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Autore: Dragon gio    30/04/2009    4 recensioni
Un giorno come tanti, Sakura ha la brillante idea di insegnare a cucinare a Sai, visto che lui ammette di essere negato ai fornelli. Questa bizzarra decisione, coinvolgerà anche Naruto! I sentimenti dei tre ragazzi si intrecceranno in questa buffa avventura, che lascerà una domanda importante nel cuore di Sakura... (SaixSaku - Accenni SaixSakuxNaru)
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sai, Sakura Haruno
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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WHY CAN'T I? SaixSakuxNaru
WHY CAN’T I?




Correva a perdifiato, non era davvero da lui fare tardi, ma quella mattina non aveva sentito la sveglia.

Fortuna che si era preparato la sera prima tutta l’attrezzatura ninja e i vestiti da indossare per la missione.

Appena sveglio, si era fiondato in bagno per sciacquarsi il viso e poi si era subito cambiato, uscendo di casa alla velocità della luce.

Non si era nemmeno pettinato, ed ora i suoi corti capelli lisci, svolazzavano ribelli da tutte le parti.

Svoltò l’angolo e finalmente giunse a destinazione, Naruto e Sakura erano già lì.

-    Scusate il ritardo…! – esclamò immediatamente lui con voce ansante.
-    Eh?! Quale ritardo?! – fu la risposta di Naruto indirizzata a Sai che gli stava dinanzi.
-    Dovevamo incontrarci per le 7,00 e sono le 7,45…! –

Naruto e Sakura si guardarono un attimo di sottecchi, poi tornarono ad osservare il loro compagno con sguardi increduli.

-    Veramente non sono le 7,45… -
-    Come…? –
-    Aha…Sai, razza di baka, ti si è rotta la sveglia?! Sono le 6,30…!! –
-    EH? – Sai strabuzzò un poco le sue iridi di brace, non comprendendo la situazione.
-    Ma…allora perché voi due siete già qui? –
-    E’ semplice, volevamo fare colazione assieme! Infatti stavamo per andare, quando sei arrivato tu! – spiegò zelante Sakura con le mani puntate sui fianchi sottili.
-    Oh…capisco…allora andate pure, resto io ad aspettare Kakashi-senpai! –

Nuovamente, i due ragazzi tornarono a fissarsi, scioccati.

-    Ma ci sei o ci fai?! – gli domandò Naruto evidentemente alterato. Sai al contrario, non mutava quella sua maledetta espressione da “ebete”, come la definiva l’Uzumaki.
-    Eh…? –
-    E piantala di esclamare “EH”?!! –
-    Naruto, smettila!!! E tu Sai, non lo fare innervosire ulteriormente!! –
-    Scusa… - bisbigliò infine abbassando il viso colpevole.

La kunoichi a quella vista sospirò, quanta pazienza ci voleva con quel ragazzo…

-    Kakashi sensei farà tardi come al solito, per cui abbiamo tutto il tempo di fare colazione… - Con un gesto calcolato ed elegante, posò una mano sulla schiena di Sai, invitandolo a camminare nella direzione che ella gli indicava – Tutti e tre assieme! -
-    Umh…ok… -
-    Evviva, si mangia!!! –


I tre ragazzi, andarono a sedersi sotto le fronde di una grossa quercia, proprio vicino al campo degli allenamenti dei genin.

Sakura tirò fuori dal suo zaino alcuni contenitori colorati, che si premurò di passare ai due amici.

Il moro, lo prese titubante fra le mani – Grazie… - biasciò confuso lui. Di solito, si dovevano ringraziare le persone che ti donavano qualcosa.

Naruto aprì tutto felice il suo, un delicato profumo di onigiri si disperse nell’aria – Mmh…hanno l’aria appetitosa!! –
-    Spero siano anche buoni…! – replicò un poco imbarazzata Sakura.
-    Hai cucinato tutto tu, Sakura-san? –
-    Sì! Veramente l’idea è stata di Naruto, ha detto che dovevamo trovare un modo per passare il tempo quando aspettiamo Kakashi sensei! –
-    E quale modo migliore di passare il tempo, se non pregustarsi i manicaretti di Sakura-chan?!! – aggiunse Naruto mentre addentava una pallina di riso con aria sognante.

Sai al contrario era combattuto se mangiare o meno. La prima e unica volta che aveva assaggiato qualcosa preparato da Sakura, ci era mancato poco che glielo rigettasse davanti agli occhi…

Rabbrividì al solo ricordo di quelle bizzarre “palline di fango”, la stessa ragazza ne era rimasta disgustata. Erano di sicuro nutrienti, ma non valeva la pena rimanere per giorni interi con quel saporaccio stampato sul palato.

Deglutì a vuoto, mentre con le bacchette prelevava un pezzetto di frittata. Indugiò sui due compagni, intenti a mangiare tranquilli.

Ne dedusse che se non si sentivano male, era perché il cibo era buono.

Decisosi, ingoiò quel boccone. Un sapore delizioso si sparse nella sua bocca e subito ne reclamò un altro pezzo.

-    Ti piace, Sai?! – chiese ad un certo punto Sakura. Lui gli sorrise scuotendo la testa in un cenno positivo, non era educato parlare con la bocca piena.
-    Aha, meno male! Non sapevo cosa cucinare per te, non ho ancora ben capito quali siano i tuoi gusti in fatto di cibo! –

Sai finì di masticare e poi parlò – A dire il vero mi piace un po’ tutto, il tofu in particolar modo… -

Subito Naruto imitò un espressione disgustata – Ghh…il tofu? Che schifo…!! –

Il sorriso ambiguo di Sai si allargò, divenendo pungente - Non accetto critiche da uno che mangia solo ramen per vivere… -
-    COME?!! MA IL RAMEN E’ VITA!! Ritira subito ciò che hai detto!!! – Naruto era scattato in piedi tutto furente. Strinse così tanto quelle povere bacchette che si frantumarono fra le sue dita.
-    Scusa se te lo dico, ma ci sono cibi migliori del ramen… -

Naruto sbiancò, davvero non poteva credere a ciò che stava udendo. Era pronto a dar battaglia a Sai, quando un adirata Sakura non espresse il suo parere.

A modo suo, ovviamente.

-    E ora, zitti e finite di mangiare!!! – sentenziò severa la ragazza tornado composta e seduta.

I due amici annuirono convinti, anche se adesso masticare con quelle guance gonfie e doloranti non era proprio il massimo…


In una assoluta quiete, terminarono di mangiare. Naruto si tastava la pancia tutto soddisfatto – Waaw, Sakura-chan era tutto ottimo!!! –
-    Sono d’accordo… -
-    Grazie, ragazzi! – replicò tutta sorridente lei, era così diversa la sua espressione da quella terrificante che aveva mostrato poco prima.
-    Sakura-san, da chi hai imparato a cucinare? –
-    Bé, da mia madre! E un po’ mi aiuto con i libri di cucina! –
-    Capisco… - ribatté Sai portandosi una mano alle labbra, con aria pensierosa. Sakura si incuriosì per quella domanda insolita.
-    Come mai, me lo hai chiesto Sai?! –

Lui attese qualche istante, inarcando incerto le sopracciglia – Umh…bé, perché anche io ho letto alcuni libri di cucina, ma non ho imparato nulla da essi… -
-    Davvero? –
-    Mh…sono una frana in cucina… - ammise Sai lasciando che le sue guancie pallide si imporporassero vistosamente.

Naruto si lasciò sfuggire una risatina malmessa, ma bastò un occhiataccia da parte di Sakura perché terminasse subito…


Quella bizzarra idea gli venne così, come un fulmine a ciel sereno. Non badò troppo alla faccia esterrefatta di Naruto o agli occhi smarriti di Sai mentre gli proponeva di insegnargli a cucinare.

Il primo a protestare vivamente, fu proprio l’Uzumaki, mentre Sai accalcava banali scuse su come evitare tutta la situazione.

Ma Sakura era testarda e non volle sentire ragioni. Era convinta che nulla dovesse essere fuori dalla sua portata.

E poi, se era riuscita a insegnare qualcosa a Naruto (come bollire la pasta senza farla scuocere…), perché non avrebbe dovuto riuscirci con Sai?

Così, fra le lamentele chiassose del biondino e i sorrisi accondiscendenti di Sai, Sakura Haruno decretò ufficialmente che avrebbe insegnato a quell’asociale del loro compagno a cucinare.

La prima lezione si sarebbe tenuta Domenica mattina, alle ore 9,00. Sai si premurò di sostituire la sveglia rotta con una nuova, cosicché da non farsi trovare ancora in pigiama all’arrivo dell’amica.

Alle 8,30 spaccate era già lavato e vestito e la cucina perfettamente pulita e pronta per l’uso.

Scrutò vagamente ansioso l’orologio, erano le 8,55 ma di Sakura neanche l’ombra. Che se ne fosse dimenticata? Che avesse rinunciato a questa folle idea?

Tutti i suoi dubbi, vennero spazzati via quando un lieve bussare alla porta, lo fece sobbalzare.

Si recò all’ingresso ed aprì.

-    Buongiorno Sai! Pronto per la tua prima lezione di cucina?! – Una raggiante Sakura era dinanzi a lui, con due borse della spesa piene zeppe di cibo.
-    S…sì… -

Entrò sicura di sé nell’abitazione e posò le borse sul pavimento. Da una di esse tirò fuori due grembiuli, uno bianco e l’altro rosso fragola.

Sai la guardava interdetto – Cosa devo farci con questo? –
-    Come cosa?! Devi indossarlo, stupido!! Non vorrai sporcati gli abiti, spero! –

Il ragazzo si affrettò a ubbidire, temendo una qualche reazione violenta da parte della forzuta kunoichi.

Lei, dopo aver indossato il suo ed essersi legati i capelli in una coda affermò – Bene, oggi ti insegnerò un piatto molto semplice, il riso al curry! –

Sai annuì e prese posto accanto a Sakura, già posizionata ai fornelli – Per prima cosa, prendiamo gli ingredienti che ci servono! Il riso, la carne… -

-    Aspetta un attimo…! – esclamò lui. Sakura si voltò nella sua direzione non capendo cosa gli accadesse.
-    Ma che stai facendo?! –
-    Prendo appunti… - rispose serafico Sai mentre scriveva su un taccuino. La prima venetta pulsante apparve sulla fronte spaziosa di Sakura…
-    Questo non ti servirà!! – E con un rapido movimento, gettò letteralmente fuori dalla finestra il povero taccuino.
-    Ah…!! – balbettò Sai rimanendo pietrificato da quel gesto. Gli occhi smeraldini si puntarono criptici su lui – Non devi far altro che starmi ad ascoltare, non è difficile!! – Le braccia si incrociarono minacciose al morbido petto.
-    Umh…ok… - fu l’ovvia risposta di Sai. Decisamente, era meglio non contraddirla o il prossimo a volare fuori dalla finestra avrebbe potuto essere lui…


Dopo un primo momento di panico totale, Sai cominciò a sentirsi più a suo agio. Sakura era davvero un ottima insegnante e lui era rapito da quel suo modo di spiegargli le cose.

Concisa e chiara, andava dritta al sodo. Ciò che non era necessario, era subito scartato, come avrebbe dovuto essere.

Con sguardo severo seguiva tutti i movimenti di Sai, mentre tagliava la carne.

-    Devi cercare di tagliarla in pezzi della stessa dimensione! Così al momento della cottura, non ci sarà il rischio che qualcuno te ne rimanga crudo! –
-    Ho capito… -
-    Molto bene, ora controlla la cottura del riso… -
-    Sì… -

Sakura non riusciva a togliersi quel sorrisetto da sotto i baffi, vedere Sai alle prese con i fornelli era uno spettacolo troppo comico.

Era così goffo e incerto in ogni cosa che faceva, dell’abile shinobi che conosceva c’era ben poco in quel momento.

-    AHI…!! – gridò Sai lasciando la presa dal manico della pentola.
-    Ti sei bruciato?! –
-    Sì… - Sai mostrò la mano leggermente ustionata dall’elevata temperatura della pentola.
-    Ehe, vieni qui! – La mano di Sakura condusse quella ferita di Sai sotto il getto dell’acqua fredda – Sei proprio maldestro…! –
-    Scusami… - Le labbra di Sai si piegarono in quel sorriso così fragile, che per poco Sakura non perse un battito nel vederlo.
-    Emh…è meglio metterci una pomata per le ustioni, così non rischi che ti venga una vescica sulla pelle… - Sakura abbandonò la mano di Sai sotto l’acqua e si allontanò – Te ne vado comprare una, tu aspetta qui! –
-    Non ce ne è bisogno Sakura-san! Sto già meglio… - Richiuse il rubinetto e con un panno si asciugò per bene la mano, mostrandola poi alla compagna – Visto? Non è neanche più rossa… -
-    Oh…bé meglio così allora!! – decretò lei nervosa. Fece ritorno sui suoi passi e invitò Sai a proseguire con il suo operato.

Si era creata una strana ma tuttavia piacevole tensione fra i due ragazzi. Sai sentiva di dover stare più che mai attento e non perdeva di vista nemmeno per un secondo il volto di Sakura. Lei sentendosi ripetutamente addosso quello sguardo, avvertiva come un fremito, era una sensazione che aveva già provato in passato, quando aveva insegnato le basi delle arti mediche ad Ino.

-    Molto bene, adesso mettiamo il riso nel piatto! Poi ci versiamo sopra la carne con il suo sugo… -
-    Sì… - Sai si preoccupò di eseguire il tutto e finalmente, dopo una lunga mattinata, il riso al curry era pronto.

Entrambi i ragazzi osservavano quel piatto fumante, l’aspetto non era molto invitante…

-    Bene, ora lo assaggio… - disse Sakura afferrando un cucchiaio. Tirò su un po’ di riso e carne e se lo mise in bocca, masticando piano. La sua espressione si fece crucciata. Sai si irrigidì di colpo – Come…ti sembra? –
-    Mh…hai lasciato cuocere troppo il riso, e la carne è rimasta dura… -

Lui a quell’affermazione diretta socchiuse gli occhi – Cucinare è davvero difficile… -

Sakura si stupì di quella frase così insolita e gli scappò da ridere.

-    Perché ridi? –
-    Non ti facevo così arrendevole! –
-    Uh? –
-    Questa era solo la prima lezione, vedrai che con la prossima andrà meglio! –
-    La…prossima…? –
-    Esatto!! Ci vediamo la prossima Domenica, alla stessa ora! Fino ad allora voglio che cucini il curry ancora, ancora e ancora!! Fino a quando non avrà un ottimo sapore!! –

Il giovane spalancò la bocca senza emettere un fiato, quasi scioccato per quei “compiti da fare a casa” che gli aveva appena elargito la sua maestra di cucina…

-    Ci vediamo, ciao ciao!! –
-    Ma…Sakura-san…!! – Inutilmente gli corse dietro, Sakura era già fuggita dal suo appartamento. Lui si grattò la nuca per poi voltarsi e sospirare sconsolato dinanzi il casino che avevano lasciato in cucina.
-    E adesso devo pulire tutto io… -


Questa strana storia si ripeté nuovamente la Domenica successiva e quella dopo ancora.
In uno strano gioco di ruoli dove Sakura faceva la parte dell’insegnante permalosa e Sai l’allievo impacciato che veniva sgridato di continuo.

Tuttavia, quasi senza rendersene conto, Sai si accorse di arrivare ad attendere con una certa trepidazione la Domenica.
Lui era sempre stato un ragazzo a cui piaceva apprendere cose nuove, ma mai avrebbe creduto di potersi appassionare così tanto a qualcosa di vagamente futile (a suo dire almeno), come il cucinare.

Grazie a Sakura, aveva scoperto la gioia di mangiare dei piatti interessanti e gustosi, che non fossero surgelati o precotti.

Lui sino ad oggi, non era capace di preparare qualcosa di più elaborato del banale riso con salsa di pomodoro. Ora invece, si destreggiava con spaghetti ai frutti di mare, riso alla cantonese, pollo al curry, onigiri, ecc.

Gli rimaneva ancora un piatto da imparare: il ramen. Quegli spaghetti annegati in un brodo ricolmo di carne e verdura.

Stranamente, Sakura aveva lasciato per ultima questa pietanza, eppure Sai era certo che non fosse per nulla difficile da preparare.

Ma la giovane lo aveva messo in guardia, niente era più tosto da cucinare del ramen e per una ragione ben precisa.

Quale fosse tale motivo a Sai non fu rivelato, tutto ciò che sapeva era che l’odierna lezione sarebbe stata l’ultima.


Come di consueto, si alzò presto, si fece una doccia si cambiò e sistemò al meglio la cucina.

Stava ammirando l’ottimo lavoro di pulizia appena svolto, quando sentì bussare alla porta.

Senza nemmeno domandare chi fosse, aprì sorridendo – Buongiorno…eh?! –
Ma ad attenderlo al varco, non c’era l’amica ma un ragazzo che lui ben conosceva…
-    Naruto… - biascicò confuso.
-    Cosa è quella faccia da baka?! Sembra quasi che tu abbia visto un fantasma! –
-    Ti chiedo perdono, ma stavo aspettando una persona… - tentò di giustificarsi lui.

Il sorriso, già tirato, di Naruto svanì del tutto per lasciare spazio ad un espressione alquanto seccata e boriosa – E’ inutile che fai l’ingenuo!! Lo so che stai aspettando Sakura-chan!!! –

Sai non si scompose, lasciandosi sfuggire un unico impercettibile sussulto – Sì è vero… - quasi senza rendersene conto, distolse lo sguardo dall’amico – Ma tu, come fai a saperlo? –

A quel punto, Naruto si portò la mani ai fianchi, con aria spavalda – Lo so, perché si dia il caso che sia stata proprio Sakura-chan a dirmi di venire qui!! –
- Come?! –

L’uzumaki inarcò tutto fiero di sé le sopracciglia, godendosi lo spettacolo di un Sai in totale difficoltà.

-    Non…mi aveva detto nulla a riguardo… -
-    Bé, adesso lo sai!! Che ne diresti di farmi entrare, intanto?! –
-    Oh, ma certo… - Sai si era misteriosamente piantato all’ingresso, impendendo al compagno di entrare in casa.

Naruto venne fatto accomodare nella silenziosa abitazione di Sai. E silenziosa lo era davvero, visto che nessuno dei due ragazzi si decideva ad aprire bocca.

Questa volta, la tensione che avvertiva Sai era molto differente da quella ben più piacevole che percepiva quando era in compagnia di Sakura…

Si erano seduti entrambi al tavolo della cucina, uno di fronte all’altro, ma facevano ugualmente di tutto pur non guardarsi negli occhi. Naruto ad un certo punto, probabilmente annoiato, decise di rompere quell’assurdo mutismo.

-    E così…le lezioni di cucina sono andate bene, eh?! –
-    Eh…? Aha…sì certo! Ho imparato molto da Sakura-san… -
-    Mh… - mugolò in risposta Naruto.

Per loro fortuna, a placare quegli animi in fermento, giunse una trafelata Sakura.

-    Sai, scusa il ritardo!! Ma non trovavo tutti gli ingredienti!! –
-    Ciao, Sakura-chan!! –
-    Naruto, sei già qua!! Molto bene!! –
-    Sakura-san, sei tu che hai detto a Naruto-kun di venire? – Sai si fece avanti, bisognoso di saziare la sua curiosità.

Lei, gli sorrise raggiante – Esatto!! Oggi farà da assaggiatore ufficiale!! –
-    Assaggiatore…?! –
-    Proprio così!! Visto che oggi ti insegnerò a cucinare il ramen, Naruto mi sembrava la persona più adatta per testarlo! –
-    Oh… - fu l’unica vaga risposta di Sai. Naruto annuiva felice, desideroso di poter vedere all’opera uno come Sai dietro ai fornelli.

“Mi divertirò un mondo oggi!!” Sghignazzava al solo pensiero…

-    Coraggio, cominciamo subito!! – Sakura si rimboccò le maniche, con gli occhi cercò il suo ormai inseparabile grembiule rosso fragola, che per comodità, aveva deciso di lasciare a casa di Sai.
-    Tieni, Sakura… - Sai glielo porse, intuendo che fosse proprio quello l’oggetto che stava cercando.
-    Aha, grazie Sai! –

Il cuore di Naruto rullò violentemente vedendo quella scena.

Tieni, Sakura…

Non aveva mai udito Sai pronunciare il nome dell’amica con quel tono così dolce, ma soprattutto privo del rispettoso “san”.

Un groppo gli si formò all’altezza della laringe, impedendogli di parlare. Nei suoi occhi cerulei, si rifletteva una perfetta immagine di complicità che sembrava legare Sai a Sakura.

C’era qualcosa di dannatamente intimo in quel modo di fare di Sakura, c’era qualcosa di diverso nello sguardo di Sai mentre ascoltava con attenzione maniacale i suoi consigli.

Cosa si era perso in quelle ultime settimane? Possibile che fossero bastate poche Domeniche passate assieme perché instaurassero un legame simile?

Naruto scosse la testa, dandosi dello sciocco. Lui conosceva meglio di chiunque altro la risposta.

Fra te e Sasuke, non è forse accaduto lo stesso?

Sbuffando, si andò a sedere, rimanendo ad osservare con cipiglio ambiguo i due amici alle prese con la stesura della pasta fresca.

Un insano moto di gelosia prese vita in lui non appena i due si sfiorarono casualmente le mani.

Scattò in piedi e fu subito vicino ai due amici – Avete bisogno di una mano?! – Si intromise a forza fra Sai e Sakura.

-    No, grazie Naruto-kun… -
-    Naruto, se ci metti le mani tu verrà fuori una schifezza!! Da bravo, torna a sederti!! – lo ammonì Sakura.
-    Ma…Sakura-chan…!! –
-    Avanti, in fondo tu sei qui per fare l’assaggiatore! Non è ancora arrivato il tuo momento! –
-    Uffa…!! – Con un broncio degno di lui, fece dietro front e tornò a sedersi.


Quell’attesa a dir poco snervante ebbe fine quando Sai mischiò la pasta con il brodo e la carne.
-    E’ pronto… - Sai posizionò la ciotola con il ramen fumante davanti a Naruto, già pronto alla degustazione.

Spezzò le bacchette e le immerse nel ramen, tirandone su una manciata. Sia Sakura che Sai attesero in silenzio, mentre il biondo ingoiava il primo boccone.

-    Ebbene?! – chiese Sakura ansiosa di avere un giudizio.
-    Umh…la carne è troppo asciutta, e il brodo sa di poco… - decretò lapidale.
-    Sul serio?! – replicò lei non sicura di aver sentito bene. Sai rimase impassibile, senza aprire bocca tornò ai fornelli.
-    Sai? –
-    Ne preparo un altro… - esclamò sicuro di sé.
-    Sei certo di quello che fai? – sibilò Naruto, sembrava quasi volergli lanciare una sorta di bizzarra sfida.

Il moro, gli fece un unico ma significativo cenno con il viso. Il ghigno di Naruto si allargò – Coraggio, allora! Aspetto il prossimo ramen… -

-    Ti aiuto… -
-    No… -
-    Eh? –
-    Preferisco fare da solo Sakura-san! Tanto ora so come prepararlo… -

“O come l’impressione…di aver commesso un grave errore a far venire anche Naruto oggi…”

Il dubbio atroce cominciava a divorare la kunoichi, eppure era certa che in un luogo come una cucina, fosse impossibile scatenare una competizione.

Almeno, fra due ragazzi.

Almeno, fra Sai e Naruto, ma evidentemente per quei due andare d’accordo era facile quanto riportare a casa Sasuke…


Rimase purtroppo inerme a osservare Sai preparare uno dopo l’altro nuovi piatti di ramen.

Puntualmente, Naruto trovava un difetto nella cottura, nel brodo, o nella verdura scotta.

Erano al quarto tentativo e Sakura aveva come il sospetto che se anche questo fosse fallito, avrebbe visto per la prima volta Sai prendere a pugni il compagno di squadra.

Quanto meno, ne avrebbe compreso totalmente la ragione…Naruto era davvero in accontentabile in fatto di ramen.

Lei sapeva quanto pignolo fosse, proprio per questo aveva chiesto il suo aiuto per elargire un giudizio sul ramen preparato da Sai.

Ma non voleva certo portare il povero l’artista sull’orlo di una crisi di nervi.

La scodella fu posata, con un certo sgarbo questa volta, sul tavolo. Sai squadrava con astio il suo avversario, lo stesso dicasi per Naruto.

Senza ulteriori indugi, prese a mangiare per la quarta volta il ramen preparato dall’ex membro della Radice.

Ne assaporò attentamente ogni ingrediente, facendo indispettire oltre ogni modo il cuoco che attendeva invano la sentenza finale.

Sai stava con le braccia conserte, le sopracciglia tese come le labbra carnose che compievano leggeri movimenti irritati, come in preda ad un tic nervoso.

-    Ebbene? –
-    Umh…dunque vediamo… - Naruto proseguì a masticare con calma e terminò di bere con cura tutto il brodo, fino all’ultima goccia. Si portò la manica alla bocca per pulirsi, nonostante il rimprovero disgustato di Sakura.
-    Ebbene…?! – ripeté automatico Sai con una punta di impazienza che davvero non gli era consona.

Naruto si portò le mani al mento, sorridendo giulivo – Promosso! –

Per una frazione di secondi, Sai e Sakura rimasero a boccheggiare. La prima a parlare fu Sakura, che trillò allegra – Significa che Sai ha superato il tuo esame sul ramen?! –
-    Esatto!! Questo ultimo ramen, era davvero buono!! –
-    Oh…sul serio…? – Sai, che era più incredulo fra tutti i presenti, non si capacitava di avercela fatta.

Cosa era quella strana e frizzante sensazione di euforia che gli faceva attorcigliare lo stomaco?

Prese a grattarsi con imbarazzo la nuca, tutta la fatica che aveva fatto per accontentare Naruto era come scivolata via dal suo corpo.

-    Hai visto che ce l’hai fatta?! Bastava un pizzico di perseveranza in più!! –
-    Già, ma per arrivare a questo risultato ho dovuto bruciare molte pentole… - affermò placido Sai, rammentando di aver speso molto denaro di recente più in pentolame che non in inchiostro per i suoi disegni…
-    Bazzecole!! Ora che hai cucinato il ramen perfetto che piace a Naruto, potrai cucinare senza problemi qualunque altra pietanza!! –
-    Sul serio…?! –
-    Certo! Perché non esiste al mondo uno più rompiscatole di questo qui in fatto di cibo!! –
-    Ma…che dici, Sakura-chan?!! – ribatté triste il biondo, però in effetti sapeva che l’amica non aveva tutti i torti…
-    Naruto-kun, vuoi una tazza di tè per digerire tutto quel ramen? –
-    Sì, grazie! Ne ho bisogno…!! – affermò lui coricandosi letteralmente sul tavolo. Si sentiva la pancia così piena che temeva sarebbe scoppiato da un momento all’altro.

Sakura attese che Sai si fosse allontanato a sufficienza e poi si avvicinò di soppiatto a Naruto beatamente spaparanzato sulla sedia.

-    Allora, chi è che diceva che non sarei riuscita a insegnargli nulla sulla cucina? –
-    Umh…se sei qui per prendermi in giro, ti dico che non è valido, perché sono troppo pieno per difendermi…! –

Lei ridacchiò mentre posava il suo sguardo su Sai. Quella figura di schiena con indosso un grembiule candido, gli faceva quasi tenerezza.

Si sentiva estremamente orgogliosa di ciò che aveva fatto, come se fosse riuscita a far emergere un pezzettino dell’umanità perduta dall’animo di Sai.

Non bastava mettersi alla prova con gli allenamenti, o essere sempre il migliore nello completare le missioni ninja. Era più che mai essenziale fare esperienza di vita, come gli aveva insegnato la sua grande maestra, Tsunade.

Questa cosa dell’imparare a cucinare, era stata una piccola sfida in cui aveva trascinato Sai, spronandolo ad affrontarla come se stesse compiendo una delle sue importanti missioni.

Coinvolgere Naruto non era stata tuttavia una cattiva idea, visti gli ottimi risultati. Socchiuse felice come non mai gli occhi color acqua marina, facendo involontariamente arrossire Naruto che gli sedeva accanto e che sbirciava di nascosto il suo viso adorabile…

-    Naruto… -
-    Sì? – sobbalzò quando si sentì chiamare, temeva che si fosse accorta che la stava spiando.
-    Sei stato molto carino a mangiare tutti i ramen che ha cucinato Sai…anche se non ti piacevano… -
-    Eh…? Aha, bé…il fatto è che non mi piace sprecare il cibo! E poi… - I loro sguardi si rifletterono uno nell’altro, così come facevano il cielo e il mare – Sai aveva un aria così determinata mentre cucinava…sarebbe stato scortese da parte mia non rispondere alla sua sfida… -

Di nuovo, lei rise, non del tutto certa di aver compreso quel discorso della “sfida” avvenuta fra i due, ma tuttavia felice per come si erano concluse le cose.


E dopo essersi gustati tutte e tre assieme un tè caldo decisamente ristoratore, Naruto e Sakura si apprestarono a tornare a casa.

-    Grazie di tutto, Sakura-san… - disse accompagnandoli sulla soglia di casa.
-    Figurati, Sai! E’ stata dura, ma sono felice di averti insegnato qualcosa! –
-    Ehi ehi, e a me non dici grazie?!! Ti ricordo, che mi sono ingurgitato tutti i tuoi strambi ramen!!! –
-    Lo so, a te Naruto-kun va il mio ringraziamento più sincero per la tua disponibilità… - affermò serafico non smettendo di sorridergli. Naruto lo squadrò stranito per qualche secondo.
-    Dì la verità, questa frase l’hai letta su uno dei tuoi libri da psicotici… -

Sai inclinò leggermente la testa di lato, gli occhi sempre chiusi, congelati in quell’espressione di sorriso forzato - Come hai fatto a indovinare? –

Naruto grugnì – E quando mai… - poi incrociò le braccia dietro la nuca e invitò Sakura a venire via con lui.

La rosa tentennò, bloccandosi a metà strada fra Sai e Naruto.

Il ragazzo, resosi conto che la compagna non era ancora al suo fianco, si voltò indietro.

-    Sakura-chan…? –

Lei non gli rispose, era impegnata nell’alzare un braccio verso Sai e salutarlo. E Sai, ricambiava, allargando a più non posso il suo sorriso timido.

Le labbra di Naruto si arricciarono offese, lui non era mica stato salutato così calorosamente…

“Occavolo…! Se divento geloso di uno come Sai, significa che sono proprio disperato…!!”

Si girò di nuovo verso i due amici, per un breve istante, il suo cuore fu attraversato da una piacevole sensazione di pace che non ricordava di provare da anni.

Come un vecchio filmino in bianco e nero, si rivide passare davanti agli occhi le immagini ormai sbiadite del vecchio Team 7.

Le pupille si strinsero d’istinto ricordando quei momenti, le lacrime bruciavano ogni volta per uscire.

Lui e Sakura, erano stati soli per tanto tempo, ma adesso non più…

Sakura gli venne incontro a passo spedito – Andiamo? –

Sai stava per rientrare in casa, quando Naruto gli fece un cenno con la mano di raggiungerli.

-    Cosa c’è, Naruto-kun? –
-    Hai da fare oggi? –
-    Umh…no, nulla di particolare…perché? –

Un dito prese a grattarsi impacciato la guancia destra – Ecco…noi due andiamo a farci un giro in città…se ti và…cioè, magari devi comprati dell’inchiostro…! - blaterava senza guardarlo direttamente.

Sakura emise un leggero sospiro, inarcando le sopracciglia rosate. Sai rimase totalmente spiazzato da quella proposta, era così raro che il compagno gli proponesse di andarsene in giro assieme al di fuori delle missioni.

Dovette controllarsi perché la voce non gli diventasse tremante – Ok, vengo… -


I tre ragazzi si incamminarono, uno di fianco all’altro. Sai e Naruto rispettivamente uno a destra e l’altro a sinistra, Sakura invece al centro.

Avvolti in quel clima così sereno, discutevano del più e del meno. Naruto e Sai lanciandosi frecciatine ironiche, Sakura nel mezzo che tentava di sedarle.

Eppure nonostante ciò, i loro cuori parevano essere più leggeri.

Naruto sorrideva, felice di aver trovato un nuovo amico e un valido avversario

Sai sorrideva, felice di sentirsi realmente vivo dopo tanti anni…

E Sakura….


Naruto-kun…Sakura-san, se la prossima settimana cucino il ramen…venite a mangiarlo da me?

Adesso non darti tutte queste arie da “gran cuoco”, baka Sai!!!

Hai ragione, dopotutto non sono ancora così bravo nel cucinarlo…

Esatto!! Ne dovrai fare ancora di pratica!!

Però potrei dire lo stesso del tuo pisello…

COSAAAA?!!!


Era davvero felice di avere accanto due compagni tanto stupidi. Tanto pazzi. Tanto speciali.

Perché non poteva amarli entrambi?



END
29-04-2009

_ _ _ _


Salve a tutti! Ritorno, incredibile ma vero, dopo pochi giorni con una nuova shot!!! Evidentemente ho superato un pò questa "crisi-blocco" del non riuscire a scrivere, e le idee fioccano di nuovo nella mia testolina! XDD

Ho sempre meno tempo a causa di questo trasloco che mi sta succhiando via ogni energia, ma tutti i minuti liberi li spendo dietro alle fiction!! ^ ^

Dunque, questa storia mi è stata ispirata (almeno per quanto concerne il ramen e il cucinare! XDD), da una fiction simpaticissima della cara Arwen88 (Il Concorso di cucina)!!

E' partita come una storia comica dove Sakura doveva insegnare a cucinare a Sai, poi si mi è venuta voglia di trasformarla in una cosa a tre! XDD

E siccome di fiction sul trio SaixSakuxNaru sono rare, mi sono detta: ma sì, proviamo! XDDD Che poi, come avrete notato di romantico c'è davvero poco, proprio sottili accenni e la domanda che si pone Sakura a fine fiction!!

Perchè non può amarli entrambi come già fece con in passato, quando formavano ancora il Team 7 assieme a Sasuke?

Non sò se questo mio strambo messaggio vi sia giunto, più che altro spero che vi siate divertiti e rilassati a leggerla!!! : )

Per quanto riguarda il titolo invece, è il titolo di una canzone che mi piace un sacco (Why Can't I? di Liz Phair), ma non ho idea se significhi tipo "Perchè no?"! XDD Sono negata con l'inglese, comunque il senso doveva essere qualcosa di simile!! XDDD

Inutile dire che commenti, consigli, ecc, sono sempre i benvenuti!!

Prima di fuggire sul divano a vedermi True Lies, vorrei ringraziare tantissimo le seguenti persone:

Kiki_chan 
Capitatapercaso
wolvie91
Arwen88


Per i bellissimi commenti che mi hanno lasciato alla fiction "Preda e Cacciatore"!! ^////////^

GRAZIE DI CUORE!!!

Un bacio, alla prossima storia!!! ^ ^

By Giò

See you soon fan writer...




  
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