Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Aya Natsume    21/08/2016    0 recensioni
La fede e la religione, non ti abbandonano, devi fare attenzione a non smarrirli lungo la strada.
Genere: Mistero, Poesia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Ragazzi, da oggi avrete un nuovo compagno. Prego vieni avanti e presentati. " disse il professore. Si presentò un ragazzo alto, con un accenno di muscoli. Era abbastanza strano : aveva capelli lunghi, bianchi come la luna, occhi neri, ma la cosa curiosa era la collana che portava, un serpente nero. " Akuma Aka. " disse. Un brivido mi percorse tutta la schiena, sia per il nome che per quella voce bassa e profonda. " Bene ti puoi accomodare vicino a Kijima. " disse il professore indicando, il posto vicino a me. Più si avvicinava e più il gelo, che avvertivo, s'intensificava. Alla fine delle lezioni corsi a casa, quel ragazzo mi dava i brividi e non volevo pensarci, ma il destino sembrava avere altri progetti per me. Mi resi conto troppo tardi, dei tre ubriaconi che mi seguivano, mi ritrovai in un vicolo ceco.. E adesso! Cosa mi succederá? Beh sai che m'importa della mia vita, ma sicuramente avranno delle intenzioni ben differenti dall'uccidermi.. Non voglio pensarci!! " Ehi! Bambolina dove vuoi andare? Eh? Perché non ci fai un po' di compagnia?! " mi chiese uno dei tre afferrandomi un polso. " Se vuoi divertirti, sarebbe meglio una donna e non una ragazzina come me. Non credi? " dissi, cercando di sottrarmi alla sua presa, con scarsi risultati. All'improvviso una figura incappucciata, con uno strattone, lo scaraventó al muro. I suoi compagni, lo aiutarono e se la dettero a gambe levate. Non riuscivo più a respirare e non sentivo più i battiti del cuore, tant'erano veloci, non ci vidi più e svenni. *** Stupida ragazzina, non capivo perché, non volevo quei sudici ubriaconi la sfiorassero. Appena sparirono, mi voltai e la vidi cadere al suolo. Me la caricai in braccio e cominciai a saltare i tetti. Infondo sono un mezzo-demone no? Odio questa dannata collana, che mi rende un debole umano. Odio gli umani e anche i demoni, per loro non sono che uno scarto. Lucifero, mi ha ordinato di fare in modo di sporcarle l'anima, credo che non ci riuscirò. In questa ragazza c'è un immenso dolore e altrettanto amore, la osservo e non posso fare a meno di trovarla stupenda. Non è truccata, come le sue coetanee e indossa la classica divisa scolastica, sembra una bambina ed è questo che mi piace di lei. Non fosse per mio fratello, che odio con tutta l'anima, non sarei costretto a sottomettermi a quel dannato. Pensando tutto ciò Akuma non si era accorto, che Glace era sveglia e lo stava osservando. "Akuma.. Sei tu? " sussurró e l'interpellato la osservò. " Come stai? " le chiese " B-bene grazie. " rispose in totale imbarazzo, nessuno salvo sua madre o il fratello, si era preoccupato per lei. Erano arrivati davanti a casa sua e così la posò a terra, ma le girava la testa e stava per cadere. Non toccò terra, ma si ritrovò tra le braccia di Akuma. Si fissarono negli occhi e poi lui si staccò, sparendo. *** Ero stato avvertito da Michele, che un demone segregato nelle profondità dell'inferno, cercava di maledire le anime delle persone più pure e Glace era al primo posto sulla lista. Mentre ripensavo alle parole dell'arcangelo, vidi Glace che veniva salvata da un mezzo-demone. L'anima di quell'essere, era pura ma era in conflitto e osservava la ragazza con adorazione. Si allontanò da lei per paura di ferirla " Ehi ragazzo! " lo chiamai, solo tra noi creature divine e malefiche, potevamo vederci. Lo vidi avvicinarsi " Facciamo un patto. " dissi " Di che genere? " domandò " Tu proteggi Glace e io ti potrò redimere, in modo che non avrai più nulla a che vedere con tuo fratello. Che ne dici? " gli proposi, avevo capito che era il fratello del demone erano simili, ma la sua anima lottava per la purezza. Dapprima sgranó gli occhi, ma poi rispose " Come credi di riuscirci, un incantesimo mi ha legato a lui. " " Adesso sei in forma normale? " chiesi " No. " " Cosa ti fa assomigliare agli umani? " " Questa collana rispose mostrandomela e dovevo ammettere, ch'era pregna di potere negativo "Bene. Dammela la devo purificare, è da lì che proviene l'incantesimo. " appena la tolse, il suo aspetto non mutó più di tanto. L'unica differenza erano gli occhi, ch'erano diventati due smeraldi " Non temere, ora è pura e la tua anima non si dovrà più sottomettere a nessuno. " dissi " Comunque non hai bisogno di celare il colore dei tuoi occhi, sono convinto che nessuno ti disprezzerá. Sono comuni gli occhi verdi tra umani. " continuai " Io non sono umano. " rispose amaro " Per metà si e credimi sei più buono tu di molti umani che ho visto. " e mi volatilizzai.
   
 
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