Sopravvivendo ad Edward…
ND. I personaggi di questa storia appartengono a Stephanye Meyer (eccetto qualche
aggiunta di mia invenzione), e non è stata scritta per scopi di lucro. Buona lettura.
Bella Swan
è cresciuta. Non vede Edward da dodici anni. Vive come una qualsiasi mortale,
poiché non è mai stata morsa. L’amore
è eterno finché dura è il suo motto da trentenne sfiduciata.
Finché un giorno…
<<Non
è così facile liberarsi di Edward Cullen, Bella.>>
(Prologo)
1.
Welcome into my
Life
Non penso mai al futuro, arriva così presto. Albert Einstein
Come può Isabella Swan, la ragazza con il minor equilibrio del mondo, a
portare delle scarpe con i tacchi e salirci addirittura le scale senza finire
al pronto soccorso? La risposta è facile: Bella Swan è
cresciuta. E’ una donna ora. Poggio le scarpe per terra a vado a farmi
una doccia. Lo scomodo tailleur è sostituito da una pratica camicia da notte e
una vestaglia. Mi asciugo i capelli frizionandoli con l’asciugamano e nel
frattempo controllo i miei messaggi in segreteria: “Bells,
sono Charlie, papà. Come và a New York? Tutto a posto? … Mi raccomando,
mangia, l’ultima volta che sono venuto mi sei sembrata un po’
trascurata. Ciao.” Bip. “Caro vecchio
Charlie.” Sorrido. La luce rossa è ancora accesa, a quanto pare non è
stato l’unico a pensarmi.
“ Bella! Sono la
mamma! Stai bene? … Sai, Grace ha fatto un bellissimo disegno. Se
controllassi la tua posta invece di lavorarci con quel computer te lo mando via
e-mail. Ti ritrae. Dice che le manchi. Se almeno questo mese vuoi venire a fare
un salto a Jacksonville io e Phil saremmo altrettanto contenti. Ti riempio di
baci. E ogni tanto rispondi anche al telefono!” Bip.
Grace è la figlia della mamma e Phil. Ha sette anni ed è il loro vanto :
Aggraziata come un libellula e bella come il sole. Fa danza. Insomma, è la
figlia che non sono stata io. Stranamente mi adora. Per chi si chiede come può
aver fatto mia madre ad avere un figlio a quell’età rispondo
“Miracoli delle fecondazione assistita.”
Non gli bastavo io,
partita per New York per lavoro, volevano un pargoletto a tempo pieno. Fisso la
lampadina e mi rendo conto che c’è un altro messaggio. Strano. Chi si
ricorda della ventinovenne Bella Swan ormai? …
Premo il tasto e parte la voce :
“Bella, sono
Mike … Mike Newton.. Ehm, senti, volevo solo ricordati che c’è una
riunione degli ex studenti tra due settimane. Se vuoi venire… E’ da
martedì a venerdì. Ci sarà da divertirsi! Io e tutti gli altri ci andremo…
Se vuoi.. Sicuramente ti arriverà l’invito per posta con i dettagli, ma
volevo solo sentirti… Ho trovato il numero sulla rubrica di Jessica. Ci
vediamo là allora? …. Ehm, ora io chiudo. Ciao.”
Mike Newton? Erano
anni che non ci sentivamo!
E’ felicemente,
credo, sposato con Jessica. Forse hanno pure dei figli. Per un attimo il
passato mi investe, ma lo scaccio nel fondo della testa.
Ovviamente non sarei
andata alla riunione degli ex studenti del liceo di Forks. Non ci sono MAI andata.
Ma sicuramente a voi non
interessa della fecondazione assistita di mia madre, della solitudine da
commissario in pensione di Charlie né tantomeno del matrimonio di Mike e
Jessica.
Quello che vi
interessa è sicuramente: Che fine ha fatto Edward?
Ebbene, ci siamo
lasciati… Lo ricordo come se fosse ieri. Ma mi sono imposta di non farlo,
perché sapevo, e tuttora so, che Edward è una ferita aperta dentro di me, che
aspetta solo di riaprirsi e sanguinare. E io non voglio. Dopo il diploma sono
andata a New York, perché volevo cambiare aria. Volevo fuggire dalla cittadina
grigia e piovosa che senza di lui non era che un qualsiasi posto dimenticato da
Dio e che ora odio.
Mi faccio un tè per
tranquillizzarmi, e lo sorseggio a occhi chiusi.
Ora lavoro a una
rivista di cui sono la fotografa… Non indovinerete mai come si
chiama… : “Blood.”
Ironia della sorte.
In realtà non parla di
vampiri, altrimenti sarei uscita da quella porta nemmeno un minuto dopo esserne
entrata.
Il suo nome deriva dal
fatto che si tratta di una rivista medica. Da lì “blood”.
Solo un innocente blood.
Ok, smetto di
ripeterlo. Ho giurato di non pensare più a nessun dei Cullen da quel lontano
giorno in cui le nostre strade si sono divise.
Accendo la tv e guardo
senza interesse un programma qualsiasi.
Abito da sola in un appartamento
come tanti, dalle anonime pareti bianche e dei mobili semplici. Il soggiorno ha
l’aria più sofisticata, con i mobili e i divanetti dalle forme sinuose e
moderne, con un tavolino di vetro. Ci sono degli scaffali con dei soprammobili
di cristallo con i profili indefiniti e contorti. La cucina, minuscola, è stata
comprata interamente da mia madre, ed infatti è con i colori vivaci e le pareti
piastrellate sono di tonalità pastello. E’ l’area più allegra di
tutta la casa, e grazie al cielo non è quella in cui passo la maggior parte del
mio tempo, tra break al lavoro e cene in giro per locali durante qualche
indagine in cerca di foto.
La mia stanza da letto
è interamente bianca, punteggiata solo da qualche spruzzo di rosa. Ci entro
solo per dormire. E’ insopportabile vedere un letto matrimoniale quando
invece si è una zitella. A volte, quando sono particolarmente stanca, mi sembra
di vedere Edward adagiato su quelle lenzuola, che dorme beato. Che pensieri
sciocchi. Come potrebbe fare a dormire? … E ogni tanto mi viene da
pensare che più che dormiente lui sia là investito in modo così violento dal
piacere dal voler goderselo.
Forse è per questo che
dormo sempre sullo stesso lato.
Il bagno è
insignificante ma pulito con insistenza maniacale.
L’unica stanza
che abbia il classico, noncertononsochè
in più è il mio studio. Cioè la stanza dove c’è il mio portatile e
tutti i miei libri. E’ piena di foto. Ho coltivato questa passione da
quando mi sono ritrovata senza nulla da fare e sola. Mi piaceva fotografare
oggetti, o fiori secchi , qualcosa di inanimato. Non volevo nulla che
trasmettesse vita o energia. L’unico soggetto vivente, a parte centinaia
di foto di Grace, è il mio vecchio amico Jacob. Non è cambiato di una virgola
da quando io avevo diciotto anni e lui aveva posato per me…
Stessi capelli, stesso
sorriso, stessa faccia. D’altronde è un licantropo.
Non mi sento nemmeno
più con lui. Poiché anche lui ha un suo ruolo nella mia rottura con Edward. Non
ho perdonato neanche lui. E questo è un altro motivo per cui non tornei mai a
Forks.
Ormai è diventato un
complesso. Se Charlie mi voleva venire a trovare, doveva venire o nel mio
microappartamento oppure a Jacksonville da Renee e
Phil.
Detto questo, posso
dirvi che tra le tante foto c’è ne una da cui non mi separerò mai. Non è
stata fatta molto bene, a dirla tutta, ma io la conservo gelosamente nel
cassetto della mia scrivania, a casa.
Sotto c’è il mio
amore, il mio dio, il mio ex. Edward Cullen. Forse neanche mi pensa : Sono
stata una parentesi della sua lunga e interminabile vita. Forse se mi vedesse
adesso non mi riconoscerebbe nemmeno: Ho i capelli sempre legati in una
crocchia, indosso abiti rigorosamente firmati e a curare il mio aspetto con
abilità.
Ci sono tante cose da
fare quando si sopravvive ad Edward.
Non credete che io
abbia avuto altri ragazzi, dopo. Ogni altro tentativo è stato inutile. Non
potevo dimenticarlo. Mi illudevo di averlo fatto e non pensarci, era questo il
trucco.
Basta che mi dica
“L’amore è eterno finché dura” e pensi ad altro e,
voilà, me ne convinco. O almeno faccio finta. Perché la mia vita ormai non è
altro che una finzione.
Oltre a quella,
c’è solo un’altra foto in tutta casa mia. Quella del giorno del
diploma, insieme a tutta la classe. E’ dentro una cornice, nel soggiorno.
Da anni ormai.
Squilla il telefono e
corro a rispondere per fuggire da quei pensieri.
“Pronto?”
Dico nel ricevitore. Dalla fretta non ho nemmeno visto che numero era.
“Bella?”
Potrei riconoscere
quella voce tra mille altre…
Era quella di Jacob.
“Si?”
Totale indifferenza,
come se non ci conoscessimo. Dalle rare volte in cui mi ha chiamato e non gli
ho chiuso il telefono in faccia, Jacob ha compreso che se gli avessi rivolto la
parola sarebbe stato come ad uno sconosciuto. Sento una fitta al cuore anche stavolta
però.
Mi dispiace, Jake..
“C’è la
riunione degli ex studenti, ho sentito..”
Le notizie arrivano
piuttosto veloci, alla riserva.
“Si, me
l’hanno detto.”
“Stavolta
verrai?” La sua voce era dolente,carica di speranza.
“Non
credo.” Mi limito a rispondere.
“I Cullen non ci
sono più da anni ormai e..” Jacob si ferma, capendo che ha toccato un
tasto sbagliatissimo.
“Non è per
loro che non vengo.” Replico, pungente. Il senso è chiaro.
“Ah.” Fa,
deluso.
“Non tornerò mai
più a Forks, Jacob Black.”
“Capito… ”
“…”
“M….a!
Potrai mai perdonarmi, Bella?”
Non rispondo. Resto
con la cornetta tra le mani, diventata viscida tanto sono sudate. Anche una
goccia di sudore mi attraversa le tempie e scivola sul collo.
“No, Jacob. Non
ce la faccio.”
Riattacco il telefono,
sconfitta. Almeno questa volta l’ho chiamato per nome. E gli ho risposto.
Poggio il ricevitore
sul resto del telefono e vado a dormire nel mio letto matrimoniale da scapolo.
Sono una donna sola e
triste, lo ammetto.
Senza lui ogni cosa ha
perso il senso logico, e soprattutto ogni cosa ha perso il suo fascino.
Non è la depressione
della nostra prima rottura.
Quella dove mi sono
spenta.
Io vivo, non con
piacere, ma ho la forza di farlo, con più maturità.
Non mi sono arresa
alla notizia, ho provato a lottare.
Ma forse sono stata
sconfitta.
Nonostante tutto non
sono capace di odiare Edward per quello che ha fatto, e questo mi ha reso le
cose ancora più difficili.
Mi dispiace per chi mi
abbia amato ma Bella Swan è cresciuta.
E da anni sta provando
a sopravvivere…
Non ha chiunque, ma ad
Edward Cullen.
Oh.. Il suo nome mi fa
ancora oggi venire i brividi.
Beh. Non mi resta che
aspettare domani.
Sarà una giornata come
tante.
Una delle mie ormai
troppe giornate senza di te. Ma non ricadrò nel tuo tranello, Edward Cullen.
Non ancora.
CONTINUA..
Angolo autrice :
Salve! Questa è
la mia prima fic su Twilight,
spero vi piaccia. Fatta in un momento di ispirazione, senza troppe pretese J Vi prego di
lasciare anche solo minuscola ma una recensione per dirmi cosa ne
pensate… Ho tanto storie da scrivere quindi è stata una vera fatica farlo
e ci resterei un po’ male se non interessasse a nessuno… Accetto
qualsiasi suggerimento o critica o magari complimenti J se il questo
primo capitolo vi può sembrare un po’ breve non preoccupatevi, se la
storia continuerà, lo farà come si deve …. Beh, se volete sapere come mai
Bella ed Edward si sono lasciati, ma soprattutto come torneranno insieme (è un
po’ scontato ma era ovvio) e cosa c’entra Jacob con la loro
rottura, tutti i nodi si scioglieranno nel corso della storia (sempre se
piaccia, naturalmente) e che già dal prossimo capitolo ci sarà un po’ più
di movimento ;) … Beh, ora vi saluto… E vi prego ancora di lasciare
un commentino.
Questa storia ha
solo lo scopo, o almeno spero lo avrà, di farvi commuovere o divertire in una
delle nostre tante normali giornate.
Ringrazio in
anticipo chi legge e commenta.
Baci a tutti
voi…!
Alla prossima,
spero ^^
Lakrimosa