30/08/2016
8 recensioniNella stanza di un orfanotrofio si consuma l’orribile e misterioso omicidio ai danni di un bambino di nome Aki. Il responsabile è un altro stranissimo e inquietante bambino, protagonista di questa poesia, spinto al gesto dalla promessa fatta da un misterioso uomo invisibile, con cui lui parlava ogni notte, che a suo dire, quella sera stessa lo avrebbe portato via dall’orfanotrofio. Tra le promesse da marinaio di questo mondo, succede invece che si aggiunge anche questa; così il bambino deluso, rimane solo con un coltello (l’arma del delitto), e il cadavere di Aki appeso crudamente e crudelmente al lampadario. Nell’orrore e nella paura dilagante, la stanza viene sgomberata in fretta e furia e chiusa a chiave, in attesa di far intervenire un’impresa di pulizie per rimuovere da lì il cadavere, ma non il bambino, che invece resta lì. Dopo quattro giorni l’impresa, che coraggiosamente accetta lo sporco lavoro trova, proprio in quella stanza maledetta, un folto gruppo di mosche e strane formiche, tutte dirette verso il cadavere. Quello che gli inservienti ancora non sanno, è che il prossimo cadavere che potrebbe aggiungersi è proprio il loro. ispirata al racconto di Kira03/Felinala, dal titolo 'La Stanza'
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Quell’uomo, stasera,
mi porta, lontano,
coltello, che azzera,
presenza, di umano;
osservo, lì appesa,
la traccia, innocente,
la scelta, inattesa,
promessa, sfumata,
nel niente.
Lasciate, l'orrore,
di parti, cadute,
svuotando, il terrore,
su porte, sbattute;
la chiave, che gira,
sul mondo, rimosso,
che ancora, respira,
il peso, lo sento,
qui addosso.
Avanti, venite,
se il fegato, regge,
creature, nutrite,
che il senno, non legge;
presagio, si assetta,
su croce, sicura,
e intanto, vi aspetta,
varcate, la cruda
paura.
DA "L'AMORE TRADOTTO"
Luca Clementi
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