CAPITOLO 2
IL CASATO
DISTRETTO 1: SAVANA CENTRALE
Era un’ora buona che Judy cercava di terminare il rapporto sul caso Weaver ed era molto in ritardo infatti doveva consegnarlo ad un certo bufalo alle 3:30 ed erano già le tre passate. Stava ancora pensando a cosa scrivere quando due mani molto familiari presero delicatamente le sue e gliele posarono sulle ginocchia e in quel momento una voce sarcastica disse:” problemi col rapporto agente?” “Nick non è il momento di sfottere non vedi che sto lavorando?” rispose stancamente lei, Nick si stravaccò sulla sua sedia girevole e disse con aria sognante:” rilassati Carotina tanto fra meno di una settimana saremo ad arrostirci sulla spiaggia di Copacabana, sorseggiando un’ottima piña colada guardando il Pan di Zucchero”. Judy lo maledisse: era da tempo che avevano programmato la loro vacanza in Brasile e Bogo aveva concesso loro la licenza a costo però di risolvere tutti i casi complicati rimasti in sospeso prima della loro partenza. Judy stava ancora fantasticando quando Bogo irruppe nel loro ufficio urlando:” Wilde, Hopps muovete il culo abbiamo un caso di sparatoria nel quartiere del porto” “e il rapporto Weaver?” chiese Judy perplessa “al diavolo il rapporto Weaver questa è roba grossa” rispose sempre urlando il bufalo, e uscì di colpo come era entrato; Judy e Nick si scambiarono un’occhiata carica di preoccupazione e corsero anche loro alle volanti. La scena che si presentò ai loro occhi sembrava la stessa che si palesava ogni qualvolta c’era un caso simile: cinque o sei volanti e due ambulanze sostavano davanti al fatiscente magazzino teatro della sparatoria e una moltitudine di tecnici della scientifica si affaccendava a raccogliere dati sul caso. Scesero dalla volante e l’agente Wolfar venne loro incontro dicendo:” era ora che arrivaste…in ogni caso sembra che abbiamo un tipico furto ai danni di qualche mafioso, il problema è c’è qualcosa di strano” Judy e Nick si guardarono perplessi “come sarebbe a dire c’è qualcosa di strano?” chiese Nick dando voce ai dubbi di entrambi “venite a vedere” propose allora Wolfar ed entrarono nel capannone. In un primo momento Nick e Judy si stupirono della grandezza dell’impianto di produzione di droga poi Wolfar spiegò loro:” quello che vedete è il più grande impianto di produzione di coca dei tutta la città di Zootropolis” “puoi dirci cosa c’è di strano in tutto questo?” chiese Nick al lupo che però rispose:” la cosa strana è che intanto, nessuno ha sentito i colpi anche se sappiamo per certo che gli aggressori avessero delle armi automatiche in quanto tutte le trenta guardie e i lavoratori sono stati uccisi in poco più di 5 minuti, poi c’è da considerare il fatto che tutti gli occupanti sono stati uccisi con un’efficienza quasi militare cosa che nei raid di questo tipo non accade quasi mai e poi c’è questo…” e li scortò nel grande magazzino dove alcuni poliziotti stavano svuotando le casse di coca e ne portavano via il contenuto e alcuni tecnici fotografavano uno strano simbolo disegnato sul muro. Il simbolo consisteva in una A attorniata da una grande C ed era scritta con il sangue dei precedenti occupanti del capannone e sotto vi era una scritta disegnata anch’essa col sangue che recitava ATTENTI AL CASATO, STIAMO VENENDO A PRENDERVI!
Nick e Judy si scambiarono uno sguardo stracarico di preoccupazione profondamente turbati da quella visione poi Judy disse: “ma cosa è stato preso?” “cento milioni in contanti” poi dopo qualche secondo intervenne kick “beh…Carotina credo che il Brasile dovrà aspettare dopo tutto”.