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Autore: MrDarcy96    23/08/2016    0 recensioni
In questa storia è presente un personaggio mai esistito in Harry Potter. Alanah Grey, questo è il suo nome.
"Quando presi posto all"interno del vagone, un mucchio di pensieri si affollarono nella mia mente, quando furono interrotti dall'arrivo di due ragazzi."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Altro personaggio, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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"Nuovi incontri" "Il primo anno di scuola è il più impegnativo. Spero tu mi renda orgoglioso di te, Alanah, o quanto meno, spero tu ci proverai" Furono queste le parole di mio nonno prima che salissi sul treno per Hogwarts. Nessun "buona fortuna". Solo questo. Mio nonno era l'unico componente della mia famiglia ancora in vita; i miei genitori, William e Catherine morirono quando io avevo solo 7 anni, e di loro mi rimane solo un ricordo sbiadito, quasi un sogno. Non avevo fratelli, ne zii, ma solo lui. Uomo austero, sempre scontento. "Farò del mio meglio, nonno" risposi. Con gli anni ho imparato a non buttarmi giù per qualsiasi cosa lui mi dicesse. "Non mi hai mai detto a che casa appartenessero i miei genitori..." proseguii, quasi come un sussurro. Mi aveva sempre impedito di far domande su di loro, poiché lo considerava "parte del passato". Quel giorno però, sembrò capire, e con una piccola smorfia rispose: "Tua madre... mia figlia, era una splendida Corvonero, mentre tuo padre era un Grifondoro " rispose secco, senza fissarmi negli occhi. "E tu?" "SERPEVERDE". I suoi occhi si accesero in un istante, visibilmente orgoglioso della sua casa. Ci fu un attimo di silenzio, poi proseguì "Qualsiasi casa andrà bene e dovrai esserne fiera" e con un goffo movimento poggiò la sua mano sulla mia spalla. "Lo hai detto anche alla mamma questo?" "Si" Neanche il tempo di rispondere, che arrivò l'ora di salire sul treno. Prese la mia valigia e la caricò su di esso. Un attimo prima di partire mi voltai per guardarlo un'ultima volta. "Ti scriverò" "Sii fiera di te stessa" Rimasi lì a fissarlo, ma lui non fece lo stesso. Si voltò e sparì tra la folla. All'interno del treno vi era un piccolo corridoio che consentiva l'accesso ai vagoni. Tutti erano occupati fa studenti più grandi, ma alla fine ne trovai uno vuoto. Entrai, sistemai il baule nel portabagagli e presi finalmente posto. Tutti erano intenti a salutare i propri cari dal finestrino, io invece non avevo nessuno. Provai per un istante a immaginare come sarebbe stato se i miei genitori fossero stati ancora in vita. Non ci riuscì, ricordo a malapena i loro volti, e a casa del nonno non vi era nemmeno una loro foto. Tutto quel che sapevo era di aver ereditato da mio padre gli occhi, color grigio chiaro, mentre di mia madre possedevo tutto il resto. Capelli castani, leggermente mossi, lunghi fino ai fianchi. Naso all'in su. Media altezza, slanciata. Ero , forse, tutto quello che una ragazza desiderava essere. Ma c'era di più. .. molto di più. Ero sola, terribilmente sola. Nessun amico al mio fianco. Cresciuta in campagna, fui costretta a crearmi un amico immaginario. Si chiamava Darcy, ma ora il tempo era passato e Darcy diventava sempre più difficile da immaginare. Pensieri su Pensieri si facevano spazio nella mia mente, che quasi non mi accorsi che vi erano due ragazzi difronte l'entrata del mio vagone. Uno era moro, l'altro di un biondo chiarissimo, entrambi molto attraenti. "Questi posti sono occupati?" Disse subito il ragazzo moro. "Entrate" Entrarono insieme, seguiti dai loro bauli che subito adagiarono nel portabagagli. Ci furono 5 minuti di imbarazzante silenzio, in cui io mi limitai a leggere un vecchio libro regalatomi dal nonno qualche anno prima, quando... "Perdona la nostra maleducazione, ci siamo letteralmente fiondati dentro il tuo vagone e nemmeno ci siamo presentati. Io sono Scorpius Malfoy" disse il ragazzo biondo, porgendomi la mano. La afferrai. "Alanah Grey" "Io sono Albus Severus Potter" disse subito l'altro ragazzo. "Piacere". Rivolsi a entrambi un gran sorriso, che fu immediatamente ricambiato. "Primo anno?" Dissero i due ragazzi in coro. "Si, è voi presumo di no invece" "Indovinato, noi siamo del terzo anno" Rimasi in silenzio, più che altro per l'imbarazzo di non saper più cosa dire, ma Scorpius sembrò capire, infatti proseguì. "Noi siamo Serpeverde" Rimase in silenzio, a fissarmi negli occhi. L'espressione seria di chi sta cercando di capire qualcosa di molto importante. "3...2...1...." disse Albus subito dopo. Passò qualche secondi imbarazzante. "Bhe?" Risposi io curiosa. "Wow, Albus... abbiamo trovato la prima ragazza che non inorridisce al solo sentir pronunciare la nostra casa di appartenenza" "Perché dovrei inorridire?" "Serpeverde è la casa più famosa in quanto è stata quella che ha sfornato più Maghi Oscuri della storia" "Le scelte sbagliate fatte da molti maghi non possono essere imputate alla casa dei Serpeverde. Molti Maghi oscuri appartenevano alle altre 3 case; questo non significa niente." "Il ragionamento non fa una piega" disse Scorpius, compiaciuto della risposta ricevuta. "Suppongo tu abbia una leggera idea di dove andrai a finire... " disse il Moro. "Qualunque essa sia, ne sarò fiera" Passammo il resto del viaggio a parlare del più e del meno, della scuola, dei professori... di ogni cosa. Più ascoltavo le loro storie, più la voglia di arrivare ad Hogwarts cresceva.
   
 
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