Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: YukiWhite97    28/08/2016    1 recensioni
Storia ambientata sei anni dopo la fine del film.
Elsa è ormai regina e governa sul regno di Arendelle con saggezza, nonostante la giovane età. La ragazza però si porta dietro un segreto che l'ha profondamente segnata, di cui solo Anna e Kristoff sono a conoscenza. Questo segreto le viene ricordato ogni qualvolta che guarda negli occhi il figlio Helge, principe illegittimo avuto da un uomo sconosciuto.Il suo cuore verrà messo nuovamente alla prova quando farà la conoscenza di Jack Frost, spirito dell'inverno e dotato come lei di poteri sensazionali.
Cosa si nasconde dietro l'apparente perfezione della regina dai poteri di ghiaccio?
E la sua famiglia riuscirà a rimanere unita dinnanzi a tutte le minacce che incomberanno su essa?
.
Jelsa - Kristanna - Accenni Helsa
ATTENZIONE: Alcuni capitoli potrebbero salire al rating giallo
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Hans, Kristoff, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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13 - Amore e odio

"Hans!" - ripeté ancora una volta Elsa, completamente incredula.
"Elsa - sussurrò l'altro - ma cosa... stai facendo?"
La regina si levò immediatamente su, togliendosi la neve di dosso.
Proprio il momento più adatto.
"Emh... posso presentarti il mio amico Jack Frost?" - domandò nervosamente.
Il guardiano si fece avanti, con un'espressione poco piacevole sul viso. Non aveva certo dimenticato del ruolo che, secondo lui, Hans occupava, ovvero quello del cattivo di cui si sarebbe vendicato.
"Jack" - lo chiamò Elsa, scorgendo il suo sguardo stranamente attonito.
"Sì, emh.. piacere mio" - borbottò quest'ultimo assottigliando lo sguardo.
"Principe Hans delle Isole del Sud - si presentò a sua volta l'altro - e tu da quale regno vieni? Non mi pare di averti mai visto"
"Io non vengo da nessun regno" - mormorò impercettibilmente.
"Ah, molto divertente - rise l'altro - Elsa, scusa se ti ho interrotto, ma avrei bisogno di parlare con te"
"Con me? Un'altra volta?
"Emh sì - disse l'altro porgendogli la mano - è proprio necessario. Fidati di me"
Nello stesso istante in cui Elsa sfiorò la sua mano, Jack avvertì gli occhi e l'intero viso andargli in fiamme. Non avrebbe più permesso ad Hans né a nessun'altro di toccarla, nonostante non avesse alcun diritto, nonostante fosse rimasto lontano per anni, avrebbe rimediato all'errore che aveva fatto, ovvero quello di andarsene.
Helge, con gli occhi spalancati, si rese effettivamente conto del cambiamento d'espressione di Jack Quest'ultimo rimase immobile, non fece nulla mentre i due facevano per allontanarsi da lui. O almeno apparentemente.
I fiocchi di neve, che fino a quel momento erano scivolati con dolcezza sul terreno, avevano preso a cadere più forte, quasi con violeza, come premunire un'imminente tempesta. Il principe intuì immediatamente che quella fosse opera del guardiano.
"Jack! - esclamò - aspetta, cosa stai facendo?"
L'altro però parve ignorarlo completamente. In quel momento non vedeva nulla, accecato dalla gelosia e dalla voglia di vendicare la ragazza che si era ripromesso di proteggere.
Gli puntò il bastone contro. Come avrebbe voluto raggelargli il cuore. Con questo pensiero, andò per colpirlo. In quello stesso istante Elsa si rese conto di ciò che stava accadendo. Si voltò e le bastò una frazione di secondo per capire cosa stesse succedendo. A sua volta mosse la mano, cercando almeno di deviare quell'attacco. Riuscì nel suo intento, ma Hans fu comunque preso di mira. Per sua fortuna però, il suo cuore non fu sfiorato. Il principe si limitò ad accasciarsi al suolo, più debole che mai.
"Oh, Hans! - esclamò Elsa cercando di sorreggerlo - Jack! Che cosa hai fatto?"
Solo in quell'attimo il guardiano si rese conto del gesto di odio a cui si era lasciato andare. Quelli come lui avrebbero dovuto proteggere il prossimo, buono o cattivo che fosse. Lui invece si era lasciato guidare da dei sentimenti quali odio e amore.
Avvertì alle sua spalle la pesante presenza di Helge, che lo fissava con gli occhi spalancati ed un'espressione spaventata.
"Helge"- lo chiamò allungando una mano.
"Tu - sussurrò - tu sei cattivo. Perché l'hai fatto?"
Il guardiano a quel punto si chinò, poggiandogli una mano sulla spalla.
"Ascolta - disse tenendo lo sguardo basso - sono uno spirito, ma non sono perfetto. Anche io posso commettere errori, specie se sono guidato dai sentimenti. E che a volte... per proteggere chi amiamo finiamo con il fare cose stupide"
Helge lo guardò ancora, non riuscendo a capire cosa volesse dire. Non poteva sapere che dietro le sue parole vi si nascondesse un grande sentimento nei confronti di Elsa. Tutto ciò che vedeva era soltanto qualcuno che aveva provato a fare del male a suo padre.
"Sei cattivo - ripeté nuovamente - e sei pericoloso!"
Dicendo ciò si sciolse dalla sua presa, correndo via.
"Helge!" - provò a richiamarlo, invano. Alle sue spalle, Elsa stava aiutando Hans, aveva assolutamente bisogno di cure, al caldo.
Il guardiano rimase lì, immobile, in balìa della sua stessa tempesta.

Elsa rientrò a fatica a palazzo, e quando fece ciò, ad accoglierla vi fu sua sorella Anna.
"Elsa - la chiamò - hai lasciato i bambini a giocare da sol.... CHE COSA SUCCEDE?!"
"E' una storia lunga - si limitò a rispondere - ho bisogno di portarlo in un posto al caldo"
"Hans... qui?" - balbettò.
"Anna, sta molto male!" 
"Va bene, va bene, allora va!" - rispose nervosamente. La principessa più piccola ebbe la sensazione che quell'evento non avrebbe portato a nulla di buono.
La regina riuscì a condurre Hans in una delle stanze, facendolo poi stendere. Sembrava stare molto male, la sua pelle era gelida e il respiro flebile.
"Anrà tutto bene, Hans - gli disse - fortunatamente ho deviato l'attacco. Vuoi qualcosa di caldo da bere? Se vuoi posso andare a prendertela"
Ella fece per muoversi, ma prontamente Hans, nonostante fosse senza forze, allungò il braccio, afferrandola da un polso. La ragazza rimase immobile, assolutamente stupita.
"Rimani... qui..." - gemette l'altro. Nell'udire quella flebile richiesta, Elsa sentì il proprio cuore cominciare a battere a mille. Hans la voleva a suo fianco e non aveva idea se ciò le facesse piacere o meno. Sapeva solo che lui la stava toccando e questo scatenava in lei mille mila sensazioni diverse.
Decise di rimanergli accanto, come aveva richiesto.

Poiché assieme al gelo anche la notte era calata, Anna era andata in camera di sua figlia per darle la buonanotte. Aveva provato anche ad andare a trovare Helge, ma niente da fare, il bambino si era chiuso in camera e non aveva intenzione di uscire.
"Il principe Hans morirà?" - domandò ingenuamente Aurora.
"Oh tesoro, no che non morirà. Non è nulla di grave" - cercò di tranquillizzarla.
"Ma allora perché Helge si è tanto arrabbiato. Io non riesco a capire" - sospirò avvilita.
Anna si portò una mano sul viso, abbastanza in difficoltà. Era palese dell'affetto che Aurora provasse nei confronti del cugino e sapeva che il non poterlo aiutare la faceva star male.
"Purtroppo la situazione di Helge non è facile. Ha bisogno di qualcuno che gli stia accanto, che gli dia consigli... e tu sei la persona più adatta"
"Ma non mi ascolta mai!" - borbottò a braccia conserte.
La principessa ridacchiò.
"Beh, tu devi continuare a insistere. Vedrai che un giorno, al momento opportuno, ti restituirà il favore"
Aurora sorrise contenta a quelle parole.
"Oh, cielo! - esclamò a quel punto Anna, sussultando - Jack, ti sembra modo di comparire?"
Aurora sollevò leggermente il capo, rendendosi effettivamente conto che il guardiano si trovava in piedi sul davanzale della finestra.
"Scusate" - sussurrò tristemente.
"Ciao Jack! - salutò allegramente Aurora - sei venuto a darmi la buonanotte?"
"In realtà, piccola Aurora, sono venuto qui a darvi il mio addio"
"Aspetta, che? - domandò Anna - perché dovresti andartene?"
"Hans - sussurrò - è colpa mia se sta male. Ha ragione Helge, io sono pericoloso, sono instabile e non riesco a controllarmi"
"Fermo, fermo, fermo! Tu non sei pericoloso! Lo vuoi sapere cos'hai? Sei innamorato, ecco, l'ho detto! E non sopporti l'idea di vedere Elsa con un altro, è più che normale!"
"Anche se fosse non possiamo stare insieme - sospirò - è evidente che nel suo destino vi è lui"
Anna a quel punto, dinnanzi a quel suo tono, non seppe più cosa dire. Un'espressione di tristezza dipinse il suo volto.
"Ti prego, Jack - lo supplicò Aurora - non te andare. Abbiamo tutti bisogno di te, soprattutto Helge!"
"Starà meglio senza di me, sia lui che Elsa - sospirò - mi dispiace"
Anna si portò le mani sul cuore, mentre lo osservava andare via. Davvero poteva finire tutto così? No, non poteva crederci. Elsa e Jack erano legati da un legame indissolubile  e nel profondo sapeva che neanche ciò che stava accadendo li avrebbe separati.

Elsa era rimasta accanto ad Hans, il quale pareva stare dormendo. La regina lo aveva osservato a lungo, ricordando tutti i bei momenti passati... e anche quelli brutti. E pensare che il principe aveva lasciato le sue terre solo per lei, per Helge.
Lui stava cercando di riconquistarla. Ma lei non sapeva cosa pensare. Non era solo il problema delle sue ferite, ce n'era uno ancora più grande, i suoi sentimenti.
Stare con Hans sarebbe stato "giusto" poichè avrebbe completato la sua famiglia. Ma stare con Jack avrebbe significato seguire il suo istinto, il suo batticuore ogni volta che il guardiano la sfiorava. Avrebbe significato seguire quella promessa, fatta da bambina, per quanto assurda potesse essere.
Udì ad un tratto il principe tossire.
"Hans?" - lo chiamò.
Egli sollevò lo sguardo, sorridendo.
"Grazie per essermi rimasta accanto"
"Oh, non ringraziarmi. Mi spiace per quello che è successo. Non so cosa sia preso a Jack..."
"Io invece credo che qualcuno si sia preso una bella cotta per te"
"Per me? Non dire assurdità"
"Perché è un'assurdità? Da quello che ho potuto vedere siete molto simili... e lui deve tenerci molto a te se è arrivato ad attaccarmi"
Incredibile, adesso anche Hans stesso si metteva a parlare di cose strane.
"Beh... comunque non accadrà più..." - rispose semplicemente.
"Elsa - fece Hals prendendole una mano - sono venuto fin qui per voi e non ho intenzione di arrendermi tanto facilmente. Ai tempi sono stato uno stupido, irrimediabilmente. So che mi hai già detto di no, ma te ne prego. Potresti provare ad immaginare un futuro... insieme a me?"
Quella semplice richiesta rappresentava per Elsa qualcosa di impossibile. In quegli ultimi tempi si era resa conto di volere bene ad Hans, probabilmente non gli portava neanche più troppo rancore, nonostante un po' di paura che provasse nello stargli troppo vicino.
Ma quella cosa chiamata amore... Lei l'aveva provata un'altra volta, dopo sei anni. E l'aveva provata anche molti anni prima, quando era bambina, sol oche ai tempi non era stata in grado di capirlo.
C'era sempre stato Jack. Ogni cosa, ogni momento, aveva portato a questo e lei lo sapeva bene.
Chiuse gli occhi, allontanandosi dalla sua presa.
"Mi spiace Hans - sussurrò - non posso. Puoi essere il padre di Helge. Ma non puoi essere il mio amore, oramai"
La regina lesse negli occhi del principe una chiara delusione. Non poteva rimanere ancora con lui. Gli voltò le spalle e se ne andò.
Lo aveva fatto, lo aveva rifiutato, questa volta per sempre. Non poteva crederci.
Andò nelle sue stanze, richiudendosi dentro, affannata. Ci sarebbe stata una cosa di cui avrebbe avuto bisogno...
"Elsa..." - la chiamò un sussurrò. Ella si voltò.
"Jack..." - lo chiamò a sua volta, osservando la sua espressione triste.
"Come sta Hans?"  - domandò.
"Se la caverà. Ma tu? Che cos'hai?"
Egli tirò fuori un lungo respiro.
"Vado via, Elsa. Questa volta per sempre"
Elsa sentì il suo cuore spezzarsi.
"Cosa? Perché?"
"Per quello che ho fatto, è ovvio! - esclamò - io non dovrei fare del male a nessuno! E anche tu, starai molto meglio lontano da me. E' con Hans che devi stare"
Il suo tono la feriva, così come quelle parole. Non aveva avuto idea di ciò di cui aveva bisogno, finché non ce l'aveva avuto. E adesso, il pensiero di doverlo andare via per sempre, la faceva impazzire.
I suoi occhi si riempirono di lacrime e per la prima volta sentì dopo anni sentì di lasciarsi andare ad un gesto in particolare.
"No!" - esclamò abbracciandolo.
Jack rimase interdetto per qualche secondo.
"Elsa...?"
"Egoista - gemette l'altra, mentre le lacrime le rigavano il viso - come puoi andartene? Dicevi che ti saresti preso cura di me, di Helge, che ci avresti protetto! Vuoi rimangiarti la parola data?! Io non sopporto i bugiardi! Non puoi andartene"
"Elsa perché... perché..."
La regina sollevò lo sguardo e per qualche attimo si fissarono intensamente.
"Dillo che mi ami. So che è così" - sussurrò lei sulle sue labbra. Jack si sorprese molto nel sentirle dire ciò.
"Non importa ciò che provo io, ma ciò che provi tu"
"Io sento di amarti - sussurrò - da sempre"
"Davvero?" - domandò sorridendo.
Lei annuì, stringendo le braccia attorno al suo collo. Nonostante le violenze subite, con lui le veiniva incredibilmente naturale lo stargli così vicino.
"Ho bisogno di sapere che anche tu provi lo stesso"
Lui ricambiò la stretta, ancora più forte.
"Ti amo, Elsa" 
Da quella frase ne scaturì tutto. Questa volta fu Elsa stessa a baciarlo, lasciandosi andare ad una sensazione incontrollabile. Non era un bacio casto, ma uno di quelli passionali che in genere vanno dati solo alla persona che si desidera. Jack la stringeva gentilmente ma saldamente, come se non avesse voluto più lasciarla.
"Elsa - ansimò - non so se riuscirò a fermarmi"
"Non voglio che ti fermi"
"Ma... io non voglio toccarti... dopo tutto quello che..."
"Va tutto bene - lo tranquillizzò - non ho paura. Non con te. Con te mi sono sempre sentita al sicuro"
Il guardiano sorrise, baciandola nuovamente, certo di avere il suo consenso, la cosa più importante. Quella volta nessuno dei due sarebbe tornato indietro e, anche se ancora non lo sapevano, ciò li avrebbero resi ancora più uniti, in modo perenne.










Angolo mio
E danno fu fatto, gente! Mentre il povero Hans è in convalescenza, Jack ed Elsa se la spassano alla grande (mica scemi loro)
Ma adesso che i due si sono per così dire, uniti in anima e corpo, cosa succederà? E cosa più importante, Helge si asterrà dal fare qualche stupidaggine? Io dico prorpio di no U_U
a presto, gente! ^^


 
   
 
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