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Autore: Cristin_94    01/09/2016    2 recensioni
La nona stagione di “Un medico in famiglia 9” è iniziata con il mancato matrimonio tra la sorella di Marco e Giuliano in un tranquillo pomeriggio di settembre. Da quel giorno è iniziata la storia d′amore tra la spensierata e dolce Sara Levi e il serio e integerrimo Lorenzo Martini. Puntata dopo puntata i giorni sono passati; le stagioni sono cambiate. Autunno, inverno, primavera… Ma cosa sarà accaduto a Natale, a Capodanno, a San Valentino⁇ Come avranno festeggiato Sara e Lorenzo i loro rispettivi compleanni: insieme o separati⁇ Scopriamolo insieme…
Nota bene : La storia non è inventata ex novo. Ho lasciato intatte le prime nove puntate! L’inizio della mia Fan-fiction corrisponde a una data speciale: 25 dicembre 2013! Il Natale in casa Martini è, appunto, posizionato tra la nona e la decima puntata, prima cioè che il Destino faccia incontrare Sara e Lorenzo al rifugio, subito dopo la fuga di Tommy, Giada e Daniele e gli splendidi sguardi sotto le stelle dei “Sarenzo”…
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lorenzo Martini, Sara Levi, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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28 aprile, ore 10.00 circa

- “Ecco! Siamo arrivati, contento? < Sara, sbrigati. Facciamo tardi! Sara, se non ti dai una mossa, perdiamo l′aereo! > Ed eccoci arrivati a Fiumicino cinque minuti prima che apra il check-in. Non c’è che dire! Complimenti, dottor Martini! Ha esagerato un’altra volta!”
- “Guarda che se non era per me che ti ho buttato fuori casa, tu a quest’ora, stavi ancora salutando i Martini!” ribatté Lorenzo.
- “Ma va!” gli sorrise Sara. Un fondo di verità nelle parole di Lorenzo c’era! “Adesso che facciamo?”
- “Facciamo che ci mettiamo in coda per il check-in. Dopo aver sbrigato la pratica, ci andiamo a fare un giro, che ne dici?” le propose, con un occhiolino d’intesa.
- “Sì dai. Magari facciamo un po′ di shopping!”
- “Perché quello che hai fatto nell′ultima settimana non ti è bastato?” le chiese Lui.
- “Non vorrai iniziare di nuovo a lamentarti? Non avevo niente da mettere in valigia per venire a Parigi!” spiegò la giovane Levi.
- “Già.. un armadio zeppo di vestiti e tu non sapevi che portarti a Parigi!” fu la risposta scettica del dottor Martini.
- “Amore. È inutile. Tu non puoi capire!”
- “E certo! Non posso capire! Va beh.. andiamo a fare il check-in e poi ci organizziamo!”
E un bacio mise fine al piccolo battibecco dei futuri coniugi Martini.
 

Ore 11.30 circa, in attesa del decollo

- “Sara.. ma vuoi tenermi il muso per tutto il viaggio? Non è colpa mia se il negozio aveva esaurito la tua taglia per l′abito che ti piaceva!” le disse Lorenzo, prendendole la mano.
- “Sì, è colpa tua invece! Perché la commessa ha detto che aveva appena venduto l′ultimo esemplare della mia taglia e se tu non avessi impiegato tutto quel tempo alla Feltrinelli per scegliere il libro da leggere durante il viaggio, forse saremmo arrivati prima in negozio e adesso avrei io quell′abito stupendo.” Concluse Sara, mettendo il muso. “Anzi.. dovevi tu andare a fare il check-in e io dovevo andare a comprare l′abito.”
- “No, non potevamo farlo.” Asserì Lui, schiarendosi la voce. “I bagagli sono nominativi, quindi servivi tu per i tuoi e servivo io per i miei!”
- “ Certo! Però tu sei potuto andare in bagno mentre io ero in fila al check-in, vero?”
- “E certo.. perché se no io questo quando te lo compravo?” le domandò Lorenzo, porgendole una busta.
Sara spostò lo sguardo da Lorenzo alla busta. Molto lentamente la prese e l′aprì. – “Ma questo è l′abito..”
- “Di cui mi stai parlando da quando siamo arrivati in aeroporto? Sì. Ho visto che ti piaceva e te lo sono andato a comprare prima che finisse la tua taglia. Ma dartelo così.. senza farti patire un po′.. non c’era sfizio, insomma. Perciò ho messo in scena tutta questa storia. La commessa, naturalmente, era dalla mia parte!” la guardò: Sara era incredula. “Allora: ti piace?”
Sara lo guardò. - “Veramente.. non so come dirtelo!”
- “Cosa?” domandò Lui.
- “A me.. quest’abito.. non piace! Insomma.. so che non ti piace lo shopping e volevo.. sì, semplicemente.. prenderti in giro. Quando non abbiamo trovato il vestito non ci sono rimasta < veramente > male. Te lo avrei detto tra poco! Dopo il decollo.”
- “Ah..” Lorenzo era dispiaciuto. “Va beh.. che problema c’è. Non lo devi per forza mettere il vestito. Quando torniamo a Roma lo diamo a Ave. Magari si inventa qualcosa… che ne dici?”
- “Dico che Tommy ha ragione. Ci caschi sempre!” disse ridendo Sara.
Lorenzo la guardò attentamente. – “Aspetta un secondo. Non è  vero che non ti piace l’abito.. ti volevi solamente vendicare..”
- “Esattamente, dottor Martini! Com’è che dice sempre Lei: < Chi di spada ferisce, di spada perisce? >”
Lorenzo le sorrise. – “Eh già! Allora ti piace?” domandò indicando il vestito.
- “E’ perfetto!” e un bacio fu il segno del suo volergli dire grazie.
- “Signori..” li interruppe la hostess, “..stiamo per decollare. Allacciate le cinture!”
- “Oddio.. stiamo per decollare!” ripeté Sara, allarmandosi. “Ha detto decollo, giusto?”
- “Già! Ha detto decollo! E’ la fase di volo in cui l'aeromobile acquista la velocità necessaria che garantisce la portanza delle ali, quindi il sostentamento in volo. Le modalità in cui avviene sono molte e dipendono dal tipo di aeromobile, dalla lunghezza della pista di decollo, dall'intensità e direzione del vento e dalla densità dell'aria, a sua volta determinata dalla temperatura al suolo e dall'altitudine dell'aviosuperficie o aeroporto.”
- “Ah: non mi avevi detto di aver scritto un nuovo dizionario! Cos’è il < Martini >!”
- “Già! Sono un uomo pieno di sorprese!”
- “Eh! Un uomo tutto da scoprire! Sì, però! Io ho l’ansia!” ammise Sara.
- “Ecco Amore, a tal proposito. Vuoi che ti ordini subito un bloody mery? L′ultima volta sembrava funzionare!” le strinse la mano Lui.
- “Solo se ne prendi uno anche tu. E poi te lo fai versare sulla camicia!” scoppiò a ridere Sara.
- “Beh.. meno male che ne ho una di riserva a portata di mano!” sorrise Lui.
L’hostess li servì subito. Due bloody mery. Uno molto forte: era per Sara.
- “Brindiamo?” propose Lorenzo.
- “A cosa?”
- “Alla tua ansia e al tuo essere imbranata alla guida!”  
- “Scusa?” domandò Sara.
- “Già! Se fossi stata zitta, quel giorno, durante il volo, non avendo paura dell’aereo, e se avessi saputo guidare, magari.. non mancherebbero soli 7 giorni alle nostre nozze!”             
- “Beh! Quando si dice non avere difetti!”  scherzò Sara.
- “Quando si dice < Destino >!” la corresse Lui. “Allora.. brindiamo?”
- “Sì! Ma a noi!”     



Le due ore e tre minuti di volo trascorsero molto più velocemente di quanto sia Sara che Lorenzo si aspettarono. La giovane Levi, infatti, aveva portato con sé una lista di tutti i preparativi del matrimonio. Quelle due ore servirono a capire cosa ancora si doveva organizzare.
- “Allore.. le bomboniere le vanno a ritirare i nonni.” Disse Sara, mettendo un puntino vicino alla suddetta voce.
Lorenzo scoppiò a ridere.
– “Cosa c’è?” gli domandò Sara.
- “Ma ti ricordi la delusione di Ave e quella di Enrica quando abbiamo comunicato ad entrambe che, come bomboniera del nostro matrimonio, non avevamo scelto né il portasaponette proposto da Ave né la trasposizione di Amore e Psiche amata da Enrica?”
- “E chi se lo scorda!” rise Sara. “Indimenticabile è stata soprattutto la faccia di Libero quando hanno iniziato a litigare un′altra volta incolpandosi l′un l′altra di non avere classe!” ricordò Sara.
- “Sì, però su una cosa sono state d′accordo. A nessuna delle due piaceva la bomboniera che abbiamo scelto noi!” puntualizzò Lui.
- “Il centrotavola di cristallo ha messo d’accordo le due! Impossibile!” sorrise Sara.
- “Per la gioia di Libero! Allora.. le bomboniere sono a posto. Che altro?”
- “Il mio abito e il tuo abito lo portano Maria e Marco alla location la mattina del matrimonio. Per gli addobbi della location si preoccupano Ave e Maria.”
- “Amore.. direi che è tutto sotto controllo.” La rassicurò Lorenzo.
- “Sai che faccio fatica a credere che tra sette giorni ci sposiamo?” gli confessò Lei con una tale tenerezza che Lui non poté fare a meno di sorridere.
- “Ed è una cosa bella che mi sposi o ti stai pentendo?” gli domandò Lui, con uno sguardo birichino.
- “Me lo stai domandando seriamente?”
- “Beh.. dato i tuoi ultimi trascorsi con l′abito bianco, l’altare e le promesse nuziali..”
- “Non vedo l’ora di sposarti!” gli sussurrò Sara.
- “Anche io!” rispose Lorenzo. “Sai.. pensavo che questo viaggio lo possiamo considerare una luna di miele anticipata!”
- “Per la quale io ho delle idee grandiose!” lo avvisò la giovane Levi.
- “E sarebbero?” chiese Lorenzo, non riuscendo a nascondere il suo scetticismo.
- “Allora! Dobbiamo visitare assolutamente la tour Eiffel! Il Louvre e  dobbiamo vedere la Gioconda! La reggia di Versailles.. Poi dobbiamo andare a fare una lunga passeggiata sugli Champs-Élysées  e…”
- “Sara: ma non mi avevi detto di essere già stata a Parigi?” domandò Lorenzo.
- “Sì! Non sai quante gare c’ho fatto a Parigi!”
- “Appunto!” Lorenzo credeva che Sara non avrebbe voluto passare il tempo ad andare a zonzo per la città.
- “Appunto! C’ho gareggiato… Non ho potuto visitare questa bellissima città!”
- “E la vorresti visitare con me?” le domandò Lui.
- “Se vuoi chiedo al primo che incontro in aeroporto.. o a quel ragazzo biondo seduto alla tua destra!”
- “Ah! Simpatica! Non dirlo manco per scherzo!”
- “Scusa.. Ma < tu > che domande fai? È normale che voglia visitare la città più romantica che esiste con te! Come Humphrey Bogart e Ingrid Bergman in < Casablanca >!”
- “No! Mi dispiace, ma non commetterò lo stesso errore!” fu categorico Lui.
- “Di quale errore sati parlando?” chiese Sara.
- “ < Ma come fai a non trovare romantico un film che si chiama Un amore splendido > ! Ed eccola là che subito imita Deborah Keer! Giustamente lei non dice a Cary Grant che è finita su una sedia a rotelle e tu… Tu non mi dici che hai un problema al cuore e…” guardò Sara. “E va bene: la pianto!”
- “Ecco appunto! Ormai è acqua passata! È inutile rinvangare il passato!” sancì Lei.
- “Sì! Va bene: non pensiamo al passato e pensiamo solo al presente!”             
- “E al nostro viaggio a Parigi!” puntualizzò Sara.
- “Già!” asserì Lui.
- “A tal proposito.. lo vedi questo?” domandò Sara, prendendo un album dalla borsa.
- “E’ un album.. vuoto!” le rispose Lui. “Cosa vuoi farci?”
- “Voglio riempirlo. Con la cronaca del nostro viaggio e.. con questa!” Sara aveva appena afferrato una fotocamera istantanea. “E il primo viaggio che facciamo insieme.. quindi.. tutte le foto.. tutto quello che accadrà nei prossimi sei giorni e mezzo finirà qui dentro così lo ricorderemo per sempre!”
- “Sara.. perché vuoi farlo? Noi ricorderemo per sempre qualsiasi cosa accadrà nei prossimi sei giorni e mezzo!”
- “Dici? E se, quando diventerò vecchia, sarò affetta da una demenza senile e non ricordassi piú nulla? Con questo diario potrei ricordare qualcosa..”
- “Ti racconterei io di noi!” le rispose Lui. “Però, se proprio vuoi, riempiremo questo album.. Cioè riempirai.. io non sono il tipo che fa queste cose…”
- “Va beh.. direi che è un buon compromesso!” sorrise Lei, dandogli un bacio. “Pronto?”
- “Per cosa?”
- “La prima foto!  < Noi in aereo.. in volo per Parigi! > ”
- “Pronto.. pronto! Però scatto io!” le disse Lorenzo.
- “Perfetta!” dissero in coro, guardandola.
- “Dammela che la incollo!” se ne occupò Sara.
- “Signori e Signori.. Allacciate le cinture! Siamo pronti per le procedure di atterraggio!” annunciò il comandante.
- “Atterraggio? Bene.. così questa storia finisce!” commentò Sara, alludendo al viaggio.
- “Veramente.. questa storia è solo all’inizio!” le rispose Lui, alludendo alla loro storia.


                                                                               
- “Lorenzo.. Sara! Com’è andato il viaggio?” Lele si era offerto di andare a prendere i suoi graditi ospiti all’aeroporto.
- “Lele.. benissimo!” rispose Lorenzo, abbracciandolo.
- “Sara.. sei sempre più bella!” Lele abbracciò anche Lei. “Forza. Dammi la valigia..”
- “Ma no Lele.. non è pesante!” insisté Lei. “Posso portarla io. E poi già ti sei disturbato a venirci a prendere all’aeroporto!”
- “Sara.. nessun disturbo! Mi fa piacere stare con la mia famiglia. E non immaginate come è contenta Bianca di avervi a cena da noi, questa sera!”
- “Come stanno Bianca e Carlo?” domandò la giovane Levi, mentre i tre si avviavano alla macchina.
- “Benissimo! Credo siano a casa a sporcarsi con crema, cioccolato, nocciole e panna! Stanno preparando il dolce per questa sera!”
- “Se c’è la panna sarà buonissimo!” commentò Sara.
- “Già.. la mia futura moglie ha una passione sconfinata per la panna!” commentò Lorenzo.
Lele scoppiò a ridere. – “O anche Bianca! Non fa nessun dolce senza panna!”
Sara guardò Lorenzo e gli fece una smorfia. – “Vedi?” gli domandò.
- “Va beh.. chiudiamo la questione panna!” propose Lorenzo.
- “Ecco la macchina!” annunciò Lele. – “Qual è il vostro albergo?”
- “Il Saint James Paris.” Rispose Lorenzo.
- “Ah sì, lo conosco.  E’ incantevole.. d’altronde è a cinque stelle.” Commentò Lele.
- “Incantevole davvero. Ci sono già stata.. durante una tappa di coppa del mondo!” confermò Sara.
- “E poi è al centro di Parigi. Quando avrai finito con gli incontri al convegno, potrete visitare la città in tutta calma!”
- “Non vediamo l’ora!” fu la pronta risposta di Sara.
- “Ma perché? Il convegno è fissato solo per le mattinate? Non dura tutta la giornata?” domandò Lorenzo.
- “Ti ruberà solo le mattine. Dalle 9.30 alle 13.30.” gli rispose Lele.
- “Amore.. arrenditi. Faremo i turisti!” lo prese in giro Sara.
- “Eh già.. mi arrendo!” le disse, facendole un occhiolino.



Album di Sara, Parigi 2014

1° GIORNO, 28 aprile – Tour eiffel e un giro in senna
“Alla fine ho vinto io! Come sempre, devo dire!
Il nostro viaggio inizia con la visita al monumento più celebre della capitale francese: la Tour Eiffel.
Dopo il convegno di Lorenzo, abbiamo mangiato un tramezzino al bar dell′hotel e poi abbiamo preso la metro, direzione  “Trocadero”, la terrazza panoramica del Palais de Chaillot. Abbiamo scattato non so quante fotografie! (Lorenzo ci si diverte come un bambino con quella macchina fotografica! Anche se fa fatica ad ammetterlo!)
Di lì, scendendo le scalinate della terrazza, abbiamo raggiunto la Tour Eiffel! Che fatica ho fatto a farlo salire sino all’ultimo piano. Lui e le vertigini! Ma è stato fantastico! C′eravamo solo io, Lui e Parigi dall′alto! E un cinese che ci è passato dietro mentre noi abbiamo scattato la nostra foto! Ma va beh.. questo è un dettaglio! 
Dopo la Tour Eiffel, abbiamo fatto un giro in battello con i Bateaux Parisiens. Che bella Parigi vista dalla Senna! Ha un fascino speciale! Peccato solo sia sceso il buio così presto! Sarei rimasta su quel battello, tra le braccia di Lorenzo, all’infinito!"
 
 
2° GIORNO , 29 aprile- GIRO CITTÀ - CHAMPS ELYSÉES
“Che pomeriggio indimenticabile!
Abbiamo seguito il consiglio di Bianca e abbiamo dedicato tutto il nostro tempo ad un giro panoramico della città effettuabile con un pullman City Sightseeing. Che ridere con gli < Hop On Hop Off >. In pratica siamo potuti scendere dal City Sightseeing tutte le volte che abbiamo voluto.. per comprare un souvenir o fare una delle foto istantenee.. per poi risalire su quello successivo! Un paio di volte abbiamo perso il nostro bus.. ma ci siamo divertiti come matti!
Poi abbiamo fatto shopping! Una sosta alle Galeries La Fayette era d’obbligo! Abbiamo ammirato le scenografiche vetrine del Printemps e quelle di Cartier a Place Vendome e di Louis Vitton sugli Champs Elysées. Ah.. gli Champs Elysèes: che meraviglia! I tanti bar, locali, ristoranti e cabaret ci hanno ospitato per la serata.
Adesso devo ammettere che sono distrutta! Ma questo è meglio che lo cancello.. Ho preso in giro Lorenzo per tutto il tempo sul fatto che è vecchio e se dovesse leggere che sono stanca anche io, inizia a brontolare da qui a domani!”
 
 
3° GIORNO, 30 aprile: LOUVRE – ILE DE LA CITÈ
“Oggi Lorenzo non è impegnato con il convegno! Intera giornata da dedicare alla visita del Louvre.
Naturalmente qui Lorenzo ha portato la guida.. E quindi il nostro giro al museo è stato un po′.. lento! Diciamo lento, vah! Ed irritante dal momento in cui una bionda con delle gambe lunghe due metri ha incominciato a fare domande al mio futuro marito, confondendolo con una guida! E Lui mica glielo ha spiegato che era un turista come tanti! Ci ho pensato io, naturalmente!
Comunque..nel tardo pomeriggio a piedi abbiamo raggiunto, passando per il Pont Neuf, l’Ile de la Cité con la cattedrale di Notre Dame, la Conciergerie e la Sainte Chapelle. Qui non abbiamo incontrato nessuno da dover minacciare, fortunatamente!”


4° GIORNO, 1° maggio: MONTMATRE – SACRO CUORE
“Mattinata dedicata alla visita di Montmatre e del quartiere degli artisti. Lorenzo è al congresso e Bianca aveva da fare. Perciò ho preso la metro in direzione Abesses e poi la funicolare per arrivare al Sacro Cuore. E’ stato emozionante vedere quella chiesa! L’ho sempre intravista tra le foto del viaggio di nozze dei miei genitori! Mamma mi diceva che era bellissima e aveva ragione!
Peccato però per la pioggia.. Volevo fare qualche foto al Moulin Rouge ma sono dovuta correre in albergo. Si è scatenato il diluvio universale!
Menomale.. devo dire! Perché Lorenzo mi ha fatto trovare preparato un bagno caldo e rilassante e la serata è stata magnifica. I dettagli? No mi dispiace.. questo è assolutamente Top Secret!”

 
5° GIORNO, 2 maggio: VERSAILLES/ BASTILLE
Dopo cinque giorni dedicati alla visita della capitale francese era ora di una gita fuori porta. Naturalmente io volevo andare a Disneyland Paris e il mio futuro marito a Versailles.
Oggi ha vinto Lui! Stamattina ha incantato tutti con il suo intervento sulla cardiochirurgia al convegno di Lele e io, per dimostragli quanto sono orgogliosa di Lui, ho rimandato a data da destinarsi il mio viaggio a Disneyland!
Che meraviglia il palazzo reale di Versailles e ai suoi magnifici giardini! Ho proposto a Lorenzo di comprarla.. d’altra parte non possiamo sempre stare dai Martini! Ma per il momento dobbiamo rimandare il trasferimento! Costa troppo per noi! Ah la crisi!!!”
 
 
6° GIORNO, 3 maggio: CASA MARTINI
“Questo viaggio non sarebbe stato lo stesso senza Lele, Bianca e il piccolo Carlo! Abbiamo passato tutta la giornata in giro per cercare di trovare il regalo perfetto per ognuno! Che spasso! La giornata è finita troppo in fretta però. Ora io e Lorenzo siamo in albergo!
Lo so: lo sposo e la sposa non si devono vedere il giorno prima delle nozze.. ma io e Lorenzo non abbiamo mai seguito le tappe che normalmente si seguono in una relazione! Quindi dormiremo insieme.. la notte prima delle nozze, sì! E domani tutto andrà bene! Prenderemo il volo.. e arriveremo a Roma in tempo per sposarci!”
 

 

3 maggio, ore 21,00 circa
 
- “Eii.. hai finito con quell’album?” la riportò alla realtà Lorenzo.
- “Sì.. quasi! Manca il settimo giorno!” gli spiegò Sara.
- “Ho capito!” le disse Lui, sedendosi accanto a Lei. “Però oggi è ancora il sesto giorno.”
- “Che vuoi dire?” gli domandò, vedendolo alzare e mettere la giacca.
- “Dopo sette giorni, forse, è il caso di dire... < Au revoir et à bientôt Paris! >” le porse la mano. “Sei dalla mia parte?”
- “Sempre!” gli rispose, afferrando la mano del suo futuro marito.


- “Allora.. mi vuoi dire dove stiamo andando?” domandò per l’ennesima volta Sara.
- “A cena, ovviamente!” le rispose Lui. “Qui!”
- “Lorenzo.. ma sei impazzito? < Fermette Marbeuf > E′ uno dei ristoranti più chic di Parigi!”
- “Lo so. E non vedo il perché non posso portare la donna della mia vita a cena nel ristornate più rinomato e autentico di Parigi. Quindi, Madame.. vuole farmi l’onore di tenermi compagnia a cena?”
- “Assolutamente!” gli rispose, con un bacio.
 

- “Amore..  è stata una serata fantastica!” disse Sara, posando la forchetta nel piatto.
- “Mi fa piacere ti sia piaciuta l’idea! E anche che la cena ti sia piaciuta!”
- “Scherzi! La cena è stata squisita! E poi il dolce… la panna! Magnifico!”
Lorenzo scoppiò a ridere. – “Se non c’era la panna, lo chef era da rimandare, vero?”
- “Assolutamente!” poi Sara guardò l’orologio. “Che dici.. torniamo in hotel? Domani sarà una giornata un pochino lunga!”
- “C’è prima un’ultima cosa..” le disse, rivolgendosi  al cameriere.
- “Oddio.. non mi dire che dobbiamo mangiare qualche altra cosa! Sono piena!” commentò Sara.
- “E’ una cosa da poco... prometto.” le fece l'occhiolino Lui.
Sara aspettò che il cameriere le ponesse davanti un piatto con un coperchio.
- “Ma.. ma tu non mangi?” domandò Lei, vedendo un solo piatto.
- “Quello è per te!” rispose enigmatico Lorenzo.
- “Va bene!”
Alzò il coperchio e non vi trovò del cibo. C’era una scatolina nera.
Sara alzò gli occhi e guardò Lorenzo. – “Cosa ti sei inventato questa volta?”
- “Scoprilo!”
Sara prese la scatolina e l’aprì. – “Lorenzo.. sono bellissimi!” Erano degli orecchini. Due perle bianche che brillavano in quel cofanetto firmato Cartier.
- “Pensavo che li potessi indossare domani..” le sorrise Lorenzo. “A meno che non abbia qualcos’altro…”
- “Amore.. sono senza parole!” Sara gli si avvicinò e lo baciò.
- “Ah però! Se tutte le volte che voglio lasciarti senza parole devo entrare da Cartier, devo iniziare a fare due.. tre lavori!” Lorenzo la guardò. “Ti amo!”
- “Anche io!”
- “Però adesso dobbiamo andare a nanna! Domani sarà una giornata lunga!” le ricordò Lorenzo.
- “Domani sarà la giornata più bella della mia vita!” gli rispose Sara.
- “Anche della mia, lo sai?” disse Lorenzo.
- “Ovviamente! Sposi me!” scherzò Lei.
Ma era la verità.


 

Nota dell’autrice
Salve a tutti! Eccomi qui.. Penultimo capitolo! I sette giorni a Parigi! E la notte prima delle nozze!
Il prossimo sarà l’ultimo capitolo.. poi medico10 ci farà gioire e arrabbiare. Personalmente dal trailer penso più arrabbiare che gioire! Comunque sia.. prima di mercoledì o entro le 21,10 di mercoledì pubblicherò l’ultimo capitolo. Poi ci saluteremo! Magari medico10 mi farà venir voglia di immaginare qualcosa di diverso per i Sarenzo o forse no. Fatto sta che inizio fin da adesso a ringraziarvi per l’affetto di questi due anni!
E per l’ultima volta.. alla prossima! 
   
 
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