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Autore: Hitchhiked    03/09/2016    1 recensioni
Scritto con una penna nera sul retro di un sacchetto per il mal d’aria.
Uno di quelli bianchi che ci sono sugli aerei.
Racconto trovato in uno zaino tartassato di spille, mentre cercavo la plastica per ricoprire i libri.
Titolo furtivamente rubato alla canzone/ libro di Nick Cave.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The Sickbag
 

Scritto con una penna nera sul retro di un sacchetto per il mal d’aria.
Uno di quelli bianchi che ci sono sugli aerei.
Di polvere odorano.

 
 
L'odore di tabacco è una delle poche costanti nella mia vita.
Di sigaretta è oramai impregnata la stanza del tavolo da biliardo, nella quale nessuno entra più da mesi. Con quadri alle pareti e vari mozziconi di sigaretta nei posaceneri, lasciati a riposare lì per anni.
La camera oscura che una volta mio fratello usava per sviluppare le foto, negli anni in cui ancora ne faceva, sapeva ti bruciato e tabacco da fiuto.
È stranamente rassicurante, anche se non del tutto vero pensare che le fotografie custodiranno per sempre gli attimi della tua vita, volti sorridenti.    
Sanno di sigari gli amici boriosi di mio padre, che per un motivo o per l'altro sono sempre a cena da noi.
Indossano gemelli luccicanti e occhiali dalla montatura pesante. E vestiti neri.
Tabacco da fiuto è presente nelle vecchie valige di pelle stipate in cantina, e si confonde con l’odore di muffa.
Di nicotina odorava Elia, che fumava nonostante la sua passione per il tennis.
Tanto forte era l’aroma che se lo abbracciavi ti lacrimavano gli occhi: era dappertutto, tra i corti capelli scuri, sulle dita magre, sui vestiti. Dopo un poco non lo consideravi nemmeno fastidioso: era il suo odore, sapeva di casa.
Ancora oggi quando qualcuno mi passa vicino con una sigaretta accesa, oppure quando incontro un fumatore incallito, mi volto e spero di vederlo, Elia il ragazzo sorridente.
L'odore del tabacco da pipa era su tutte le magliette di Dan, dolce a tal punto che in principio pensavo fosse marmellata o miele.
E mi chiedevo dove le infilasse, quelle magliette.
Poi mi accorsi che anche mio fratello profumava di quell'odore zuccherino, ma a mioil miele non piace.
 
Di simil-tabacco sanno i ricordi delle feste da ragazzi, nelle grandi sale vuote e bianche del circolo, che alla sera si riempivano di fumatori.
Di tabacco sa il rifugio nel quale andiamo in montagna, ma sa anche di fumo a causa del grande camino nel centro.
Di tabacco sa la barca, ormeggiata al molo, ma sa anche di mare, dall’acqua.
Di tabacco sa la mia vita, ma sa anche di cannella, dallo shampoo.
Di tabacco sanno molte cose, cose comuni, rimane appiccicato addosso: un po’ come quando si cammina sull’asfalto fresco.
L’odore di tabacco è una delle poche costanti presenti nella mia vita, a volte fastidioso, a volte dolce, ma è lì, immutabile e sempre presente.


The Sick Bag.
Mi farebbe piacere se qualcuno recensisse, andiamo, diventeremo migliori amici, e sarò più felice, e quando sono felice scrivo di più.
Seriamente le mie storie hanno tipo 90 visualizzazioni e nessuno che mi dice come sono, fanno schifo? Dimmelo e cercherò di migliorarle, ti piacciono? Dimmelo e ne farò altre. La dannazione degli "scrittori" di fanfiction. 
Anche se non recensite continuerò a scrivere, perchè mi piace, quindi non mi eliminerete così facilmente. Sappiatelo. *risata malefica in sottofondo*
   
 
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