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Autore: aoimotion    31/08/2016    1 recensioni
Qualche volta, Hinata si metteva a pensare.
… Beh, non è che si mettesse esattamente a pensare. Era più – come poteva spiegarlo? – come se inseguisse nuvole fluttuanti nel cielo, o qualcosa del genere. Sfortunatamente…

Non importa quanto io salti in alto, non riesco a raggiungerle.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Shouyou Hinata, Tobio Kageyama
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Qualche volta, Hinata si metteva a pensare.
… Beh, non è che si mettesse esattamente a pensare. Era più – come poteva spiegarlo? – come se inseguisse nuvole fluttuanti nel cielo, o qualcosa del genere. Sfortunatamente…
Non importa quanto io salti in alto, non riesco a raggiungerle.
E perciò Hinata Shoyo, naso all’insù e diffuso senso di disfatta, doveva limitarsi a fissare quelle nuvole passeggere mentre correvano via, trasportate dal vento… fissarle finché l’ombra di un volto non compariva a sovrastarlo in tutta la sua magnificente e vivida irritazione.
«Si può sapere cosa diavolo stai guardando, pezzo d’idiota?»
L’insulto si propagò nell’atmosfera come un’onda d’urto, calando dal cielo come un corvo affamato, lentamente ma inesorabilmente, finché l’eco di quelle parole non lo colpì con una forza che gli rimescolò le budella e gli ricordò che non c’era tempo di rincorrere le nuvole… non finché Kageyama Tobio era nei paraggi.
«D-da dove sei sbucato, Kageyama?!» Hinata si mise in posizione di difesa e provò ad arretrare, ma il muro dietro di lui gli ricordò che non c’era via di scampo per coloro che battevano la fiacca durante un allenamento.
Kageyama lo guardò come se volesse arrecargli male fisico – e, conoscendolo, l’eventualità era talmente probabile che usare il condizionale era un’inutile ridondanza. «Sono cinque minuti che ti chiamo» rispose. «Ma tu eri tutto preso a guardare il soffitto e non hai sentito una sola parola.»
«Davvero…?» Hinata assunse un’espressione vuota, leggermente stordita. «Che strano, non me ne sono acc–»
Kageyama gli assestò un pugno in testa, impedendogli di terminare la frase. «Me ne sono accorto, che non te ne sei accorto. Vuoi dirmi che ti prende?»
Oltre i numerosi e vaporosi veli di terrore che garrivano di fronte ai suoi occhi, Shoyo credette di scorgere qualcosa di diverso dalla genuina rabbia. Può darsi che lui… «Uhm, scusa» borbottò Hinata, «stavo… pensando, più o meno.» Perché ho appena immaginato la risata derisoria di Tsukishima…? «Comunque, adesso è tutto ok!» Il ragazzo sorrise, cercando di rincuorare il proprio partner – ammesso che ci fosse un cuore da rincuorare, da qualche parte dentro di lui – mentre il pugno di Kageyama rimaneva saldamente poggiato sopra la sua testa. Ma poi… quel pugno si aprì, e divenne una mano che giaceva senza apparente scopo sui suoi capelli.
Hinata deglutì qualcosa, e lo fece per un motivo oscuro almeno quanto quel qualcosa che aveva appena tentato di mandare giù. «Ka… Kageyama… kun?»
«Hinata.» Gli occhi di Tobio conversero nei suoi e Shoyo si sentì sul punto di cacciare un urlo animalesco. «… Non pensare. Non farlo, altrimenti ti verrà mal di testa.»
Detto ciò, il ragazzo mollò la presa e si issò in piedi – da quella prospettiva sembrava addirittura più alto del solito, notò Hinata. Probabilmente doveva essere parecchio popolare con le… No, aspetta, non è questo il punto! «Tu mi hai appena insultato!» dedusse il piccolo giocatore di pallavolo, e un dito sdegnato si allungò verso l’astioso compagno. «Tu sei l’ultimo degli ultimi a potermi dire una cosa del genere, Kageyama!»
«E allora vedi di non fartela dire, imbecille!» Kageyama ricambiò l’additata e poi la indirizzò rapidamente verso l’interno della palestra. «E vedi anche di tornare in       campo. Non ti alzerò neppure una palla finché non riceverai dieci dei miei servizi, chiaro?»
«Cosa? N-non puoi essere serio!» Hinata si alzò… per ricadere pietosamente sulle ginocchia. «Non riuscirò mai a riceverne così tanti!»
«Allora alzati la palla da solo.» Kageyama gli diede le spalle e incedette verso il campo con crudele decisione.
Hinata si affrettò a seguirlo. «Aspetta!» supplicò. «Possiamo fare… cinque? Se riesco a prenderne cinque, mi alzerai la palla!»
«Cinque di fila, forse.»
«Di fila?!»
«Prendere o lasciare.»
«M-ma… se ne prendo dieci non necessariamente di fila… magari un servizio sì e nove no… c-conta lo stesso, vero? Ehi, conta lo stesso? Perché non mi rispondi, Kageyama-kun…? K-Kageyama, dimmi qualcosa! Kageyama
 
 
 
 
… Le nuvole non smettevano di correre, candide macchie nella vastità del cielo azzurro che faceva loro da fondale. Ogni tanto rallentavano, altre acceleravano, ma non si fermavano mai.
E neanche Hinata Shoyo si sarebbe mai fermato. Prima o poi… prima o poi, sicuramente, certamente…
Io le raggiungerò.









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Angolino dell'autrice:

... Io volevo solo mettermi a studiare per l'esame che devo dare martedì prossimo. Scrivere sulla kagehina non era assolutamente previsto, non sarebbe dovuto accadere... 
Eppure è accaduto. Chiedo scusa per l'intrusione nel fandom, ho da poco finito le due stagioni dell'anime e ho cominciato a leggere il manga e niente, questi due dorkoni sono così belli che vorrei mangiarmeli a colazione. Ho sentito il bisogno fisico e mentale di scrivere qualcosa su di loro, quindi eccomi qui. L'ho scritta praticamente di getto, sicuramente potrei fare di meglio se la riguardassi e perfezionassi ma non ne ho voglia, non ha importanza ora come ora. Voglio condividerla con voi, anche se è una cosa talmente velata che non la definirei neppure una shot sulla coppia... ma credo che a modo suo possa comunque valere come tale. 
Much love <3

 
   
 
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