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Autore: Hao Sakura    28/08/2016    4 recensioni
Killua e l'autrice tornano con questa fic demenziale ambientata a casa Zaodyeck!
Tra denunce del WWF, sradicamenti delle foreste e cose malinconiche a non finire, la vostra sanità mentale scenderà a zero.
Buona Lettura!
Genere: Avventura, Demenziale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Illumi Zaoldyeck, Killua Zaoldyeck
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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ATTENZIONE!: Per chi è sensibile alla violenza, gli consiglio di andare direttamente al secondo paragrafo, tanto nel primo si vedranno torture, non ci saranno discorsi particolarmente importanti.
Per chi invece mi vuole bene, gli consiglio di prepararsi un anti stress, una sagoma di cartone   
ed un' ascia per smaltire la rabbia ^_^
Per chi invece è solo sadico e masochista ed ama la violenza, bé può incominciare a leggere!






L'autrice era stata rapita da una sagoma misteriosa, della quale non si conosceva ancora l'identità. La sopraccitata figura aveva portato la ragazza in una stanza raccapricciante ed è lì che sarebbero incominciati i guai.
Buio, solo buio. I suoi occhi non erano abituati all'oscurità e non riusciva a riconoscere i lineamenti del suo rapitore.
La porta si spalancò ed i due entrarono. Lei venne buttata bruscamente a terra, mentre il tizio misterioso prendeva su un tavolo una siringa e lo riempiva con del liquido. La ragazza era senza forze, non riusciva ad alzarsi. Improvvisamente sentì un fastidioso pizzichio sul braccio, la siringa era infilata nella sua pelle e sentiva la misteriosa sostanza entrare dentro di lei.
Fu allora che la vista cominciò ad abbandonarla ed il suo campo visivo si oscurava lentamente.
“Dannazione!Un sedativo.” pensò incapace di fare qualcosa, vedeva tutto completamente sfocato, le forze del suo corpo non erano abbastanza forti da combatterlo, così non ce la fece più e svenne.
Nelle sue orecchie ronzavano voci familiari, ma non riusciva ad identificarle.
Quando l'effetto del sedativo sparì, era ormai troppo tardi. Lentamente i suoi occhi si aprirono, ancora confusa e disorientata si guardò in giro, erano sempre nella stessa stanza, ma prima quelle cose non c'erano.
Si mise una mano sulla fronte e provò a ripensare ai fatti accaduti prima. Si sforzava a scavare nei suoi ricordi, ma nulla.
Poi improvvisamente si ricordò di tutto.
“Killua...il discorso...eravamo abbracciati e ci siamo addormentati...e c'era una figura,... una figura che mi ha presa e portata qui!Poi mi ha sedato e sono crollata a terra!Deve essere in quel momento che ha preparato tutto!
Ora ricordo!Devo uscire di qui, ma come? “ Elaborò nella sua mente.
Cercò di alzarsi da terra, ma c'era qualcosa che le impediva di muoversi liberamente...
C'erano tante piccole ventose attaccate   
su tutto il suo corpo.
“Ventose?A cosa servono?” si chiese mentre osservava il cavo a cui erano attaccate, con lo sguardo seguì il loro percorso e riuscì ad intravedere una strana macchina con tante leve e pulsanti, a cui erano attaccate .
Al comando non c'era nessuno.
“Devo togliermi queste ventose, uscire e trovare Killua!” si disse.
Provò a staccarle dal proprio corpo, ma invano. Era come se fossero incollate alla sua pelle.
Riusciva a percepire la superficie di gomma attaccata alle sue braccia. In realtà le aveva attaccate anche sulle gambe, sul torace ed anche sulla fronte. Riuscì a sciogliere il groviglio di fili e ancora con le ventose attaccate cercò di uscire da lì. Sbatté però, su qualcosa di duro. Cominciò a tastarlo con le mani e si accorse che era vetro...
fece dietrofront e si preparò a scappare dall'altra parte, ma anche lì c'era un parete di vetro...
era completamente circondata!Si trovava in realtà in una cupola quadrata di vetro, dove da sotto passavano  
i cavi delle ventose.
L'autrice non ci pensò due volte e caricò con una spallata la cupola,   
peccato che l'unico risultato che ottenne fu un enorme dolore.
Allora provò con un calcio, ma ancora invano. Quel vetro sembrava indistruttibile! Continuò a provare e riprovare, quando...
- Ti farai male seriamente, se continui ad accanirti così – disse una voce apparentemente familiare.
No, no. Non poteva essere lui!L'aria si caricò immediatamente di energia negativa ed una furia omicida investì la ragazza.
- Dovevo immaginare che fossi stato tu, Illumi... - rispose sprezzante
- Fammi uscire di qui subito!Lo scherzo è bello quando dura poco! - continuò lei
- Oh, invece io credo che lo scherzo sia appena cominciato, cara – disse con un sorrisetto malefico
- Che intendi farmi? - chiese poi seria.
Lui rimase in silenzio per un po', fissandola con i suoi enormi occhi a mandorla. Poi annunciò
- Voglio solo insegnarti come funzionano le cose qui - Sghignazzò malefico a quell'idea.
Invece l'autrice rimase a scrutarlo, qualsiasi cosa le avrebbe fatto non avrebbe mostrato segno di dolore o cedimento.
- Hai mai provato una scossa elettrica sulla tua pelle? - domandò poi
- No, mai – ammise la ragazza
- Capisco... -
Detto ciò si girò ed andò a sedersi al posto di comando della macchina con le levette ed i pulsanti.
- Vediamo come te la cavi con una scossa da 50 mila volt – annunciò cominciando a tirare leve ed a piggiare pulsanti.
Fu allora che premé un bottone ed alcune scosse elettriche attraversavano i cavi, fino ad arrivare alle ventose di gomma attaccate al corpo dell'autrice. Sentì un dolore lancinante pervadergli il corpo, strinse i denti. Sentiva ogni singola scossa nel proprio corpo.
Faceva male, molto male, ma resistette.   
Con aria di sfida alzò la testa in direzione di Illumi e lo guardò con odio, mentre l'elettricità attraversava il suo corpo.
- Non male, per essere la tua prima volta – ammise
- Vediamo che succede, se aumento la potenza a 100 mila volt! - disse sadico,
la ragazza si spaventò, quello sguardo...le faceva paura. Incapace di fare nulla, si preparò di nuovo al dolore.
Lo Zaoldyeck alzò un levetta, probabilmente modificava la potenza della scossa.
L'autrice stette in silenzio, ma non poteva mascherare il dolore che stava provando, glielo si leggeva in faccia.
Tutto il suo corpo venne pervaso di nuovo da scosse blu chiaro, a fatica rimaneva in piedi. Ormai aveva quasi perso le forze, stava per cedere. Chiuse gli occhi e si poggiò al vetro, era freddo... molto freddo. Se avesse continuato, non ce l'avrebbe fatta.
Quando stava per abbandonarsi a se stessa divorata dal dolore, le scosse diminuirono di colpo fino a scomparire.
Le ventose si staccarono da sole e la cupola si aprì. Illumi a passo lento si avvicinò a lei.
La quale non si mosse di un millimetro ed ancora poggiata al vetro, aspettò che lui si avvicinasse per tendergli un agguato e poter finalmente scappare e raggiungere Killua.
- Ti sei divertita? - domandò curioso
I loro visi erano a pochi centimetri di distanza, i due si guardavano con oddio e ribrezzo.
“Non ancora” pensò l'autrice
- Da morire – rispose ironica
- Oh, come sei dolce! -
“Non ancora “ si disse di nuovo
- Mi dispiace che questo bel visino si sia rovinato – mugugnò dispiaciuto e prendendo la faccia della ragazza tra le dita.
In effetti sul suo volto c'erano bruciature nere e cicatrici, così come sul suo corpo.
- Aspetta che Killua lo sappia e vedrai! - minacciò lei
- Ma lui non lo saprà mai! - rispose tranquillamente facendo un' espressione ebete
- Che ne sai? - disse a sua volta saccente con un sorriso
- Lo so, perché se proverai a dirgli qualcosa, Kilu verrà punito -
 A quelle parole l'autrice spalancò gli occhi. Ma cercò di ricomporsi subito
- E credi che Killua si faccia prendere così facilmente?Non è uno sprovveduto! - borbottò
- I mocciosi dovrebbero sapere quando è il momento di chiudere la bocca! - annunciò Illumi.
Anche se stava ancora sorridendo, si poteva comprendere il velo di minaccia in quella frase.
“ORA!” Urlò nella sua testa, con uno scatto anomalo la ragazza sorpassò lo sorpassò facilmente.
Avanzava a grandi passi verso la porta, era finalmente libera!
Mancavano pochi centimetri, quando Illumi, raggiunta l'autrice, non si parò sulla porta, negandogli ogni via di fuga e con un calcio nello stomaco la rispedì dall'altra parte del muro, facendola sbattere violentemente sulla superficie dura.
Le mancava il fiato, mai nella sua vita qualcuno le aveva inflitto un colpo così potente!
- Dove pensavi di andare? - chiese curioso Si mise una mano sullo stomaco tentando di non vomitare.
- Dovremmo passare al prossimo gioco!Che ne pensi fratellino? – disse facendo un cenno col capo  
verso una figura più bassa, Milluki...   
  - Sono d'accordo – sghignazzò il minore
- Bastardi... - mugugnò l'autrice, prima di svenire nuovamente

Sentiva un dolore lancinante nello stomaco, come se si frantumasse in due parti.
Si sentiva, però, incredibilmente leggera e sospesa nell'aria. Aprì gli occhi di scatto, guardandosi intorno. Erano in una stanza diversa, completamente vuota se non per delle scale e delle torce appese sul muro, che contornavano la stanza.
La ragazza era legata da delle catene, che le immobilizzavano le braccia in due direzioni, stringendole i polsi.
Mentre le sue gambe erano sospese nell'aria. Provò a dimenarsi con le gambe o a spezzare le catene, ma invano.
- Ben svegliata! - annunciarono delle voci all'unisono, comparendo dalle scale
- Di certo svegliarmi con i vostri brutti musi davanti non si può considerare un bel risveglio – aggiunse seccata.
- Sempre così gentile... - constatò Illumi
- Sempre – rispose la ragazza
- Allora vediamo, cosa volete farmi ora?Potreste sbrigarvi?Ho un gran sonno – disse lei tranquilla, come se fosse la cosa più naturale al mondo
Subito dopo quell'affermazione partì una schiocco e l'autrice si ritrovò un lungo taglio sulla guancia.
- Mh interessante, due contro uno!Siete proprio leali – 
- Dovresti preoccuparti della situazione in cui ti trovi, piuttosto che scherzare – disse il maggiore dei fratelli
- Sto tremando di paura – li canzonò l'autrice
- Ne avrai molto presto – minacciò il minore intromettendosi tra i due e brandendo una frusta
- Cosa fai con quella?I bambini non dovrebbero giocare con le armi! - scherzò di nuovo
Un altro colpo venne inferto e di nuovo lei non fece un fiato.
- Credo che mi divertirò – aggiunse Illumi sadico
- A chi lo dici fratello, a chi lo dici... -




Subito un dolore lancinante la pervase, vari colpi le vennero inferti. Erano dolorosi e la sua pelle al tatto bruciava ed ardeva come un fuoco. La sua camicia veniva squarciata sempre di più di fronte alla potenza dei colpi. A denti stretti e a volte con sorrisi amari si sorbiva quella tortura. Continuarono per ore, colpi dopo colpi. Ma lei non cedé mai. Ormai il sangue usciva fluido dalle ferite che possedeva. Alcuni tagli erano meno profondi, altri di più. I suoi vestiti ormai erano macchiate da vive macchie rosse. Bruciava, bruciava come pochi. Ma l'autrice non si faceva mai sfuggire un urlo di dolore, stava lì impotente a subire.
- Ancora non ti arrendi? - domandò poi il fratello maggiore
- In che senso? - chiese lei agonizzante.
- Ti abbiamo fatto le peggio cose e tu ancora non ti arrendi?Non hai mai urlato o fatto un grido di dolore,
neanche un segno di cedimento... - disse analizzando la situazione
- Gliel' ho promesso, a Killua intendo, gli ho promesso che sarei stata forte e che non mi sarei mai arresa.
Anche nelle situazioni più dure – ammise, del sangue rosso incominciò a scendere lento dall'angolo della bocca ed anche dal naso.
Tremava leggermente, ma aveva sempre quel sorriso stampato sul volto. Illumi rimase sorpreso a quelle parole, non aveva mai visto qualcuno che affrontasse le torture in modo così positivo...sopratutto, non aveva mai conosciuto nessuno con una così grande forza d'animo ed anche così tanta fermezza . Sulla sua faccia si dipinse un'espressione sorpresa e stupefatta.
- Per questo non mi arrenderò mai - scandì l'ultima parola con assoluta tranquillità
- Taci ragazzina!Chi ti credi di essere per parlare in questo modo ad uno Zaoldyeck?! - urlò furibondo Milluki e preparandosi a sferrare un colpo potente. La frusta partì minacciosa pronta a colpire l'obbiettivo. L'autrice chiuse gli occhi, preparandosi a ricevere il colpo.
Ma il colpo non arrivò mai, sbirciò leggermente e ciò che vide la sorprese non poco.
Infatti, davanti a lei c'era Illumi con in mano parte dell'arma. Doveva aver fermato il colpo.
- Basta così Miky, ne ha avute abbastanza, può andare – scandì ogni sillaba sprezzante e si girò per togliere il disturbo ed andarsene
- Ma...Ma...Ma fratello! - disse l'altro cercando un pretesto per continuare
- Ho detto basta così! - ripeté spietato con uno sguardo omicida
- D'accordo... - rispose sconfitto















La ragazza venne liberata poco dopo, attraversò a grandi passi la stanza ed uscì.
I suoi vestiti era lacerati e lei aveva segni evidenti
su tutto il corpo.
“Grandioso!Ora come spiego a Killua questo?!” pensò furiosa
tra sé e sé, di certo non poteva dire all' albino tranquillamente:
“ Sai Kil, sono stata torturata dai tuoi fratelli psicopatici! ”
Stava ormai sorgendo il sole e l'autrice stava camminando lungo il corridoio con le mani in tasca.
Doveva raggiungere la stanza di Killua, cambiarsi e cercare di trovare una scusante per i segni.
Stava per aprire la porta, quando il ragazzo spuntò proprio dietro di lei.
- Ecco dov'eri!Ti ho cercato dappertutto! - esclamò l'albino contento
- Mi sono alzata prima del solito – annunciò la ragazza con falso sorriso
- Comunque, si si può sapere che ti è successo?Sembra che tu stia stata investita da un thir! - domandò improvvisamente lui
- Oh, emh, sono solo caduta – rispose l'autrice poco credibile
- Questi non sono segni da una semplice caduta! - disse tastando i segni sul volto della ragazza con un indice, al tocco rabbrividì le facevano ancora male.
- Invece, ti ridico che sono solo caduta – ripeté un po' più seria
- Ora che ci penso, i tuoi vestiti sono tutti strappati! - puntualizzò di nuovo osservandole gli abiti
- Sono scivolata, sai che sono imbranata! - mentì nuovamente lei
- Perché non mi dici la verità? - domandò poi
- Ma è questa la verità! - urlò esasperata
- Cos'hai da nascondermi?! -
- Nulla! - ripeté
- Tu non me la racconti giusta – mugugnò l'albino
- E' diventato un interrogatorio?! - chiese la ragazza leggermente su di giri
- SCUSA SE MI PREOCCUPO PER TE! - sbraitò
- TI HO DETTO LA VERITA'! NON TI BASTA?! -
- TU NON MI HAI DETTO LA VERITA'! - Urlò lui
- E SE ANCHE FOSSE?!DOVREI DIRTI TUTTI I CAVOLI MIEI?! - disse alzando la voce
- SI!PERCHE' SONO TUO AMICO! - rispose adirato
- ANCHE SE LO SEI, NON VUOL DIRE CHE IO NON POSSA AVERE SEGRETI! -
- SE TU MI MENTI E' OVVIO CHE VOGLIO SAPERE LA VERITA'! -
- E' INUTILE PARLARE CON TE TANTO NON CAPISCI NULLA! -
- TI RICORDO CHE SEI IN CASA MIA!PORTA RISPETTO! -
- OK!MI SCUSO MR VOGLIO SAPERE TUTTI I SEGRETI ! -
- TI DETESTO! - Annunciò poi lui in preda all'ira
- LO STESSO VALE PER ME! - rispose lei
Quando litigavano quei due facevano subito la pace e si scusavano, erano come fratelli...
ma stavolta qualcosa sarebbe cambiato.
Per la prima volta, i due si guardavano con uno sguardo carico d'odio...












Angolo dell'Autrice
Visto?Sono stata puntuale!A proposito siete ancora sopravvissuti? Zeref hai già preparato i biscotti e l'ascia?
Comunque, mi dispiace aver finito il capitolo così presto, ma ci ho messo tutto l'impegno possibile nel scriverlo!
Spero l'abbiate apprezzato!
Lettori:*la inseguono con delle motoseghe *
Vi prego ho già preso abbastanza mazzate in questo capitolo, non aggiungiamone altre XD
L'autrice e Killua hanno litigato, riusciranno a fare la pace?Milluki ed Illumi la scamperanno?
Persone che mi vogliono bene:*Li inseguono *
I due:AAAAAAH!
Tranquilli, dai prossimi capitoli si torna alla demenzialità!^_^
Partiamo con i ringraziamenti della settimana!
Parto nel ringraziare il mio tesoruccio alias la mia angioletta nera alias quella che scotennerà gli Zaoldyeck alias Zereffina che ha messo la fic nelle preferite, ricordate e seguite!
Subito dopo troviamo la mia carissima Tess, che ha messo la fic nelle preferite e nelle seguite e che mi dà preziosi consigli, ringrazio Ayumi Usagi per averla messa nelle preferite e ricordate. Ovviamente non mancano Delya cucciolotta mia e Chris(anche lei che mi da consigli utili) che l'hanno messa nelle preferite!
E ultima ma non meno importante, la mia amatissima e adoratissima Chichi!Che mi da consigli e mi aiuta a migliorare a tempo record!
Grazie ancora a tutte ragazze!Siamo arrivate al 7° capitolo di questa cosa che è stata partorita dalla mente di una disagiata come me(?) Grazie ancora!:')
Noi ci vediamo tra due settimane con il prossimo capitolo!Rimanete sintonizzati!
Alla prossima!
One kiss
Hao





















 
   
 
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