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Autore: kamy    31/08/2016    0 recensioni
Steve trova Tony confuso e sperduto sotto la pioggia. Cos'è successo a Stark? Il Capitano riuscirà ad aiutarlo?
Genere: Introspettivo, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio anche solo chi legge.

Cap.3 Perdita di memoria degenerativa

Steve osservò Tony nel letto e sospirò, guardandolo dimenarsi nel sonno. Si massaggiò il collo e scosse la testa. Si sedette sul letto accanto a lui e gli mise la mano sulla spalla.
Tony scattò seduto e si allontanò da lui con il fiato corto e gli occhi spalancati, sbatté le spalle contro il muro e si guardò intorno freneticamente.
Steve appoggiò le mani sulle ginocchia e gli sorrise, aveva delle leggere rughe agli angoli degli occhi.
"Ti ho preparato da mangiare. E' quasi mezzogiorno" gli disse gentilmente.
Tony lo guardò fisso, aggrottò la fronte concentrandosi sugli occhi azzurri dell'altro e si scostò dalla parete deglutendo.
"Capitano?" domandò, poco convinto.
Steve annuì e si rialzò dal letto.
"Sì, Tony?" domandò.
Tony mosse la bocca sentendola impastata, aveva la gola secca che bruciava.
"Il Capitano Rogers?" chiese di nuovo.
Si guardò ancora intorno, si mise seduto sentendo una serie di fitte e strinse i denti.
"Mi avevano detto di raggiungerla a Stoccarda".
"Eh?" domandò Steve corrugando la fronte.
Allargò le braccia, avvertendo il battito cardiaco accelerato.
"Tony, ci siamo incontrati a Stoccarda. E' stato parecchio tempo fa" ribatté.
Tony batté ripetutamente le palpebre, deglutì un paio di volte e si massaggiò la gola.
"Ti devo prendere in parola, immagino".
Steve si portò le mani ai capelli e sospirò.
"Tony, devo avvertire la squadra. Sono amici, va bene?" gli chiese.
Tony negò con il capo, si guardò i polsi e si tastò l'orecchio.
"Jarvis. Dov'è Jarvis?" chiese.
Si alzò in piedi di scatto e ricadde in avanti.
Steve lo aiutò a sdraiarsi nuovamente sul letto e si morse il labbro.
"Tony, J non c'è più" bisbigliò.
Tony alzò lo sguardo su di lui con gli occhi sgranati, scosse il capo e le iridi divennero lucide.
"Cos'è successo?".
Steve si passò la mano sul viso, mentre con l'altra tirava fuori il cellulare dalla tasca.
"Un programma infetto lo ha distrutto. Voleva distruggere l'umanità e J ha cercato di fermarlo" spiegò.
Tony guardò il cellulare in mano a Steve fisso, strinse le labbra e indietreggiò sul letto fino alla parete.
"E Loki?".
Steve si sedette ai piedi del letto.
"Lo abbiamo sconfitto" lo rassicurò.
Piegò di lato il capo.
"Vuoi che chiamo nell'altra stanza o preferisci sentire cosa dico?" chiese.
Tony chiuse gli occhi prendendo qualche respiro profondo, scosse il capo e si passò la mano tra i capelli.
"Voglio sentire" decise.
Steve telefonò al secondo numero in rubrica e sentì una serie di squilli ripetersi. Sentì un click.
"Nat? Sono Steve" si presentò.
"Steve, che succede?" chiese Natasha.
"Agente Romanoff?" fece Tony, avvicinandosi al telefono con il capo.
"Stark?" domandò Natasha.
"Tony è qui con me, Natasha. C'è un problema... grave" disse Steve. Aumentò la stretta sul cellulare.
"Non ricorda nulla da prima dell'attacco dei Chitauri" disse.
"Degenerativo o costante?" domandò la Romanoff.
"Che sono i chitauri?" chiese Stark, in contemporanea.
"Degenerativo" rispose Steve, passandosi la mano tra i capelli biondi.
Si voltò verso Tony e lo guardò in viso.
"Loki aveva un esercito di alieni, ma li abbiamo sconfitti" gli rispose.
"Ok. Fallo parlare, cerca di non fargli dimenticare quello che sa. Noi arriviamo al più presto" rispose Natasha.
Tony strinse le labbra guardandosi intorno con espressione vacua.
"D'accordo, vi aspetto" sussurrò Steve. Chiuse il telefono e lo porse a Tony.
"Non ti ricorda niente?" chiese.
"Un cellulare?" domandò Stark, sarcastico.
Allungò la mano verso l'oggetto, lo prese rigirandoselo tra le dita.
Steve si sedette sul letto accanto a Tony.
"Sbagliato Stark, un cellulare giurassico" scherzò.
Tony gli lanciò un'occhiata divertita, sospirò e si massaggiò la fronte.
"Quindi. Perdita di memoria. Progressiva. Potrei dimenticare cose che ora so" riassunse.
Batté le palpebre sentendo la testa pesante, deglutì appena.
"Quando mi hai visto l'ultima volta ero impegnato con qualcosa che potrebbe avermi causato questo?".
Steve gli porse la mano, aperta, avvicinandola alla sua.
"Avevi creato degli occhiali che modificavano i ricordi" gli rispose.
Tony negò con il capo, si poggiò con la testa alla parete e roteò gli occhi grugnendo.
"Se mi conoscessi, sapresti che non sbaglio mai".
Steve ritirò la mano e con l'altra si massaggiò la fronte.
"Avevi delle forti emicranie dovute agli occhiali. Però è da un po' che non ci vediamo, non so cosa avevi fatto".
Tony gli tirò un pizzicotto al braccio, mugugnò sporgendo le labbra.
"No. Non commetto errori così grossolani. Inoltre dovrei avere ricordi modificati, non ricordi mancanti. Devi esserti perso qualcosa".
Steve lo strinse a sé e gli prese la mano nella sua. Tony la prese a sua volta, stringendo piano le dita dell'altro e accennò un sorriso.
"Lo prenderò per un 'ti credo, Stark', ok?".
Steve gli baciò la testa tra i capelli.
"Ti va di raccontarmi qualcosa, per non perderla?" gli chiese.
"Non saprei cosa. Non mi viene in mente nulla".
Tony si scostò appena da lui, alzò lo sguardo con un sorriso divertito.
"Ma se quel pranzo è ancora disponibile, magari posso pensarci".
Steve si allontanò da lui e si alzò in piedi.
"Vado a prendertelo".
  
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