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Autore: Ehyca    31/08/2016    4 recensioni
Minseok non è davvero bravo in cinese, Luhan è lo studente nuovo con dei segreti, Jongdae dà pessimi consigli, ma Kyungsoo no. Sehun apprezzerebbe davvero tanto se Kim Jongin smettesse di interessarsi a lui, Baekhyun e Chanyeol sono davvero sul confine del più-che-solo-amici, e niente, la loro vita si incasina giusto un po'.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Lu Han, Lu Han, Un po' tutti, Xiumin, Xiumin
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Minseok non sapeva se si fosse addormentato dopo la sua inaspettata dichiarazione d'amore. Tutto quello che riusciva a ricordare dopo aver tolto la batteria del telefono era di aver fissato il soffitto nell'oscurità, e davvero, era difficile trovare le differenze tra quello e dormire. Si ricordava di essere scattato al suono della sveglia, però, quindi ad un certo punto doveva essere caduto almeno in uno stato di semi coscienza.
Con un gran sospiro e strofinandosi gli occhi, si alzò in piedi, sentendosi uno zombie, completamente intorpidito e senza vita, e si diresse in cucina.
Sua madre era lì, si preparava per andare a lavoro. Gli lanciò uno sguardo, accigliandosi. “Ti senti bene, tesoro?”
Minseok fece un suono vago. “Non ho dormito bene,” mormorò, senza incontrare i suoi occhi.
“Fai molta attenzione alla glicemia, allora,” gli ricordò la madre, e lui annuì, sedendosi al tavolo.
La donna se ne andò un minuto dopo, mentre Minseok masticava tristemente un toast al burro, e mentre usciva la sentì dire, “Oh, ciao Kyungsoo. Minseok si è appena svegliato.”
Per qualche ragione, il nome del suo vicino fece fare un tonfo al suo stomaco. “Okay, volevo solo fargli qualche domanda,” disse Kyungsoo dal corridoio, e Minseok stava seriamente prendendo in considerazione l'idea di nascondersi in bagno finché non se ne fosse andato.
Prima che potesse fuggire, però, la madre di Minseok sparì in fondo al corridoio, e Kyungsoo avanzò con uno scopo preciso in mente, chiudendo la porta con un calcio. Si piazzò di fronte al tavolo, e Minseok non lo stava guardando, ma poté comunque sentire gli occhi del vicino bruciare sulla sua pelle. “Hyung. Ti dispiacerebbe spiegarmi perché Luhan mi ha chiamato alle 6 del mattino, chiedendomi di parlare con te?”
Minseok mugolò, scuotendo violentemente la testa. “No.”
“Hyung. Cosa hai fatto?”
La sua testa continuò a muoversi, come se non avesse il controllo di essa. “Non posso farlo. Non posso. Non posso parlare con lui adesso.”
Kyungsoo prese un profondo respiro. “È successo qualcosa ieri notte?”
Minseok immaginò che fosse ovvio, ma annuì comunque leggermente. “Penso di sì.”
“Pensi di sì?”
“È successo decisamente qualcosa.”
Una pausa, e poi, “Mi dirai che cosa?”
“No, non penso,” squittì Minseok, il viso rosso per l'umiliazione e la vergogna.
Kyungsoo sospirò, facendo qualche passo avanti. “Beh, lui vuole davvero parlare con te.
'Disperatamente' a detta sua.”
Minseok si morse il labbro, poi prese un altro morso di toast per guadagnare più tempo, anche se si sentiva nauseato. “Cosa gli hai detto?” chiese, quasi con paura.
“Gli ho detto che stavi dormendo, e che ti avrei detto di richiamarlo. Lo farai?” chiese Kyungsoo severamente.
Il ginocchio di Minseok andava su e giù nervosamente. “Io... non lo so.”
“Lo eviterai per sempre, allora?” chiese il più piccolo, sembrando davvero deluso da lui.
Minseok scrollò le spalle, facendosi piccolo piccolo. Non era ancora riuscito a guardarlo. “Forse,” mugugnò.
“Oh, hyung,” disse Kyungsoo, come una mamma chioccia esausta, e Minseok posò la testa sul tavolo. “Sei così drammatico, lo sai questo?”
“No, sai cosa sono? Sono davvero bravo a rovinare le cose,” disse Minseok, parlando con il tavolo. “Quando muoio, e potrebbe accadere molto presto, sulla mia lapide ci sarà scritto 'Kim Minseok: Il Ragazzo Che Ha Rovinato Tutto.”
Kyungsoo rise poco divertito. “Questo è esattamente quello di cui stavo parlando. Perché non gli parli e basta?”
“Non posso,” sussurrò Minseok. “Non posso, Kyungsoo. Puoi dirgli semplicemente questo? Se ti chiede di parlare con me, digli che non posso. Tutto qua.”
“Dovrei dirgli che hai bisogno di più tempo?”
Minseok si lamentò. “No. Se ti chiede perché, dì solo 'Minseok dice che non può' e poi riattacca. Okay?”
Kyungsoo fece una pausa, poi disse, “Gli dirò che hai bisogno di più tempo.”
Minseok sentiva di potersi mettere a piangere. “Kyungsoo?” Si voltò a guardare il vicino per la prima volta, sussultando per il suo sguardo severo. “Kyungsoo, se dovessi morire o sparire per sempre, dì a Luhan che mi dispiace, d'accordo?”
“…glielo dirò,” rispose Kyungsoo, con occhi più gentili. “Ma penso sarebbe meglio se glielo dicessi tu stesso, sai.”
“Non penso proprio,” sussurrò lui.
“Sei fortunato che Luhan non possa mettere piede in questo paese. Sembrava pronto a strangolarti.”
Minseok mugolò ancora. Questo
non era ciò che voleva sentire al momento. Proprio per niente.
“Torno a casa. Tu vai a scuola. Ma spero sappia che evitare il problema non lo risolverà,” disse Kyungsoo, sbattendo il piede a terra.
“Sì. Lo so,” disse piano Minseok, riportando lo sguardo sul toast.
“Bene. E prenditi cura di te, okay? Ti terrò sotto stretto controllo.”
“Lo farò,” sussurrò.
“Okay. Ciao, hyung.”
Minseok non si sentì affatto meglio mentre Kyungsoo lasciava la stanza. Come poteva? Aveva davvero,
davvero rovinato le cose stavolta. Come aveva potuto dichiararsi in quel modo, fuori dal nulla, al telefono, quando Luhan era bloccato in Cina e Minseok in Corea? Come aveva potuto dichiararsi in quel modo, quando Baekhyun aveva fatto la stessa identica cosa poche settimane prima, e stava ancora soffrendo per le conseguenze? Non aveva nemmeno detto che gli piaceva Luhan. Gli aveva detto, chiaro e tondo, di amarlo. Perché l'aveva detto? E Minseok... Minseok non avrebbe potuto sopportare un rifiuto ora. Non poteva. Non era nemmeno sicuro di poter sopportare di essere accettato al momento, con Luhan così, così lontano, preoccupato ad occuparsi di altre cose, e Minseok gli stava solo causando più problemi, ed era una persona orribile. Non avrebbe mai dovuto dire niente.
Ma non poteva tornare indietro ora.


Era orribile, estremamente e spiacevolmente ironico, il modo in cui Minseok avesse pensato semplicemente
Wow, sono contento che Luhan non abbia anche il numero di Jongdae, quando arrivò all'armadietto e il suo migliore amico marciò verso di lui, dicendo, “Hyung, cosa hai fatto al povero Luhan-hyung?”
“Cosa?” squittì Minseok, sperando che Jongdae stesse parlando di un'
altra cosa terribile che avesse fatto.
“Mi ha chiamato stamattina, davvero molto presto, e mi ha detto di dirti di rispondere al telefono, penso abbia usato anche qualche parolaccia, ma erano in cinese.” Jongdae incrociò le braccia, sembrando davvero poco impressionato.
Minseok grugnì forte, attirando su di sé l'attenzione di alcuni curiosi. “Come fa ad avere il tuo
numero?”
Jongdae si accigliò. “Gliel'ho dato io,” disse. “Non è importante. Ciò che è importante è che mi stai nascondendo qualcosa, di nuovo

“Jongdae, ascolta, puoi smetterla? Ho passato una nottata e una mattina terribile. Ti posso già garantire che passerò una giornata terribile e probabilmente una settimana terribile e possibilmente il resto della mia vita. Lasciami preservare almeno un briciolo della mia dignità, anche solo per un paio d'ore? Ti prego?” si lamentò Minseok, sperando che la campanella suonasse presto.
Jongdae continuò a guardarlo male, ma alla fine sbuffò e disse, “D'accordo. Hai fino a pranzo.”
Minseok mugolò.
“E non causare a Chanyeol o Baekhyun alcuno stress non necessario. Stanno già andando fuori di testa per lo spettacolo di stasera.”
Oh, cavolo, Minseok non aveva nemmeno pensato che oggi ci fosse la prima. “Sì. Giusto. Okay,” mormorò, sospirando.
“Bene. E non pensare di potertela cavare senza dirmi niente, hyung.” Jongdae lo guardò deciso.
“Abbi un po' di pietà,” si lamentò Minseok. “Sei cattivo con me. Sto soffrendo.”
“Sono stato svegliato alle 6 del mattino da un ragazzo cinese molto persistente e molto arrabbiato. Ho avuto un piccolo attacco di cuore, pensando che il governo cinese gli stesse di nuovo respirando sul collo o qualcosa del genere. Non ho la forza di avere pietà.”
Fortunatamente, Minseok venne finalmente salvato dalla campanella, e Jongdae se ne andò quasi riluttante, lanciando a Minseok un ultimo sguardo severo prima di dirigersi in classe. Sapeva perché Jongdae si stesse comportando così, davvero – aveva tenuto l'amico all'oscuro di tante cose cruciali, e questo lo aveva scosso molto più di quanto non desse a vedere – ma di certo questo non rendeva le cose più facili.
Il resto della giornata fu, in effetti, tanto terribile quanto aveva predetto Minseok. Come succedeva sempre quando era stressato, passò tutte le lezioni sentendo di poter vomitare e addormentarsi da un momento all'altro. Dovette mangiare alla pausa, ma quello lo rese ancora più nauseato, e continuò a pensare che prima o poi avrebbe dovuto
dirlo a tutti e tutto era davvero tanto terribile.
Arrivò il pranzo, e Minseok si gettò sul proprio cibo, accigliandosi mentre fissava i broccoli mentre Chanyeol e Baekhyun discutevano sull'
esatta intonazione di questa o quella battuta e sul preciso arco nel sfoderare la spada. Una volta, però, sollevò lo sguardo e vide Chanyeol ridere e scompigliare in modo affettuoso i capelli dell'amico, il quale abbassò la testa e fece un sorriso che non raggiunse gli occhi, e Minseok voleva piangere, perché non voleva essere anche lui quel ragazzo. Baekhyun e Chanyeol erano praticamente l'esempio perfetto, a questo punto, e Baekhyun era felice?
“Stai bene, hyung?” chiese all'improvviso il più piccolo, guardandolo, e Minseok emise uno strano suono disperato.
“No,” si lamentò, alzandosi per uscire dalla sala. Non voleva che
altre persone gli facessero domande, e che ci fossero altre persone intorno a lui quando avesse cominciato ad esplodere.
Jongdae si alzò immediatamente per seguirlo, urlando, “Hyung, torna qui e mangia il tuo pranzo!”
“No!” esclamò Minseok, solo per essere contrario, anche se non aveva pensato davvero di
non mangiare.
“Hyung, torna immediatamente qui e finisci di mangiare,” lo rimproverò Jongdae, e Minseok continuò a camminare fino a che non raggiunse il corridoio vuoto, dove si sedette contro gli armadietti e sospirò. Un momento dopo, Jongdae si sedette accanto a lui, posandogli una mano sulla spalla. “Stai bene?”
“No,” gracchiò Minseok, strofinando la fronte contro il ginocchio. Ormai sembrava essere l'unica parola che conoscesse.
Un momento dopo, un braccio gli cinse le spalle, e Minseok sospirò e si posò sul migliore amico, grato, almeno, per il suo calore e il suo profumo familiare, e per il fatto che tenne la bocca chiusa per quasi trenta secondi. “Mi dirai cosa è successo, hyung?”
Minseok si avvicinò di più, mordendosi il labbro. “Io non ti chiedo mai di Junmyeon,” rispose piano. “Non più.”
Jongdae fece una pausa, come se stesse considerando la cosa, e alla fine disse, “D'accordo. Vuoi stare semplicemente seduto qui e tirare su col naso con me, allora?”
“Sì,” disse Minseok, premendo quanto più fisicamente possibile, quasi sedendosi in grembo a Jongdae. L'amico gli passò le dita tra i capelli, confortante.
“Solo un paio di minuti, e poi devi tornare a finire di mangiare,” rispose piano Jongdae. “Altrimenti dovrò picchiarti. E quando Luhan-hyung tornerà, dovrà picchiarti anche lui.”
Minseok tirò su col naso piano. “Non dirlo come se sapessi che tornerà.”
Jongdae fece una pausa, poi disse, “Okay,
se.”
“Non mi stai aiutando,” si lamentò Minseok.
Jongdae rimase in silenzio per un po', accarezzando gentilmente la testa di Minseok, fino a che non disse, “Hyung, ti piace Luhan? In quel modo?”
“Jongdae, dobbiamo
davvero parlare di questo? Ora?” chiese Minseok. “Non sai già la risposta, comunque?”
“Voglio che sia tu a dirmelo,” disse.
Minseok tirò ancora su col naso. “Sì.”
“Lo ami?”
Minseok deglutì a fatica. “Sì,” sussurrò.
“Okay.” Jongdae lo strinse forte. “È tutto okay, lo sai, vero?”
“Forse,” sospirò piano lui, lasciando poi che Jongdae lo consolasse sul pavimento, fino a che non dovette davvero tornare a mangiare. Era stato piacevole finché era durato, almeno.


Solitamente, Chanyeol non era il tipo di persona socialmente nervosa. Riusciva a parlare senza problemi con gli sconosciuti, poteva suonare la chitarra di fronte ad un locale pieno di persone, poteva sfacciatamente togliere i metaforici pantaloni agli insegnanti più intimidatori (anche se non aveva sempre successo). Aveva fatto discorsi davanti al corpo studentesco durante competizioni di dibattito, e gli piaceva fare presentazioni. Se qualcuno avesse guardato Chanyeol e avesse detto 'Sembra un tipo con una grave ansia da palcoscenico' la maggior parte delle persone gli avrebbe riso in faccia.
Eppure ecco Chanyeol, che andava avanti e indietro nel backstage, completamente vestito e truccato, mentre ascoltava l'auditorium riempirsi, e sudava profusamente e si chiedeva se avesse potuto rimandare ancora per un po'. Non era nemmeno il pubblico che lo rendeva nervoso per lo spettacolo, ma solo... la
pressione. Da quando era tornato avevano fatto solo una vera e propria prova completa, con costumi e tutto, su questo palco. E se si fosse dimenticato qualcosa? E se si fosse dimenticato dove doveva stare? E se si fosse dimenticato a chi passare gli oggetti di scena tra un atto e l'altro? E se – e se si fosse dimenticato le battute, improvvisando, e avesse rovinato tutto?
Chanyeol non aveva paura di rendersi ridicolo. Chanyeol si rendeva ridicolo regolarmente, di fronte a tutti i tipi di persone. No, Chanyeol aveva paura di rovinare lo spettacolo, perché questo era lo
spettacolo di Baekhyun, era qualcosa su cui Baekhyun aveva messo anima e corpo per mesi, questo spettacolo era la vita di Baekhyun. Chanyeol non voleva rovinarlo. Non voleva deludere Baekhyun.
Lo aveva già deluso così tanto ultimamente.
“Non posso farlo,” mormorò Chanyeol, continuando ad andare avanti e indietro. Le persone lo circondavano da ogni lato, sbirciando da dietro il sipario e parlando rapidamente di decisioni dell'ultimo minuto, ma Chanyeol non guardava nessuno. “Non posso farlo. Non posso.” Si mise le mani tra i capelli, tirando nervosamente, rovinando l'acconciatura che gli avevano fatto le assistenti poco prima. “Cosa sto facendo?”
“Cosa
stai facendo?” chiese all'improvviso una voce, e Chanyeol si voltò e vide Baekhyun lì in piedi, che lo guardava in un misto di preoccupazione e dispiacere. “Ti stai rovinando i capelli.”
“Sto—” Chanyeol si strozzò con l'aria. “Penso potrei avere un leggero attacco di panico.”
Tutto ciò di negativo che poteva esserci nello sguardo di Baekhyun si dissolse, rimpiazzato da compassione e comprensione. “Starai bene?”
“Um. Non sono sicuro?” deglutì Chanyeol.
Baekhyun si accigliò preoccupato, facendo un passo verso di lui. “Potrai—sarai in grado di recitare nello spettacolo?” chiese.
Immediatamente, Chanyeol annuì ferventemente. “Sì! Certo! Io – posso decisamente farlo. Di sicuro.”
Baekhyun non sembrava molto convinto. “Ne sei sicuro? Stai grondando di sudore, Yeol.”
“È solo – ho solo molto caldo. Ah ah.” Si allargò il colletto della camicia. “Sto bene. Posso recitare.” Deglutì forte, poi disse, “Sono solo... un po' nervoso.”
Baekhyun si morse il labbro, più rosa del solito per il trucco di scena, poi guardò l'orologio più vicino. “Dai, vieni qui.” Allungò un braccio, chiudendo le dita attorno al polso di Chanyeol, e lo tirò di lato, dove era meno frenetico e caotico. Chanyeol dovette stargli vicino e abbassare leggermente la testa per sentire quando l'amico cominciò a parlare, a voce bassa. “Senti, Chanyeol, non sono completamente certo per cosa tu sia nervoso, perché tu non sei
mai nervoso, ma – non esserlo e basta, okay? Tu – sarai fantastico. Assolutamente fantastico. Se devi preoccuparti di qualcosa, preoccupato per me, che rovini tutto o qualcosa del genere. Tu. Tu eri la scelta perfetta per questo ruolo, l'ho detto quando ti ho dato la parte e lo dico ancora. Puoi andare lì e improvvisare tutto e sarebbe comunque perfetto.”
Chanyeol strinse i denti, guardando il migliore amico, e piegò le dita, il polso ancora stretto nella sua mano. Baekhyun lo fissò – dritto negli occhi, senza distogliere lo sguardo – con espressione aperta e onesta.
“Tra cinque minuti andremo là fuori, e ci esibiremo
esattamente come abbiamo provato nei cinque mesi passati, e anche se commetterai errori, andremo avanti e ci rideremo su dietro le quinte e tutto andrà bene. Tu sarai fantastico, io probabilmente sarò decente. E tutto andrà per il meglio. Lo giuro.”
Chanyeol deglutì e annuì. Aveva sempre avuto problemi a prestare attenzione a quello che diceva Baekhyun quando entrava in questo mood, quando il suo sguardo diventava così intenso e i suoi occhi così grandi e accesi e luminosi. E non aiutava il fatto che ora Baekhyun fosse tutto imbellettato per lo spettacolo, con linee di eyeliner drammatiche e le labbra rosa e i capelli scompigliati ad arte che gli ricadevano sulla fronte. Prese Chanyeol leggermente in contropiede. Lo fece fissare un po' troppo.
“D'accordo,” disse Baekhyun, lasciandogli andare il polso. A Chanyeol mancava quel calore. “Ora, ho qualcosa da, ah, chiederti.”
“Cosa?” chiese stupidamente Chanyeol.
“Io—è solo che... ci ho pensato. E, Yeol, noi – non dobbiamo fare il bacio, sai. Non è davvero un problema. Voglio dire, so che dovrebbe essere il gran finale e tutto, ma non dobbiamo farlo, davvero. Possiamo fare finta. Non sarà difficile.”
Chanyeol sbatté le palpebre, sorpreso, e finse che le sue guance non si fossero arrossate alla parola
Bacio. “No!” esclamò velocemente, quasi in automatico. “No, posso farlo!” Non voleva rovinare lo spettacolo a Baekhyun. Non lo avrebbe rovinato, solo per un piccolo bacio ed un grande errore. “Giuro, Baek, posso farlo!”
Le sopracciglia di Baekhyun si aggrottarono immediatamente. “No, Chanyeol, io—”
“Farò un buon lavoro!” insistette lui. “È solo un bacio, giusto? Voglio dire, ripeteremo lo spettacolo più di una volta, ma va bene! Posso farlo!”
“Chanyeol,
no,” disse Baekhyun, con voce improvvisamente alta e irritata. “Non capisci, io non voglio fare il bacio.”
Chanyeol rimase leggermente a bocca aperta. “Tu – non vuoi farlo?”
No!” esclamò Baekhyun. “Tu sei così – così stupido.”
“Ma pensavo che—” Le parole
che ti piacessi gli morirono in gola quando qualcuno li chiamò, dicendo che avevano tre minuti prima che il sipario si alzasse.
Non. Voglio,” sibilò Baekhyun, voltandosi. “Okay, andiamo! In posizione, tutti!”
Chanyeol barcollò stupidamente al proprio posto, non ancora sul palco ma sull'ala sinistra. Baekhyun si mise in posizione, poggiandosi ad un albero finto, e mentre aspettava che le luci calassero e che il sipario si alzasse, Chanyeol guardò il suo migliore amico scambiare qualche parola con un altro attore e ridere piano, gli occhi incurvati in mezze lune per un secondo prima di ricomporsi, e Chanyeol non riusciva a smettere di fissarlo.
Baekhyun non voleva fare il bacio?
E poi, così semplicemente, se ne dimenticò del tutto perché in quel momento, le luci si spensero, e una lunga nota alta riecheggiò nell'auditorium, e Chanyeol smise brevemente di respirare. Le luci si riaccesero, un riflettore puntato su Baekhyun, il quale sorrise largamente mentre cominciava a cantare, chiaro e allegro, e si faceva avanti verso il pubblico, e Chanyeol rimase stupidamente colpito per un secondo, per quanto fosse bello.
Ma poi, pensò Chanyeol, Baekhyun era sempre bello. Baekhyun era sempre stato bello, si da quando erano bambini, e Chanyeol lo aveva sempre ammirato così tanto. Erano amici da così tanti anni che, sinceramente, Chanyeol non riusciva a ricordare come fosse successo, ma c'era stato un momento in cui si era chiesto come potesse piacere a Baekhyun, quando Baekhyun era così fantastico e Chanyeol solo... Chanyeol. Baekhyun era sempre stato sin troppo buono per Chanyeol, che era fastidioso e insensibile e troppo strano e così tante altre cose, e Chanyeol aveva sempre provato davvero duramente a meritarsi l'amicizia dell'amico. Baekhyun, che andava d'accordo con tutti, che era intelligente e talentuoso e amichevole e fantastico, che avrebbe potuto scegliere chiunque come migliore amico, e che aveva scelto
Chanyeol. Chanyeol aveva lavorato tanto per meritare il titolo di Migliore Amico di Baekhyun.
Falliva costantemente.
Ma ci aveva pensato così tanto nelle scorse settimane. A tutto. Baekhyun – Baekhyun lo
amava. Baekhyun aveva detto di amarlo. Amava Chanyeol. Come se Chanyeol, stupido e pieno di difetti, meritasse il suo amore. Non meritava nemmeno la tolleranza di Baekhyun. Ma ci stava provando, davvero tanto.
E poi... Baekhyun gli era mancato così tanto, in quelle due settimane e mezzo in cui non si erano parlati. Baekhyun gli era mancato
così tanto. Si era sentito solo, ovviamente, con nessun altro con cui parlare oltre Jongdae, che a volte aveva provato pena per lui, ma più di tutto gli era mancato l'amico. Il suo migliore amico. All'inizio, in un certo senso aveva dato la colpa a Baekhyun, per essersi dichiarato in quel modo, rendendolo confuso e spaventato, ma con il passare del tempo, Chanyeol aveva smesso di chiedersi di chi fosse la colpa. Perché Chanyeol avrebbe voluto semplicemente che le cose tornassero come erano sempre state, che tornassero ad essere amici, perché aveva bisogno di Baekhyun, ma mai prima d'ora se l'era meritato così poco. Non solo Chanyeol era stato uno stronzo, non solo aveva abbandonato Baekhyun nel momento in cui aveva più bisogno di lui, rovinando tutto, ma non era nemmeno stato in grado di dare a Baekhyun la cosa che voleva di più. Come aveva potuto tornare da Baekhyun implorando il suo perdono, quando non sarebbe mai potuto essere quello che Baekhyun voleva che fosse?
Ma Baekhyun non voleva fare il bacio.
Perché non voleva fare il bacio?
“Chanyeol, tra un minuto tocca a te,” disse qualcuno, e Chanyeol si riscosse e guardò la scena familiare di fronte a sé, mentre il suo grande ingresso si avvicinava. Strinse forte la spada.
La dichiarazione di Baekhyun era stata un grande shock per Chanyeol. Non si sarebbe mai,
mai aspettato, nei loro tredici anni di amicizia, che Baekhyun potesse sentirsi in quel modo. E non era che provasse... disgusto, o niente del genere. Era stato semplicemente sorpreso. E così spaventato. Perché Baekhyun era il suo migliore amico, il suo unico migliore amico, e questo avrebbe cambiato le cose? Non voleva che cambiasse niente. Non voleva che le cose fossero strane. Perché Baekhyun aveva dovuto rendere le cose strane, quando erano sempre state perfette?
Alla sua scena, Chanyeol avanzò sul palco, muovendo selvaggiamente la spada, cercando di non colpire accidentalmente qualcuno. Poteva sentire se stesso recitare le battute, poteva sentire se stesso reagire agli atri attori e attrici sul palco, ma la sua mente era lì solo in parte. “Bella fanciulla!” esclamò, e Baekhyun si voltò a guardarlo, e sorrise, e Chanyeol si sentì avvampare. Ma poi Baekhyun corse via dal palco, e Chanyeol rimase solo a recitare il suo primo monologo, fronteggiando il pubblico, le parole radicate nella sua mente bruciavano sulla sua lingua, e prima che potesse rendersene conto, completò la scena e seguì Baekhyun dietro le quinte, sorpreso da quanto facilmente le battute avessero lasciato la sua bocca.
“Fantastico, Yeol!” esclamò Baekhyun, avvicinandosi a lui e illuminandosi. “Sei stato bravissimo. Assolutamente bravissimo.”
“Grazie,” sospirò Chanyeol, e rimase perfettamente immobile quando Baekhyun gli abbracciò brevemente i fianchi.
“Sapevo che ce l'avresti fatta,” disse, sorridendo prima di voltarsi nuovamente verso il placo. “D'accordo, tocca di nuovo a me!” E si avviò, a testa alta, per recitare la scena successiva. Chanyeol lo guardò andare con gli occhi spalancati, e il cuore che batteva forte per l'adrenalina e sentimenti confusi.
Ma Chanyeol non aveva tempo per pensare a questi sentimenti. Non ne aveva. C'era troppo da fare; correre dietro le quinte, cercare gli oggetti di scena, cambiare i costumi, riapplicare il trucco, riprendere fiato prima di scappare via da qualche altra parte. Eppure, la sua mente non smise di correre per il resto dello spettacolo, che fosse sul palco o no, e nessuno di quei pensieri aveva qualcosa a che fare con principi stupidi ed eroine bellissime (o forse solo in senso metaforico).
Alla fine dell'Atto I, proprio prima dell'intervallo, Chanyeol salì sul palco per cantare il suo unico assolo, serio e alto e per la prima volta da quando il sipario si era alzato, mise tutto se stesso per non sbagliare. Chanyeol non era affatto un cantante, anche se Baekhyun gli diceva che aveva davvero una bella voce, e non aveva nemmeno un talento innato come Baekhyun. Dovette concentrarsi e sforzarsi per raggiungere ogni nota e ricordarsi ogni parola. E ci provò,
davvero tanto.
Alla fine della canzone, Baekhyun lo raggiunse sul palco, come da copione, e cantò insieme a lui l'ultimo verso, armonizzando senza problemi. Poi il sipario calò, e Chanyeol si voltò verso l'amico, ansimando. “Come – com'ero?” chiese senza fiato, incollato sul posto mentre gli assistenti di scena cominciavano a spostare la scenografia dietro di loro.
Baekhyun gli sorrise, gli occhi luminosi e le guance rosse, e disse, “Sei fantastico.”
Tutto ad un tratto, Chanyeol si ritrovò senza parole, preso alla sprovvista da quanto carino fosse Baekhyun, mentre gli sorrideva in quel modo, lo
guardava in quel modo, e allo stesso tempo preso in contropiede perché sapeva cosa significava quello sguardo, ora. Sapeva perché Baekhyun lo guardasse in quel modo. (Lo sapeva? Baekhyun era ancora – giusto? Ma il bacio…)
In ogni caso, quando Chanyeol aprì la bocca, quello che uscì fu un automatico e sentito,
“Tu sei fantastico.”
Baekhyun si immobilizzò, gli occhi sgranati, e Chanyeol sussultò. Aveva di nuovo detto qualcosa di stupido? Perché doveva sempre rovinare tutto?
“Io—voglio dire. No, no, voglio dire, non volevo dire niente.” Chanyeol voleva tirarsi i capelli. “Voglio dire, lo penso davvero. Tu
sei fantastico. Posso dirlo.”
Baekhyun non disse niente, ma le sue sopracciglia si aggrottarono leggermente, e strinse i denti, e Chanyeol conosceva quell'espressione. Dolore, delusione, frustrazione. Non sapeva come fare niente. Tutto ciò che voleva era poter fare liberamente dei complimenti a Baekhyun. Baekhyun
era fantastico. Doveva saperlo. Doveva sapere che Chanyeol lo sapeva.
“Io... mi dispiace,” sussurrò Chanyeol, abbassando la testa.
Baekhyun sospirò, forte e chiaro anche sopra tutto il rumore degli assistenti e degli attori attorno a loro. “No, no, va bene. Solo... andiamo a prepararci. Scusa.”
Prima che Chanyeol potesse assicurargli che niente di tutto questo era colpa di Baekhyun, ma
sua, l'amico si fece trascinare via da una truccatrice, e Chanyeol andò a mettersi un'altra camicia. Prima che se ne accorgesse, l'intervallo era finito, e tornò sul palco, la mente piena di parole che avrebbe dovuto dire, e di un discorso completamente diverso che avrebbe voluto fare al ragazzo di fronte a lui.
Sarebbe stata una bugia bella e buona dire che Chanyeol non avesse pensato di baciare Baekhyun prima. Con la
Scena Del Bacio che si avvicinava rapidamente – mancavano solo poche scene, solo poche scene brevi – Chanyeol ci aveva pensato quasi costantemente. Anche prima che Baekhyun si dichiarasse, Chanyeol ci aveva pensato molto. Troppo, forse. Come sarebbe stato? Chanyeol non aveva mi baciato nessuno prima, davvero. Anzi, se contava quella volta in cui l'amico lo aveva accidentalmente baciato quando erano bambini, allora Baekhyun era il suo unico bacio. Ma non se lo ricordava. Non proprio. Non si ricordava come fosse stato.
Probabilmente bello. Ultimamente Chanyeol aveva fissato spesso la bocca di Baekhyun. I suoi sorrisi, e i suoi bronci, le smorfie, e il modo in cui si mordeva il labbro inferiore quando era preoccupato. Aveva delle labbra davvero rosa. E sembravano morbide. E probabilmente calde. Come sarebbe stato baciare Baekhyun? Baciare un ragazzo sarebbe stato orribilmente sbagliato? Baciare
Baekhyun sarebbe stato sbagliato?
Baekhyun non voleva nemmeno farlo il bacio. Eppure la scena si stava avvicinando, con ogni momento che passava, e Chanyeol non riusciva a pensare ad altro, le parole uscivano dalle sue labbra con l'autopilota. Il bacio. Il
Bacio. Il—
“—bacio.” Aspetta, cosa? Chanyeol rimase di sasso, sapendo non appena la parola uscì dalla sua bocca che non era quella giusta. Che cosa stava dicendo? Che scena era? Fissò Baekhyun, che ricambiò lo sguardo con occhi leggermente sgranati e sorpresi, e lo implorò silenziosamente di dirgli cosa fare.
E poi l'espressione scioccata di Baekhyun si dissolse, e rise leggermente. “Buon Dio, mio caro Principe!” disse. “Non pensi di star andando un po' troppo veloce? A malapena ci conosciamo.”
Chanyeol chiuse la bocca, deglutendo, poi la riaprì. Il pubblico rise affabilmente, e Chanyeol dovette lottare per rimanere nel personaggio, sorridendo un poco mentre diceva, “Certo, certo. Tutto per te. Ciò che intendo è—” e continuò con le proprie battute, e le spalle di Baekhyun si rilassarono.
Ovviamente Baekhyun lo avrebbe salvato. Quante volte Baekhyun era intervenuto, durante la loro amicizia, per salvargli il sedere? Baekhyun impavido, Baekhyun leale, Baekhyun fantastico, senza cui Chanyeol non poteva vivere. Chanyeol non sarebbe sopravvissuto se Baekhyun lo avesse odiato, se Baekhyun lo avesse evitato per il resto delle loro vite. Forse Chanyeol era egoista, ma aveva bisogno di Baekhyun, che il suo migliore amico lo amasse o meno.
Baekhyun lo amava. Baekhyun aveva detto di amarlo, e Chanyeol. Chanyeol aveva sempre amato Baekhyun, anche se non allo stesso modo.
E se invece
? Se fosse stato in quel modo? Onestamente, più Chanyeol ci pensava – più pensava a quanto ammirasse Baekhyun, a quanto lo volesse vicino tutto il tempo, a quanto avesse bisogno di lui e non poteva sopportare il pensiero di perderlo, più pensava a baciarlo nello spettacolo, baciarlo fuori dallo spettacolo, a baciarlo solo perché voleva farlo – e se l'avesse davvero amato? E se... e se Chanyeol fosse semplicemente stato troppo stupido per capirlo?
E se lui
non l'avesse amato?
(E se Baekhyun non lo avesse amato più?)
Chanyeol lanciò uno sguardo all'amico dall'altra parte del palco, che gli sorrideva con le guance rosa e gli occhi luccicanti, e si rese conto che questa era l'ultima scena.
La scena. Chanyeol deglutì, avanzò. Baekhyun si avvicinò, e i piedi di Chanyeol si mossero di testa loro, portandolo al centro del palco, verso il migliore amico. La sua mano si allungò, posandosi sul fianco di Baekhyun, tirandolo vicino. Baekhyun lo fissò, col respiro corto, e aspettò. Gli occhi di Chanyeol si fermarono sulle sue labbra. Aveva pensato così tanto a baciarlo. Aveva pensato così tanto a Baekhyun.
E se lo avesse amato?
Con un incompreso e ribelle pensiero di “beh, c'è solo un modo per scoprirlo,” Chanyeol si sentì recitare la sua battuta, e poi si chinò in avanti, e gli occhi di Baekhyun si stavano spalancando, e Chanyeol non poteva più vederli perché premette con decisione le loro labbra insieme.
Ci fu un coro di urla e incitazioni, e sopra di loro, Chanyeol sentì vagamente il debole suono che Baekhyun fece prima che lui premesse ancora di più e muovesse incerto le labbra, e sentì il migliore amico stringergli le maniche rimanendo però in posizione, barcollando leggermente sui piedi. Chanyeol tenne gli occhi chiusi e si limitò a
sentire – quanto fossero davvero morbide le labbra di Baekhyun, quanto fossero calde e umide, e... piacevoli. Era bello.
Il pubblico esplose improvvisamente in un applauso e, sorpreso, Chanyeol si rese conto che il sipario era calato. In quel momento, Baekhyun si ritrasse, districandosi dal suo abbraccio, e lo fissò con occhi grandi e sconvolti. Chanyeol deglutì a fatica, aspettando che l'amico dicesse qualcosa, ma non lo fece. Continuò a fissarlo, e Chanyeol ricambiò lo sguardo, e poi il sipario si alzò di nuovo, e si inchinarono al pubblico che continuò ad applaudire. I ringraziamenti passarono offuscati, mentre Chanyeol cercava di guardare Baekhyun, cercava di spiegarsi, cercava di capire come
Baekhyun si sentisse, ma non ci riuscì. Alla fine, il sipario calò ancora, e Chanyeol andò a cercare il migliore amico.
“Baek!”
“Hey, Chanyeol,” disse un altro attore con un sorriso. “Bel lavoro, amico. Non hai lasciato che quel bacio ti intimidisse affatto.”
“Già, non pensavo l'avresti fatto,” disse il loro pianista.
Chanyeol rise nervosamente, gli occhi studiavano ancora il cast attorno a loro.
“Hey, Lover Boy—”
“Baek!” Chanyeol lo vide alla fine, il viso rosso e le mani che tremavano. “Baekhyun!”
Non riuscì a beccarlo fino a un momento dopo, quando lo costrinse a seguirlo in un angolo silenzioso e lo fece voltare, con il cuore che gli batteva forte. “Senti, Baek, io—”
“Tu cosa, Chanyeol?” scattò Baekhyun, e Chanyeol sentì il sangue gelarsi nelle vene. “Sei un idiota? Perché sì, lo
sei.”
“Mi dispiace,” mugolò Chanyeol, lasciando andare il suo braccio. “Sono solo—”
“Sei uno
stronzo,” disse Baekhyun, e Chanyeol si spaventò per quanto stesse tremando. “Io—ugh.” Gli occhi gli luccicavano pericolosamente.
“Baek—”
Ma prima che Chanyeol potesse dire qualcosa, Baekhyun scappò via, ancora vestito con il costume, sulle scale e poi in corridoio. Chanyeol lo guardò andare, tirandosi i capelli, ignorando le persone che si congratulavano con lui e gli facevano complimenti mentre provava a pensare cosa fare. Non poteva nemmeno
pensare ai propri sentimenti confusi al momento, non quando Baekhyun era chiaramente così arrabbiato con lui. Di nuovo. Perché Chanyeol non riusciva a fare nulla di giusto?
Con un sospiro disperato, Chanyeol scese le scale dopo Baekhyun, non sapendo nemmeno cosa avrebbe fatto, e si guardò intorno. Trovò il migliore amico un momento dopo, in piedi in corridoio, e c'era una mano sulla sua spalla. La mano di Minseok. Minseok stava parlando con lui, la preoccupazione chiara sul suo viso, e mentre Chanyeol guardava, Baekhyun scoppiò a piangere, coprendosi il viso con le mani mentre le spalle gli tremavano.
Chanyeol si sentì male.
Come se i sentimenti confusi di Chanyeol non fossero abbastanza, ora si sentiva in colpa
e terrorizzato che Baekhyun potesse davvero, sinceramente odiarlo. E Chanyeol lo meritava assolutamente.

  
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