Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: _Li_    27/08/2016    0 recensioni
Tutti si immaginano il Paradiso come un enorme distesa di nuvole bianche, un luogo etereo lontano anni luce dal mondo mortale.
Non è proprio così.
Il Paradiso è un enorme fortezza dorata circondata dal mare. [...] Le nuvole ci sono, è vero, ma si trovano in cielo, esattamente come le vediamo noi dalla Terra. Questo perché sono esattamente le stesse che vediamo noi dalla Terra.
Infatti il Paradiso
è sulla Terra.
Un luogo etereo più reale di quello che pensiamo. Un Paradiso che non è poi così perfetto.
E degli Angeli forse più umani di quanto possiamo credere.
[Seconda classificata al contest Fantasy styles - Mille sfumature dell'immaginario indetto da onlyfanfiction sul Forum di EFP]
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Are we human or are we angel?

CAPITOLO I
 
 
PARADISO
 
~
Le torce illuminavano a giorno l’intera stanza.
Jeremy entrò senza bussare e si avvicinò silenziosamente ad Eric, intento a leggere un libro sulla poltrona. Gli sembrò di intravedere un foglietto di carta tra le pagine, ma prima che potesse anche solo dire una parola Eric chiuse di scatto il libro e si voltò nella sua direzione.
“Che vuoi?”
“Dobbiamo andare. È arrivato uno nuovo e dobbiamo occuparcene noi.”
 “Un altro Angelo?” Eric sbuffò, ma fece come gli era stato ordinato. Si alzò dalla poltrona e rimise il libro al proprio posto sullo scaffale.
“Speriamo almeno sia una bella ragazza.”
Infilò le mani in tasca ed uscì dalla stanza. Jeremy lo seguì con lo sguardo finché non lo vide svoltare l’angolo, poi si avvicinò lentamente allo scaffale. Riprese il libro appena sistemato, una vecchia edizione de I viaggi di Gulliver, e scorse rapidamente le pagine.
Non trovò nulla.
 
Quando raggiunse la Stanza del Risveglio, Eric era appena entrato. Gli rivolse un sorriso sornione.
“Però… È carina.”
La ragazza li fissava con occhi sbarrati, palesemente confusa e leggermente spaventata.
“Che è successo? Dove mi trovo? Chi siete voi?”
“Benvenuta in Paradiso, baby.”
“Cosa?”
Jeremy gli lanciò un’occhiata piena d’odio, ma Eric si limitò a sorridere.
“Tranquilla. Va tutto bene.”
“Che vuol dire Paradiso?”
“Esattamente quello che vuol dire.” Con le mani in tasca, Eric si avvicinò a lei. “Questo è il Paradiso. E tu sei morta.”
La ragazza andò visibilmente in panico. Iniziò a respirare in modo più affannoso e Jeremy si affrettò ad andarle vicino, poggiandole una mano confortante sulla spalla.
“Calma, calma. Va tutto bene. Respira profondamente. Ecco, così… Io mi chiamo Jeremy. Tu come ti chiami?”
Lei lo fissò con gli occhi pieni di lacrime.
“Io… Claire. Mi chiamo Claire. Ma cosa… che vuol dire…?”
“Mi dispiace per l’idiota qua a fianco. Purtroppo però ha ragione. Sei morta Claire.”
“Morta… Ma come…? Cosa…?”
“Qual è l’ultima cosa che riesci a ricordare?”
“Io… Un bus credo. Stavo attraversando la strada di corsa e poi un bus… poi ero in una stanza scura. Poi non so… Ma quindi è tutto vero? Io…”
“Mi dispiace Claire. È tutto vero purtroppo. Tu sei morta, come sono morto io e come è morto Eric.”
La ragazza lanciò uno sguardo ad Eric, fermo di fronte a lei. Jeremy continuò.
“Sei morta, ma non sei sparita. La tua anima è ancora qua.”
“Qua…?”
“In Paradiso.” S’intromise Eric “Te l’ho detto no?”
“Paradiso? Ma io non sono credente. Come…?”
Jeremy sorrise. “Il Paradiso non ha nulla a che fare con l’essere credenti, Claire. Il Paradiso esiste da sempre. Chiunque può arrivarci. La maggior parte è solo di passaggio, viene semplicemente portata qui e poi passa oltre.”
“Oltre?”
“Oltre. Nessuno sa cosa ci sia oltre, ma quello è il nostro destino. Altre anime invece vengono scelte per restare, per essere guide degli altri. Diventano Angeli. È quello che siamo noi. È quello che sei te.”
Claire lo fissò sempre più stupita.
“Angeli? Io sono un Angelo?”
Spostò lo sguardo verso Eric e poi tornò su Jeremy, che le sorrise nuovamente.
“Tranquilla, ci vorrà un po’ di tempo ma presto capirai ogni cosa. Ci siamo passati tutti, ma vedrai che ti troverai bene qui.”
Le fece l’occhiolino.
“Dopotutto questo è il Paradiso.”
 
 
~
Jeremy raggiunse Claire nel momento stesso in cui Eric se ne andava. Il ragazzo sorrideva tranquillo, lei invece sembrava furiosa.
“Tutto bene?”
Lei sbuffò irritata. “Lasciamo stare va. Quel pezzo di… Ok, ok. Sono calma.” Fece un respiro profondo e chiuse gli occhi. Era così buffa che Jeremy scoppiò a ridere e lei sorrise con lui.
“Allora, cosa dovevi dirmi di tanto importante Jeremy?”
“È passato un bel po’ di tempo da quando sei arrivata qua. Ormai ti sei adattata e ambientata. È giunto finalmente il momento di darti un compito.”
Gli occhi di Claire si illuminarono.
“Vuoi dire che finalmente avrò il mio ruolo?”
“Esatto!”
Jeremy sorride divertito, godendosi quell’attimo di suspense e la faccia impaziente di Claire.
“Che ne dici di essere un Raccoglitore?”
Lei spalancò gli occhi. “Vuoi dire che potrò ritornare sulla Terra?”
Jeremy annuì.
“E aiutare le anime a passare oltre?”
“Già!”
“Oddio è fantastico! Quando posso iniziare?”
“Presto.”
“Presto?”
“Diciamo subito?”
 
La Stanza del Passaggio era totalmente deserta. Claire si guardò attorno confusa.
“Come mai non c’è nessuno?”
“Diciamo che sono riuscito a convincerli a lasciarci soli per cinque minuti.”
Jeremy le fece l’occhiolino e Claire arrossì leggermente. Con una mano lui le indicò le pareti: erano interamente occupate da migliaia di piccole sfere di vetro. Erano tutte uguali, tutte opache. Una sola faceva eccezione, risplendendo di una luminosa luce dorata e pulsante. Jeremy le si avvicinò.
“Questa qui è la tua destinazione. Vieni, toccala.”
Claire si avvicinò e allungò la mano destra, prendendo la piccola sfera sul palmo. Non appena la sfiorò, la luce si fece più intensa per un secondo e poi sparì. L’immagine di un grande prato con un laghetto al centro le balenò in testa. Non l’aveva mai visto prima eppure le sembrava di conoscerlo da sempre. Quando si voltò Jeremy la stava fissando divertito.
“Hai visto qualcosa, vero?”
Lei annuì.
“Ecco, quella è la tua destinazione. Ora non devi fare altro che raggiungerla.”
“Come?”
“È facile.” Jeremy le si mise di fronte poggiandole le mani sul volto. Claire arrossì nuovamente, ma lui non ci fece caso. “Chiudi gli occhi e concentrati sull’immagine. Ripensa ad ogni suo dettaglio, alle sensazioni che hai provato, alle cose che hai visto, ai rumori che hai sentito. Pensa di trovarti lì in questo esatto istante.”
Aspettò qualche secondo e poi staccò le mani dal suo volto.
“Ora apri gli occhi.”
I raggi del sole si riflettevano sulla superficie del lago al centro di un enorme prato verde. Claire non credeva ai suoi occhi.
“Ma come…?”
“La Stanza del Passaggio è l’unico luogo di collegamento con la Terra. Da lì puoi raggiungere ogni luogo del mondo, purché tu lo conosca. Le sfere di luce sono proprio il collegamento tra la conoscenza dell’Oracolo e noi. Vedendo quell’immagine tu hai conosciuto questo luogo, l’hai fatto tuo e sei riuscita ad arrivarci. Facendo così puoi andare ovunque: sulla cima del monte Everest, nel palazzo della regina d’Inghilterra, sul ponte di Brooklyn. Che, per inciso, è uno dei miei posti preferiti.”
“Tutto questo è incredibile…”
“Già… L’ho provato migliaia di volte, ma continuo ancora a stupirmi di quanto possa essere fenomenale l’Oracolo.”
Le sorrise, ma vide che lei lo fissava leggermente imbarazzata.
“Jeremy, posso farti una domanda?”
“Spara.”
“È abbastanza personale.”
“Tranquilla. Fosse stato Eric mi sarei preoccupato, ma con te non ci sono problemi!”
“Da quanto tempo sei qui?”
“Qui intendi in Paradiso o in questo preciso luogo? Perché in questo parco saranno sì e no 90 secondi, in Paradiso un po’di più.” Le sorrise divertito, ma non riuscì a non provare una vena di malinconia ripensando alla sua vita terrena.
“Sono morto a ventidue anni, di malattia. Il tempo scorre sulla Terra, ma non in Paradiso. Più tempo si passa lassù, più si perde la percezione di quanto ne sia davvero trascorso. E da quando sono entrato a far parte delle guide non torno più così spesso sulla Terra. Le guide si occupano di addestrare i nuovi Angeli” si affrettò a spiegare vedendo lo sguardo confuso di lei “oltre che a fungere da tramite tra i Raccoglitori e l’Oracolo e i suoi consiglieri. Passiamo molto tempo in Paradiso, quindi scendo di rado sulla Terra. Ogni volta mi stupisco di quanto le cose siano diverse.”
Si avvicinò ad una panchina dove un signore era intento a sfogliare un giornale. Si avvicinò alla sua spalla per sbirciare una pagina e l’uomo non si accorse di nulla.
“Per rispondere alla tua domanda” concluse “ora dovrei avere 45 anni.”
Jeremy si rialzò e le sorrise, ma trovò Claire intenta a torturarsi una mano fissandosi le scarpe. Le si avvicinò e alzò una mano verso il suo viso. Poi le pizzicò una guancia. La ragazza sobbalzò e lui scoppiò a ridere.
“Forza! È ora di andare a lavorare! Non penserai certo di aver finito qua?”
La lasciò imbambolata a massaggiarsi una guancia e riprese a camminare. La sentì ridacchiare e pochi secondi dopo era di nuovo affianco a lui. La sbirciò con la coda dell’occhio: doveva ammettere che era proprio carina.
 
 
~
La Fiamma splendeva imponente di fronte a loro. Eric la fissava con sguardo annoiato, Claire preoccupato. La ragazza teneva delicatamente tra le mani una piccola sfera luminosa e azzurrognola.
“Quindi devo solamente lasciarla andare e l’anima passerà oltre?”
“Già.” Rispose Eric trattenendo uno sbadiglio “Non è difficile.”
“Perché devi sempre essere così?”
“Così come?”
“Così insopportabile! Come se ogni cosa ti desse fastidio!”
“Forse sei tu che mi dai fastidio.”
“E allora vattene e smettila di seguirmi!”
“Lo farei se potessi. Ma è il mio compito.”
“Ragazzi, ragazzi!” Jeremy intervenne sorridendo, prima che le cose diventassero troppo pesanti “Avanti su, siamo qui per altri motivi. Abbiamo un lavoro da terminare.”
Claire arrossì ed Eric sbuffò.
“Hai ragione, Jeremy. Scusa. Se solo quest’idiota non fosse così insopportabile…”
“Ha parlato la principessa.”
Claire si voltò verso di lui, fulminandolo con lo sguardo, ma in quel momento Eric si allontanò.
“Io me ne vado. Buon divertimento!”
La ragazza si trattenne due secondi e poi scoppiò.
“Non lo sopporto più!”
Jeremy scoppiò a ridere.
“Tranquilla, ci farai l’abitudine. In fondo non è così male.”
“Dubito.”
Claire fece un passo in avanti ed avvicinò le mani alla fiamma. La sfera di luce si agitò tra le sue mani.
“Ora devi solo lasciarla andare” Spiegò Jeremy “e lei troverà da sola la strada.”
Aprì le mani e la sfera vibrò per un secondo tra le sue dita, prima di alzarsi in volo e venire avvolta dalla fiamma.
“Ottimo. Hai appena salvato la tua prima anima.” Jeremy le sorrise con calore. “Ora sei a tutti gli effetti un Angelo.”
 
 
 
 
INFERNO
 
~
Il finimondo scoppiò all’improvviso.
Jeremy cercò dappertutto ed infine trovò Claire nella Cittadella maggiore, immersa a leggere un libro. Doveva avere un aspetto davvero sconvolto perché lei lo fissò spaventata.
“Jeremy, che succede?”
“Dobbiamo andare. Ora!”
Iniziò a correre verso la torre e sentì i passi di Claire che si affrettava a seguirlo.
“Jeremy! Perché stiamo correndo? Che succede?” chiese lei col fiatone.
Jeremy non rispose. Era troppo preoccupato per quello che avrebbe potuto trovare.
“E perché ci siamo solo noi? Dove sono gli altri? Dov’è Eric?”
Jeremy la fissò solo un secondo.
“Lo scopriremo presto.”
 
L’ultimo piano della Torre era in subbuglio. I consiglieri dell’Oracolo correvano su e giù dispensando ordini agli Angeli guida. Nessun Raccoglitore era presente, ad eccezione di Claire.
Jeremy vide Margareth, uno dei consiglieri, intenta a parlottare in un angolo con un altro Angelo. Accelerò per raggiungerla, ma improvvisamente si sentì afferrare per un braccio. Claire aveva lo sguardo serio e determinato.
“Jeremy. Che sta succedendo? Perché c’è tutta questa confusione? Dimmelo.”
“Hanno rapito l’Oracolo.”
“… Come?”
“L’hanno rapito. L’Oracolo è sparito.”
“Ma… perché?”
“Per distruggere ogni cosa.” Jeremy la fissò. “Se l’Oracolo muore tutto questo mondo è destinato a scomparire. Non ci saranno più Angeli e nessun’anima passerà mai più oltre. Sarà la fine di tutto. E non è neppure la parte peggiore…”
Claire lo fissava con occhi spalancati.
“Cosa vuoi…?”
“È stato Eric.”
 
 
 
 
~
Jeremy correva ininterrottamente su e giù per le scale, aprendo ogni porta ed entrando in ogni stanza almeno tre volte, ma di Eric nessuna traccia. I consiglieri gli avevano detto che era stato avvistato attorno all’ultimo piano della torre. Doveva assolutamente trovarlo prima che l’Oracolo morisse, ormai non c’era più tempo. Imboccò un corridoio fiocamente illuminato e lì si bloccò.
Eric teneva Claire per un braccio e la schiacciava al muro. Ai loro piedi c’era il corpo di un ragazzino pallido dai capelli scuri. Jeremy riconobbe in lui l’Oracolo.
Senza pensarci un secondo si fiondò sui due Angeli, spingendo Eric a terra e mettendosi tra lui e la ragazza. Si voltò poi verso Claire e le prese il volto tra le mani, scrutandola da capo a piedi.
“Stai bene?”
Lei annuì. Un rumore alle sue spalle lo fece sobbalzare. Eric si stava rialzando, ma con un ringhio Jeremy gli fu subito addosso.
“Che cosa diavolo ti è preso?”
Eric lo fissò serio, ma dai suoi occhi traspariva una vena di tristezza.
“L’ho fatto per noi, Jeremy.”
“Per noi? Per noi?? Ah, quindi vorresti distruggere tutto per noi?”
“Non dire stronzate, Jeremy!” Eric lo spinse via. “Come potrei distruggere qualcosa che non esiste? Nulla di ciò che ci circonda è reale!”
Jeremy lo afferrò per la maglietta e lo spinse al muro.
“Noi siamo reali!”
I due si fissarono in silenzio per qualche secondo. Poi Eric distolse lo sguardo.
“Ormai è troppo tardi.”
Jeremy finalmente lo lasciò ed Eric si accasciò a terra.
Ogni cosa era finita. Quel mondo presto sarebbe scomparso e loro con lui. Jeremy si voltò verso Claire, rimasta immobile appoggiata al muro. Aprì bocca per dire qualcosa, ma proprio in quel momento sopraggiunse uno dei consiglieri dell’Oracolo, completamente trafelato. Lanciò una rapida occhiata ai tre Angeli di fronte a lui e poi al corpo senza vita a terra. Jeremy lo fissò a sua volta e gli occhi gli si riempirono di lacrime.
“Non ho fatto in tempo. È finita. Non… Non sono riuscito a fare nulla.”
L’uomo gli poggiò una mano sulla spalla. Poi sorrise.
“Non è finita.”
Jeremy lo fissò confuso.
“Siamo riusciti a recuperare un nuovo Oracolo.”
 
 
~
La riunione fu breve e concisa. Jeremy venne a sapere che subito dopo il rapimento una squadra di Angeli guida era scesa sulla Terra alla ricerca di un nuovo Oracolo. Fortunatamente le informazioni sulla sua possibile locazione si erano dimostrate corrette.
“È stato Eric ad uccidere il vecchio Oracolo?” chiese Jeremy. Il tono di voce neutrale riuscì a nascondere la delusione nei confronti del suo ex collega. Margareth scosse la testa.
“La sua esistenza era ormai al termine. Fortunatamente la squadra è riuscita a recuperare il nuovo Oracolo prima della sua morte.” spiegò “L’energia della Fiamma che era in lui ha trovato un altro corpo adatto e non è andata perduta; questo le ha permesso di continuare a vivere.” Sorrise mestamente “Ha permesso a tutti noi di continuare ad esistere.”
Jeremy annuì lentamente. Passò il resto del tempo in assoluto silenzio ascoltando i consiglieri e l’Oracolo parlare. Quest’ultimo aveva una voce irreale e flebile, come se non provenisse da quel corpo. Era la prima volta che lo sentiva parlare e Jeremy ne fu alquanto inquietato.
In pochi minuti i consiglieri decisero cosa dire a tutti gli Angeli e soprattutto cosa non dire. Decisero anche cosa ne sarebbe stato di Eric. Jeremy non approvava molto la decisione scelta, ma capiva che era l’unica alternativa per non perdere tutto quello che avevano così faticosamente costruito. Per non perdere quella seconda possibilità che gli era stata offerta.
 
Quando uscì trovò Claire fuori dalla porta. Si incamminarono fianco a fianco verso le scale.
Claire gli lanciò una rapida occhiata.
“Stai bene?”
Jeremy le sorrise stancamente.
“Diciamo di si.”
“… Che ne sarà adesso di Eric?”
“Se ne occuperanno i consiglieri.”
“È possibile eliminare uno spirito?”
Jeremy si bloccò e la fissò leggermente confuso.
“Come mai questa domanda?”
Claire si strinse nelle spalle, sorridendo con aria triste.
“Dopo quello che ha fatto potrebbero seriamente farlo. Se fosse possibile.”
Jeremy sospirò.
“Non sono domande che dovremmo porci.”
Ripresero a camminare in silenzio. Mentre stavano per uscire dalla torre Jeremy parlò.
“Claire.”
“Si?”
“Diventa Angelo guida con me.”
Lei si bloccò di colpo, fissandolo confusa.
“Io?”
Jeremy la superò camminando lentamente. “Saresti perfetta. Ormai sai tutto quello che serve e so che saremmo una grande coppia. Dopotutto qui sei sempre stata con me e…”
Lasciò la frase in sospeso.
Claire rimase in silenzio qualche secondo prima di rispondere.
“Non so che dire. Io… Devo pensarci su.”
Jeremy le sorrise brevemente. Gli sarebbe piaciuto passare il resto dei suoi giorni accanto a lei, ma capiva che non poteva forzarla. Annuì semplicemente, prima di allontanarsi.
 
 
~
La notte era giunta sulla Terra. Jeremy si trovava sulla cima di un pilone del ponte di Brooklyn: essere un Angelo aveva molti vantaggi, tra cui quello di poter raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili. Quello era uno dei suoi posti preferiti e Jeremy ci andava spesso per riflettere in tutta tranquillità.
Aveva passato le ultime quattro ore lì, a fissare il cielo che man mano diventava sempre più scuro e a pensare. Tra poche ore Eric sarebbe sparito per sempre. Lo stesso Eric che gli aveva insegnato ad essere una guida. Lo stesso Eric con cui aveva riso molte volte in quello stesso posto. Lo stesso Eric che aveva quasi distrutto ogni cosa.
Finta vita? Forse era vero.
Sicuramente, però, era meglio quella finta vita all’idea di scomparire chissà dove, senza sapere cosa sarebbe successo. Dopotutto era stata proprio questo a permettergli di avere una seconda possibilità, di fare quello che non aveva mai potuto fare sulla Terra, rinchiuso in quell’ospedale.
Sobbalzò quando qualcuno gli appoggiò una mano sulla spalla. Voltandosi vide Claire che gli sorrideva dolcemente.
“Come hai fatto a trovarmi?”
“Mi hai portato qui una volta. Hai detto che è il tuo posto preferito, soprattutto quando sei giù.”
Jeremy sorrise, leggermente imbarazzato, e Claire continuò.
“Ho riflettuto sulla tua proposta.”
“Quindi?”
“Eric è stato il tuo compagno per anni. Lui aveva esperienza, ti conosceva meglio di chiunque altro e sapeva sempre cosa bisognava fare.”
Jeremy fissò il cielo.
“Ma Eric ormai non c’è più.”
“Lo so. Per questo dovrai avere pazienza con me fino a che non raggiungerò il suo livello.”
Il ragazzo si voltò verso di lei, stupito, e Claire ridacchiò.
“Diventerò un Angelo guida con te.”
Gli si sedette accanto e Jeremy sorrise radioso. Ora più che mai era grato di avere quella finta vita.
Le prese una mano tra le sue e la strinse forte, tornando a fissare le luci della città.
In cielo le stelle splendevano luminose.
 
 
 
Are we human or are we angel?
~ Angel   

 

       
 
 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: _Li_