Fanfic su attori > Youtubers
Segui la storia  |       
Autore: fedetojen    04/09/2016    1 recensioni
Salve a tutti! Questa storia comprende nel complesso i Mates e in particolare Anima/Sascha e St3pny/Stefano! Spero vi piaccia!
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: GODz Anima, St3pNy, SurrealPower
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

 
What are we fighting for?

 
Innamorata di persone che mai vedrò, di voci alle quali non potrò mai rispondere, a delle mani che non potrò mai stringere, a un corpo che non potrò mai abbracciare, a un sorriso che non potrò mai vedere, a un abbraccio che non potrò mai ricevere.
Odio questo tipo di sensazione: l’impotenza e la rabbia poi prendono il sopravvento, facendomi esplodere.
Mi fanno ridere, come mai nessuno è mai riuscito a fare, riescono a farlo con un video di youtube, che porta via solo una decina di minuti alla mia vita monotona e schifosa, fatta di giorni che si ripetono all’infinito.
 
2
 
-Io ho fame- dissi con il broncio, appoggiandomi al muro del salone, dove Giuseppe e Salvatore stavano ancora editando e Sascha e Stefano erano buttati sul divano.

-Anche io- disse Stefano alzando la mano.

-Posso cucinare?- chiesi, mentre vidi gli occhi di Stefano diventare a cuoricini e della bava uscire dalla sua bocca.

-Fai pure- disse Giuseppe sorridendomi. Mi misi subito all’opera, mentre stavo bestemmiando che non riuscivo ad accendere quello stupido aggeggio touch della cucina.

-Lo accendo io- sentii dire da Sascha che se la rideva.

-Stronzo- dissi a bassa voce, vedendolo guardarmi con la coda dell’occhio e sorridermi, sicuramente perché mi aveva sentito, per poi allontanarsi e lasciarmi cucinare.

-Si mangiaaa- urlò Stefano appena misi i piatti a tavola.

-Carbonara?- chiese papà Vegas. Annuii, assaggiando la pasta, che stranamente venne buona e saporita. Tutti mi fecero i complimenti, mentre vidi Sascha e Stefano farsi occhio. Iniziarono a lanciarmi la pasta addosso.

-SASCHA! STEFANO!- urlai in preda alla rabbia, alzandomi dalla sedia, completamente sporca. Scoppiarono a ridere, sicuramente per la mia faccia e reazione, accompagnati dalle risate di papà Vegas e Salvatore.

-AAAAH- ruggii andando da loro, buttando addosso a loro la pasta che avevo nel piatto.

-Ora ripulite tutto il casino che abbiamo combinato- dissi verso Sascha e Stefano che erano sporchi come me. Alla fine chi ha pulito? Io, of course.

-Andrea, vatti a cambiare. Anzi fatti una doccia-

-Spiritoso papà Vegas- dissi voltandomi vedendolo ridere: aveva in mano una maglia e un pantaloncino. Lo guardai con gli occhi socchiusi.

-La maglia è di Sascha, il pantalone di Stefano. Non chiedermi perché- disse andando poi via, lasciandomi le robe sulla sedia. Mi feci una doccia ghiacciata visto il caldo che faceva, uscendo poi per vestirmi e sistemarmi i capelli in una coda strana.

-Puoi passare qui la notte, ormai è tardi, potrai dormire nel letto di Sascha visto che è sempre lui il casinista di turno, insieme a Stefano- mi informò papà Vegas per poi andare a dormire, come tutti gli altri. Mi misi nel letto, guardando Stefanino dormire difronte a me: ci rimasi nel letto un’ora senza prendere sonno.
Andai silenziosamente nel corridoio, vedendo sul divano Sascha dormire. Presi in pieno lo spigolo del tavolino, imprecando.

-Porco…- dissi tappandomi la bocca, sperando che Sascha non si svegliasse. Era così carino da addormentato che lo fissai per un po’, per poi uscire nel balcone. Mi soffermai a guardare il cielo scuro.

-Non riesci a dormire?- sobbalzai, voltandomi.

-Cristo, Sascha mi farai morire!- dissi alzando gli occhi al cielo, sospirando.

-Ti sta bene la mia maglia- disse guardandomi maliziosamente. Avevo la sua maglia, quella che diceva: in india saresti sacra e il disegno della vacca sotto la scritta.

-Cretino- dissi ridendo, vedendo la sua faccia.

Mi tirò un pizzicotto sul fianco, facendomi spalancare la bocca per il dolore. Sorrise, ora lo ammazzo.
Iniziò così a farmi il solletico e per non gridare mi tappò pure la bocca. Si fermò, sicuramente perché capì che stavo per soffocare e noi eravamo troppo vicini, ormai stretta dalla morsa delle sue braccia intorno al mio bacino.

Mi guardò dritto negli occhi, mentre lo vidi avvicinarsi al mio volto, mentre il suo naso sfiorò il mio, quasi come se ci stesse giocando, poi inclinò il capo e mi baciò.
Chiusi immediatamente gli occhi, godendomi quell’istante, per poi portare la mano nei suoi capelli, stringendoli più forte e sentire Sascha approfondire il bacio. Mi fa impazzire il modo in cui riesce a capire i miei gesti, e poi mi fa impazzire il modo in cui mi bacia.
Appena sentiamo un rumore nella cucina e la luce accendersi, mi trascina nell’angolo del balcone, sempre e rigorosamente appiccicati l’uno all’altro.

-Shh- mi fa vicino alle labbra, per poi baciarmi ancora.

Sento che la cosa ci sfugge di mano, appena la sua mano scende dal mio bacino alla mia coscia scoperta e alza la gamba, facendomi aggrappare a lui come un koala all’albero, mentre mi spinge di più contro il muro, mentre stringo di più le mie gambe intorno al suo corpo e poggio entrambe le mani nei suoi capelli scuri e morbidi.

Qualcosa però mi da la forza di scendere da Sascha e allontanarlo da me.
Mi guarda come se avesse il fuoco negli occhi e io corro via nel bagno.
Mi lavo la faccia e mi guardo allo specchio, notando che sono un completo disastro: ho le labbra rosse e gonfie, i capelli spettinati, le guance rosse e la maglia stropicciata.

-Cazzo Burci, ti denuncio- dissi guardandomi male allo specchio. Ritornai in camera, guardando se in giro ci fosse qualcuno e appena ci fu via libera sgattaiolai nel letto. Mi svegliai per le urla di papà Vegas.

-RAGAZZI BASTAAA!- urlò esasperato. Mi guardai intorno, non notando Stefano a letto. Erano tutti svegli tranne me. Mi alzai, andando in salone da dove provenivano le grida e i rumori: tutti si fermarono appena mi videro, scoppiando poi a rifare macello come prima o forse anche peggio.

-Buongiorno anche a voi- dissi con mezzo sorriso, infastidita per il brutto risveglio.

-Siete degli animali!- urlò papà Vegas in un misto di risate e ruggiti. Mi sedetti al tavolo, bevendo un succo e scansando robe che volavano. Mi fermai appena
vidi Sascha guardarmi per poi vederlo imprecare perché Stefano gli aveva lanciato un cestino addosso.

-AHIA!- urlò Sascha ritornando a ridere e buttare cose. Presi le mie robe asciutte andandomi a cambiare.

-Io vado ragazzi, grazie per la bellissima giornata- dissi davanti alla porta, salutando tutti e filando via più velocemente possibile da lì.

-Sascha, le hai fatto qualcosa?- sentii dire da qualcuno mentre scendevo le scale.

-Aspetta Andrea!- qualcuno mi urlava alle mie spalle, mentre aumentavo il passo. Mi sentii strattonare e voltare, mentre vedevo la mano di Sascha tenermi stretta il braccio.

-Dove stai andando?- mi chiese con l’affanno per la corsa.

-A casa. Devo ritornare anche a lavoro- dissi ovvia, guardandolo mentre mi fissava nei dettagli. Smettila Sascha o ti bacio ancora.

-Non è per quello che è successo stanotte, vero?- mi chiese preoccupato avvicinandosi a me. Dio, sta vicinanza non fa bene.

-No, assolutamente- dissi fingendo un sorriso, allontanandomi da lui impercettibilmente. Lasciò subito la presa, stentando un sorriso.

-Allora ci si vede, animala- disse indietreggiando lentamente, troppo lentamente.

-Sì…- dissi già triste per quella lontananza. Lo vidi accorgersene del mio cambio d’umore e cambiò espressione.

-Fanculo- disse correndo verso di me, prendendomi il volto tra le mani e baciarmi. E dio se è poco non amarlo.

-Rimani ancora un po’ con noi- disse a pochi centimetri dalle mie labbra, giocando con i nostri nasi, mentre li faceva sfiorare giocosamente.

Sorrisi, soltanto perché riusciva a farmi stare così bene con quel cavolo di sorriso!
Mi prese per mano, salendo poi le scale insieme e mi lasciò la mano poco prima di entrare in casa.

-ECCOLA!- esclamò Sascha, seguito poi da applausi e fischi.

-Guarda Andrea! Vogliono che tu sia la nuova stella dei Mates!- m’informò Stefano, tutto felice, seguito da Giuseppe e Salvatore che approvavano.

-Ragazzi non mi sembra il caso…- non potevo, amavo Sascha sì, ma il problema non era quello.

-Sarai una dei Mates!- disse Stefano avvicinandosi a me, posando il bracco sulla mia spalla tirandomi a sé.

Era lui l’altro problema: amavo anche Stefano, cazzo! Io non sapevo chi guardare dei due: Sascha mi sorrideva, più euforico che mai, come Giuseppe e Salvatore, mentre Stefano continuava a farmi dondolare insieme a lui. Mi staccai da Stefano, con le lacrime agli occhi.

-Scusate- dissi correndo in bagno. Mi chiusi a chiave, scoppiando a piangere. Perché cazzo sto piangendo? Amo Sascha, amo Stefano…che problema ho?!

-Andrea, apri per favore- sentii dire più volte da Sascha, mentre bussava alla porta con insistenza.

-Cazzo, lasciatemi sola!- urlai rabbiosa, sentendo Sascha fermare i pugni contro la porta. Mi misi nella vasca da bagno, rannicchiata, cercando di svuotare la
testa. Non so quanto è passato ma sento rumori di finestre ma comunque non mi muovo.

-Puoi dirmi cos’hai?- mi voltai di scatto vedendo Sascha appoggiarsi al bordo della vasca, osservandomi preoccupato, mentre mi accarezzava il volto.

-Sono un fottuto casino…- dissi chiudendo gli occhi, appena appoggiò la sua mano sul mio volto.

-Siamo in due allora- disse sorridendomi.

-Cazzo ridi, che sono seria?- dissi scoppiando a ridere, trasportata dalla sua risata. Avvicinò il mio viso al suo, facendo combaciare le nostre fronti.

-Non posso essere una di voi, Sascha- dissi, staccandomi da lui, uscendo dalla vasca.

-Perché?- mi chiese avvicinandosi a me, portando le mani sui miei fianchi.

-Perché distruggerei tutto ciò che avete adesso- dissi poggiando le mie mani sulle sue, allontanandole dal mio corpo.

-Sta zitta e baciami- mi baciò, azzerando le distanze.

-Sascha…no- dissi cercando di respingerlo ma prese tra le mani i miei capelli, li strinse e approfondì il bacio. Dio, sembra di essere in paradiso.

-Ora tu esci con me…e sorridi perché sei bellissima- ha smesso di baciarmi e mi sta guardando con un sorriso sulle labbra, mentre continua a lasciarmi piccoli baci sulle labbra.

-Usciamo subito perché se continui mi ci barrico qui- dico ridendo, contagiando anche lui che apre la porta ed esce velocemente con me.

Passai l’ennesima giornata con loro, e appena credetti di essere sola telefonai alla mia migliore amica e le raccontai di me e Sascha e del fatto che mi piaceva anche Stefano, ma appena chiusi la chiamata mi vidi dietro Stefano osservarmi con sguardo serio.

L’unica cosa che pensai fu: cazzo.
Si voltò e se ne andò lasciandomi sola nella stanza.

-Ragazzi, ho un’idea!- disse Salvatore appena ritornai nel salone.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Youtubers / Vai alla pagina dell'autore: fedetojen