Anime & Manga > Saint Seiya
Segui la storia  |       
Autore: White Gundam    29/04/2009    3 recensioni
Questa sarà la mia prima fanfic lunga e complessa con trama articolata. Dubito di incentrarla su battaglie eccetera, ma è un ritorno alla vita dei Gold... Di alcuni dei Gold... E la loro vita, beh, certo che metterò anche missioni e in queste vi saranno delle battaglie, ma non essendo brava a scriverne ne metterò poche... Abbiate pazienza e per favore: recensitemi!
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Eccomi di nuovo qui^^ (come vedete ho deciso di aggiornare velocemente e di darvi una certa continuità, spero vi faccia piacere^.^) e, come avevo anticipato nel capitolo scorso e come si evince dal titolo, stavolta tocca alle due coppie di fratelli ricongiungersi; il capitolo è diviso in due parti: la prima riguarda Mu e Kiki e la seconda Aiolos e Aiolia… Ma ora basta con la presentazione e lascio parlare i personaggi^^



L’Ade era ormai un ricordo, anche se pochissimo tempo era passato da quando si era trovato lì. Cinque anni se ne erano andati dopo l’ultima guerra sacra. Cinque anni di patimenti e sofferenze nel Cocito, ed ora nuovamente il dolce e faticoso respiro della vita. L’aria che entrava dentro i polmoni e ne fuoriusciva. Sembrava una cosa normale cui lui non aveva mai dato peso, considerandola inutile e passeggera… Ma anche tra le cose inutili e passeggere qualcuna ha importanza. Nella mente del sacro guerriero dell’Ariete cominciò a formarsi l’immagine di un bimbo dai capelli rosso fuoco. L’ultima volta che l’aveva visto aveva ancora sette anni. Kiki, questo era il nome del bambino; un bambino che condivideva il suo stesso sangue: suo fratello. Neanche a lui aveva mai dato poi molta importanza. Mu si morse impercettibilmente le labbra a quel pensiero. Si era accorto dell’importanza di suo fratello minore solo quando non avrebbe più potuto rivederlo. Non gli aveva mai detto che era contento di averlo come fratello, non gli aveva mai detto che gli voleva bene. Ma ora forse poteva ripagare a quegli errori. Usò il teletrasporto per raggiungere la lontana casa nel Pamir dove aveva sempre vissuto e dove, probabilmente, il fratello viveva ancora.
Kiki infatti era lì, era lì già prima che arrivasse Mu, era sempre rimasto lì. L’intero palazzo senza porte era stato tenuto in ordine e pulito, compresa la stanza di Mu, anzi forse la stanza di Mu più di tutte le altre. Il bambino non lo aspettava, non poteva aspettarlo, dato che non avrebbe mai pensato che lui sarebbe potuto tornare. Aveva pianto quando aveva sapto della sua morte, e si era scusato con Athena per aver versato quelle lacrime. Aveva pianto anche se in vita non erano mai stati realmente vicini: Mu si teneva su un piano più alto, quasi un piedistallo che lui non riusciva a raggiungere. Con Seiya e gli altri era stato più facile, loro lo avevano accettato quasi subito; ma tutti gli addestramenti che seguiva ed ogni cosa che faceva non bastavano a farsi guardare dal fratello maggiore e sentirsi dire, quantomeno, che era stato bravo. Eppure gli mancava. Gli mancava Mu e per quanto non avrebbe mai creduto gli mancavano anche i suoi silenzi ed i suoi occhi gelidi, purchè fosse di nuovo lì gli avrebbe sopportati senza problemi.
Il teletrasporto fu immediato e il Cavaliere posò entrambi i piedi, con delicatezza, sul pavimento della casa. La sua camera era perfettamente in ordine e pulita, come la teneva lui in passato… Eppure in tutti quegli anni almeno un po’ di polvbere avrebbe dovuto formarsi. Si incamminò a passo lento tra le varie stanze il Cavaliere d’Ariete, fino ad entrare in salotto, dove scorse un bimbo che presto sarebbe diventato ragazzo che, seduto per terra con le gambe incrociate, guardava un vecchio dipinto che li ritraeva insieme. Mute lacrime premettero contro gli occhi del ragazzo, ma Mu non gli permise di uscire. Si avvicinò silenziosamente al ragazzino, fino ad essergli dietro ed anche lui guardò quella foto. Erano vicini ma non si toccavano minimamente; Mu aveva sempre voluto il suo spazio che non poteva essere invaso da nessuno. Aspettò un altro po’ il Cavaliere d’Ariete, ricordando a malapena i momenti passati col fratello minore. Poi gli guardò i capelli rosso fuoco, gurdando la sua testa china su quella foto. Mu non poteva sapere che espressione avesse il bambino, poteva anche essere di rabbia, eppure sporse le braccia e strinse a sé il corpo caldo del bambino. Kiki si voltò di colpo, reclinando la testa al contrario e, come si accorse che era arrivato quell’abbraccio che non aveva mai ricevuto sorrise, si voltò e si strinse al fratello magiiore. I corpi del giovane e del bambino si unirno nell’abbraccio. Il più grande accucciato a stringfere il più piccolo ed i capelli rossi di Kiki sommersi insieme al suo viso in quelli lunghi di color viola pastello del ragazzo. E rimasero così, abbracciati ancora a lungo senza che nessuno dei due volesse sciogliere quell’abbraccio mai avvenuto prima.

Aiolia era infine tornato dalla sua dea, lì al cospetto di Athena e si era inginocchiato di nuovo, per ringraziarla di avergli lasciato il tempo di rivedere Marin e di vivere gli attimi che giudicava i più belli della sua vita. Ma quando il ginocchio sinistro del leone dorato ebbe appena toccato il suolo la voce di Athena lo riscosse:
“Non avere tanta fretta di tornare, c’è un’altra persona che desidera rivederti, Aiolia.”
Il giovane alzò il iso sorpreso e senza dire parola si levò in piedi di nuovo. Chi altri poteva aspettare di rivederlo? Un lampo gli attraversò il cervello, ma il ragazzo scosse immediattamente la testa. Non doveva pensarci, non poteva permettersi di farlo, ci sarebbe rimasto troppo male se un’altra volta non sarebbe stato vero. Si limitò ad annuire Aiolia, con la gola seccata di troppe domande che voleva porre ma che non osava chiedere. Poi i suoi occhi notarono un’altra figura, dietro la statua di Athena pareva attendere qualcuno, ed i capelli della figura erano uguali ai suoi, gli occhi dello stesso colore di quelli che aveva lui, però il suo corpo non era così forte e muscoloso, anche se lo era fin troppo per l’età del ragazzo: quattordici anni.
E dietro la statua Aiolos attendeva, le braccia pazientemente conserte sul petto. La sua solita calma era ora innaturale: attendeva quel re-incontro da diciotto lunghi anni, eppure non muoveva un muscolo; non era neanche andato a chiamarlo, l’aveva semplicemente lasciato detto. Lui sapeva ma non voleva forzare le cose. Aspettò di vedere che il leone dorato guardasse nella sua direzione, incontrasse i suoi occhi e si avvicinasse a lui. E Aiolia si avvicinò mentre bagnava la gola con la poca saliva che gli era rimasta:
“Oh mia Dea… Non ci credo! Non ci posso Credere!”
Gridò il ragazzo, ed Aiolos lo vide correre. Vide come il bambino che conosceva era cresciuto, come gli somigliava… Come adesso egli fosse più grande di lui. E a passo lento si avvicinò anche il Cavaliere del Sagittario, andando incontro ad Aiolia. Il Cavaliere del Leone non riuscì a trattenere le lacrime che gli rigavano l’armatura, luccicando sotto i raggi del sole, mentre correva. E anche Aiolos finì di aspettare e gli corse incontro. Le loro braccia si unirono ed i loro corpi si strinsero. Aiolia avrebbe voluto poggiare il suo viso contro il petto del fratello eppure, adesso che gli era vicino, notava che era diventato più alto lui del fratello. Si limitò a poggiare la testa sulla sua spalla il leone ed Aiolos lo strinse a sé.
“Quanto tempo è passato… Per quanto tempo ho dovuto vivere da solo… Io sono contentissimo di poterti avere di nuovo vicino Aiolos!”
Mormorò Aiolia e il sagittario gli scompigliò bonariamente i capelli.
“Diciotto anni sono tanti, non è vero fratellino?” Aiolos riuscì a sbiascicare solo quelle poche parole, poi dai suoi occhi cominciarono a scivolare goccie d’acqua calda e salata… Dopo tanto tempo il sagittario dorato aveva pianto di nuovo, ma questa volta erano lacrime di felicità.



Ok, mi rendo conto che il capitolo non è venuto un granchè… Ma spero vi sia piaciuto comunque^^ e vi ringrazio ancora per le splendide recensioni, siete fantastici^^


Passo ora a rispondere personalmente alle persone che mi hanno recensita questa volta:
@SHUN DI ANDROMEDA: sono contenta che sei tornata a recensireeee!!! Grazie mille davvero per i complimenti ^//^
@Lady Of Evil Nanto86: anche tu sei tornata a recensire^^ grazie mille anche a te per la recensione^^
@stellarium: e questa volta Aiolia ha incontrato Aiolos^^ contenta? Spero di sì^^ fammi sapere con una recnesione ^.^
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: White Gundam