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Autore: Matthw883    03/09/2016    3 recensioni
Poniamo caso che il tornado non sia mai avvenuto e che Max è riuscita a salvare Chloe senza che lei si sia dovuta sacrificare (intendiamoci, questa storia è ambientata un paio di settimane dopo che Max è tornata da San Francisco alla mostra degli eroi di tutti i giorni). Come andranno le cose ? Che rapporto ci sarà tra Max e Chloe ? Che succederà, lo scopriremo attraverso gli occhi di Max (come sempre) e Warren Graham.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chloe Price, Max Caulfield, Un po' tutti, Warren Graham
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 12    RIMORSO


POV MAX


Sono distesa nel mio letto. Sono triste, sto da schifo, per colpa mia la festa di compleanno di Warren è stata annullata e tutti hanno ricevuto una punizione. Non se lo meritavano, nessuno lo meritava, soprattutto Warren. L-lui è-è un bravo ragazzo, studioso, sensibile, simpatico ed educato e che ha sempre cercato di darmi una mano e io ultimamente non l'ho trattato come meritava. Warren, Warren, perchè quando penso a te lo stomaco mi si stringe ? Perchè sono sempre triste pensando a te.
Smetto di pensare a queste cose quando sento la sirena di un'ambulanza, mi rendo immediatamente conto che si è fermata all'interno del campus. Chissà chi sono a venuti a prendere, spero non sia nulla di troppo grave. Meglio se vado a controllare si persona, spero non sia nessuno dei miei amici. Mi vesto e esco dal dormitorio, voglio sapere chi si sente male. All'uscita della mia stanza vedo che non solo la sola a voler sapere chi deve essere ricoverata, sento tutte le ragazze bisbigliare tra loro. Una volta raggiunto l'esterno noto che i paramedici stanno trasportando qualcuno in barella, non riesco a vedere chi stanno trasportando, cerco di avvicinarmi ma i paramedici dicono:
-Indietro, state indietro. Non intralciate le operazioni di soccorso.-
Noto che il preside sta parlando con un paramedica e poco dopo se ne va scuotendo la testa, io corri verso di lui:
-Signor Wells, signor Wells aspetti.-
-Oh Max, che c'è ?-
-Ehm...mi spiace disturbarla ma...mi può dire chi stanno portando via con l'ambulanza.-
Sospira:
-Si tratta di Warren Graham.-
C-cosa ? W-Warren deve essere ricoverato, no, no, no:
-M-ma cosa gli è successo ?-
-Qualcuno ha colpito e picchiato il signor Graham. Per fortuna il signor Madsen ha visto la scena ed è riuscito a fermare il pestaggio ma l'aggressore è riuscito a scappare.-
No, chi può aver fatto questa cosa terribile ?
-David è riuscito a vedere in volto l'aggressore ?-
-Purtroppo no. Ora mi scusi signorina Caulfield ma ho molto da fare, sa devo avvertire i signori Graham.-
-Certo, ma mi dica, come sta Warren ?-
-Non lo so, ha perso conoscenza e ha parecchi lividi, ora mi scusi.-
Io mi accascio a terra e comincio a piangere. Warren, mi dispiace averti trattato male, mi spiace aver rovinato la tua festa, s-se non lo avessi fatto forse non ti sarebbe successo niente. Sono stata la peggiore delle amiche, ti ho trascurato, sniff. Sento un mano appoggiata sulla mia spalla, è Kate:
-Dai Max, non piangere, devi essere forte, vedrai che Warren si rimetterà presto.-
I tempi in cui io la sostenevo e cerca di convincerla a non suicidarsi sono finiti, ora è Kate a darmi forza, io la abbraccio:
-Oh Kate, mi dispiace, mi spiace avervi trascurati. Mi dispiace, sono stata una stupida, io vi ho trattato male e tu sei ancora qui a essermi amica, meritavo quelle ramanzine da parte di Warren, ti prego perdonami.-
-Ti ho già perdonata Max. La bibbia dice di perdonare il mio prossimo settanta volte sette e io sono d'accordo con questo verso. Vedrai anche Warren ti perdonerà, lo sai, lu ti vuole bene e credo proprio che provi qualcosa per te.-
-Lo so, ma credo di aver superato il limite, ho paura che non lo farà.-
-Si invece, e domani lo andremo a trovare in ospedale va bene.-
-Certo.-
O Dio, spero proprio che domani Warren starà meglio.

Io e Kate entriamo dentro l'ospedale. Sono molto triste e in ansia per Warren, Kate chiede all'infermiera della reception dove si trova il reparto di Warren, si trova due piani sopra di noi. Saliamo la scale e apriamo delicatamente la porta cercando di fare il minimo rumore. Notiamo che seduta davanti al letto di Warren si trova un'altra persona:
-Professoressa Grant, che ci fa qui ?-
-Oh Max, Kate siete venute a trovare Warren ? Beh ovviamente, altrimenti non sareste qui. Io sono qui perchè qualcuno degli insegnati doveva pur restare con lui, almeno fino all'arrivo dei suoi genitori.-
Abbasso la testa:
-Capisco...ci dica, come sta Warren ? Che dicono i medici ?-
-A parte il braccio rotto e qualche livido lungo il corpo dovrebbe star bene. Il problema principale è che purtroppo non si è ancora risvegliato.-
Mi avvicino al letto di Warren per vederlo meglio, ha una fasciatura lungo la testa e altri piccoli lividi sul sul volto. Se David non avesse fermato il suo aggressore non so proprio come sarebbe andata a finire. Tuttavia il volto di Warren è sereno, come fosse in pace con se stesso, come se stessa facendo un bel sogno. Mi avvicino per tenergli la mano, Dio Warren quanto mi dispiace. Qualche minuto dopo sopraggiunge una donna piangente, una bella ma dismessa donna sui quarantacinque anni, ha i capelli biondi e degli occhi marroni, credo che sia la madre di Warren, infatti ha i suoi stessi occhi. La donna senza neanche degnarci di uno sguardo si avvicina al capezzale del figlio:
-Oddio Warren, bambino mio, chi ti ha fatto questo ?-
La professoressa Grant tossisce a quel punto la signora Graham si accorge finalmente di noi:
-Ehm...mi scusi, io sono la professoressa Grant, insegno alla Blackwall Academy ma da quel che ho potuto capire lei è la signora Graham, la madre di Warren.
-Si sono io, ma mi dica, come è accaduto tutto questo ? Il preside è stato un pò vago.-
-Purtroppo suo figlio è stato aggredito, non sappiamo che possa essere stato.-
-Capisco e mi dica, che danni fisici ha riportato ?-
-La rottura del braccio e qualche livido.-
-Ho capito, voi ragazze invece c'ho siete, delle amiche di Warren ?-
-Si, lei è Kate Marsh e io invece sono Max Caulfield.-
-Max Caulfield eh ? Beh io sono Ginger Graham.  Warren mi ha parlato molto spesso di te. Siete proprio grandi amici.-
Io abbasso la testa, se sapesse che è tutta colpa mia:
-Va bene ragazze, ora però scusateci, io e la signora Graham dobbiamo parlare di ciò che è avvenuto ieri sera e so che non vi piacerà risentirlo. Quindi perchè non uscite fuori e aspettate finchè non vi facciamo entrare.-
Non ho voglia di starmene qua fuori con le mani in mano, cosi mentre la professoressa Grant e la signora Graham parlano dei fatti avvenuti ieri io mi avvicino al letto e di Warren e noto che si sta muovendo, sembra quasi che si stia svegliando, richiamo l'attenzione di tutte:
-Ehi guardate, sembra che Warren si stia svegliando.-
Difatti Warren si stropiccia gli occhi, fa un grosso sbadiglio e grazie al Cielo è tornato di nuovo vigile e con una faccia confusa chiede:
-Mmmmh dove sono ? E perchè ho un braccio che sembra rotto ?-
-Sei in un ospedale tesoro, ieri sera qualcuno ti ha picchiato e di conseguenza u paramedici ti hanno portato qui. Ma l'importante è che stai bene, mio Dio , stai bene, non avrei potuto sopportarlo un'altra volta. Sei di nuovo qui con noi.-
Mi chiedi che cosa intendesse la signora Graham con quel "non avrei potuto sopportarlo un'altra volta", ma chi se ne frega, Warren sta bene, sta bene. Sono felicissima, mi metterei anch'io a piangere dalla gioia come fa Ginger. Warren sembra ancora confuso e disorientato:
-O-okay, m-ma voi chi siete ? E soprattutto chi sono io ?-
Io sono incredula:
-Dai, non scherzare, non è divertente.-
-I-io non sto scherzando, non mi ricordo nulla, ne il mio nome, ne dove vivo, ne le persone a me più care -
Oh mio Dio, è-è-è vittima di un'amnesia:
-Oh tesoro, il tuo nome è Warren Graham io sono la tua mamma, Ginger Graham, abitiamo in una cittadina a miglia di distanza da qui, ma ora  tu non ci sei mai perchè frequenti la Blackwall Academy. Possibile che non ti ricordi ?-
-N-no, mi spiace m-mamma.-
-M-ma forse ti ricordi dell'insegnante della tua materia preferita, ovvero la chimica, la signora Grant qui di fianco a me.-
-Ciao Warren.-
-No, proprio non mi ricordo, sento solo un forte mal di testa.-
Mi sento veramente a terra , la mia euforia di poco fa si è trasformata in tristezza e sconforto.
-Ma di sicuro di ricorderai delle tue amiche..Kate Marsh.-
-Ben svegliato Warren.-
-...e Max Caulfield.-
-No mi dispiac...aspetta Max Caulfield, si, mi sembra di aver già sentito questo nome, ma non ricordo altro.-
-Oh tesoro mio.-
Oh Warren, sono commossa di sapere che nonostante tutto quel poco che ti ricordi è su di me.
Noi vorremmo restare ancora, ma i medici ci dicono di aspettare fuori perchè ora che Warren si è svegliato devono fare altri esami.
Noi restiamo fuori ad aspettare. Dopo un pò un dottore esce dalla sua stanza e si avvicina alla madre di Warren:
-Lei è sua madre giusto ?-
-Si, sono io, allora che cosa è successo al mio bambino ?-
-Oh, niente di troppo preoccupante, un forte colpo alla testa gli ha causato una momentanea perdita di memoria. Entro qualche giorno dovrebbe tornare tutto alla normalità. Tuttavia dovrete aiutarlo per quanto possibile a recuperarla.-
- Certo, lo riporterò a casa sua in Oregon, dove mi prenderò cura di lui e potrà recuperare la memoria in tutta tranquillità. Arcadia Bay è troppo pericolosa.-
Cosa ? Warren che se ne va da Arcadia Bay ? Abbandona la Blackwall Academy ? No, no, no questo non può accadere, ed è tutta colpa mia. Mentre sono in fissa con le mie paranoie mentali il medico prosegue col suo discorso:
-Fossi in lei non lo farei. Il ragazzo ha bisogno di vivere la propria quotidianità, la propria routine, in questo modo la memoria gli ritornerà più in fretta.-
Tiro un sospiro di sollievo, forse Warren non dovrà andarsene:
-Capisco, ma chi si prenderà cura di lui ? Insomma, lo vedete anche voi che non si ricorda nulla, per di più ha un braccio ingessato. Io non posso trattenermi qui.-
Dico senza neanche pensarci:
-S-se vuole mi posso o-occupare io di suo figlio. N-noi due s-siamo amici e lo aiuterei volentieri a recuperare la memoria.-
Dio, spero di non essere sembrata goffa e imbranata come al mio solito:
-Ti ringrazio molto Max, lo sai che questo ti porterà via molto tempo libero ? E che dovrai aiutarlo anche in cose più...diciamo imbarazzanti ?-
-Si, ma non importa, lo faccio volentieri. Lui farebbe lo stesso per me.-
Ginger si poggia una mano nella spalla:
-Warren è fortunato ad avere un'amica come te.-
-Già.-
Ripenso con vergogna a quello che è successo la sera prima. Voglio riscattarmi, glielo devo. E-e poi non so perché, ma ho voglia di passare del tempo con lui. Anche solo pensare di non vederlo più mi ha messo un senso di...di..di angoscia:
-Va bene. Ora devo chiedervi di andarvene, l'orario delle visite è finito.-
-Ma mio figlio...-
-Non si preoccupi, credo che potremmo dimetterlo già da domani.-
Sto per abbandonare la stanza quando sento che qualcuno mi trattiene il braccio, è Warren:
-C-ci sarai domani quando mi dimetteranno vero ?-
Oh povero Warren,  sembra un confuso, dolce cucciolo di cerbiatto sperduto, sembra quasi un bambino, quant'è dolce:
-Certo che ci sarò. E non ti preoccuparti, sono sicura che recupererai la memoria. Stai tranquillo, ci sono io con te.-
-G-grazie.-
Usciamo dall'ospedale. Una volta tornata a scuola noto il pick-up di Chloe nel parcheggio. Anche lei mi vede e scende dalla macchina:
-Max, non puoi nemmeno immaginare quanto mi dispiace.-
Non mi va di parlare con lei:
-Non è con me che ti devi scusare, ma con Warren.-
-Lo so, sei arrabbiata e hai ragione, ma non avrei mai voluto che finesse cosi.-
-Non ti credo, a te Warren non è mai piaciuto, ogni volta che lui si faceva male tu ci godevi.-
-N-no, non è vero. È solo che non sopportavo il suo modo di fare nei tuoi confronti.-
-Beh aveva ragione, tu hai cercato di cambiarmi e di farmi frequentare gente che era meglio evitare. Se vogliamo ancora essere amiche dovrai cambiare il tuo modo di fare.-
-Non dirlo neanche per scherzo, io voglio ancora essere la tua migliore amica. T-ti prometto che cambierò, rispetterò le tue scelte e i tuoi amici.-
-Va bene.-
-Pace fatta ?-
-Pace fatta.-
Ci abbracciamo, non posso restare in collera con Chloe per troppo tempo:
-E ora dimmi, cosa è successo al nerd ?-
-Oh Chloe, lui-lui ha perso la memoria, non si ricorda più niente. Ma dimmi chi può essere stato a fargli questo ? E perchè ?-
-Non lo so.-
In quel momento un foglio di giornale trascinato dal vento finisce in faccia a Chloe:
-Ma che cazzo...-
Chloe si libera del foglio. Un particolare della pagina la colpisce e comincia a leggerla:
-Ora invece so chi può essere stato. Max, qui c'è scritto che Mark Jefferson è evaso ieri dal carcere cittadino. P-poteva trovarsi ieri sera al campus, W-Warren potrebbe averlo notato e lui lo ha colpito per chiudergli la bocca per sempre. Max, potrebbe tornare per finire il lavoro, ciò significa che fu sei in pericolo.-
Il mio cervello è andato definitivamente in corto circuito. Jefferson evaso ? Oddio, tutta questa faccenda è un gran casino, ora comincio ad avere veramente paura:
-Chole che facciamo ?-
-Dobbiamo andarcene, scappiamo, prendiamo il pick-up e ce ne andiamo a Los Angeles io e te da sole, come abbiamo sempre sognato.-
-Chloe...s-sarebbe bello, ma non posso farlo, h-ho promesso che mi sarei presa cura di Warren, se partiremo lo faremo solo se lui starà meglio.-
-Ma...-
-Glielo devo Chloe. Glielo devo.-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Okay gente. Jefferson centra veramente qualcosa in questa faccenda ? Max è veramente tornata quella di prima ? Max e Chloe partiranno per Los Angeles  ? Warren recupererà la memoria ? Lo scoprirete (forse) nel prossimo capitolo. Un grazie a chiunque legge e commenta la Fic. Le critiche (se costruttive) sono ben accette.
Grazie ancora, leggete e commentate.
 
   
 
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