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Autore: Lakrimosa    29/04/2009    18 recensioni
Salve! Questa è la mia prima storia, su TWILIGHT (quindi vi prego siate sinceri ma clementi ^^)scritta senza troppe pretese in un momento di ispirazione:
Bella Swan è cresciuta. Non vede Edward da dodici anni. Vive come una qualsiasi mortale, poiché non è mai stata morsa. L’amore è eterno finché dura è il suo motto da trentenne sfiduciata. Finché un giorno…
"Non è così facile liberarsi di Edward Cullen, Bella."
Cosa succederebbe se una Bella ormai donna ricontrasse Edward, l'eterno diciassettene, dopo dodici anni? E come mai lui da quel giorno non l'ha più cercata? BASTA LEGGERE ;)...
RINGRAZIO CHIUNQUE LEGGERA'E SOPRATTUTTO COMMENTERA'.. BUONA LETTURA! Questa storia è dedicata alla mia mamma e a mia zia, che anche se sono adulte e sposate sognano ancora tra le pagine di Twilight! E HoneyWeasley95 per avermi fatto appassionare alle fanfiction su questo libro! Grazie a tutte voi! :)
PROBABILE AGGIORNAMENTO : TRA 1/2 SETTIMANE..
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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sopravvivendo 1

      Sopravvivendo ad Edward…

 

ND. I personaggi di questa storia appartengono a Stephanye Meyer (eccetto qualche aggiunta di mia invenzione), e non è stata scritta per scopi di lucro. Buona lettura.

 

 

Bella Swan è cresciuta. Non vede Edward da dodici anni. Vive come una qualsiasi mortale, poiché non è mai stata morsa. L’amore è eterno finché  dura è il suo motto da trentenne sfiduciata. Finché un giorno…

 <<Non  è così facile liberarsi di Edward Cullen, Bella.>>

 

                   

 

 

                                               (Prologo)

                       

1.    Welcome into my Life

 

 Non penso mai al futuro, arriva così presto. Albert Einstein

 


Entro nel mio appartamento senza troppa fretta né entusiasmo. Le scarpe col tacco alto mi facevano un male tale che ho fatto gli ultimi passi scalza, con i laccetti in mano. Mentre mi penzolano le calzature davanti agli occhi armeggio con le chiavi. Eccole. Tintinnano mentre le infilo nella serratura ed entro in casa. Lo so cosa vi state chiedendo:

Come può Isabella Swan, la ragazza con il minor equilibrio del mondo, a portare delle scarpe con i tacchi e salirci addirittura le scale senza finire al pronto soccorso? La risposta è facile: Bella Swan è cresciuta. E’ una donna ora. Poggio le scarpe per terra a vado a farmi una doccia. Lo scomodo tailleur è sostituito da una pratica camicia da notte e una vestaglia. Mi asciugo i capelli frizionandoli con l’asciugamano e nel frattempo controllo i miei messaggi in segreteria: “Bells, sono Charlie, papà. Come và a New York? Tutto a posto? … Mi raccomando, mangia, l’ultima volta che sono venuto mi sei sembrata un po’ trascurata. Ciao.” Bip. “Caro vecchio Charlie.” Sorrido. La luce rossa è ancora accesa, a quanto pare non è stato l’unico a pensarmi.

“ Bella! Sono la mamma! Stai bene? … Sai, Grace ha fatto un bellissimo disegno. Se controllassi la tua posta invece di lavorarci con quel computer te lo mando via e-mail. Ti ritrae. Dice che le manchi. Se almeno questo mese vuoi venire a fare un salto a Jacksonville io e Phil saremmo altrettanto contenti. Ti riempio di baci. E ogni tanto rispondi anche al telefono!” Bip. Grace è la figlia della mamma e Phil. Ha sette anni ed è il loro vanto : Aggraziata come un libellula e bella come il sole. Fa danza. Insomma, è la figlia che non sono stata io. Stranamente mi adora. Per chi si chiede come può aver fatto mia madre ad avere un figlio a quell’età rispondo “Miracoli delle fecondazione assistita.”

Non gli bastavo io, partita per New York per lavoro, volevano un pargoletto a tempo pieno. Fisso la lampadina e mi rendo conto che c’è un altro messaggio. Strano. Chi si ricorda della ventinovenne Bella Swan ormai? … Premo il tasto e parte la voce :

“Bella, sono Mike … Mike Newton.. Ehm, senti, volevo solo ricordati che c’è una riunione degli ex studenti tra due settimane. Se vuoi venire… E’ da martedì a venerdì. Ci sarà da divertirsi! Io e tutti gli altri ci andremo… Se vuoi.. Sicuramente ti arriverà l’invito per posta con i dettagli, ma volevo solo sentirti… Ho trovato il numero sulla rubrica di Jessica. Ci vediamo là allora? …. Ehm, ora io chiudo. Ciao.”

Mike Newton? Erano anni che non ci sentivamo!

E’ felicemente, credo, sposato con Jessica. Forse hanno pure dei figli. Per un attimo il passato mi investe, ma lo scaccio nel fondo della testa.

Ovviamente non sarei andata alla riunione degli ex studenti del liceo di Forks. Non ci sono MAI andata.

Ma sicuramente a voi non interessa della fecondazione assistita di mia madre, della solitudine da commissario in pensione di Charlie né tantomeno del matrimonio di Mike e Jessica.

Quello che vi interessa è sicuramente: Che fine ha fatto Edward?

Ebbene, ci siamo lasciati… Lo ricordo come se fosse ieri. Ma mi sono imposta di non farlo, perché sapevo, e tuttora so, che Edward è una ferita aperta dentro di me, che aspetta solo di riaprirsi e sanguinare. E io non voglio. Dopo il diploma sono andata a New York, perché volevo cambiare aria. Volevo fuggire dalla cittadina grigia e piovosa che senza di lui non era che un qualsiasi posto dimenticato da Dio e che ora odio.

Mi faccio un tè per tranquillizzarmi, e lo sorseggio a occhi chiusi.

Ora lavoro a una rivista di cui sono la fotografa… Non indovinerete mai come si chiama… : “Blood.”

Ironia della sorte.

In realtà non parla di vampiri, altrimenti sarei uscita da quella porta nemmeno un minuto dopo esserne entrata.

Il suo nome deriva dal fatto che si tratta di una rivista medica. Da lì “blood”. Solo un innocente blood.

Ok, smetto di ripeterlo. Ho giurato di non pensare più a nessun dei Cullen da quel lontano giorno in cui le nostre strade si sono divise.

Accendo la tv e guardo senza interesse un programma qualsiasi.

Abito da sola in un appartamento come tanti, dalle anonime pareti bianche e dei mobili semplici. Il soggiorno ha l’aria più sofisticata, con i mobili e i divanetti dalle forme sinuose e moderne, con un tavolino di vetro. Ci sono degli scaffali con dei soprammobili di cristallo con i profili indefiniti e contorti. La cucina, minuscola, è stata comprata interamente da mia madre, ed infatti è con i colori vivaci e le pareti piastrellate sono di tonalità pastello. E’ l’area più allegra di tutta la casa, e grazie al cielo non è quella in cui passo la maggior parte del mio tempo, tra break al lavoro e cene in giro per locali durante qualche indagine in cerca di foto.

La mia stanza da letto è interamente bianca, punteggiata solo da qualche spruzzo di rosa. Ci entro solo per dormire. E’ insopportabile vedere un letto matrimoniale quando invece si è una zitella. A volte, quando sono particolarmente stanca, mi sembra di vedere Edward adagiato su quelle lenzuola, che dorme beato. Che pensieri sciocchi. Come potrebbe fare a dormire? …  E ogni tanto mi viene da pensare che più che dormiente lui sia là investito in modo così violento dal piacere dal voler goderselo. 

Forse è per questo che dormo sempre sullo stesso lato.

Il bagno è insignificante ma pulito con insistenza maniacale.

L’unica stanza che abbia il classico, noncertononsochè  in più è il mio studio. Cioè la stanza dove c’è il mio portatile e tutti i miei libri. E’ piena di foto. Ho coltivato questa passione da quando mi sono ritrovata senza nulla da fare e sola. Mi piaceva fotografare oggetti, o fiori secchi , qualcosa di inanimato. Non volevo nulla che trasmettesse vita o energia. L’unico soggetto vivente, a parte centinaia di foto di Grace, è il mio vecchio amico Jacob. Non è cambiato di una virgola da quando io avevo diciotto anni e lui aveva posato per me…

Stessi capelli, stesso sorriso, stessa faccia. D’altronde è un licantropo.

Non mi sento nemmeno più con lui. Poiché anche lui ha un suo ruolo nella mia rottura con Edward. Non ho perdonato neanche lui. E questo è un altro motivo per cui non tornei mai a Forks.

Ormai è diventato un complesso. Se Charlie mi voleva venire a trovare, doveva venire o nel mio microappartamento oppure a Jacksonville da Renee e Phil.

Detto questo, posso dirvi che tra le tante foto c’è ne una da cui non mi separerò mai. Non è stata fatta molto bene, a dirla tutta, ma io la conservo gelosamente nel cassetto della mia scrivania, a casa.

Sotto c’è il mio amore, il mio dio, il mio ex. Edward Cullen. Forse neanche mi pensa : Sono stata una parentesi della sua lunga e interminabile vita. Forse se mi vedesse adesso non mi riconoscerebbe nemmeno: Ho i capelli sempre legati in una crocchia, indosso abiti rigorosamente firmati e a curare il mio aspetto con abilità.

Ci sono tante cose da fare quando si sopravvive ad Edward.

Non credete che io abbia avuto altri ragazzi, dopo. Ogni altro tentativo è stato inutile. Non potevo dimenticarlo. Mi illudevo di averlo fatto e non pensarci, era questo il trucco.

Basta che mi dica “L’amore è eterno finché dura” e pensi ad altro e, voilà, me ne convinco. O almeno faccio finta. Perché la mia vita ormai non è altro che una finzione.

Oltre a quella, c’è solo un’altra foto in tutta casa mia. Quella del giorno del diploma, insieme a tutta la classe. E’ dentro una cornice, nel soggiorno. Da anni ormai. 

Squilla il telefono e corro a rispondere per fuggire da quei pensieri.

“Pronto?” Dico nel ricevitore. Dalla fretta non ho nemmeno visto che numero era. “Bella?”

Potrei riconoscere quella voce tra mille altre…

Era quella di Jacob.

“Si?”

Totale indifferenza, come se non ci conoscessimo. Dalle rare volte in cui mi ha chiamato e non gli ho chiuso il telefono in faccia, Jacob ha compreso che se gli avessi rivolto la parola sarebbe stato come ad uno sconosciuto. Sento una fitta al cuore anche stavolta però.

Mi dispiace, Jake..

“C’è la riunione degli ex studenti, ho sentito..”

Le notizie arrivano piuttosto veloci, alla riserva.

“Si, me l’hanno detto.”

“Stavolta verrai?” La sua voce era dolente,carica di speranza.

“Non credo.” Mi limito a rispondere.

“I Cullen non ci sono più da anni ormai e..” Jacob si ferma, capendo che ha toccato un tasto sbagliatissimo.

“Non è per loro che non vengo.” Replico, pungente. Il senso è chiaro.

“Ah.” Fa, deluso.

“Non tornerò mai più a Forks, Jacob Black.”

“Capito… ”

“…”

“M….a! Potrai mai perdonarmi, Bella?”

Non rispondo. Resto con la cornetta tra le mani, diventata viscida tanto sono sudate. Anche una goccia di sudore mi attraversa le tempie e scivola sul collo.

“No, Jacob. Non ce la faccio.”

Riattacco il telefono, sconfitta. Almeno questa volta l’ho chiamato per nome. E gli ho risposto.

Poggio il ricevitore sul resto del telefono e vado a dormire nel mio letto matrimoniale da scapolo.

Sono una donna sola e triste, lo ammetto.

Senza lui ogni cosa ha perso il senso logico, e soprattutto ogni cosa ha perso il suo fascino.

Non è la depressione della nostra prima rottura.

Quella dove mi sono spenta.

Io vivo, non con piacere, ma ho la forza di farlo, con più maturità.

Non mi sono arresa alla notizia, ho provato a lottare.

Ma forse sono stata sconfitta.

Nonostante tutto non sono capace di odiare Edward per quello che ha fatto, e questo mi ha reso le cose ancora più difficili.

Mi dispiace per chi mi abbia amato ma Bella Swan è cresciuta.

E da anni sta provando a sopravvivere…

Non ha chiunque, ma ad Edward Cullen.

Oh.. Il suo nome mi fa ancora oggi venire i brividi.

Beh. Non mi resta che aspettare domani.

Sarà una giornata come tante.

Una delle mie ormai troppe giornate senza di te. Ma non ricadrò nel tuo tranello, Edward Cullen. Non ancora.

 

CONTINUA..

 

 

Angolo autrice :

Salve! Questa è la mia prima fic su Twilight, spero vi piaccia. Fatta in un momento di ispirazione, senza troppe pretese J Vi prego di lasciare anche solo minuscola ma una recensione per dirmi cosa ne pensate… Ho tanto storie da scrivere quindi è stata una vera fatica farlo e ci resterei un po’ male se non interessasse a nessuno… Accetto qualsiasi suggerimento o critica o magari complimenti J se il questo primo capitolo vi può sembrare un po’ breve non preoccupatevi, se la storia continuerà, lo farà come si deve …. Beh, se volete sapere come mai Bella ed Edward si sono lasciati, ma soprattutto come torneranno insieme (è un po’ scontato ma era ovvio) e cosa c’entra Jacob con la loro rottura, tutti i nodi si scioglieranno nel corso della storia (sempre se piaccia, naturalmente) e che già dal prossimo capitolo ci sarà un po’ più di movimento ;) … Beh, ora vi saluto… E vi prego ancora di lasciare un commentino.

Questa storia ha solo lo scopo, o almeno spero lo avrà, di farvi commuovere o divertire in una delle nostre tante normali giornate.

Ringrazio in anticipo chi legge e commenta.

Baci a tutti voi…!

Alla prossima, spero ^^

Lakrimosa    

  
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