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Autore: Cronos22    29/08/2016    1 recensioni
Il Demone Nekroz è stato sconfitto,la pace regna apparentemente sovrana su Homeworld e sulla Terra,ma un nuovo male sembra destarsi dalle profondità oscure dell’universo,spingendo i nostri eroi ad affrontare un nemico ancora più temibile del precedente.
Sequel de “Le Cronache di una gemma:Le ombre dell’universo”
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Pearl/Perla, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le cronache di una gemma'
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La sofferenza nel cuore di una perla
 
Su Homeworld la tensione era visibile in ogni essere all’interno del pianeta,ognuno si stava preparando per l’imminente guerra contro l’esercito serafico senza trascurare alcun dettaglio,cercando di impostare al meglio la propria condizione fisica e la propria determinazione per poter affrontare uno scontro,che si rivelerà ancor più sanguinoso della guerra di rivoluzione gemmica,con tutti i comandanti ed i nuovi alleati che stavano ultimando i propri piani di battaglia,ad eccezione di Perla che si trovava da sola dentro l’abitazione appartenuta a Lance,sdraiata sopra il divano davanti ad un fuoco scoppiettante ed energico e con dei raggi solari che debolmente le irradiavano il viso biancastro,mentre osservava con immensa tristezza il mantello nero che teneva tra le sue mani tremanti,sospirando e ripensando al suo amato perduto che ritornerà da lei come nemico,lasciando fluire nei meandri più oscuri della sua mente numerosi pensieri e scenari dove si vede costretta a combatterlo per difendere Homeworld e la Terra.
Ma dentro i suoi pensieri Lance non era l’unica sua preoccupazione,il ricordo della morte del suo amato bambino le feriva l’animo,come se venisse trafitto contemporaneamente dal lancio di mille coltelli,lasciando cadere il suo sguardo verso quella vivida fiamma nel camino,che le faceva rivivere attraverso i suoi colori la sofferenza provata durante quel maledetto giorno alla ricerca della spada delle mille verità,rivedendo attraverso i reami più reconditi della sua mente il suo caro Steven venire infilzato da Moldavide ed esplodere,lasciando solamente i resti della sua gemma sul pavimento,raccolti dall’antico serafico,che li imbollò,trasportandoli con se verso il suo pianeta d’origine,senza avere la possibilità di poter avere tra le mani e cullare personalmente un’ultima volta il ragazzo,che ai suoi occhi era non solo la progenie generata dal suo ex-leader,ma era come se fosse suo figlio.
Cercando di distogliere la sua mente da quegli orridi pensieri,la ragazza si abbandonò completamente sopra il divano,venendo disturbata improvvisamente da un lieve bussare provenire dalla porta d’ingresso,che la costrinse ad avviarsi verso l’uscio e ad aprire con lentezza la porta,trovando con sua grande sorpresa la perla di Diamante Giallo dall’altra parte dell’ingresso,che la osservava con un’espressione di apparente superiorità,ma che non riusciva a nascondere un certo disagio nel trovare davanti a se la perla rinnegata che ha combattuto al fianco del generale Quarzo Rosa durante la guerra di ribellione,rimanendo stranamente pietrificata ed impossibilitata nel compiere una qualunque azione ella voglia eseguire
-Vuoi rimanere fuori oppure entrare dentro?-domandò con estrema freddezza la perla bianca,ridestando repentinamente la sua collega da quel suo strano torpore,la quale incrociando convulsivamente le dita e strofinandole tra di loro,entrò all’interno del modesto maniero della zona residenziale di Meitar,camminando lentamente al suo interno con sguardo spaesato,trovando davanti a se una piccola sedia di legno situata a pochi passi dal camino,sedendovi sopra di essa,cominciando a respirare nervosamente,perdendo in pochi istanti quell’atteggiamento altezzoso e rimanendo con gli occhi bassi ad osservare il pavimento ligneo e finemente levigato.
-Che cosa ti porta in quest’umile dimora?-domandò Perla avviandosi lentamente verso il soffice divano rosso,sedendosi sopra di esso con cura e portandosi entrambe le mani sotto il mento,scrutando con cura la perla gialla davanti a se –Ti ha mandato Diamante Giallo per darmi una qualche sorta di messaggio?-
-No-rispose con freddezza senza indirizzare i suoi occhi dello stesso colore del sole verso quelli della compagna –Sono venuta di mia spontanea volontà pensando di non trovare nessuno-
-Ma perché sei venuta se pensavi di non trovare nessuno?-osservando la perla gialla mordersi il labbro inferiore nervosamente,agitando velocemente le dita che sembravano come sparire dinanzi agli occhi ancor più confusi della ragazza –Gialla…-allungando dolcemente la sua mano verso la spalla dell’altra perla,che non appena sentì sopra il suo corpo il contatto derivante dal lieve tocco con le dita della perla bianca,alzò velocemente il suo viso verso di lei,mostrando al di sotto dei suoi occhi due grandi gocce lacrimali che venivano a stento trattenute e che cominciarono a generare un flusso lento ma costante di lacrime,che la lasciò apparentemente sbalordita nel vederla esprimere per la prima volta un sentimento diverso dal disgusto o dall’indifferenza,materializzando rapidamente dal suo gioiello una scatola di fazzoletti che porse con delicatezza alla confidente di Diamante Giallo,la quale afferrò con titubanza un singolo fazzoletto di carta,strofinandoselo con cura sotto gli occhi,cercando di asciugare quelle lacrime che scorrevano rapidamente per tutto il suo viso e cadevano sopra il pavimento
-E’ così difficile rimettere piede dentro questa dimora dopo più di seimila di assenza-esclamò la perla osservando gli oggetti e le decorazioni del salone principale –Vedere che dopo tutti questi anni non è cambiato niente da quando me ne sono andata,rende l’esperienza ancora più dolorosa–soffiandosi con delicatezza il naso leggermente gocciolante con il fazzoletto
-Che cosa intendi con “rimettere piede”?-domandò la Perla ancor più confusa dagli strani vaneggiamenti di Gialla,la quale poggiò delicatamente la schiena sopra lo schienale in legno della sedia osservando con tristezza il soffitto azzurro come il cielo
-Sai Perla-esclamò con voce nostalgica senza distogliere i suoi occhi dal tetto dalla magione –Nessuno conosce la verità su di me-rivolgendo i suoi occhi verso quelli della perla bianca –Io non sono sempre stata la perla di Diamante Giallo-sospirando leggiadramente mentre chiudeva e riapriva le palpebre,seguendo il tempo di quella singola respirazione –In passato sono stata la prima ed unica perla appartenuta al maestro Lance-lasciando basita la gemma davanti a se,la quale aprì di scatto gli occhi per lo stupore e lo shock nel sentire tale notizia provenire proprio dalla bocca della perla gialla,lasciandosi cadere pesantemente sopra l’imbottitura soffice del divano,affondando lentamente al suo interno,mentre cercava di elaborare a pieno l’informazione appena ricevuta,con l’assistente del diamante,che si alzò lentamente dal suo posto,sedendosi successivamente accanto a lei,manifestando sul suo viso un piccolo sorriso,che racchiudeva al suo interno tanta tristezza,espressa dai suoi occhi bassi e spenti e dalle sue movenze quasi meccaniche e prive di qualunque autonomia
-Non mi ha mai detto di avere avuto una Perla al suo servizio-esclamò la gemma bianca ancora un po’ sconvolta da quelle strana ed assurda verità –Per essere stato sollevato da una perla mi sembra però alquanto strano che lui abbia accettato una gemma che stesse al suo servizio-sollevandosi lentamente dalla piccola fossa che si era scavata con la schiena all’interno della tappezzeria,rigirando nuovamente il suo viso verso quello della sua compagna,riuscendo a scorgere un certo imbarazzo misto a tristezza nel suo sguardo perso rivolto verso lo scoppiettante fuocherello dentro il camino.
-Non te l’avrà mai detto perché lui non mi ha mai considerato come una serva-strofinandosi lentamente i capelli mentre parlava –Gli sono stata assegnata dopo il suo rientro da una missione commissionatagli da Diamante Bianco,ma lui rifiutò categoricamente di avere una perla come serva-stringendosi con forza le spalle in una sorta di abbraccio forzato,che mostrava una crescente paura manifestarsi nell’animo della gemma –Gli dissero che se non avrebbe accettato mi avrebbero smaltito e usato i miei componenti per creare una nuova perla-stringendo le dita contro la sua pelle eterea quasi a volersi graffiare –Ero spaventata nel non sentire una sua risposta e soprattutto nel vederlo di spalle allontanarsi sempre di più,mentre due quarzi mi stavano portando via in attesa del mio tragico destino-lasciando scorrere una piccola lacrima dal suo occhio sinistro –Quando improvvisamente senza voltarsi a guardarmi,accettò di avermi come sua perla,facendo cenno ai due soldati di lasciarmi andare,facendo in modo che potessi cominciare ad assisterlo in tutto proprio come una brava assistente sa fare-voltandosi verso Perla,la quale ascoltava incuriosita la narrazione della perla gialla,rimanendo appoggiata delicatamente sopra il poggiaschiena,rimanendo con la gamba destra poggiata sopra la gamba sinistra,mentre teneva una mano sopra il mento per sorreggere apparentemente il peso della testa –Non mi permise mai di chiamarlo maestro,ripetendomi sempre che un guerriero non può avere una perla a causa della vita precaria che conduce,sostenendo che era alla ricerca della gemma adatta a cui potermi donare-con quelle ultime parole la gemma si sentì repentinamente triste ed abbattuta,il ricordo di quella semplice frase aveva riaperto una vecchia ferita,che sperava non ritornasse mai più –I cicli passavano,ma io rimanevo felicemente al suo fianco-interrompendo brevemente la narrazione,sospirando e cercando di riordinare perfettamente i ricordi –Fino a quando non mi donò a Diamante Giallo,segnando così l’inizio della mia nuova vita al costante servizio del mio diamante-guardando la ragazza con sguardo rattristato ed irto di dubbi
-Non posso credere che Lance ti abbia semplicemente ceduto a Diamante Giallo come semplice merce da buttar via-strofinandosi il mento con la mano,cercando di fornire una valida risposta alla gemma riguardo le azioni del serafico,facendo nel mentre adirare con quelle sue parole la ragazza gialla,che alzandosi in piedi espose i denti,stringendo con forza i pugni come se volesse aggredirla
-Lui non mi ha mai considerata!-esclamò rabbiosamente sbattendo con violenza un piede a terra –Io lo amavo e lui mi ha buttata via come un oggetto-piangendo copiosamente davanti alla gemma bianca,la quale la osservava con compassione e con tristezza
-Quello non è vero amore-esclamò la gemma,avvicinandosi lentamente verso l’altra,appoggiandogli con dolcezza entrambe le mani sulle guance segnate dalle lacrime –Noi perle eravamo programmate per mostrare devozione incondizionata a coloro che consideravamo nostri maestri-appoggiando con delicatezza la sua fronte su quella della compagna –Anche io mi sono sentita in questo modo quando stavo con Quarzo Rosa,ma solo dopo aver conosciuto Lance ho capito che non era amore quello che provavo,ma era soltanto un mero sentimento di devozione dovuto al mio precedente status di serva-
-Quello che dici potrà essere anche vero-separando la sua fronte da quella della compagna di squadra,togliendo delicatamente entrambe le mani sopra il suo viso,indietreggiando lentamente senza voltarsi,in modo tale da poterla guardare negli occhi –Ma quello che sentivo per lui,reale o no,ha reso ancor più difficile rimarginare quel dolore che mi tormenta da più di seimila anni-
-Mostrami il ricordo gentilmente-esclamò la gemma bianca spiazzando la compagna,la quale con un minimo di esitazione materializzò dal suo gioiello un ologramma dov’erano presenti Lance che teneva Giallo per mano,davanti ad un grande portone nero con una guardia in attesa che teneva tra le braccia un’ascia di ferro grigia impolverata
-Gialla potrà non sembrarti giusto,ma sono costretto a doverti affidare a Diamante Giallo-esclamò il serafico lasciando lentamente la mano della gemma,che comincio a mordersi lentamente il labbro inferiore cercando di rimanere forte per non piangere –E’ più sicuro per te essere la perla di un diamante-allontanandosi lentamente da lei,lasciando dietro di se alcune gocce delle su lacrime che cadevano velocemente sopra il terreno dove camminava –Che la perla di un soldato che prima o poi scomparirà lasciandoti per sempre da sola e alla mercé di esseri spietati-concluse,mentre l’ologramma generato dalle perla gialla svaniva sotto fasci di luce colorati,che si ritraevano dentro il gioiello situato sul suo petto
-Ora è tutto chiaro-esclamò Perla analizzando all’interno della sua mente quel breve dialogo a cui aveva precedentemente assistito –Lui sapeva di avere tanti nemici ad Homeworld in quegli anni-
-Di cosa stai parlando?-domandò confusa la gemma gialla,sbracciandosi –Era l’essere più rispettato tra le varie coorti ed anche dal popolo-continuò gesticolando vistosamente con le mani –Non poteva avere nemici-
-Aveva nemici nei meandri più oscuri dell’antica coorte di Diamante Giallo-iniziò la gemma camminando avanti e indietro per la stanza –Lo hanno fatto fuori con quel processo privo di regole,lo hanno trasformato in Sapher ed hanno annientato lui ed il suo esercito durante la guerra–fermandosi improvvisamente,rivolgendo i suoi occhi verso quelli della gemma gialla –Lui ti ha voluto proteggere,permettendoti di vivere invece di morire come è successo ad i suoi uomini-osservando il tetto blu come il mare,sorridendo e sospirando nel poter constatare ancora una volta il buon cuore del ragazzo –Il dono più grande che egli ti abbia mai potuto fare è stato quello di lasciarti andare-abbracciandola di colpo,causando nell’animo della perla gialla un sentimento di tristezza e di improvvisa felicità,nell’aver compreso le reali intenzione del suo vecchio maestro,abbandonandosi ad un pianto copioso e liberatorio,poggiando la testa sulla spalla della ragazza,lasciando fluire senza controllo le sue lacrime,mentre con dolcezza veniva rasserenata da Perla,che le accarezzava lentamente la schiena con la mano destra e i capelli con la sinistra,stringendola nel mentre ancora di più a se,tentando con quel semplice gesto di calmarla e di permetterle di riacquisire nuovamente la compostezza che ha sempre posseduto durante la sua permanenza alla coorte di Diamante Giallo.
Improvvisamente un poderoso allarme risuonò con fragore e con violenza per tutta la capitale di Homeworld,destando entrambe le gemme,avvolte in quell’abbraccio curativo,dal loro torpore,chiedendosi cosa stesse accadendo per attivare l’allarme globale senza prima essere stati prima avvisati dal centro di controllo,con la perla bianca che in fretta sfoderò una carta per il teletrasporto,lanciandola contro il muro e materializzando un portale grigio e bianco,attraversato in tutta fretta dalle due ragazze,le quali si ritrovarono catapultate all’interno della sala di controllo dove trovarono i diamanti,i cinque comandanti,le fusioni di Lance,le due perle,le Crystal Gems e Kalimdor,tutti raggruppati in un solo posto,con quest’ultimo che afferrò rapidamente il microfono situato sopra il computer centrale,cominciando velocemente a parlare ed a diffondere le sue parole in tutta Meitar
-A tutti i soldati di Homeworld,qui è il generale Kalimdor che vi parla-esclamò con foga –L’esercito nemico si sta avvicinando sempre di più allo spazio planetario di Homeworld,prego tutti i soldati di prepararsi per ingaggiare al più presto possibile uno scontro dove il nemico non dovrà avere via di fuga-voltandosi verso Amber,Obsidian,Topaz,Rhodocrosite,Sapphire e Lancelot,facendo cenno loro di raggiungere i loro soldati –A tutti i peridoti addetti alle difese planetaria,preprate i cannoni ad onde soniche e i distruttori tachionici,non voglio vedere neanche una singola navicella spaziale nemica addentrarsi all’interno dell’atmosfera del pianeta-osservando intensamente Peridot e Tron,i quali comprendendo le intenzioni del serafico si allontanarono immediatamente insieme ai comandati per preparare le difese aeree e di terra in caso di atterraggio del nemico –Ricordate che dal vostro coraggio dipenderà la sorte non solo del pianeta,ma dell’intero universo-chiudendo i contatti con il sistema di filodiffusione della capitale,poggiando con forza il microfono sulla base,voltandosi verso i componenti restanti della sua squadra con sguardo deciso e con aria combattiva –Ognuno di voi conosce il proprio ruolo in questa guerra-osservando ognuno di loro singolarmente –Ognuno di voi conosce il prezzo che potremmo pagare durante questo scontro sanguinoso-soffermandosi su Perla,che materializzando il mantello del generale Lance,se lo legò con cura dietro la schiena,come il simbolo di speranza che il giovane serafico ha sempre rappresentato per l’intera stirpe delle gemme –Posso solamente dirvi che per me è un onore combattere al vostro fianco,poter osservare la forza e la speranza di ognuno di voi mi rende orgoglioso di fare parte di questo gruppo-voltandosi verso lo schermo del computer centrale ed osservando con determinazione la flotta di navi avvicinarsi lentamente verso il pianeta natale –Facciamo in modo che Serienor si penta di aver causato così tanta sofferenza in ognuno di noi e ristabiliamo una volta per tutte la pace in tutto l’universo-sollevando il pugno al cielo seguito da un forte boato provenire dal gruppo di gemme,che sguainarono con foga le loro armi,alzandole al cielo ed inneggiando la forza del loro esercito con un urlo poderoso che riecheggio con forza in tutta la stanza,simbolo che il momento della resa dei conti era finalmente giunta,dimostrando che loro erano finalmente pronti ad affrontarla senza alcuna paura nell’animo e con solo una grande determinazione e coraggio alimentare i loro spiriti indomiti.

Note dell’autore
Kalimdor:E meno male che doveva essere il capitolo precedente l’ultimo prima della battaglia
Io:Senti mi sono sbagliato,ma ora posso dire che dopo questo capitolo comincerà la guerra
Serienor:E meno male,mi ero stufato di aspettare
Kalimdor:Sta parlando il guerrafondaio
Serienor:E fiero di esserlo
Io:Sentite facciamo in modo che non vi ammazziate prima della guerra,chiudiamo in fretta questo capitolo con la nostra new entry,Perla Gialla
Perla Gialla:Ma per forza devo chiuderlo io?
Io:O lo chiudi tu o questi due si ammazzano
Perla Gialla:E va bene,ci penso io
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo ricco di azione
  
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