Gioie
Avere Kenshin era come possedere una gemma.
La madre di Kaoru aveva avuto qualche gioiello di corredo (nulla di prezioso) e l'unico rimasto era un pendente di quarzo; da piccola, Kaoru l'aveva adorato. A prima vista sarebbe parso un semplice pezzo di vetro, leggermente opaco; ma se un raggio di luce lo attraversava...
Inclinò l'oggetto, ponendolo sotto il sole.
Un fascio color arcobaleno cadde sul tatami, davanti a Kenji, lasciandolo a bocca aperta.
Sì, suo padre era così: semplice, trasparente, frugale al primo sguardo, ma non appena una persona aveva modo di conoscerlo, quanti diversi volti mostrava! E ognuno le era più caro dell'altro...
Lo vide rientrare dalla passeggiata, i capelli spettinati dal vento, e i loro occhi s'incontrarono.
Gli sorrise. Kenshin ricambiò, venendo verso la veranda.
«Sono a casa.»
«Bentornato.»