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Autore: Iron_Captain    29/08/2016    8 recensioni
Tratto dal testo:
La volpe andò subito a controllare all'interno del tabaccaio con la vetrina distrutta, seguito poco dopo da Judy, che con un po' di fatica era riuscita a rialzarsi. Dopo aver acceso le torce iniziarono a dare un’occhiata: era tutto fracassato, ma…non c'era nessuno.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Angolo autore
Di solito non metto all'inizio di una storia le mie note, ma questa volta lo faccio perché devo dedicare questa storia a MadogV, il quale una volta mi aveva consigliato di usare di più l'immaginazione nelle mie storie; e a ShessomaruJunior, poiché senza di lui non avrei mai potuto iniziare a scrivere questa nuova fanfiction. Grazie a tutti e due…Oltre a queste dediche, vorrei avvisare tutti i lettori che a causa di alcuni impegni non riuscirò ad aggiornare con costanza le storie che ho pubblicato in questo periodo. Mi scuso per questo inconveniente… Per il resto spero possa piacere a chiunque la legga.
Buona lettura

Capitolo 1: Il misterioso aggressore

Non era tanto facile battere il suo migliore amico e collega: era una volpe molto astuta, e per questo motivo Nick Wilde era molto pericoloso. Naturalmente neanche Judy Hopps si lasciava cogliere impreparata, e nelle volte in cui un nemico commetteva un errore lei coglieva l'attimo per metterlo al tappeto. Questi due mammiferi però si conoscevano troppo bene: sapevano le mosse dell'altro ed erano attenti a non fare passi falsi per non venire sconfitti dal proprio amico. I due animali giravano intorno, in attesa di prevenire l'attacco del proprio avversario. A volte facevano qualche finta per innervosire l'altro.
“Sei pronto per essere sconfitto, carissimo volpone?” lo stuzzicò Judy.
“Sempre dopo di te, Carotina.” replicò Nick.
“Sai che ti farò passare la voglia di chiamarmi Carotina.”
“Perché non ci provi? O hai paura di una volpe affascinante come me?” la provocò Nick.
Era da due settimane che si erano iscritti al corso di judo, diventando dei lottatori molto bravi. Oltre che in palestra, si allenavano anche a casa di Nick, poiché era molto grande. Erano molto competitivi, ma allo stesso tempo si divertivano.
Erano molto concentrati nel cogliere il momento giusto in cui attaccare e atterrare il proprio avversario.
Judy fece qualche passo in avanti per intimidire il suo avversario. Nick rimase calmo ad osservare.
Lei squadrava il suo migliore amico, in cerca di un punto scoperto in cui colpire.
In quel momento squillò il cellullare. Quando la volpe notò Judy alzare l'orecchio per prestare ascolto, ne approfittò per lanciare il suo assalto contro di lei.
“Ehi!...No!”
La coniglietta cercò in tutti i modi di liberarsi dalla sua presa, ma non ci riuscì. Fu completamente immobilizzata da Nick.
“Ho vinto, Carotina mia.” Esultò Nick.
“Hai barato!” replicò Judy arrabbiata.
“Ammettilo: sono più bravo di te.” continuò a provocarla Nick.
“La prossima volta ti batterò, volpe imbrogliona. E stai sicuro che la prossima volta non ci saranno distrazioni di nessun tipo!”
“Aspetta e spera…” rispose Nick ridacchiando.
Quella risposta fece irritare la sua amica; che decise di aspettare il giorno in cui si sarebbe vendicata di questo tiro mancino.
Dopo essere stata liberata dalla presa del suo collega, Judy andò a rispondere al cellulare.
Il volpino capì, dalle prime parole che pronunciò la sua partner, che era una chiamata di lavoro. Dopo pochi minuti di conversazione, che non sembrava essere calma, vide Judy che, dopo aver detto Arriviamo subito, capitano, chiuse la chiamata.
“Ti sei salvato, per il momento…Il capitano Bogo ci vuole in stazione al più presto.”
Dopo aver fatto la doccia ed aver indossato le loro divise i due agenti uscirono di casa e andarono in centrale.

Una volta arrivati furono accolti, direttamente all'ingresso, dal loro capitano, il quale spiegò subito che un feroce predatore aveva aggredito diversi mammiferi, molti di loro erano in condizioni gravi, e aveva anche danneggiato diverse proprietà private (vetrine di negozi e automobili). Era estremamente pericoloso e fuori controllo e per questo motivo aveva autorizzato l'eliminazione immediata di quel mammifero.
Per dare un simile ordine la situazione doveva essere veramente grave; ed il Capitano Bogo era veramente preoccupato.
Quando si furono preparati a dovere, i due agenti salirono sulla loro volante e partirono a gran velocità per raggiungere il luogo del delitto.

A metà strada, in un incrocio a quattro direzioni, mentre erano in movimento, un mammifero che al momento non poteva essere identificato, a causa del buio, fu scaraventato contro la vetrina di un tabaccaio. Era una fortuna che fosse chiuso, insieme alla maggior parte dei negozi che rispettavano un orario di chiusura standard, cosicché non fossero presenti altri civili che potevano rischiare di venire aggrediti. Judy Hopps ebbe la prontezza di frenare immediatamente. Ma una volta scesa dalla vettura non fece in tempo ad andare a soccorrere quel mammifero perché comparve anche il suo aggressore, proveniente dalla strada a destra.
La coniglietta prese la sua pistola e la puntò contro il criminale. Anche Nick Wilde dopo essere sceso dalla macchina fece lo stesso.
“Mani in alto o sparo!”
Per tutta risposta il predatore volse il suo sguardo verso l'agente di polizia: era una tigre bianca femmina, con indosso una strana tuta nera e con gli occhi color ghiaccio. Ma ciò che intimorì la coniglietta fu l'espressione aggressiva e omicida che mostrava quell'animale.
“State lontani da me!” minacciò la tigre. Il suo tono era pieno di rabbia e paura.
“Hai sentito la mia collega? Arrenditi!” disse a sua volta Nick Wilde.
Nessuno seppe spiegare ciò che successe dopo: ad un tratto Judy iniziò ad avere la strana sensazione che il tempo stesse scorrendo più veloce del solito, senza riuscire a seguirlo; prima fu colpita duramente al petto, poi ricevette un graffio sul viso, per finire infine a terra. Tutto ciò era successo in un istante.
Rimase a terra, scioccata dalla reazione fulminea della predatrice. Quando tentò di rialzarsi, sopraggiunse Nick Wilde.
“Judy! Tutto bene?” chiese preoccupato. Senza aspettare la risposta, parlò alla radio: “Centrale, qui è l'agente Wilde. C'è un agente ferito; mandate un'ambulanza!”
“Sto bene Nick!...Pensa ad inseguire il criminale!” lo rimproverò Judy.
“La criminale è scappata via dopo averti aggredito.” replicò Nick.
“Allora vai a vedere come sta l'altro mammifero che era stato aggredito da quella tigre!”
La volpe andò subito a controllare all'interno del tabaccaio con la vetrina distrutta, seguito poco dopo da Judy, che con un po' di fatica era riuscita a rialzarsi. Dopo aver acceso le torce iniziarono a dare un’occhiata: era tutto fracassato, ma…non c'era nessuno.
“Non può essere!” esclamò incredula Judy.
Anche Nick Wilde rimase a bocca asciutta: tutti e due avevano visto l'aggressione di quella criminale a quel mammifero di entità sconosciute.
In quello stesso momento iniziarono a sentire la sirena dell'ambulanza che pian piano diventò più forte.

   
 
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