Alex era nella sala d'aspetto dell'aeroporto. Era arrivata con un paio di ore di anticipo per fare il check-in. Stava ascoltando l'ipod. Decise di mettere le canzoni a random e quasi a farlo apposta uscivano tutte le canzoni dei Fall Out Boy. Peccato che ad ogni canzone le usciva una lacrima.
- Alex! Alex!
- Uh, non ricordavo che in una canzone ci fosse il mio nome - Pensò Alex
- Alex! - La voce si avvicinava sempre di più a lei.
Alzò lo sguardo verso la voce e vide Patrick correre verso di lei.
- Alex! - Disse Patrick ansimando
- Che cosa ci fai qui? - Chiese lei stupita togliendosi le cuffie
- Ti devo parlare. Non voglio che tu te ne vada
- Patrick, io...
- Lasciami finire. Dicevo, voglio che tu rimanga, e non mi importa di tutto quello che è successo, perché io ti amo e non voglio perderti per nessuna ragione al mondo.
- Lo pensi davvero? - Alex non credeva alle sue orecchie
- Si, ti prego Alex.
- Vuol dire che mi perdoni? - Chiese lei con le lacrime gli occhi
- Certo. Pete mi ha spiegato che le mie erano solo paure infondate, e che non era vero che lo ami.
- Grazie, Patrick - Alex lo abbracciò
- E mi ha detto di ieri sera
Alex gelò per un instante e sciolse l'abbraccio
- Ecco io...
- Shiiit - Lui le mise un dito sulle labbra - Non mi devi spiegare nulla - Patrick la baciò
Un bacio caldo, tenero e pieno d'amore per fare capire ad Alex che lui l'amava e che davvero non gli importava niente di quello che era successo la notte scorsa.
- Il volo AZ 53721 diretto a New York è pronto per l'imbarco all'uscita 4
- Oh, no! E' già il mio volo
- Ma Alex!
- Patrick, io... - Alex abbassò lo sguardo - Dovevo andare comunque a New York per sistemare una faccenda da mio padre
- Ma tornerai, vero? - Lui le prese il mento con il pollice e l'indice e le sollevò il viso.
- Torno tra una settimana. - Rispose lei sorridendo.
Si baciarono ancora. Poi Patrick la lasciò andare.
- Tornerò presto, Patrick
E così lui la vide partire su quell'aereo con la speranza che Alex tornasse molto presto.

Patrick tornò in studio. Appena entrò in studio, gli altri lo guardarono in silenzio.
- Patrick, ma Alex dov'è? - Chiese Joe
- Ci siamo chiariti
- Meno male - Rispose Pete sollevato
- Ma è partita lo stesso
- E tu non l'hai fermata?
- Ha detto che doveva tornare da suo padre per sistemare una faccenda.
- Spero per te che si risolta tutto al meglio
- Lo spero anche io, Pete. Altrimenti..
- Altrimenti? - Fece Pete preoccupato
- Altrimenti, solletico! - Patrick si gettò su Pete e iniziò a fargli il solletico fino a farlo cadere per terra.
Joe e Andy si unirono a loro e fecero tutti il solletico a Pete.
- No, dai basta! - Pete non ce la faceva più a ridere
- Ok, basta ragazzi - Disse Trick - Ora sei perdonato per ieri sera
- Davvero? - Chiese Pete stupito
- Certo - Rispose Patrick dando la mano per far alzare Pete e lo abbracciò. Pete era contento che Trick lo avesse perdonato.

Intanto a New York, Alex era nello studio del padre.
- Allora hai capito?
- Certo, papà. Sono felice che tu abbia scelto me come manager discografico - Alex era contenta, ma anche un pò preoccupata - Papà, ma questo vorrà dire che mi devo trasferire qui?
- No, tesoro. Anzi una delle band di cui ti devi occupare sono proprio i Fall Out Boy
- Che cosa? Veramente? - Fece lei incredula
- Certamente. La nostra casa discografica ha acquistato delle azioni della loro e quindi siamo gli azionisti di maggioranza. Sarò io a trasferirmi semmai a Los Angeles.
- Non vedo l'ora di vedere la loro faccia quando darò loro la notizia.

- Che coooosaaaa!?! - Sembrava che a Joe stesse per venirgli un infarto - Ma è ufficiale?
Danny, il manager della band, sospirò.
- Purtroppo si, Joe. Da lunedì avrete il nuovo manager.
- E sai già chi sarà?
- No, Pete. Lo saprete lunedì stesso.
- Ma scusa, Danny, come è possibile che tu non sia più il nostro manager?
- E' semplice, Patrick. La nostra casa discografica è stata acquisita da un altra e quindi sono cambiati quasi tutti i dipendenti.
Così alla fine i ragazzi salutarono Danny e trascorsero il resto della settimana a cercare di capire chi sarà il loro prossimo manager.

Lunedì mattina.
I ragazzi erano riuniti nell'ufficio assegnato per il loro nuovo manager. Non sapevano ancora chi fosse e stavano aspettando che arrivasse.
Patrick, nel frattempo, stava pensando ad Alex che non era tornata e aveva paura che lei fosse rimasta a New York.
Poco dopo la porta secondaria si aprì e i quattro ragazzi rimasero stupiti.
- Alex, cosa ci fai qui? - Le chiese Joe
- Ah, bel modo di accogliere il vostro nuovo manager - Rispose lei ridendo
- Allora sei tu? E allora la casa discografica che ha acquisito questa è quella di tuo padre?
- Esattamente, Joe.
- E quindi era per questo motivo che dovevi tornare a New York - Osservò Patrick
- Sei ancora arrabbiato con me? - Chiese Alex mentre gli altri uscirono dallo studio per lasciarli parlare tranquilli
- Io Alex.. - Patrick non sapeva cosa dirle.
- Va bene. - Lei sorrise - Pensaci con calma
Alex superò Patrick per uscire a prendersi un caffè, ma lui la prese per un braccio.
- Ma cos'... - Alex non fece in tempo a finire la frase che Patrick la baciò. Continuarono a baciarsi finché Patrick non la fece sedere sulla scrivania.
- Lo so, non bisogna mai mescolare il lavoro con la vita privata, ma.. Così almeno posso portarmi il lavoro a casa - Disse Patrick ad Alex
Lei si mise a ridere.
- Mi sei mancato, Patrick
- Anche tu mi sei mancata, mia White Angel.
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The End.
Grazie a tutti coloro che l'hanno letta e a tutti quelli che la leggeranno.

E ora rispondo ai vari commenti!!
- Shigure 90: hai visto che ho fatto la brava!! :D
- OkinoLinYu: grazie per il commento.. Hai ragione, in effetti ci sono delle discordanze tra i periodi, e in futuro cercherò di stare più attenta... XD