un semplice ragazzo come me?” Chiese con lo sguardo basso non riusciva a competere con quel rosso fuoco che erano gli occhi del ragazzo che sentiva sempre più distante. “AMORE HEBA! IO SONO INNAMORATO DI TE! TI AMO!” Riuscì finalmente a dire Atem. Heba sgranò gli occhi, non sapeva cosa dire. Ma all’improvviso, sentì che poteva fare solo una cosa e fece qualcosa che stupì Atem.
Lo abbracciò, si strinse forte al petto e sussurrò ad Atem di stringerlo e il giovane sovrano lo fece. Poi Heba disse “Sei uno sciocco Atem. Non capisci che ciò che provi tu è lo stesso che provo io.” “Vuoi dire che..” Iniziò il giovane. “SÌ TI AMO ANCH’IO!” Disse il ragazzo dagli occhi viola.
Atem prese tra le dita il mento di Heba e i due si scambiarono un bacio. Il primo per entrambi.
Due anni dopo i due si sposarono. Il Faraone trovò un compagno per la vita, il regno un Principe.   
   
 
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