Le lenzuola bianche erano sporche.
Di me. Di lei. Di lui.
Dentro di me sentivo solo di volermi concedere
ai loro sguardi affamati.
E così mi lasciai andare, più volte.
Volevo sentirmi piena dei loro corpi,
volevo stringerli a me,
forte,
per sprofondare nell’oblio,ma non troppo da
non poterne assaporare
una fragranza così intensa, da farmi girare la testa.
Godere. Volevo solo quello. Mi aveva reso dipendente.
Dipendente dalla cosa più bella del mondo.
Il piacere.
Mi concessi ai miei amanti fino a quando
il turbinio dei loro profumi mi avvolse, tanto da togliermi il respiro.
Urlai,
urlai come non avevo mai fatto prima,
godendo ancora una volta dei loro corpi.
Per un attimo ero diventata la sposa del Piacere e
mi crogiolai con lui, finché la stanchezza non mi prese
e il mio cuore non riprese a battere, in un ticchettio regolare.
Un silenzio circondò le mie membra stanche.
Quelle di lei. Quelle di lui.