Storie originali > Horror
Ricorda la storia  |      
Autore: HOPE87    29/04/2009    4 recensioni
In uno scenario apocalittico, la prima cosa a cui si pensa è salvarsi la vita. Ma quanto può convenire essere uno dei pochi superstiti?
Genere: Horror, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La via di fuga

La via di fuga

 

 

 

 

 

Cadde di nuovo, rialzandosi molto più lentamente delle volte precedenti per via del dolore allucinante che sembrava gli stesse divorando l’anima.

La ferita sulla gamba si era riaperta, così come quella sul torace, riprendendo a sanguinare copiosamente, ponendolo ancor di più in netto svantaggio.

Quasi che il solo fatto di essere così com’era non fosse di per se uno svantaggio.

Vivo. In quell’inferno era ancora vivo, maledizione.

Dietro di se loro continuavano ad avanzare.

 

Gli occhi vacui, 

ma il corpo guidato da altri sensi

le braccia tese in avanti ad afferrare il vuoto,

ma con l’intenzione di voler afferrare lui

l’andatura instabile ma tenace,

di quelli che ancora potevano contare sull’uso degli arti inferiori

l’espressione facciale ormai grottesca,

i cui connotati umani sembravano quasi non essere mai esistiti.

 

Mentre correva, poteva sentire il battito del proprio cuore volergli sfondare la gabbia toracica, impazzito, così come i sensi acuiti – adattati alla situazione che si era visto costretto a vivere da quando l’epidemia aveva contagiato l’intero globo – avvertivano perfettamente i grugniti sinistri provenire dalle creature che continuavano a seguirlo imperterriti alle sue spalle, riuscendo, nonostante fosse stato accertato che non disponessero di alcun tipo di quoziente intellettivo, a braccarlo.

 

Era in trappola.

 

Svoltò nell’ennesima strada sulla destra, incespicando su qualcosa d’indefinibile – che solo successivamente riconobbe essere un braccio – che per un attimo gli rallentò la corsa.

Trattenne il moto di disgusto che gli fece salire la bile in gola, stringendo i denti e tra essi le labbra, spalancando gli occhi quando intravide l’edificio dell’armeria stagliarsi di fronte a lui, esattamente nella direzione verso cui stava correndo.

 

Altri pochi metri e avrebbe risolto tutti i suoi problemi.

 

Senza curarsi minimamente di proteggersi almeno marginalmente la mano, tirò un pugno nella porta a vetri – la cui solidità, non certamente intatta per via di altre scorrerie, era già precaria – e la sfondò, piegando poi verso il basso il braccio per aprire la porta dall’interno.

 

Entratovi, respirò.

Li avrebbe fregati tutti.

 

Scelse un’arma a fuoco dal padiglione che le metteva in mostra, accertandosi accuratamente che fosse carica.

 

Nel momento in cui rivolse nuovamente l’attenzione verso l’esterno, ebbe modo di constatare di essere stato raggiunto più in fretta di quanto pensasse.

 

Guardò uno ad uno i cadaveri ambulanti che gli avevano dato la caccia, che ora, con i loro soliti gesti meccanici, stavano entrando all’interno dell’armeria, emettendo quel loro altrettanto solito rivoltante borbottio, che, più che servire ad assegnare loro un verso, non faceva altro che gonfiare delle bolle di sangue che si riversavano all’esterno non appena raggiungevano la bocca delle creature.

 

Sorrise soddisfatto.

Se speravano di averlo finalmente preso, non avevano capito niente.

 

-         Fottetevi! – esclamò prima di puntarsi il fucile in bocca e premere il grilletto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dell’autrice…

 

Un termine e/o una frase per definire quest’ennesimo parto della mia mente malsana?

= BLEAAAAAAAAAAAAAAH!!! MA CHE SCHIFO!!!

 

Sempre peggio O__O

OH.MY.GOD

Ma seriamente, eh.

Bah, bah.

 

Beh… non mi dilungo oltre come al solito.

Qualunque cosa, qui, non credo abbia bisogno di delucidazioni.

La “parte oscura”, credo si sia capito, ha per protagonista i nostri (tuoi semmai! ndTutti) cari amici zombie.

Il protagonista è il povero sfigato di turno, superstite (per caso) di una strana epidemia (tipica) che sembra aver contaminato l’intero pianeta (ma và!).

L’ambientazione? Fate voi. Non l’ho descritta a posta. Il fatto che si trovi un’armeria potrebbe far pensare ad una città. Io comunque ho pensato ad una metropoli (originale assai…).

È che gli amici zombie sembra che si stiano mettendo da parte.

E un po’ mi dispiace… perché usati come si deve (NON come ho fatto io, insomma) fanno ancora la loro porca figura.

 

Questa shot è sorta in seguito ad una riflessione (>__>) su malcapitati che si ritrovano a vivere mirabolanti (??) avventure simili.

Nel senso che io, immedesimandomi un attimino, anziché farmi mangiare viva, piuttosto, avrei preferito agire come il tizio che ho coinvolto in questo racconto allegro.

 

Punti di vista. Lo so che poi ti mangiano lo stesso, ma mi sa che la differenza è notevole.

 

Vabbè u__ù

Dopo avervi resi partecipi dei miei ragionamenti contorti, torno nell’ombra, ringraziando tutti quelli che hanno letto, commentato e aggiunto tra le preferite “Fame”, - citando dunque, perlomeno, le recensitrici, e cioè mon-chan, XXManu, new_francysmile_live, YamaMaxwell, Mat_y, owll e Kya_do87 (nonché FraFra92, GaaRamaru, Kira_chan88 per averla aggiunta tra le preferite) -  e porgendovi la domanda di routine: l’effetto sorpresa è riuscito?

*incrocia le dita e spera di sì*

 

Senza alcuna pretesa,

 

HOPE87

 

 

 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Horror / Vai alla pagina dell'autore: HOPE87