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Autore: beat    01/05/2009    1 recensioni
Otae, una bella mattina come tante, arriva al punto di non ritorno.
Chi ne fa le spese, naturalmente, è il povero Kondo.
Da allora, una catena di eventi che porterà alla nuova coppia dell'anno: Otae e...
... Sorpresa! Leggete per scoprire!
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kondo Isao, Otae Shimura, Toushiro Hijikata
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Disclaimer: i personaggi non mi appartengono e questa fiction non è stata scritta a scopo di lucro.

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Capitolo IV:
Quello che ti capita quando fai un pic-nic con leoni e lupi famelici



Otae era da sola in casa.
Hijikata era andato al lavoro e adesso lei non sapeva che fare.
Si era portata dietro un libro che aveva iniziato, ma dopo un po' si era stufata di leggere. Aveva provato a vedere se in televisione davano qualche cosa di interessante, ma le aspettative le erano state deluse.
Per cui non aveva nulla da fare.
E non poteva nemmeno uscire.
Purtroppo le pattuglie della Shinsengumi erano in giro per tutta Edo, e non era il caso per lei di farsi trovare in giro, da sola.
Anche perché aveva promesso a tutti che se ne sarebbe stata buona, in casa, finché quella  spinosa situazione non si fosse risolta.

“Stupido Gorilla, vedi di riprenderti in fretta, o ti concio di nuovo per le feste!” si mise a gridare improvvisamente.

Solo che si sentiva sciocca a parlare da sola, inveendo contro Kondo, per cui non proseguì.
La ragazza sospirò.
Diede un'occhiata in giro, ma non vide nulla di interessante con cui avrebbe potuto distrarsi.
O meglio...

L'appartamento di Hijikata non vedeva una mano femminile da molto – forse da sempre – e la cosa era più che evidente.
Sebbene il padrone di casa la sera prima avesse cercato di mettere a posto come meglio aveva potuto, ancora si notava che vigeva un disordine che solo apparentemente sembrava ordine. Senza contare che c'era anche molta polvere in giro.
Otae sospirò, ma con un sorriso sulle labbra questa volta.
Fece un rapido giro per la casa, individuando con facilità dove erano riposte tutte le cose che le sarebbero servite per fare pulizia completa.
Almeno aveva trovato un modo per passare il tempo.



***


Hijikata rientrò quella sera. Aveva fatto più tardi del giorno prima, per cui era passato direttamente al locale d'asporto per prendere la cena.
Rientrando in casa, per un attimo pensò di aver sbagliato appartamento.
Rimase fermo sulla soglia, cercando di capire che cosa c'era di strano.
Eppure le chiavi avevano aperto la porta.

“Bentornato signor Hijikata!” lo salutò con un cortese sorriso Otae.

“Ma...che è successo qui?!” chiese, con gli occhi fuori dalle orbite.

“Ho pulito un po'”

“Un po'?! Ma...è come se fosse...nuova...” non sapeva bene nemmeno lui come esprimere il concetto. Da che si ricordava, l'aveva vista così pulita solo il primo giorno in cui aveva cominciato ad abitarvi. Non era mai stato un patito delle pulizie, lui.

“Ne aveva bisogno” disse Otae, con un sorriso che sapeva vagamente di scherno.

“In effetti ha proprio ragione...Non sono mai stato un bravo casalingo, purtroppo!”

Otae gli sorrise, senza commentare.

“Oh, vedo che ha portato la cena!”

“Sì...le ho preso di nuovo il Katsudon...spero che le vada bene...”

“Benissimo signor Hijikata!”

I due si sedettero a tavola. Hijikata passò il piatto ad Otae, e di nuovo si stupì.

“Ma...quello...” e indicò il barattolo che Otae aveva poggiato sul tavolo e che ora si stava accingendo ad aprire.

“Sì, spero che non le dispiaccia. L'ho trovato in frigo.”

“Non è scaduto?”

“No, ho controllato. Ho gettato via tutto quello che era andato a male!”

Di nuovo Hijikata si trovò senza parole.
Non solo quella strana ragazza che le era capita in casa tra capo e collo si era dimostrata un'ospite impeccabile, pulendo e riordinando tutta la sua sconclusionata abitazione. Ma si era anche dimostrata tollerante con il suo piatto preferito...e ora stava pure per provarlo.
Infatti Otae aveva preso uno dei numerosi barattoli di maionese che teneva in frigorifero, e se ne stava versando una dose sul suo piatto di Katsudon.
Certo, non era tanta quanto di solito ne metteva lui.
Ma la cosa gli fece uno strano ed inaspettato piacere.

“Allora, com'è?” chiese, sorridendo.

Otae lo guardò per un attimo, sbattendo le palpebre.
E rise.
Afferrò velocemente il tovagliolo che aveva sul tavolo, per soffocare le risate, e cercando di mandare giù il boccone che aveva in bocca.
Ci mise qualche attimo per superare l'attacco.
E intanto Hijikata la stava fissando tra il perplesso e il seccato.

“Mi...mi...scusi...signor Hijikata...Non volevo scoppiare a ridere così...è solo che...mi ha presa alla sprovvista...”

“Sprovvista?!” chiese lui, confuso.

“Sì...non l'avevo mai vista sorridere...mi ha colto di sorpresa!”

“Sorridere?”

“Sì..! Stava sorridendo. Non l'avevo ancora vista sorridere. Per questo mi ha colta di sorpresa. Gin e mio fratello non fanno che dire che lei è un tipo burbero e che non scherza mai...per questo non mi aspettavo che sorridesse!”

Hijikata sentì il sangue affiorargli alle guance.

“Ma...ma...” stava balbettando.

Lui, il Vicecomandante della gloriosa Shinsengumi, stava balbettando.
Otae si ricompose subito.

“Mi scusi, signor Hijikata, non volevo metterla in imbarazzo!”

Hijikata annuì solo con la testa, perché non riusciva ancora a spiccicare parola.

“Mi scusi di nuovo”

Hijikata ripresa a mangiare.
Forse era meglio così.

“Comunque è molto buono. Dovrei abituarmi per sopportare tutta la maionese che mette lei, ma come inizio devo dire che non è niente male.”

Non fosse stato così imbarazzato per poco prima, forse Hijikata avrebbe sorriso di nuovo.



***


Hijikata prese un lungo tiro dalla sigaretta.
Soffiò il fumo fuori dalla finestra del bagno. Otae gli aveva chiesto se poteva non fumare in casa, e a malincuore lui aveva accettato.
In fondo quel piccolo sacrificio poteva farlo. La ragazza aveva detto che non c'era problema se fumava in bagno, con la finestra spalancata, e a Hijikata era parso di aver trovato un buon compromesso, visto che non gli toccava neppure uscire di casa – manco a parlarne di avere un balcone in quella catapecchia!
Certo, era ancora un sacrificio non poter stare con la sigaretta tra le labbra tutto il giorno – cosa che di solito faceva – ma alla fine era giusto così.
Con tutti i favori che Otae gli aveva fatto in quei giorni, anche senza che lui le avesse chiesto nulla, poteva accettare senza ribattere quell'unica richiesta che aveva avanzato.
Diede l'ultimo tiro e spense la sigaretta contro il muro, gettando poi il mozzicone per strada. Lasciò la finestra aperta mentre si lavava i denti e si preparava per andare a letto. Si mise lo yukata che usava per dormire e uscì dal bagno.
Otae era seduta al tavolino, intenta a leggere un vecchio e consunto libro.

Hijikata rimase fermo dov'era, ad osservarla.
Ora che ci pensava, era la prima volta che si soffermava a guardarla bene.
Prima che si presentasse in sede, con Kondo svenuto e sanguinante, l'aveva incontrata solo un paio di volte. Non le aveva mai prestato attenzione più del dovuto, anche perché per tutti Otae Shimura era considerata solo l'innamorata del loro capo. Aveva sentito tante di quelle storie da brivido su quello che faceva a Kondo, che non aveva mai pensato che quell'essere così terrificante, in realtà non era altro che una ragazza, esasperata dall'insistenza di un uomo che non sapeva ricevere un “no” come risposta.

Improvvisamente provò una forte simpatia per lei.
Anche lui doveva stare tutti i giorni a sopportare l'ottimismo senza freni di Kondo, e la sua inadeguata ingenuità.
Gli voleva bene, questo era innegabile. Ma a volte proprio non lo poteva sopportare.
Per questo poté immaginarsi senza problemi quello che Otae doveva aver passato.
E in quel momento la vide per la prima volta.
Fu come se fosse riuscito a mettere insieme tutti i pezzi del mosaico che componeva Otae. Vide perché Kondo si era innamorato di lei.

Era paziente, infinitamente. Era gentile ed estremamente disponibile.
Non si fermava alle apparenze. Cercava di vedere oltre quello che le si presentava davanti.
Era forte e sicura di sé. Era gentile...quando non la si faceva arrabbiare.
Non le dispiaceva la maionese.
Ed era anche bellissima.

In mancanza d'altro, Hijikata quasi si strangolò con la sua stessa saliva.
Quel pensiero improvviso e assolutamente non voluto lo aveva colto di sorpresa.
Trovava Otae...bellissima?
La cercò fugacemente con lo sguardo, come per trovare conferma dei suoi stessi pensieri.
La fissò a lungo e intensamente.

Era seduta al tavolino, impeccabilmente composta. Le lunghe dita sfioravano con delicatezza le pagine del libro che stava leggendo.
La candela poggiata sul tavolino irradiava una calda luce che si modellava morbida sul suo viso dolce. I capelli, per una volta sciolti, le circondavano il collo sottile.

Hijikata cercò di riprendere il controllo di se stesso.

Aveva appena avuto una rivelazione.
Una rivelazione sconvolgente.
Sarebbero stati guai.
Guai grossi.
Questa volta non se la sarebbe cavata con poco.
Di certo non poteva essere una scampagnata quello che stava per affrontare.
Di certo stava andando incontro ad una delle sfide più difficile che avesse mai affrontato.
Questa volta sarebbe stata davvero, davvero dura.
Forse impossibile.

Perché si era improvvisamente reso conto che si stava innamorando di Otae.




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Angolo dell'Autrice:

Ahahah! Le cose si fanno sempre più complicate per il nostro povero Vicecomandante! ^^
Ora si che cominceranno i guai! Ehehe!
Per il prossimo aggiornamento però, dovrete aspettare come minimo domenica prossima: domani parto e starò via tutta la settimana! ^^"
Scusate!!!

Ah, una precisazione: se per caso vi state chiedendo se i titoli hanno un significato, la risposta è...NO!
Ahahaha! Sono come in Gintama: lunghi e senza apparente senso! ^__^


Ringrazio tantissimissimo Gintokina che continua a leggere e commentare! Grazie mille!!
Ehi, voialtri! Commentate anche voi!
Non vi costa nulla, e mi fate solo felice! ^^


Per favore, fatemi sapere i vostri commenti, pareri o critiche!

Grazie a chi vorrà lasciare una recensione e a quanti leggeranno e basta.

Beat



   
 
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