Fumetti/Cartoni europei > Huntik
Segui la storia  |       
Autore: marie52    28/08/2016    1 recensioni
Durante una missione solitaria, Zhalia viene rapita da delle misteriose figure.
Toccherà alla squadra Huntik, indagare sulla sua sparizione mentre ombre oscure sul passato di uno dei membri della squadra torneranno finalmente a galla.
Lo so vi ho scocciato con questa nuova versione della mia orribile fanfiction ma volevo cambiare molte cose che avevo approssimato nella mia storia.
I hope you enjoyed
marie52
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dante Vale, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 24: Morte e sotterfugi.
Oldenburg, Germania.
Prigione di massima sicurezza.
Giorni dalla scomparsa: otto
 
Paura.
Era l’unica emozione che provava.
L’unica che sentiva.
Gaby aveva paura.
Non aveva mai provato quella sensazione, nemmeno quando le suore la bastonavano.
Nemmeno quando veniva presa in giro per il suo accento straniero.
Fastidio, rabbia, ma mai paura.
Mentre scrutava le celle dei diversi carcerati, si stupì del fatto che i suoi compagni di viaggio non provassero niente.
Continuavano a camminare senza degnare di uno sguardo quei criminali, chiacchierando e scherzando sereni come se fossero passeggiando fra le strade tranquille di una città in un giorno tipicamente estivo dove il sole splendeva alto nel cielo.
Si stupì inoltre che non notassero gli sguardi di quei criminali, curiosi ma anche diverti.
Che non sobbalzassero ad ogni piccolo rumore.
Che non provassero paura.
Mentre camminava silenziosa, vicino al gruppo di cercatori, decise che era meglio pensare alla sua missione e alle prossime mosse da fare.
Sapeva che non avrebbe dovuto dire nulla su Amelié.
Era stata proprio lei a dire di non fare il suo nome.
E ,pensando alla sua probabile reazione sul fatto che fosse stata scoperta, sperò con tutto il cuore che non lo avesse saputo.
Anche perché sapeva che la morte sarebbe stata la soluzione più dolce in confronto a ciò che avrebbe fatto la cercatrice.
Inoltre si chiese il perché di quella visita a quella prigione.
Sapeva che qui era stato imprigionato uno fra i più portanti ex-cercatori dell’Organizzazione ma non vedeva quale fosse il nesso con la donna scomparsa.
Una voce, quella di una delle guardie, la riscosse
- Voi siete quelli della fondazione?-
- Si, siamo noi- rispose Lok scrutando la guardia.
- Che volete? A telefono avevate detto che si trattava di una vostra collega, Zhalia Moon.- chiese l’uomo mentre guardava non poco dubbioso il gruppo di cercatori.
- La nostra amica è scomparsa e qualche mese fa abbiamo scoperto che ha parlato con un vostro detenuto- disse Den con la voce tremante che non passò inosservata alla cercatrice dai capelli biondi.
Aveva già notato, nelle poche ore che aveva trascorso con loro, che ogni volta che si parlava di quel giorno, sia Harrison che il fratello erano ancora scossi.
Doveva essere importante per loro pensò per poi concentrarsi sulla conversazione davanti a lei.
- Il vostro detenuto si chiama Klause e speravamo di poterci parlare proprio oggi-
L’uomo sospirò mentre pensieroso, prese il telefonino per poter chiamare un suo collega.
Dopo qualche minuto passato fra diversi suoni ed esclamazioni, l’uomo salutò il vecchio amico per poi, con gli occhi tristi rivolgersi verso il gruppo.
- Temo che non sarà più possibile. Il detenuto della cella 5678, Klause, è deceduto circa un mese fa.-
 Ma Gaby si stupì di non vedere sul volto dei cercatori espressioni tristi quasi sconfortate.
Soprattutto sul volto dei suoi due amici, che sorridevano quasi beffardi.
- Avete ancora gli effetti personali del detenuto?-
L’uomo alzò un sopracciglio perplesso da quella domanda
- Ovviamente, nessuno è venuto a ritirare le sue cose-
- Allora ci faccia strada- concluse il cercatore dai capelli rossi seguendo la guardia.
Come pensavo si disse Gaby mentre sospirava questi sono tutti matti.
***
Il cellulare squillò lasciando confusa la donna a causa del fatto che non era un numero a lei conosciuto.
Titubante, rispose:
- Pronto?
- Sono io- disse la voce dall’altra parte quasi sussurrando- ascolta ti do le coordinate dove ci troveremo fra qualche giorno. Vieni a prenderci e vedi di non farti seguire.
La donna sospirò quando la telefonata finì.
Ma quel sospiro non era dato dall’angoscia o dalla paura.
Era un sospiro di liberazione, perché il piano che avevano progettato era andato bene.
Tutto era andato esattamente come avevano sperato.
Ancora qualche giorno pensò e poi potrò rivelare tutto anche a quei cercatori della fondazione.
 
 
Angolo autrice:
Ne approfitto per fare un piccolo annuncio: a causa della piega che sta facendo la storia credo che terminerò la mia storia fra più o meno cinque capitoli a meno che non mi venissero altre idee.
Spero non mi odierete
Un bacione
marie52
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Huntik / Vai alla pagina dell'autore: marie52