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Autore: stellysisley    01/05/2009    2 recensioni
"Il dolore ti blocca.". "No, mia cara. Il dolore ti fa crescere."
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scritta di getto, senza pretese. E' un dialogo tra due ragazze. Una, Ambra, ha dovuto rinunciare alla pallavolo per un incidente, nonostante avesse davanti a sé una promettente carriera. L'altra, Serena, ha continuato a giocare a pallavolo, il suo sogno di sempre, ma sembra che non gliene importi nulla. Ambra, irruente e appassionata, non può certo rimanere impassibile di fronte ad un atteggiamento così indifferente, specie dopo una partita particolarmente disastrosa...

Dedicata a chiunque si identifichi con Ambra.



Fammi vedere che sei viva


E' andata male.” dice.

Io sto zitta.

Mi guarda: “Non dici nulla?”.

No, ringrazio il mio autocontrollo, sennò ti avrei già sbranata.

Quello che mi meraviglia è che non dica nulla tu.” rispondo calma.

Pericolosamente calma.

Chi mi conosce bene sa che quando parlo così sono come il mare che si ritira dalla spiaggia prima di invaderla con la sua furia violenta.

Il ritiro prima dello tsunami, il respiro prima del balzo, la calma prima della tempesta. Chiamatelo come volete, comunque sia, non è un buon segno.

Ma lei non se ne accorge.

Ho detto che è andata male.”.

Parli come se la cosa non ti riguardasse.”.

Ambra, ma che ci posso fare se abbiamo perso?”.

Ecco, con questa hai firmato la tua condanna a morte.

Che ci puoi fare? Ma ti rendi conto degli errori che hai fatto stasera? Errori assurdi, che ai tuoi livelli dovrebbero essere cosa passata e superata! La giornata no ci sta, ma ti rendi conto che è un anno che giochi così? E non ti arrabbi neppure con te stessa! Ma almeno fammi vedere che ci tieni, arrabbiati, grida, morditi le labbra, tirati un pugno, fai qualcosa! Fammi vedere un'emozione, fammi vedere che ci tieni a quello che stai facendo, fammi vedere che sei viva!”.

Non risponde.

Non subito, almeno.

Se mi arrabbio non risolvo nulla.”.

Non risolvi nulla nemmeno se fai finta che vada tutto bene e se la volta dopo fai lo stesso errore. Non ti sto dicendo di tirare giù il mondo per ogni minima sbavatura, anche quello è sbagliato, e te lo dice una che lo fa regolarmente. Ma anche non avere un minimo di autocritica è sbagliato. E tu l'autocritica nemmeno sai dove stia di casa.”.

Stavolta non risponde proprio.

A volte mi domando se tu capisca la fortuna che hai. Fai quello che hai sempre voluto fare, giocare a pallavolo, ma sembra che non te ne importi nulla. Lo sai che c'è gente che deve rinunciare a tutto quando è a un passo dallo spiccare il volo o dal raggiungere il sole? Lo sai quanti vorrebbero essere al tuo posto e non possono, non per demeriti loro, ma perché il destino ha deciso in modo diverso? Dannazione, io ci metterei l'anima su quel campo, darei tutta me stessa fino allo sfinimento! Talvolta ti augurerei di farti male, di rischiare di perdere tutto. Magari capiresti.”.

Il dolore ti blocca.”.

No, mia cara. Il dolore ti fa crescere.”.

Ne ho abbastanza. Mi volto e mi allontano zoppicando, in quella che è la mia classica andatura da sei anni, ormai.

Forse è ora che tu ne provi un po'. Dopo, forse, mi faresti vedere che sei viva.” aggiungo a mezza voce.

   
 
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