Destino infame, non mi accorsi del pericolo finché un dolore lancinante si impossessò del mio piede, della mia gamba, del mio corpo. Stesa nell’erba verde e nei fiori arcobaleno, ormai vittima del fato, ebbi solo il tempo di ricordarmi di te. Di noi. Di come la tua dolce melodia mi incantò, di come il tuo sguardo mi fece impazzire e rinsavire.