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Autore: Sweet_Shadow    29/08/2016    1 recensioni
Il diario di una ragazza diversa dalle altre, che nonostante i suoi chili in più, è altrettanto speciale.
Con una vita diversa rispetto a quella delle persone, che lei stessa definisce "normali", Sarah vive nel dolore...dolore per la morte della madre, dolore per le molestie del padre, dolore per quello che lei è...
Nonostante tutto, cerca di vivere normalmente, cercando di superare e, soprattutto, dimenticare il suo passato, in modo da poter cominciare una nuova vita...una vita piena felicità e amore, ma anche di tristezza e sofferenza.
Riuscirà a superare il suo passato e a ricominciare una nuova vita?
E soprattutto, riuscirà a trovare la persona che le farà battere il cuore?
Spero di avervi incuriositi e soprattutto, spero che la storia vi possa piacere. Premetto che è la prima storia di questo genere che scrivo, quindi non so cosa possa esserne uscito fuori!
Detto questo, smetto di blaterare e che dire...buona lettura!❤
Baci, Sweet_Shadow.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Capitolo 2


Londra, 15 Settembre.

    < Sarah, svegliati! Ha mezz'ora che ti chiamo, insomma! >.

Le grida di mia zia provenienti dal piano di sotto, mi fanno svegliare di colpo, facendomi prendere un infarto.

É davvero necessario gridare cosí?

Mi metto seduta sul letto, rimanendo circa cinque minuti a fissare le mura bianche della mia camera, cercando di svegliare il mio cervello.

Ma é tutto inutile. Gli occhi mi si chiudono da soli!

Guardo l'ora sulla piccola sveglia gialla che si trova sul comodino affianco al mio letto.

Mio Dio, sono le 7:45 e alle 8 devo essere a scuola!

Mi alzo di colpo e mi dirigo verso il bagno.

Mi guardo allo specchio e quasi mi faccio paura da sola, con i capelli ramati arruffati e sparsi su tutto il viso a coprire anche i miei occhi color nocciola.

Mi sciacquo il viso e spazzolo i capelli, cercando di farne assumere una forma decente. Fallendo maledettamente.

Non sono il massimo ma...mi accontento.

Ritorno in camera per vestirmi e indosso quello che ormai indosso da anni...pantaloni da tuta larghi e una felpa che mi arriva quasi alle ginocchia.

Sono quasi stufa di vestirmi sempre allo stesso modo ma, diciamo che...non ho molta fiducia in me stessa.

Anzi, non ne ho per niente.

Preferisco sempre coprirmi, cercando di far intravedere il meno possibile parti del mio corpo, visto che non mi piaccio affatto.

E se il mio corpo non piace neanche a me stessa, pensa agli altri!

Ho sempre creduto di risultare disgustosa agli occhi delle persone.

E credo sia proprio vero.

Ogni volta, quelle rare volte che esco da casa, gli occhi delle persone mi scrutano, mi osservano dalla testa ai piedi e sui loro visi, compare un'espressione di puro disprezzo e odio.

Già. Non piaccio proprio a nessuno.

Lascio da parte i sentimenti di odio che provo verso me stessa in questo momento, scuotendo la testa, e scendo al piano di sotto.

Sul piccolo tavolo rotondo che si trova al centro della cucina, si trova un piatto con una fila di pancakes altissima.

Li guardo estasiata.

< Ti piacciono eh? > mi chiede la zia mentre asciuga una tazza, < tantissimo! > dico sorridendo, cosí mi siedo e ne mangio un bel po', per poi alzarmi e ritornare in bagno per lavarmi i denti.

Finito, scendo e aspetto che mia zia finisca di prepararsi.

Esce dalla porta accanto, indossando sempre gli stessi abiti rovinati.

Al solo pensiero che sia a causa mia, provo i sensi di colpa.

< Pronta? > mi chiede, < si > affermo alquanto insicura della mia risposta.

Usciamo da casa dirigendoci verso l'auto parcheggiata a pochi metri da casa.

Sono quasi indecisa se aprire o no lo sportello, ma mi faccio convingere dallo sguardo inquisitorio di mia zia e saliamo.

Indosso le cuffie e mi faccio trasportare dalle dolci note della canzone "Chasing cars".

Ahh...cosí va già meglio.

Amo la musica, con questa mi rilasso, mi scateno, sorrido, piango...insomma...provo un mix di emozioni.

Grazie a questa, il viaggio sembra durare meno e in un batti baleno siamo arrivate a scuola.

Apro lo sportello ed esco dall'auto.

< Stai tranquilla tesoro, andrà tutto bene > mi dice sorridendo, le sue parole mi tranquillizzano < spero tanto sia cosí, ci vediamo dopo > dico salutandola con un cenno della mano, < Sarah > mi richiama, cosí mi blocco girandomi verso di lei < che c'é? > le domando, < tieni > dice porgendomi la sua mano < ti porterà fortuna >, sorrido estasiata alla vista di ció che ha in mano, < é il ciondolo della mamma! Lo ricordo ancora! Dove lo hai trovato? > le domando sorridente mentre osservo estasiata quell'oggetto a me tanto caro tenendolo tre le mani, sembro quasi una bambina, < l'ho trovato questa estate, tra dei vecchi scaffali, cosí ho aspettato fino a questo giorno per dartelo, ti servirà >, < non sai quanto sono felice! > dico rientrando in macchina per darle un abbraccio, < sono contenta per te tesoro, adesso vai, prima di fare tardi >, < va bene, a dopo allora >, < a dopo > sussurra.

Esco dall'auto e chiudo lo sportello, dirigendomi verso l'entrata della scuola.

Respiro a fondo, socchiudendo gli occhi.

Ce la posso fare.

É già la seconda volta che cambio scuola. Si puó già immaginare il motivo per cui l'ho fatto...

Ovviamente non ero apprezzata e la cosa stava davvero cominciando a stancarmi, cosí ho scelto di cambiare scuola, anche per quest'anno.

Adesso, sono al terzo anno della scuola superiore, spero davvero di trovarmi bene con i compagni e con i professori.

Sarà un'avventura e spero di riuscire a superarla.

Dopo diversi minuti, con passi insicuri, mi avvicino all'entrata e convingendomi psicologicamente, decido di entrare.

Vengo travolta da voci, da tante voci, rumori e suoni, che non avevo mai sentito prima.

Tenendo stretto il ciondolo tanto a me caro tra le mani, proseguo lungo il corridoio, non tenendo conto degli sguardi inquisitori che tutti i ragazzi e ragazze mi rivolgono, ma specialmente i ragazzi.

Saranno sicuramente disgustati alla vista di una persona come me.

Al solo pensiero, mi sento ribollire il sangue.

Andando avanti per il corridoio, vedo attaccato ad una porta un foglio con scritto che tutti gli studenti devono recarsi nell'aula magna della scuola. Non essendo sicura di dove sia decido di seguire la massa di ragazzi che si dirige tutta nella stessa direzione.

Camminando tra tutta questa gente mi sento quasi male, mi sento sopraffatta e indebolita, soprattutto, dagli sguardi di alcuni di loro, che mi scrutano e mi giudicano, senza neanche avere il minimo pensiero se io li stia ascoltando o meno.

Strizzo gli occhi e in pochi secondi mi ritrovo in una stanza grandissima e piena di gente. Alla mia destra c'é una scrivania dove é seduta una donna accanto ad un uomo, che presumo sia il preside data la sua eleganza nel vestire. Per un attimo abbasso lo sguardo osservando i miei vestiti trascurati e noto già la prima grande differenza tra me e le persone che si trovano qui.

Poco distanti da me si trova un gruppo di ragazze, forse poco più grandi di me, beh...le classiche ragazze "perfette": bel corpo, bei vestiti...il mio contriario, no?

Una di queste mi osserva dalla testa ai piedi, già a guardarla mi sta antipatica, e mi si avvicina < ciao, se nuova qui? >, < ehm, si sono nuova piacere di conoscerti... > sospendo la frase aspettando una sua risposta, < Candice, tu sei? > domanda sorridendo, < Sarah > dico con un sorriso tirato. < A che anno sei? > mi domanda, < terzo, tu? > le chiedo, < sono al quarto, tra poco dovró affrontare gli esami e ho una paura tremenda! > dice strizzando gli occhi e scuotendo di poco la testa, < tranquilla, ci riuscirai > dico rassicurandola, < lo spero! > mi risponde. < Candice, dai su, sbrigati! > le sue amiche la chiamano e entrambe ci giriamo verso di loro, , < ci vediamo > dico salutandola con un cenno della mano.

Mi stupisco di come una ragazza come lei mi abbia rivolto la parola, chissà cosa ne uscirà fuori...

Spazio dell'autrice:

Cari ragazzi...RIECCOMI! So che ci ho messo qualche giorno in piu' per postare questo capitolo...ma visto che è ancora estate voglio godermi al meglio questi pochi giorni di libertà rimasti (come vogliono tutti del resto)! Comunque sia, spero che questo nuovo capitolo vi sia piaciuto, se si lasciate una recensione, ne sarei felice ;)

Cosa succederà alla nostra cara Sarah? Farà amicizia con Candice o succederà un qualcosa di inaspettato? VI ASPETTO AL PROSSIMO CAPITOLO!🌺

Baci, _Sweet_Shadow_

 
   
 
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