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Autore: Lydia_Allison    01/09/2016    0 recensioni
Lynz e Gerard vivevano da qualche anno in una piccola casa nel bel mezzo del New jersey dove aspettavano felici l'arrivo di una bambina. A breve tempo però a fargli visita sarà Frank, un amatissimo cugino di Lynz che Gerard non ha mai avuto il piacere di conoscere. Cosa succederà al suo arrivo? Lynz e Frank riusciranno ad essere buoni amici come sempre? Il loro rapporto cambierà? E Gerard?I due andranno d'accordo?
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Lindsey Ann Ballato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Giovedì 19 dicembre

Il natale si stava avvicinando, l’intera New Jersey era ricoperta da montagne e montagne di neve e tutte le strade erano percorse da una lunga serie di luci colorate.
A casa di Gerard e Lyn-z tutto sembrava andare per il meglio, si erano divertiti un mondo nell’addobbare l’albero e nel posizionare le luci appena comprate. 
Lyn-z era al sesto mese di gravidanza.
Avrebbero avuto una bambina a breve e Gerard non poteva che esserne felice. 
Per la prima volta nella sua vita riusciva a sentirsi orgoglioso di sé stesso. 
Aveva sposato una delle donne migliori del mondo e ogni giorno ringraziava il cielo per averla messa sulla sua strada.
Lynz era una donna forte, aveva un bel carattere e non si faceva di certo mettere i piedi in testa.
 La ammirava molto.
 Riusciva in tutto ciò in cui lui falliva, insieme erano imbattibili, si completavano alla perfezione.
Gerard Way era uno di quelli che quando si tratta di scegliere finiscono sempre per sbagliare ma in tal caso, non aveva sbagliato proprio nulla. 
Lynz era la donna perfetta per lui. La amava alla follia, ogni giorno persino di più.
Lavorava in una delle fumetterie più belle del New Jersey. Era già passato un anno da quando era stato assunto, ma ogni giorno per lui rappresentava un'emozione diversa.
 Amava quel posto, non avrebbe voluto lavorare altrove. Già si immaginava i giorni in cui ci avrebbe portato sua figlia, le avrebbe comprato migliaia e migliaia di fumetti, avrebbero passato pomeriggi interi a leggere e a ridere insieme.
Si sarebbero divertiti un mondo. 
“Signore?Hey?Mi scusii?" Sentì dei piccoli colpetti sulla spalla ma non gli diede molta importanza, era troppo impegnato a fantasticare sulle millemila cose che avrebbero fatto lui e sua figlia una volta insieme. 
Stava riordinando dei volumi di Batman quando all'improvviso una voce lo fece sobbalzare. Quando si voltò gli si gelò il sangue nelle vene. 
"Signor Way..?” Era il suo capo, nonché proprietario di quel paradiso. Gerard lo guardò perplesso e intimorito.
 Al suo fianco vi era un ragazzo sulla ventina, abbastanza basso per la sua età pensó Gerard osservandolo.
 Indossava un paio di converse rosse, un jeans strappato sulle ginocchia e un paio di occhiali da sole neri e gialli poggiati tra i capelli.
Che gusti orribili pensò. 
“Si capo?” Chiese, quasi immobilizzato, il volto teso come non mai, spostando lo sguardo da lui al ragazzo che lo fissava con un enorme sorriso che esprimeva tutta la sua ostilità.
“Questo cliente mi ha appena riferito di averle chiesto aiuto e di essere stato perfettamente ignorato..” Dichiarò e la sua espressione passò dalla perplessità alla confusione. 
"Questo è un lavoro serio Way, non crederà di venire qui a contare le mosche che si aggirano per la stanza. Non la pago per questo.” Continuava ad urlargli contro il suo capo.
 Era un brav uomo, gentile e paziente, ma, se c'era una cosa che lo faceva andare su tutte le furie, era proprio vedere i suoi dipendenti non svolgere il proprio lavoro come si deve, e questo lo sapeva benissimo.
Per sua fortuna non aveva mai ricevuto alcun rimprovero, anzi, era sempre stato considerato un modello da seguire.
“..o magari i moscerini.” Commentò a quel punto il ragazzo sorridendo e al rosso venne tantissima voglia di tirargli un pugno in faccia. Un pugno. Uno solo. Forte abbastanza da rompergli un dente e rovinargli quel fottuto sorriso che si ritrovava.. Però doveva ammetterlo, per quanto ostile potesse essere,aveva la capacità di attirare il suo sguardo come una calamita.... Peggio di una calamita... Aveva un qualcosa di...speciale. 
“Mi dispiace capo. Mi...mi ero distratto. Non succederà di nuovo."Miagolò sforzandosi di non mandare a quel paese nessuno dei due. 
"Meglio così Way se no non mi resta che licenziarla. Ad ogni modo non è con me che dovrebbe susarsi…"Disse l'uomo, puntando gli occhi sul ragazzo. 
Gerard assentì con un cenno del capo. "Certo….mi dispiace un mondo” Cercó di mantenere alto lo sguardo. 
Mister simpatia gli fece spallucce mentre vide il suo capo rifugiarsi nell'altra stanza. Rimasero a guardarsi per qualche minuto e solo allora si accorse delle bellissime iridi color verde chiaro del ragazzo. Erano cosi belle da sembrare diamanti.
 Ne rimase colpito e non riusciva a spostare lo sguardo neanche per un secondo...almeno fino a quando l'altro non ricordò ancora una volta di dover essere antipatico.
 “Be', che facciamo, restiamo qui a guardarci per altre due ore o mi aiuti e vado via?"Chiese sempre con un'enorme dose di 'simpatia' che a Gerard iniziò a dare sui nervi. 
”Dimmi“ Sospirò intento a non perdere le staffe.
 "Uhm...volevo solo sapere la differenza tra questi due.” Disse, porgendogli due volumi di Star Wars. Mentre glieli prendeva, notò delle lettere tatuate sulle dita del giovane, una O,una W,una L e una E. 
Era curioso.
Aveva sempre amato i tatuaggi, e se non avesse così tanta paura degli aghi forse, il suo corpo ne sarebbe pieno. 
Tuttavia decise di non chiedere nulla a quell'antipatico, anzi non vedeva l'ora che se ne andasse.
 “Allora…uh, star wars eh? Be' ,direi che sono uguali, l'unica differenza è che questo blu è.. stato pubblicato quest'anno mentre il rosso è di qualche anno fa. Fossi in te prenderei questo rosso, nelle versioni nuove, finiscono sempre per modificare o magari rovinare scene magnifiche.” Gli disse con un sorriso,che gli aveva quasi fatto dimenticare di quanto fosse rompiscatole. 
Del resto, mettere dei volumi di Star Wars tra le mani di Gerard Way era esattamente come mettere un giocattolo tra le mani di un bambino. 
Sfortunatamente però, il ragazzo non aveva nessuna voglia di fare amicizia con lui. “Bene, grazie mille, ma scelgo io quale prendere." Esclamò riprendendosi i fumetti e dirigendosi alla cassa. 
"Fanculo." Pensò Gerard andando alla ricerca di persone simpatiche.
 Per sua fortuna quel negozio era davvero molto grande e non mancava di clienti. 
A pochi passi da lui infatti avvistò una donna con una bambina. Decise di avvicinarsi. "Buongiorno a tutte e due, serve aiuto?”
 La donna era sulla quarantina, alta, magra, capelli lunghi di un rosso ramato. Portava degli anfibi neri, un paio di jeans scuri ed una giacca di pelle nera. La bambina aveva circa 6 anni, indossava un grazioso vestitino rosso e portava i capelli castano chiaro legati in una treccia. 
“Oh, direi proprio di sì! Mi farebbe un enorme favore."Sospirò lei sollevata, voltandosi a guardarlo. 
"Perfetto, mi dica”. Aveva degli intensi occhi azzurri con qualche piccola sfumatura di grigio e le labbra marcate di un rosso acceso che gli ricordavano moltissimo quelle di sua moglie.
 "Be' si, allora, mia figlia ha imparato a leggere da poco e mi ha chiesto di comprarle dei fumetti ma, non sappiamo proprio quale prendere…"
Gli spiegò con un sorriso posando una mano su quella della piccola. 
"Capisco, non si preoccupi si trova nel posto giusto,da come può vedere non siamo sprovvisti di nulla.” La rassicurò chinandosi per essere a pari altezza con la bambina.
 “Allora piccolina, come ti chiami?” Chiese. La sua voce si fece più dolce.
“..Bandit” Mormorò lei intimidita, aggrappandosi alle gambe della madre. 
“Bandit?Ma che bel nome che hai. Io sono Gerard.
 Hey, vieni qui, guarda che non ti mangio mica, sai?" Sorrise quando la vide nascondere la testolina dietro le gambe snelle della madre, che rise scompigliandole un po’ i capelli. 
"Ahah, fa sempre così, sembra timida ma se entra in confidenza poi è davvero una peste" Convenne e Gerard notò che aveva un piercing sul labbro inferiore, proprio come mister simpatia!
 "Uhm, be' allora, vieni qui, diventiamo amici Bandit, ti va? Vuoi essere mia amica?" La invogliò con un sorrisino dolce.
 Poco dopo la vide lasciare il suo nascondiglio e annuire.
Funziona sempre così, puoi essere timido quanto vuoi e forse ti vedranno tutti come una persona sbagliata e ti faranno sentire tale, ma se trovi le persone giuste saprai sempre come sentirti giusto anche tu. 
E Gerard lo era, era una persona fantastica, soprattutto con un bel po' di esperienza. 
"Posso confessarti un segreto, Ban-posso chiamarti Ban?Ora siamo amici no?Tu chiamami..uhm..Gee okay?”
 “Va bene, Gee mi piace.” Assentì, strofinandosi la guancia con una mano. 
“Da piccolo ero esattamente come te. Poi, sai, è arrivato il mio fratellino e mi sono lasciato andare perché sapevo che c'era lui con me..” Disse, prendendola per mano. 
“.. E tuo fratello, hai i capelli rossi come te?..” Gli chiese fissandogli alcune ciocche scomposte che gli ricadevano sul viso. Gerard arrossì, sforzandosi di sorridere. Se c’era una cosa che amava di lui erano proprio i capelli.
 “uhm…non esattamente…” 
“Allora non mi piace tuo fratello..” Affermò lei e subito dopo sentì sua madre rimproverarla. 
“Bandit, non essere scortese”Disse scusandosi poi con Gerard che intanto era scoppiato a ridere. “Oh,è tutto a posto, è ancora una bambina, guardi è normale che esprima tutto ciò che pensa, sarebbe davvero bello se anche gli adulti lo facessero. 
Comunque Ban, ti assicuro che è molto più bello di me il mio fratellino…”
 La piccola sorrise arrossendo leggermente. Gerard non solo appariva bellissimo ai suoi occhi ma era anche simpaticissimo e voleva essere suo amico. 
“Bene, allora, dimmi un po’, qual è il tuo cartone preferito?" Gli chiese. 
”…piiikachu!!!“ Rispose lei senza alcuna esitazione. La madre sembrava essere davvero sbalordita. 
Certo che quell'uomo ci sapeva davvero fare con i bambini. Non era mai capitato che sua figlia legasse con qualcuno in così poco tempo, specialmente con un adulto poi. "Pikachu..mmh..i pokemon intendi?Io li guardavo tutti i giorni, sai?”
 “è per questo che siamo amici…"Miagolò lei, abbracciandogli le gambe. Gerard per poco non si commosse. Amava i bambini e quella piccola, gli aveva fatto ricordare di nuovo sua figlia. Si chinò per prenderla in braccio.
 "Allora…vediamo un po’…” Disse dando un'occhiata agli scaffali strapieni di libri di tantissimi colori e dopo aver girato un po’ con la piccola in braccio finalmente trovò ciò che voleva. Con la mano libera estrasse uno dei tanti volumi dei tanti volumi dei Pokemon e lo porse alla bambina che intanto si era incantata a fissarlo, mentre con le dita giocherellava con alcune ciocche rosse.
 “Che ne dici di questo, Ban?" Chiese. Quando si voltò e vide Ash e Pikachu sulla copertina le si illuminarono gli occhi.
 "Sii..pikachu, pikachu, pikachuuuuu.."Disse entusiasta,quasi urlando e la madre le fece segno di abbassare la voce.
Gerard le rivolse un sorriso dolce e soddisfatto. "Direi che ci siamo riusciti signora!" Disse ripoggiando a terra la piccola che non riusciva a staccare gli occhi dal libricino, sfogliandone ogni pagina. 
"Lo credo anch'io. Be' grazie mille, è una persona davvero gentile" Esclamò quest'ultima esprimendo tutta la sua gratitudine. 
"Faccio solo il mio lavoro, e poi mi piacciono i bambini…"Precisò Gerard, grattandosi il capo con un sorriso soddisfatto e orgoglioso. 
"Già…lo avevo capito e comunque ho l'impressione che ci rivedremo spesso."Commentò spostando lo sguardo su sua figlia che era occupatissima nello sfogliare il fumetto.
 "Sarà sempre un piacere signora."Commentò sorridente.
"Anche per noi,adesso però togliamo il disturbo, buona giornata .”
“Anche a lei.Hey Ban che fai, non mi saluti?Me lo dai un bacino?” Chiese e senza nemmeno pensarci su, la piccola si avvicinò al suo viso e gli lasciò un bacio a stampo sulla guancia. 
“Ciao,Gee..”
   
 
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