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Autore: Arvati77    22/08/2016    1 recensioni
(Sequel di Vampire Knight Reloaded)
Dal I Capitolo:
..."Sono trascorsi quasi due anni dalla sconfitta di Rido Kuran. Ed in questo lasso di tempo, un po' di cose sono successe.
L'Associazione Hunter adesso è gestita dal maestro Yagari, da mia madre e da Ryobe. Il Direttore Cross è tornato ad occuparsi a tempo pieno del Collegio, che è stato ampliato inserendo dei corsi a livello universitario, in aggiunta a quelli già esistenti delle medie inferiori e superiori. E così, alcuni dei ragazzi che avevano frequentato il liceo qui, hanno deciso di proseguirvi gli studi. Anche Yori è rimasta, e da quando Yuki se ne è andata, io e lei siamo compagne di stanza. Il nostro legame si è consolidato... e alle volte ci consoliamo a vicenda per l'assenza della nostra comune amica... Io e Zero stiamo ancora insieme e non abbiamo mai abbandonato il nostro ruolo di Guardiani, che è tornato ad essere piuttosto impegnativo da quando, a marzo di quest'anno, è stata istituita una nuova Night Class..."...
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichiru Kiryu, Kaname Kuran, Nuovo Personaggio, Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Vampire Knight - Bloody Dream'
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CAPITOLO XXXI

A gennaio il Collegio Cross riapre i battenti. I corridoi, le aule, i Dormitori si ripopolano di studenti. Anche la Night Class, così come la Day, rientra al completo. Non manca nessuno. E la sera del primo giorno di scuola, gli ammirati allievi della speciale elite notturna sfilano eleganti e fieri in mezzo alla ressa urlante delle loro ammiratrici. Sarah Shirabuki cammina superba affiancata da Ichijo. Non fa una piega nemmeno quando il suo sguardo incontra di sfuggita quello di Zero, che insieme a Reika e Ichiru sta svolgendo il suo ruolo di Guardiano. Apparentemente, la cosa non la tocca. Chissà se davvero non le importa, e se semplicemente sa fingere molto bene. Kuran aveva ragione: Sarah è tornata perché questo è il ruolo che le compete. E' tornata pur sapendo il pericolo che correva. O è molto sicura di sé, o la posta in gioco è così alta che vale il rischio. Ed è probabile che si senta forte della protezione di colei che l'ha mandata. Fatto sta che la giovane Shirabuki è nuovamente al Collegio, consapevole che d'ora in poi molti occhi saranno puntati su di lei.

***

Le lezioni sono riprese oggi. Adesso in aula c'è la Night Class, e noi Guardiani siamo impegnati nel giro di ronda. Zero cammina accanto a me. Non vuole lasciarmi sola nemmeno un momento, ora che Sarah è tornata. E' così protettivo nei miei confronti... anche troppo a dir la verità. Ma lo amo anche per questo... Lo osservo con la coda dell'occhio. E' terribilmente serio... Ricordo la notte in cui arrivai al Collegio. Zero mi guardava con sospetto, ed aveva la medesima espressione che ha in questo momento. Non si fidava di me. Non si fidava di nessuno. Poi giorno per giorno ci riavvicinammo... ed i miei sentimenti cominciarono a mutare. L'affetto per il caro amico d'un tempo si trasformò in qualcosa di diverso, qualcosa che non sapevo gestire, ed a cui non ero in grado di dare un nome... Mi stavo innamorando di lui, temendo di non essere ricambiata. Pensavo che ci fosse Yuki nel suo cuore, e magari, chissà, prima del mio arrivo era esattamente questo che stava accadendo dentro di lui... Sorrido, mentre ripenso alla prima volta che mi confessò d'amarmi. Nella casa nel bosco, da Jiro e Misaki, dopo che eravamo fuggiti insieme dal Collegio.
"Che hai?" mi domanda Zero, guardandomi dubbioso.
Deve avere un'espressione idiota in questo momento. Lo so com'è la mia faccia quando ripenso a certe cose...
"Niente... stavo solo... ricordando..." rispondo titubante.
"Ricordando cosa?"
"Un po' di cose..."
"Sei strana."
"Dovresti esserci abituato, no?"
"Non capisco come tu possa essere così tranquilla..."
La frase di Zero sembra un rimprovero... anzi, non sembra, lo è...
"Non sono una bambina irresponsabile." protesto io.
"Non ho detto questo. Sono solo preoccupato per te."
"Anch'io sono preoccupata, ma pensare in negativo a che serve?"
"Credi che io sia una persona negativa?"
Sbuffo e mi fermo, incrociando le braccia al petto e guardando in viso Zero.
"E adesso, che c'è?" mi domanda, con voce greve.
Gli sorrido e gli getto le braccia al collo. Lui allora mi stringe forte, sollevandomi da terra, per poi cercare le mie labbra e baciarmi...

***

A conclusione delle lezioni della Night Class, Kaname e Riukey si riuniscono a parlare nella stanza di quest'ultimo. Fuori dalla porta, a tenere sotto controllo la situazione, ci sono Subaru e Aidoh. Sarah Shirabuki, ancheggiando con sensuale femminilità, avanza lungo in corridoio e si avvicina ai due vampiri.
"Adesso siete diventati dei cani da guardia?" li provoca guardandoli con superiore distacco.
"Che vuoi?" la apostrofa in tono secco Hanabusa.
"Devo parlare con mio cugino." afferma lei.
"Non ora." risponde lapidario Yamada.
"Ma che bravi cagnolini ubbidienti." insiste con fare indisponente la Sangue Puro, posando una mano sul viso di Aidoh e sfiorandolo con il corpo.
"I tuoi giochetti con me non funzionano." replica brusco lui, allontanandola, e lei contrattacca, subdola e maligna:
"Lo so che tu preferisci le umane, come quella insignificante ragazzina... come si chiama?... Yori, mi sembra. Chissà che sapore ha il suo sangue...".
Hanabusa si scalda ed afferra Sarah per un braccio, minacciandola con occhi roventi:
"Stai lontana da lei!".
Subaru interviene per placare l'amico prima che commetta qualche sciocchezza e finisca per fare il gioco della giovane Shirabuki.
"Tranquillo, non farò niente alla tua umana." dichiara la Sangue Puro, per poi voltarsi ed andarsene.

Intanto, all'interno della stanza del Capodormitorio Touma...
"Sarah è tornata davvero." commenta Riukey.
"Ne dubitavi?" chiede impassibile Kuran.
"Per un momento, sì, ne ho dubitato... E ovviamente non ha fatto una piega quando ha visto Zero."
"E' probabile che avesse previsto anche questa eventualità."
"E con Ichijo, come la mettiamo? Ci tiene sotto controllo, ma non capisco se lo faccia per Sarah o se sia una sua scelta..."
"A lui ci penso io."
"Sicuro? In fondo, un tempo, eravate amici."
"Amici... quelli come me non possono avere amici."
"Mi spiace contraddirti, ma ne hai. Che tu voglia o non voglia. Aidoh, Kain, Ruka e gli altri non ti seguono soltanto perché sei il loro Maestro, ma soprattutto perché sono tuoi amici."
Le labbra di Kaname si incurvano in un lieve sorriso.
"E credo che in fondo anche Takuma ti consideri ancora un amico..." aggiunge Touma.
"Al momento abbiamo altro a cui pensare." sentenzia glaciale Kuran.
"Giusto. Questione Sarah. Come ci comportiamo?"
"Normalmente. Teniamola sotto controllo senza farci scoprire e non abbassiamo la guardia."
Riukey si incupisce e Kaname intuisce il motivo del suo turbamento:
"Sei preoccupato per Reika?".
L'interrogato annuisce.
"Non devi." prosegue il suo interlocutore "Sa badare a se stessa. E poi c'è già qualcuno che la protegge.".
"Lo so..." ammette l'altro, sorridendo rassegnato "Ma sarebbe il caso che la sua guardia del corpo, ovvero Zero Kiryu, pensasse un po' anche a se stesso. Non escludo che Sarah possa tornare all'attacco con lui.".
"Staremo a vedere." conclude Kuran.

***

Il giro di ronda è terminato. Reika si trova nel salottino del Direttore, seduta sul divano. Ha appena finito di fare la doccia. Si è rivestita di fretta per lasciare il bagno libero a Zero e Ichiru. Ha i capelli bagnati e li sta asciugando con un asciugamano.

Sono un genio! Potevo almeno prendermi il phon, così mi davo una sistemata. Sospiro guardando per aria. Sento dei passi. Passi veloci. Di una ragazza, sicuramente... li riconosco. Mi volto in direzione della porta e, come avevo previsto, vedo comparire Yuki.
"Sei sola?" mi chiede.
"Per ora..." le rispondo.
Si accomoda accanto a me.
"Tutto bene?" mi domanda ancora.
"Sì, perché?"
"Sai... con il ritorno di Sarah..."
"Non fare anche tu come Zero! E' talmente preoccupato che non mi molla un secondo. Non voleva nemmeno che tornassi in stanza con Yori... Per fortuna Ichiru è riuscito a farlo ragionare. Mi piace ricevere attenzioni, ma così è troppo!"
"C'è da capirlo."
"Beh, allora io che dovrei fare? Anche Zero potrebbe essere un obiettivo di Sarah."
"Vero pure questo. Comunque non ero qui per parlare di lei... avevo solo un po' di nostalgia dei vecchi tempi, quando anch'io ero una Guardiana..."
Io e Yuki ci guardiamo, ed i ricordi scorrono all'unisono nelle nostre menti. Sorridiamo nel rammentare i giorni in cui eravamo entrambe nella Day Class. Eravamo molto unite ancora prima di conoscere il legame di sangue esistente tra noi. Ridevamo insieme, ed insieme ci divertivamo a stuzzicare Zero, cercando di farlo sorridere. E qualche volta, devo ammetterlo, ci siamo riuscite!... Penso al periodo in cui sono stata gelosa di loro, del loro rapporto. Credo che Yuki l'avesse capito, ma non mi ha mai detto nulla a proposito... Seguendo il naturale flusso delle emozioni, ci mettiamo a chiacchierare ricordando alcune buffe situazioni in cui ci siamo trovate. Certo, non ci sono stati solo momenti felici, ma adesso sono quelli che vogliamo rammentare. Parliamo, e ridiamo, come in quei giorni. Ed è così che ci trovano Zero e Ichiru. Guardo in direzione della porta e li vedo, fermi in piedi, l'uno accanto all'altro, che ci osservano sorridendo. Ichiru è appoggiato allo stipite, con le braccia incrociate. Zero è di fianco a lui, con le mani in tasca, in una postura piuttosto rilassata. Non so da quanto siano lì. Li invito a raggiungerci.
"Ci dispiaceva interrompervi." ammette Ichiru.
Guardo Zero. Non dice niente, ma so che anche a lui è tornato in mente il tempo in cui Yuki era una Guardiana. Glielo leggo negli occhi... Allora eravamo ancora all'oscuro di molte cose. Non conoscevamo la verità. Tutta la verità. E la cercavamo disperatamente, pur temendola. Ignoravamo la sottile e fitta trama che legava le nostre esistenze, le nostre e quelle di molti altri, compreso Ichiru. Credevamo che fosse Kaname a muoverci come pedine sulla sua scacchiera, e invece lui stesso fu una pedina di mio padre, Akihiro Kyan. Ma alla fin fine credo che nessuno di noi sia stato la pedina di nessuno. Abbiamo fatto delle scelte, accettandone le conseguenze. E' questo che è accaduto, e che ha segnato i nostri destini.
"Vi va di mangiare qualcosa?" domando, alzandomi dal divano.
"Non sarebbe male come idea." risponde Ichiru.
"Preparo qualcosa." si offre Zero.
"Aspetta, ti diamo una mano." suggerisco io.
"Potremmo chiedere anche al Direttore se vuole unirsi a noi." propone Yuki "Dovrebbe essere ancora nel suo ufficio. Vado a chiamarlo.".
Mentre mia cugina corre dal Preside Cross, io, Zero e Ichiru ci muoviamo verso la cucina... E nell'assoluta normalità di questo momento, mi sento immensamente felice...

***

Sibyl si trova nella sua stanza, distesa sul letto, con un braccio a coprirle gli occhi. Sospira. Avrebbe una gran voglia di vedere Ichiru, e se non va a cercarlo è solo per timore di infastidirlo standogli troppo addosso. In effetti, durante le vacanze invernali, ha avuto modo di passare diverso tempo insieme a lui. Nonostante lei ed il fratello siano stati costretti a tornare a casa, non solo per via delle insistenti richieste dei genitori, ma anche e soprattutto per non insospettire la loro cugina, subito dopo capodanno sono entrambi rientrati al Collegio. E così i giorni rimanenti prima della ripresa delle lezioni, Sibyl li ha trascorsi quasi esclusivamente con Ichiru...
La giovane Sangue Puro si mette seduta e volge gli occhi alla finestra. Pensa a Sarah. Durante le vacanze l'ha incontrata ad un sontuoso ricevimento. Era lì con sua madre... Nel guardarle, per un momento, Sibyl percepì una forza oscura penetrare dentro di lei, fino a toglierle il respiro. Si sentì mancare e suo fratello la soccorse subito, avendo intuito la causa del suo malore. Fu difficile per tutti e due far finta di niente. Comportarsi come se nulla fosse, fingendo di ignorare l'infido inganno di cui ormai erano a conoscenza. Avrebbero voluto avvisare loro zio, il nobile Shirabuki, che la donna al suo fianco non era la amata moglie, e non era sua figlia colei che si spacciava per tale. Ma inghiottendo l'amaro boccone hanno entrambi dovuto tacere...
Sibyl si alza in piedi. Ha una strana sensazione. Per nulla piacevole. Inizia a tremare e crolla in ginocchio a terra. Vorrebbe chiamare qualcuno ma non riesce ad emettere nemmeno un suono, quasi le sue corde vocali si fossero paralizzate. La porta davanti a lei si apre, e si richiude poi alle spalle di Sarah.
"Povera la mia cuginetta, ti senti male?" domanda la bionda Sangue Puro in tono compiaciuto, avanzando verso la ragazza inginocchiata sul pavimento.
"Come quella notte, alla festa..." le dice ancora, fermandosi ad un passo da lei e squadrandola con superiorità.
Nonostante la sfavorevole situazione, Sibyl non si lascia sopraffare e punta uno sguardo fiero e sicuro contro Sarah.
"Nemmeno così abbassi la testa. Orgogliosa e testarda come tuo fratello." sibila la giovane Shirabuki, chinandosi e prendendo tra le mani il viso di Sibyl.
"Cosa vuoi da me, Sarah?" ribatte la ragazza, allontanando da sé la subdola interlocutrice.
"Che pessime maniere, cara cugina... Mi chiedevo: non hai niente da dirmi?"
"Io no. E tu?"
Sarah si alza in piedi, un sardonico ghigno dipinto sul suo volto.
"Potrei schiacciarti come un insetto anche adesso." afferma con occhi di fuoco.
"Provaci." la provoca Sibyl, rialzandosi a sua volta, mentre le sue pupille si tingono di rosso.
La porta della stanza si spalanca all'improvviso.
"Cosa sta succedendo qui?" domanda Riukey, avanzando di qualche passo, mentre sulla soglia rimane immobile Kaname.
"Stavo solo facendo due chiacchiere con mia cugina." dichiara con falsa ingenuità Sarah, voltandosi in direzione di Touma.
Intanto anche Ichijo arriva sul posto. Un rapido scambio di sguardi tra lui e Kuran. Poi Takuma se ne va insieme a Sarah, e Kaname si limita ad osservarli con la coda dell'occhio.
Sibyl si siede sul letto e fa un profondo respiro.
"Tutto bene, sorellina?" le domanda premuroso Riukey, accomodandosi accanto a lei e posandole una mano su una spalla.
"Sì... sto bene." risponde la ragazza "Quella vipera... voleva solo farci sapere che non ha paura di noi.".
"Giuro che se potessi..." digrigna tra i denti Touma.
"Ma non puoi." lo interrompe Kaname, avvicinandosi "Lei sa che noi sappiamo, e sta cercando di farci commettere un passo falso.".
"Di certo non farò il suo gioco." commenta serio Riukey, e di nuovo Kuran:
"Mi chiedo fin dove sia disposta a spingersi...".
"Lo scopriremo molto presto." conclude Sibyl.

***

La mattina successiva le lezioni della Day Class prendono regolarmente il via. Tutto scorre tranquillamente, almeno fino al momento della pausa pranzo. Nel porticato affollato, tra il via vai di allievi che vanno e vengono dalla mensa, a sorpresa fanno la loro comparsa cinque membri della Night Class. Le loro divise candide spiccano tra quelle scure della classe diurna, e gli occhi dei presenti si concentrano su di loro. Reika è la prima tra i Guardiani ad accorgersi dell'incursione ed immediatamente si muove verso il gruppetto di vampiri per riportarli nella loro zona riservata.

Che razza di storia è questa? Qualcosa non va... Mi avvicino ai cinque studenti della Night Class. Sembrano diversi dal solito. Quasi non li riconosco. C'è una luce sinistra nei loro occhi. Sogghignano mentre mi guardano. Si dicono qualcosa, coprendosi le bocche con le mani. Li raggiungo.
"Non dovreste essere qui." li ammonisco a bassa voce.
"Perché?" mi risponde uno di loro, con fare strafottente.
"Lo sapete perché." insisto "Per favore, tornate al vostro Dormitorio.".
"Non è giusto." ribatte un altro "Perché dobbiamo rimanere relegati in quel posto, come dei criminali? Perché non rinchiudete la Day Class?".
Mi accerchiano. Questa situazione non mi piace per niente. Ci stanno guardando tutti. Sento le voci sbigottite e preoccupate degli allievi della Day Class... Scorgo in distanza Yori. Le faccio un cenno. Lei capisce al volo, e corre a cercare Zero e Ichiru.
"Allora, Guardiana. Ti va di fare due passi con noi?" mi provoca il primo che aveva parlato.
"Due passi verso il Dormitorio Luna." rimarco tenace.
"Non esattamente." prosegue un altro, passandomi una mano tra i capelli.
Lo spingo via da me per farlo allontanare, ma lui si riavvicina, con un bieco sorrisetto stampato in faccia, ed accostandosi al mio orecchio mi sussurra:
"Fossi in te, mi comporterei bene, Guardiana. Cosa accadrebbe se tutti gli studenti qui intorno scoprissero la verità sulla Night Class?...".
Bastardi!... Ma non posso prendermela con loro. Qualcuno li sta manipolando. E posso immaginare chi. Sarah è in grado di esercitare un forte controllo sulle menti di coloro che le si avvicinano. Me l'ha detto Zero, l'ha provato lui stesso sulla propria pelle. E se poi fosse riuscita a far bere a questi studenti il suo sangue, magari attraverso delle compresse ematiche contraffatte... li avrebbe completamente in suo potere...
Alla fine decido di assecondare il gioco del quintetto di vampiri. Non posso agire altrimenti.
"Va bene. Andiamo." dico, senza manifestare alcuna preoccupazione.
Ci allontaniamo. Di Zero e Ichiru ancora non c'è traccia. Già mi immagino la sfuriata che mi beccherò da Zero più tardi... Lui non voleva lasciarmi da sola nemmeno un momento, e io sono sgattaiolata via, sfuggendo al suo controllo... Si arrabbierà. Ma adesso non è di questo che devo preoccuparmi...
Arriviamo nei pressi della piscina. Non c'è nessuno nei paraggi.
"Allora, volevate dirmi qualcosa?" domando.
"Perché parlare?" replica uno di loro.
"Cos'avete in mente?" ribatto.
"Potresti farci assaggiare il tuo sangue. Non ha senso che possa avere questo privilegio solo quell'idiota di Kiryu..." continua un altro, avvicinandosi pericolosamente, mentre uno dei suoi compagni tenta di immobilizzarmi afferrandomi alle spalle. Con un agile scatto mi sottraggo alla presa, ma non riesco a fuggire. Anzi, non posso fuggire. Non posso andarmene lasciando le cose in questo stato. Sarebbe troppo pericoloso per gli studenti della Day Class.
Mi guardo intorno. Mi hanno di nuovo accerchiata. Le loro pupille sono impregnate di sangue. Sarei tentata di usare il Black Steel. Ma esito ad afferrarlo. In fin dei conti, questi ragazzi, o meglio questi giovani vampiri, non hanno alcuna colpa. Anche loro sono delle vittime di ciò che sta accadendo... Sento delle voci. Voci familiari. Zero e Ichiru stanno correndo verso di me, intimando agli allievi della Night Class di allontanarsi. Zero sfodera la Bloody Rose.
"Fermati!" gli grido, e fortunatamente lui mi ascolta. Temevo avrebbe sparato per proteggermi. Ma io non voglio. Non voglio che degli innocenti perdano la vita... vampiri o umani che siano. E poi, il rumore degli spari attirerebbe l'attenzione degli allievi della classe diurna, e sarebbe un guaio se qualcuno capitasse qui ora...
Mentre guardo in direzione di Zero e Ichiru, fermi a pochi passi da me, qualcuno mi afferra per i polsi, stringendo talmente forte da farmi male.
"I gemelli dei cacciatori..." provoca uno degli studenti della Night Class "Immagino che siate qui per riavere la vostra mezzo sangue. Perché non ve la venite a riprendere?".
Il vampiro che mi aveva presa per le braccia mi getta malamente a terra, ed in un attimo è sopra di me. Mi blocca i polsi contro il cemento del bordo piscina. Le mie gambe sono imprigionate tra le sue. La sua bocca a lambire il mio collo. E' molto forte. Ben più di me. Zero, come una furia, si avventa su di lui, lo solleva di peso e lo scaraventa al suolo, trovandosi poi a doversi difendere da due dei suoi compagni, mentre gli atri due attaccano Ichiru. Devo attivare il Black Steel, non c'è altra soluzione. Spero soltanto che nessuno della Day Class passi da queste parti ora... Afferro la mia arma e mi concentro. Devo far sì che la sua energia raggiunga i cinque della Night Class fino a stordirli. Ma non voglio far loro del male. Devo tentare. Il potere del pugnale inizia a scorrere in me. Devo incanalarlo nella giusta direzione.
"Reika, attenta!" mi urla Ichiru.
Uno dei vampiri si sta avventando su di me, mentre gli altri un po' alla volta sembrano cedere all'energia emanata dal Black Steel.
Con la coda dell'occhio scorgo Zero che, con un fulmineo scatto, prova a raggiungermi per proteggermi. Ma qualcuno lo precede. Il vampiro che si stava scagliando contro di me crolla a terra svenuto. Alle sue spalle, Riukey. Ha usato i suoi poteri di Sangue Puro per fermarlo.
"A loro adesso ci pensiamo noi." afferma Touma, osservando i suoi cinque compagni riversi al suolo privi di sensi.
Sento le gambe cedere. Zero mi sostiene. Ho usato buona parte delle mie forze per evitare che il Black Steel potesse nuocere a quei ragazzi.
Sul posto arrivano anche Aidoh, Kain, Subaru e Yuki. Con loro, Seiren. Conoscendola, dev'essere stata lei a fiutare il pericolo e a far scattare l'allarme.
"Tutto bene?" domanda mia cugina, guardandomi.
Annuisco, riponendo il pugnale nel suo fodero.
"Cosa pensate di fare con loro?" chiede Ichiru.
Hanabusa prende dalla tasca delle compresse ematiche.
"Faremo quello che avevamo già fatto con Subaru." spiega Yuki "Il mio sangue li aiuterà.".
"Ora però dobbiamo riportarli al Dormitorio senza che nessuno ci veda." fa notare Kain "E anche in fretta.".
"Voi andate." interviene Zero "Noi eviteremo che qualcuno si avvicini.".
"E' opera di Sarah, vero?"
Domanda scontata, la mia, alla quale comunque Riukey risponde:
"Sta cercando di farci perdere il controllo. Tirerà la corda finché non faremo un passo falso. Ci ha provato anche con Sibyl, ieri notte...".
Ichiru spalanca gli occhi, visibilmente preoccupato, ma Touma subito lo tranquillizza:
"Non le ha fatto del male. Ma sta giocando sporco. Tanto lo sa che non ha più niente da perdere.".
"Diamoci una mossa." incalza Hanabusa.
"Infatti. E' meglio andare." conclude Yuki.
Io, Zero e Ichiru ci allontaniamo. Mi sto riprendendo in fretta. Le energie mi stanno tornando. Ovviamente, da un momento all'altro mi aspetto una bella ramanzina. E così è...
"Cosa ti è passato per la testa?" sbotta Zero, guardandomi storto "Perché hai seguito quei cinque invece di venirmi a chiamare?!".
"E come facevo?!" ribatto seccata "Non potevo lasciarli in mezzo a quelli della Day Class e venir via come se niente fosse!".
"Sei stata un'incosciente!"
"Proprio tu me lo vieni a dire?! Non ti ricordi quello che hai fatto??"
"Non si può ragionare con te!"
"Nemmeno con te!"
"Io voglio solo proteggerti!... Ichiru, prova a dirle qualcosa... magari a te darà retta."
Contemporaneamente io e Zero ci voltiamo in direzione di Ichiru, e ci rendiamo conto che non ci sta ascoltando. Credo non abbia sentito una sola parola della nostra discussione. Il suo sguardo è assente. La fronte corrugata. Le labbra serrate ed i pugni stretti. Sta di sicuro pensando a quello che ha detto Riukey, riguardo a Sibyl.
"Vai da lei." gli suggerisco, posandogli una mano su un braccio per catturare la sua attenzione.
"Touma ha detto che sta bene..." risponde lui, senza alcuna convinzione nella voce.
"Cosa aspetti?!" lo sprona Zero.
Ichiru annuisce, ma prima di andarsene ci rivolge un affettuoso rimprovero:
"Vedete di non riprendere a litigare appena mi sarò allontanato. E se proprio volete farlo, tenete la voce più bassa, o vi sentiranno tutti nel Collegio.".
Credevo non ci avesse ascoltati, e invece... Sorrido mentre lo osservo allontanarsi di corsa.
Mi volto in direzione di Zero e lo fisso con occhi languidi, come un cucciolo in cerca d'affetto.
"Non pensare di cavartela così facilmente." seguita a rimproverarmi lui, irremovibile sulla sua posizione.
Sbuffo guardando per aria. Poi torno ad osservare Zero. Gli sorrido. Lo vedo, sta per cedere. Mi avvicino, gli poso le mani sul petto, mi alzo sulle punte dei piedi e sulle labbra gli chiedo in un sussurro:
"Mi perdoni?".
Lui di risposta mi abbraccia e mi bacia, ma quando si scosta dalla mia bocca, mi dice in tono fin troppo serio:
"Non farlo mai più o giuro che ti rinchiudo nella tua stanza.".
"Solo se ti chiudi dentro insieme a me..." lo provoco, e lui di nuovo mi bacia, tenendomi stretta a sé.

***

Ichiru raggiunge di corsa il portone d'ingresso della zona riservata alla Night Class. Il solito anziano custode incappucciato lo accoglie col suo serioso cipiglio.
"Cosa ci fa qui a quest'ora uno dei Disciplinari?" domanda l'uomo, scrutando il giovane davanti a lui.
"Mi manda il Preside." si giustifica l'interrogato "Devo solo fare un controllo.".
"Avanti, muoviti. Passa. Prima che a qualcuno venga in mente di seguirti."
Ichiru si addentra nel parco che circonda il Dormitorio Luna. Non capisce nemmeno lui perché è così nervoso e preoccupato. Riukey in fondo gli ha detto che Sibyl sta bene... E, anzi, magari adesso Sibyl sta riposando... Il ragazzo si ferma. Si appoggia con la schiena ad un albero. Si passa una mano tra i capelli, tenendo lo sguardo rivolto al suolo. Forse dovrebbe tornare indietro ed aspettare di vedere Sibyl questa notte.
"Ichiru, cosa ci fai qui?"
Il giovane solleva la testa. Sibyl è davanti a lui e lo osserva con i suoi magnifici occhi verdi spalancati per la sorpresa.
"Riukey mi ha detto che hai avuto dei problemi con Sarah." confessa Ichiru, avvicinandosi all'amata fino a prendere le sue mani nelle proprie.
"Diciamo che aveva voglia di darmi fastidio." ammette lei, palesemente scocciata "Comunque non devi preoccuparti. Sto bene. E' per questo che sei venuto qui a quest'ora?".
"E se ti dicessi che passavo da queste parti per caso?"
"Non sarebbe molto credibile come scusa..."
"Già, hai ragione."
"E comunque, perché dovresti trovare una scusa? Sono felice che tu sia qui..."
Ichiru passa una mano tra i capelli di Sibyl e lei gli sorride, quasi a volerlo ringraziare delle attenzioni che costantemente le riserva.
"Di Yuki e gli altri, hai novità?" domanda quindi il Guardiano.
"Sono appena rientrati." spiega la Sangue Puro "Sono nei sotterranei adesso. Subaru mi ha accennato in breve cos'è successo. Reika e Zero stanno bene?".
"Direi che stanno più che bene, a giudicare da come discutevano poco fa."
"Stavano litigando?"
"Si saranno già riappacificati... Tu, piuttosto, come mai sei in piedi?"
"Cominciamo dall'inizio... Mi sono svegliata di soprassalto e mi sono accorta che Yuki non era nel suo letto. Mi sentivo molto agitata. Sono andata da mio fratello, ma nemmeno lui era nella sua camera. Sono uscita in guardino e ho trovato Kaname, Ruka, Rima e Shiki. Mi hanno detto che alcuni studenti della Night Class si erano allontanati dal Dormitorio Luna e che Riukey, Yuki, Subaru, Aidoh e Kain erano andati a recuperarli. Avvertivo delle energie strane intorno a me, energie che non riuscivo a definire. Poi, improvvisamente, una di esse ha preso il sopravvento su tutte. Un potere fuori misura, che qualcuno tuttavia stava controllando..."
"Il Black Steel... Reika ha dovuto usarlo..."
"Lo immaginavo. Per fortuna alla fine nessuno è rimasto ferito... Quando ho visto rientrare mio fratello con gli altri ho tirato un sospiro di sollievo. Ma non mi andava di tornare in camera. Così mi sono messa a passeggiare qui intorno..."
"Ti va se facciamo due passi insieme?"
Sibyl annuisce e sorride felice. Ichiru la abbraccia e bacia dolcemente le sue labbra socchiuse.
"Mi piace la luce del giorno." confessa sospirando lei "E qui dentro purtroppo quelli come me non ne possono godere facilmente.".
"Un giorno le cose saranno diverse. Vedrai... Dobbiamo solo avere pazienza. Un giorno potrai vivere come vorrai, anche alla luce del sole. E nessuno avrà nulla da ridire."
"E' una promessa."
"Sì, è una promessa."

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTE DELL'AUTRICE

In questo capitolo ho voluto dar spazio ai ricordi di alcuni dei protagonisti, intrecciando passato e presente. Mi piaceva l'idea di far un salto indietro nel tempo, ricollegandomi alla prima fic di questa serie, attraverso le memorie dei personaggi.
E poi, si torna al presente, con Sarah che inizia a mettere le carte in tavola, giocando sporco, ovviamente.
Avviso a chi legge: alla fine mancano tre capitoli, di cui uno diviso in due parti.
Per stavolta niente fan art, solo per savolta però!
A presto e grazie a tutti
Marta

   
 
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