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Autore: gemelliweasley    24/08/2016    1 recensioni
Era arrivato il giorno dei funerali per tutte le persone morte  in guerra, milioni di persone vestite di nero si trovavano nel giardino di Hogwarts per dare l'ultimo dignitoso saluto alle vittime. 
Hermione era seduta tra Harry e Neville, Ron era seduto accanto la famiglia che piangeva per la morte di Fred, un figlio dolce, un fratello amorevole e un ragazzo dalle mille risorse. 
La ragazza stava cercando in silenzio di trattenere le lacrime, il pensiero di Fred steso sul pavimento freddo della sala grande le tornò prepotente ad affacciarsi nella sua mente e si sentì gelare fino alle ossa. 
Non riusciva ancora a credere che per lei e Fred non c'era piú il sogno di un futuro insieme, le carezze, gli abbracci e i baci a fior di labbra, ora si pentiva amaramente del tempo sprecato a litigare o a nascondersi tra i corridoi di Hogwarts e nei ripostigli della Tana per evitare di mettere al corrente il resto dei Weasley di quella strana relazione su cui nessuno avrebbe scommesso nemmeno uno zellino.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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 If I die young

 

Era arrivato il giorno dei funerali per tutte le persone morte  in guerra, milioni di persone vestite di nero si trovavano nel giardino di Hogwarts per dare l'ultimo dignitoso saluto alle vittime. 
Hermione era seduta tra Harry e Neville, Ron era seduto accanto la famiglia che piangeva per la morte di Fred, un figlio dolce, un fratello amorevole e un ragazzo dalle mille risorse. 
La ragazza stava cercando in silenzio di trattenere le lacrime, il pensiero di Fred steso sul pavimento freddo della sala grande le tornò prepotente ad affacciarsi nella sua mente e si sentì gelare fino alle ossa. 
Non riusciva ancora a credere che per lei e Fred non c'era piú il sogno di un futuro insieme, le carezze, gli abbracci e i baci a fior di labbra, ora si pentiva amaramente del tempo sprecato a litigare o a nascondersi tra i corridoi di Hogwarts e nei ripostigli della Tana per evitare di mettere al corrente il resto dei Weasley di quella strana relazione su cui nessuno avrebbe scommesso nemmeno uno zellino.
Avevano avuto troppo poco tempo a disposizione per vivere il loro amore e nessuno, se non George,sapeva di loro due.

 

 

Ciao Granger!” Fred era appena rientrato in sala comune dopo la punizione con la Umbridge, si teneva la mano gocciolante arrotolata nel golfino grigio e ostentava un sorriso sornione nonostante il dolore.

Fred! Vieni qui, ho del dittamo anche per te” Hermione non si era mai avvicinata ai gemelli Weasley ma con l'aria pesante che quell'anno era calata sulla scuola sapeva che loro due erano gli unici che potevano donare agli studenti qualche momento felice e si sentiva in dovere di aiutarli, così come aiutava anche Harry e gli altri piccoli Grifondoro che quella vecchia dispotica puniva senza un reale motivo e aveva preso l'abitudine di portare con se una piccola boccetta di dittamo e di erbe lenitive.

Grazie Hermione, anche se non c'è bisogno che tu ci aspetti qui tutte le sere sai?” rispose lui tranquillo mentre la ragazza armeggiava con alcune foglie che coprirono la scritta scarlatta sul dorso della sua mano grande.

Mi piace poter essere d'aiuto e mi piace che tu e George non vi arrendiate mai e continuate a regalare ai ragazzini più piccoli qualche momento di divertimento, ne hanno bisogno più di noi” fu la risposta triste e sincera della riccia.

Hermione...” sussurrò appena lui.

Si Fred?” rispose lei alzando lo sguardo e incontrando i due magnifici occhi chiari del ragazzo.

Sei bellissima” disse candidamente e lei arrossì vistosamente e abbassò lo sguardo.

 

 

Quello era uno dei loro primi momenti insieme ed Hermione cercò di ricacciare indietro altre lacrime al pensiero che non ce ne sarebbero stati altri.

 

If I die young, bury me in satin 
Lay me down on a, bed of roses 
Sink me in the river, at dawn 
Send me away with the words of a love 
song 



Fred stava per essere sepolto sotto metri e metri di terra fredda, così come Lupin, Tonks, Colin Canon, Lavanda Brown e altre decine di persone, insieme ad una parte del suo cuore che era stato sepolto con lui. 

 

 

Fred ricordami che non appena questa guerra sarà finita devo parlarti di una cosa molto importante” sussurrò la riccia sfoderando la bacchetta e seguendo Harry fuori dalla Stanza delle Necessità “Non fare sciocchezze!” fu la sua ultima raccomandazione, seguito da un bacio passionale e rude.

Gli era mancato da morire quel ragazzo, sperava di poter rimanere con lui durante il combattimento ma le cose non andarono come previsto e lei dovette seguire Luna e ritrovare insieme a lei il Diadema di Helena Corvonero.

Quando si erano rivisti lo spettacolo che le si parò davanti fu uno dei più terribili e strazianti.

Fred si era girato verso di lei un istante.

I loro occhi si incontrarono un ultimo istante prima che un Mangiamorte facesse esplodere il muro dietro il suo ragazzo e Hermione non riuscì a correre abbastanza in fretta per farlo spostare, Ron cercò di ripararla da quella pioggia di detriti e quando la polvere si diradò Hermione, Ron, Percy ed Harry si accorsero che Fred non era riuscito a scappare ed era steso li a terra con l'ombra dell'ultimo sorriso sul volto.

 


Prima che il cumulo di terra cadesse sulla bara in legno chiaro, si alzò dalla sedia e con passo tremante andò vicino alla fossa e si inginocchiò posando con una mano una rosa rossa all'altezza del suo petto e incosciamente portò l'altra sul ventre leggermente gonfio.
 

A penny for my thoughts, oh no, I’ll sell 
them for a dollar 
They're worth so much more after I’m a 
goner 
And maybe then you’ll hear the words I 
been singin’ 
Funny when your dead how people start 
listenin’ 



Cosa avrebbe fatto una volta tornata a casa? Con chi avrebbe potuto sfogare tutta la sua rabbia, la sua paura, la.sua frustrazione e il senso di colpa per non essere riuscita a proteggere il suo amore? Chi avrebbe raccolto le sue lacrime? 
Hermione non aveva piú nulla al momento. 
Aveva solo bisogno di tornare indietro nel tempo, riuscire a salvare il suo ragazzo e parlargli. 
La sua vita stava per cambiare e la persona con cui voleva condividere quei momenti non c'era piú. 
Si strinse nel suo mantello nero ed Harry si avvicinò a lei e la strinse in un forte abbraccio. 
"Un penny per i tuoi pensieri" le disse il ragazzo sussurrandole vicino l'orecchiotenendola per le spalle. 
Hermione non riuscì a parlare, il nodo alla gola era talmente stretto che faticava addirittura a respirare, ma con lo sguardo lo ringraziò e lo strinse piú forte.

Nonostante Harry avesse perso anche l'ultima persona che reputava parte della sua famiglia, pensava prima agli altri e poi a se stesso.

 


 

Gather up your tears, keep ‘em in your 
pocket 
Save them for a time when your really 
gonna need them 



George, stravolto dalla perdita del suo gemello con il volto sfigurato dal dolore, le si avvicinò e la abbracciò stretta.
George capiva perfettamente cosa stava provando Hermione e le sarebbe stato vicino in qualsiasi maniera.

La ragazza era orgogliosa e dubitava che avrebbe detto al resto della famiglia di lei e Fred, conosceva abbastanza la ragazza da immaginare che non voleva essere compatita da nessuno.

 

 

I've never known the lovin' of a man
But it sure felt nice when he was holdin' my hand,
There's a boy here in town, says he'll love me forever,
Who would have thought forever could be severed by...

...the sharp knife of a short life, oh well?
I've had just enough time


Hermione incontrò gli occhi del ragazzo e trovò tanto dolore nel suo sguardo. 
Gli occhi erano rossi e lucidi, le occhiaie gli incorniciavano gli occhi chiari e sentì una fitta al cuore. 
"Hermione" 
La ragazza lo abbracciò e scacciò con foga delle lacrime che imperterrite continuavano a scenderle rigandole le guance. 
"Come stai?" chiese serio, non sembrava nemmeno più lui. 
"Mi manca terribilmente George''

''Lo so...''
" George '' la riccia lo guardò negli occhi cercando di riacquistare un briciolo di coraggio '' poche ore prima avevo detto a Fred che non appena sarebbe finita avrei dovuto parlargli ma... non è stato possibile e ora non lo saprà mai...''

''Parla, anche se non sarà mai la stessa cosa, ci sono io''
"Aspetto un bambino" 
George l'aveva abbracciata ancora  piú stretta se possibile e aveva sorriso verso il cielo.

Hermione portava in grembo il frutto dell'amore suo e di suo fratello e in quel momento si sentì un po meno vuoto, un po meno triste.
La ragazza fece per parlare ma lui la interruppe prontamente. 
''Quando lo hai scoperto?''

''Dopo l'aggressione di Bellatrix... dopo che finì di torturarmi Dobby cercò di mettere in salvo me, Harry e Ron e purtoppo il pugnale di quella strega lo ha colpito prima della nostra smaterializzazione e quando siamo riapparsi a casa di tuo fratello, a Villa Conchiglia, mi sono resa conto che beh... c'era qualcosa che non andava... Fleur e sua madre quando mi sono risvegliata hanno cacciato Harry e Ron dalla mia camera e mi hanno detto che ero incinta... avevo paura di averlo perso George... ma questo piccolino è rimasto aggrappato alla vita...''
Le lacrime iniziarono a scorrere di nuovo sulle guance dei ragazzi che si aprirono in un lieve sorriso. 
''Mi piacerebbe essere presente nella vita di mio nipote se me lo permetterai''
"Grazie mille George" 
"Di quanto sei? " 
"Quasi quattro mesi" sorrise lievemente prendendo la mano del ragazzo e portandola al ventre.

''Cosa hai intenzione di fare ora?''

''Tornerò nella casa dei miei genitori per un po... cercherò di guarire le mie ferite e di affrontare al meglio l'arrivo del bambino... poi si vedrà'' rispose lei risoluta.

''Spero che presto dirai anche agli altri del bambino... non cancellerà la morte di Fred, ma una nuova vita è sempre una notizia che porta felicità''

''Giuro che lo farò, ma non ora...'' George guardò comprensivo quella ragazzina di appena 17 anni che suo fratello aveva tanto amato e la accompagnò a casa sua, nella Londra babbana.

 

 

La pancia di Hermione era diventata enorme rispetto al suo piccolo corpo minuto, si trovava alla fine della trentanovesima settimana e a breve la sua bambina sarebbe nata.

George in quegli ultimi giorni aveva deciso di rimanere con lei per ogni evenienza.

 

Un urlo svegliò George la mattina del 4 Ottobre, Hermione quella notte non aveva dormito affatto in preda alle contrazioni, dapprima leggere poi sempre più intense e regolari.

In un lampo George chiamò un'ambulanza, e nel giro di quaranta minuti la ragazza si trovava nella sala parto di un ospedale babbano.

 

April Weasley nacque alle 11.47 del mattino.

 

George assistette al parto e non appena fu possibile sgattaiolò dall'ospedale e si recò alla Tana.

“Mamma, Papà, dovete venire con me” disse ai genitori “Ho una sorpresa per voi” cercò di convincerli senza risultato.

“Ginny!” il rosso corse per le scale ed entrò in camera della sorella che spaventata brandì la bacchetta.

“George giuro che la prossima volta che mi fai prendere un colpo così ti picchio” disse lei spaventata.

“Ginny devi aiutarmi a convincere mamma e papà a seguirmi, devo portarli da una parte” disse quasi supplicandola.

“Dove di preciso?” chiese lei incuriosita.

“Da Hermione”

“Solo se posso venire anche io” ribatte la più piccola

“Andata, ora diamoci una mossa altrimenti finisce l'orario di visita!”.

 

I due fratelli corsero in salotto e in malo modo si smaterializzarono poco vicino l'ospedale.

 

“George che ci facciamo qui?!” disse Molly spazientita.

“Niente domande e seguitemi”.

 

Molly e Arthur vennero osservati di sottecchi a causa del loro abbigliamento ma la cosa non gli importò più di tanto, si fermarono solo quando George di avvicinò ad una stanza, entrò chiedendo ai genitori di aspettarli fuori e riuscì poco dopo.

“Mamma, Papà, Ginny, ho il piacere di farvi conoscere una persona...ecco a voi April Weasley” e così dicendo di girò verso le altre teste rosse mostrando loro un piccolo fagottino adagiato tra le sue braccia.

Ginny allora capì.

Quella era la bambina di Fred ed Hermione.

 

“George... tu... tu sei... diventato padre?” chiese interrogativa e smarrita la signora Weasley.

“No mamma, April è mia nipote”

“Stai dicendo che...”

“April è la figlia di Fred mamma”.

 

Molly scoppiò a piangere ed Hermione decise di chiamare George e spostare la conversazione all'interno della sua stanza. Avrebbe dovuto chiedere scusa ai signori Weasley per avergli tenuto nascosta quella storia, ma non appena la videro i tre si avvicinarono ad abbracciarla.

 

Hermione aveva fatto loro il regalo più bello del mondo e gliene sarebbero stati grati per sempre.

Non c'erano bisogno di altre parole, Fred era ancora con loro.

  
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