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Autore: Angel TR    03/09/2016    1 recensioni
She saw my silver spurs and said let's pass some time
And I will give to you summer wine

Lana del Rey - Summer Wine.
{Avvertimenti e note all'interno | Raccolta disomogenea | LilixAsuka}
{Storie partecipanti alla "Le situazioni di lei&lei" indetta da starhunter Challenge indetta su EFP}
{Partecipa alla challenge "Just stop for a minute and smile" indetta da Sou_Shine su EFP}
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Shoujo-ai | Personaggi: Asuka Kazama, Emily Rochefort
Note: Lime, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Bondage, Gender Bender
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La Belle Époque'
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Rating: giallo
22. "Non vedi che ciò di cui hai bisogno è proprio davanti a te?"
Nickname: Angel Texas Ranger
Titolo: Bittersweet
{598}


Uno squillo.
Due squilli.
Tre, quattro, cinque.
'Risponde la segreteria telefonica di Asuka Kazama.
Ehi, ciao, sono fuori a scuola o ad allenarmi. Puoi lasciarmi un messaggio, risponderò il prima possibile.
Se però ti chiami Oca Bionda e mi stai solo stalkerando, ti prego, tornatene a farti le meches al cervello.
Ciao!
Lili sospirò.
Il suo sguardo si perse tra le strade affollate di Osaka per poi soffermarsi sul vialotto ricoperto di petali di ciliegio che conduceva alla scuola di Asuka.
Strinse più forte lo smartphone, pressandolo sull'orecchio. Era di fuoco, ormai.
« Asuka, sono sempre io. Lo so che non stai studiando. » sbuffò. « È l'undicesimo messaggio che ti lascio in segreteria. Potresti degnarti di rispondermi? »
Lili si rese conto che il suo tono era salito di un'ottava. Si fermò per calmarsi e trovare le parole giuste.
« Stai sempre in giro con quelle tue gang del cacchio oppure con quelle sciacquette da quattro soldi. » Lili si mordicchiò il labbro, gelosa al solo pensiero.
«Io sono la tua amica. Perché mi eviti, camionista? Perché non vedi che ciò di cui hai bisogno è proprio qui davanti a te? Sei una sciocca. La peggior mediatrice che io abbia mai visto! Dovresti mediare tra i tuoi neuroni fumati! »
Di nuovo, Lili si fermò. Qualche studente che aveva bigiato la scuola si fermò per scoccarle un'occhiata inquisitoria.
Sicuramente anche lui sapeva che Asuka Kazama aveva bloccato la favolosa monegasca su qualsiasi social network, che la evitava ovunque e che andava dicendo che era una pazza furiosa.
Che era ossessiva.
Possessiva.
Asuka era solo sua e di nessun altro.
Si morse un labbro. Stava correndo troppo.
« Va bene, forse ho esagerato. » ammise, in un soffio.
La campanella della scuola suonò, sovrastando la voce di Lili che fu costretta a zittirsi, infastidita.
Il cancello del liceo si spalancò sotto l'orda dei ragazzi impazienti di prendere aria fresca.
Lili affilò lo sguardo per individuare Asuka tra quella marmaglia di divise giallo paglia; si sollevò persino sulle punte.
Sobbalzava ad ogni chioma castana scalata e sfilzata per poi sbuffare di delusione quando non scorgeva il viso di Asuka.
Man mano che gli studenti si avviavano lungo il vialotto, avvicinandosi a Lili, lei si rendeva conto che la tenevano d'occhio.
Assurdo. Sono io la star, in questa scuola.
E, poi, finalmente intravide l'oggetto dei suoi pensieri. Asuka. Era da sola, calciava qualche sassolino, a testa bassa.
Sentendosi osservata, alzò finalmente il capo per incontrare lo sguardo di Lili. Distorse la bocca in una smorfia poi si avventò, marciando, nella sua direzione.
Quando le fu sufficientemente vicina, le puntò un indice accusatore contro.
« Sei contenta? Per colpa tua, tutti mi odiano a scuola! Ma come diavolo fai a passare sempre per vittima?! » sbraitava.
Parecchie teste si voltarono per osservare la scena.
Improvvisamente, e forse per la prima volta nella sua breve vita, a Lili diede fastidio avere i riflettori puntati addosso. Avrebbe gradito un minimo di privacy.
Tentò di non farsi prendere dall'ansia.
« Ti ho lasciato milioni di messaggi, potevi almeno ascoltarne uno. » iniziò. Si morse il labbro: un inizio poco promettente, si disse.
Asuka s'immobilizzò. Le lanciò un'occhiata sconvolta.
« Tu sei pazza. Fatti curare. » le sputò addosso prima di passarle oltre, non senza darle una spallata per chiarire il messaggio.
Lili sospirò. Non si sarebbe arresa. Lei era tutto ciò di cui Asuka aveva bisogno.

  
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