CAPITOLO 2

Lei aveva ancora la mano stretta in quella di Matt e guardava per terra con le lacrime agli occhi. Sapeva che era la verità, che sia lui che Light non erano stati fedeli. Vedeva Light ogni volta che tornava a casa, a volte aveva il colletto della camicia sporco di rossetto rosso, o comunque di diverse tonalità, ma il profumo era sempre lo stesso. Dunque la donna era sempre la stessa, oppure si trattava di qualcuno che si faceva passare per una donna. Chissà quanti o quante si era fatto nell'ultimo anno con la scusa di investigare e trovare nuovi eletti o persone che potessero essere utili alla causa; ma quale causa poi? E lei che faceva? Intanto scriveva su quel quaderno, il Death Note, nomi di criminali e di altri che commettevano ogni genere di atrocità verso gli altri. A pensarci, non tutti avevano un motivo reale di morire. Di sicuro lei non sarebbe stata mai in grado di reggere ancora molto quella situazione. Aveva provato varie volte a smettere di vivere, in tanti modi, ma dalla sua aveva Rem che le faceva da angelo custode. Proprio ironico, quell' essere che rappresentava il male la difendeva da tutto e da tutti.
Chissà come mai... Forse aveva fatto qualche promessa a qualcuno nel suo regno prima di scendere. Pian piano cominciava a capire che doveva aprire gli occhi e realizzare che lei era una persona, non un oggetto come il quaderno. Riflettendo bene, quel Matt non era male quella volta che l'aveva salvata mentre tentava di buttarsi dal ponte...

Flashback inizio

6 mesi prima, Hotel Paradise

Misa Amane, bellissima modella e cantante, era bionda e aveva splendidi occhi azzurri. Quella sera indossava un vestito nero lungo con strascico e con delle spalline sottili. Portava scarpe alte dello stesso colore dell'abito, abbinate a una borsetta. Non le importava di sembrare una gothic lolita, famosissime in Gappone e anche in America. Misa cominciava a comparire sulle copertine di molte riviste, dato il suo look fuori dal comune e stravagante. Era accompagnata dal suo fidanzato, capo della polizia giapponese e famoso anche lui, in quanto dava la caccia al super ricercato Kira. Lui era Light Yagami, tanto bello che le donne in quella stanza non gli toglievano gli occhi di dosso; non diverso da quello che accadeva a Misa con gli uomini. Insieme si diressero verso il loro tavolo per cenare tranquillamente.
Poi verso il dolce, una bellissima donna si avvicinò al loro tavolo. Era mora con capelli corti a caschetto e un vestito rosso corto fino al ginocchio, scarpe dello stesso colore e una borsetta. Il suo sguardo diceva tutto quello che pensava, cose poco caste insomma, mentre fissava Light. Lui pareva ricambiare in qualche modo. Con una scusa si alzò e andò via con la donna, di cui Misa ricordava vagamente il nome: si chiamava Takada o qualcosa di simile. La bionda li seguì con lo sguardo, notando che dietro la donna c'era un bell' uomo moro e con gli occhiali. Lei sapeva che non andavano a chiacchierare, così si alzò e li seguì nel luogo in cui si dirigevano.

Entrarono in una camera e chiusero la porta. Quando lei arrivò sentì degli strani rumori e gemiti. Il cuore cominciò a fare male davvero, portò la mano sulla maniglia e aprì la porta. Quello che si trovò davanti non lo avrebbe mai dimenticato. La donna aveva il vestito alzato, mentre lui era sopra di lei sul divano con i pantaloni calati. Il rumore di una lampada che si rompeva fece voltare i due in questione, così videro Misa con gli occhi ridotti a fessure. << Mi fai schifo Light! Io mi fidavo ciecamente di te. Ora la pagherai! >> esclamò furiosa. Poi rivolta allo shinigami << Rem sai che fare. Ora comincio a fare come voglio, quindi non rompere più con le tue pretese. Ah Rem... trova il modo più doloroso, ok? >> finto di parlare con tono freddo e innaturale, stava per uscire ma la voce di lui la fermò. << Misa ti posso spiegare tutto! Il motivo è che lei mi serve solo come pedina e nient'altro. Questo è solo uno sfogo fisico che faccio per me, quindi non puoi fare così. >> lei era scioccata dalle parole di lui.

<< Quindi ti scopi la prima che capita, ma non faresti niente con la tua fidanzata? Mi tieni con te solo per il libro e nient'altro! Io ti amo o almeno pensavo di amarti... Mi fai proprio schifo! Ero disposta a darti tutto, ma no, tu cercavi quello che volevano darti le altre. Ora basta, non ti voglio più vedere. Rem vai, ADESSO!!! >> Con quell'ordine Rem uccise sotto gli occhi di Light la donna, Takada, che era rimasta sconvolta dalle rivelazione di lui. Misa aprì la porta e uscì da quella schifosa stanza. Non sapeva che fare, così andò verso l'uscita. Trovò una moto con casco e chiavi inserite, strappò il vestito per renderlo più corto e indossò il casco.
Partì verso nessuna direzione in particolare, ma qualcuno l'aveva vista ed era partito all'inseguimento. Lei si fermò lungo un ponte, dove parcheggiò la moto. Scese e si avvicinò al parapetto. Dopo averlo scavalcato, rimase a fissare l'acqua nera della notte e le luci dei palazzi che vi si riflettevano: sembravano come un cielo stellato. Dopo un po' un'altra moto si fermò per seguire quello che faceva lei. Il conducente si avvicinò con calma e la prese per i fianchi. Sentendo che qualcuno la toccava, si spaventò e quasi rischiò di scivolare giù. Quelle braccia la portarono dalla parte sicura del ponte. Lei guardò bene il suo soccorritore, era un bellissimo ragazzo dai capelli marroni e due occhi verdi come smeraldi. Era vestito da motociclista e aveva un sorriso davvero unico, mai visto prima. << Perché una bella ragazza come te deve fare una cosa del genere? Vieni con me. >> lei fece un cenno con la testa e lo seguì. Successivamente gli raccontò quasi tutto quello che le era successo e in breve tempo nacque qualcosa di più di una semplice amicizia...

Flashback fine.

Alzò la testa verso di lui e si avvicinò molto, quasi a sfiorarsi. Allungò la mano sulla sua guancia e avvicinò i due visi. << Io ti voglio solo per me almeno questa notte. Domani si vedrà ... >> detto questo lo baciò con passione, non uno di quei baci finti dei film, ma uno vero che veniva dal cuore.
Lui contraccambiò portando le mani sui glutei di lei. La sollevò e lei gli cinse il bacino con le gambe. La portò in camera, non era la prima volta per entrambi, ma lui decise di essere lo stesso romantico. La baciò piano fino all' incavo dei seni e le tolse la maglia. Per lui aveva davvero un bel fisico, era bellissiama e non smetteva mai di dirlo. Poi anche lei fece lo stesso con Matt. Lui continuando a baciarla arrivò al reggiseno, lo sganciò e lo gettò a terra. I suoi seni erano grandi e morbidi. Lei portò le mani ai jeans e poi ai boxer. Dopo averli tolti notò il suo membro grande e duro e arrossì a quella vista. Non era la prima volta che vedeva un uomo nudo, l'altro era Light, ma come Matt no. Le sfilò la restante parte del vestito e ora poteva vederla sotto di lui, anch'essa nuda.
<< Sei la cosa più bella che io abbia visto fino ad adesso. Dio, che ti farei. Aspetto di sentire urlare il mio nome un paio di volte. >> E cominciò a baciare centimetro dopo centimetro la pelle di lei. Sentiva che al suo passaggio la sua pelle fremeva dall'eccitazione. Lui arrivò alla sua femminilità e la toccò con delicatezza. La sentì bagnata e continuando infilò il primo dito per prepararla alla sua intrusione. Lei a quel contatto così intimo inarcò la schiena. Era da tempo che non lo faceva, quindi la sensazione era meravigliosa. La trattava come la sua principessa. Dopo infilò altre due dita e lei, gemendo forte, arrivò all'orgasmo. Misa aveva gli occhi pieni di desiderio verso di lui e si avvicinò al suo membro per invitarlo a continuare. Dato che vedeva la sua esitazione, lei comprese che era la sua prima donna, quindi era in imbarazzo. Infatti le precedenti esperienze di Matt erano legate al suo caro amico, Mello. Ma una volta dentro si lasciò andare e cominciò con piccole spinte che lei assecondava. Inarcava la schiena a ogni affondo di lui. Lei era in uno stato di estasi, adorava quando la baciava a ogni spinta per paura di farle male. Quindi lei lo chiamò a gran voce per implorarlo di andare più forte e veloce, richiesta che lui assecondò. Dopo un bel po' arrivarono entrambi all'orgasmo, ma sembravano insaziabili dei loro corpi, così ricominciarono di nuovo fino allo sfinimento. Non sapevano quando si sarebbero potuti incontrare di nuovo per amarsi così profondamente. Si addormentarono ignari che l'indomani qualcuno li avrebbe cercati per risolvere qualche faccenda in sospeso.

Continua...

Perdonate l'immenso ritardo, ma non trovavo ispirazione e a volte il tempo. Ma eccomi con un capitolo più lungo e un po' più caldo eh eh Quindi spero che vi piaccia e che apprezziate quello che è successo. Chi romperà le scatole ai nostri piccioncini? Lo scoprirete solo leggendo e seguendo la storia. Spero che recensirete in tanti e grazie per la pazienza. A presto spero :) kiss kiss da eco 89