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Autore: LadyBlack3    06/09/2016    3 recensioni
Salve! Questa storia è un misto tra comicità e romanticismo.
I personaggi sono un pò OOC ma spero che vi piaccia.
Cosa succederebbe se Lucius, Draco Malfoy e Lord Voldemort fossero alle prese con una torta di compleanno? Lo scoprirete solo leggendo.
Buona lettura a tutti :)
Genere: Comico, Demenziale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Draco Malfoy, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Voldemort | Coppie: Bellatrix/Voldemort, Lucius/Narcissa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Gli alberi incominciavano a fiorire, segno dell’imminente arrivo del periodo primaverile. Tracce di fiori di pesco si notavano tra le chiome delle perfette piante di quel giardino. Gli uccellini cinguettavano e le farfalle sfolazzavano e… ok, ora basta. La giornata scorreva come se fosse stato un giorno normale. Solo che quello non era un giorno normale… o almeno non lo era per Lord Voldemort, Draco e Lucius Malfoy.
<< Allora, avete capito quello che ho detto? >> chiese Narcissa ai tre uomini davanti a lei, comodamente seduti sul divano.
Draco girò il capo verso sua madre con sguardo interrogativo, Lucius la guardò disgustato, mentre il Signore Oscuro aveva l’aria di chi non avesse sentito una parola del discorso.
<< Emh… >> fece Lord Voldemort.
<< Sì, mamma >> disse il biondo indifferente volgendo di nuovo la testa verso la tv magica.
<< Siete sicuri di aver capito? >> chiese ancora Narcissa ai tre, rivolgendogli uno sguardo insistente << Draco, tesoro, allora, dimmi, che cosa dovrete fare voi una volta che sarò via? >>
<< Perché, devi andar via? >> chiese ingenuamente suo figlio. Un istante dopo si pentì di aver formulato quella domanda, perché sua madre stava diventando scarlatta quanto i capelli dei Weasley. Si affrettò a distogliere lo sguardo.
<< Nessuno di voi mi stava ascoltando! >> esclamò furente Narcissa, serrando i pugni e facendo sobbalzare suo figlio.
Voldemort si limitò ad assumere un’aria sconvolta e a dilatare i suoi occhi rossi. Sembrava che l’espressione dura e serissima della donna lo avesse spaventato e non di poco.
<< Mia cara, io invece ho ascoltato ogni singola parola… >> rivelò suo marito Lucius, il suo tono in una strana nota di imbarazzo, ma la guardava come se fosse matta.
<< Beh, che hai da guardarmi così?! Secondo te, dovrei star calma in un giorno importantissimo come questo e sapere che voi barbagianni invecchiati non mi stavate ascoltando??! >> sbottò in un fiato.
Li guardò in attesa di una reazione e questa arrivò da suo marito, che sembrava volesse sotterrarsi.
<< Ma secondo te è normale che vuoi distrarre tua sorella, impedirle di venire qui e scoprire la sua festa a sorpresa, dicendole che vuoi imparare la ruota alla babbana?? >> sbraitò Lucius, gli occhi sgranati e increduli.
Draco e Voldemort si girarono verso di lei, con una faccia da oscar.
Rimasero in quella posizione per almeno dieci secondi, prima di scoppiare dalle risate.
Narcissa li guardò come se avesse davanti degli idioti, mentre Lucius guardava ancora sua moglie disperato.
<< AHAHAHAHAHAH!!!!!! La ruota alla babbana…AHAHAHAHAH >> continuavano a gridare tra le risate e le lacrime.
I due risero così tanto che si abbracciavano e sbattevano i pugni contro le pareti bianco-grigie della stanza.
<< Ecco, questa è un’ulteriore prova che non mi stavate ascoltando! SILENZIO! >> urlò Narcissa e i due si separarono subito e smisero di ridere, anche se avevano espressioni che alludevano al fatto che avrebbero ricominciato presto.
<< Come ho detto, per evitare che Bella scopri della festa dovrò tenerla lontana da qui. Quindi mentre io le insegno a fare la ruota voi penserete alla torta >>.
<< CHE?????? >> Voldemort quasi perse la voce.
<< Ma io e Lucius avevamo deciso di fare una gara a chi beve più burrobirra! >> esclamò indignato.
<< E se non ti dispiace io devo fare un compito di bisezione su una rana per battere quell’odiosa Sanguemarcio della Granger! >> intervenì Draco
<< “Bisezione su una rana”?? Mi dispiace, tesoro, ma in cantina è rimasto soltanto un furetto >>
<< Furetto?? >> disse il ragazzo.
<< C’è qualcosa che non va, caro? >> chiese curiosa, Narcissa.
<< …No… sto bene…. >> e così dicendo sbiancò visibilmente.
Lucius guardò suo figlio esasperato, alzando gli occhi al cielo.
<< Ma che gli prende? >> chiese Narcissa al marito.
<< Niente di che, ha solo la fobia dei furetti >> esordì l’uomo.
<< Mi deludi, ragazzo… avere paura di un insulso animaletto? Continuo a pensare che non sei adatto al lavoro di Mangiamorte >> borbottò l’Oscuro Signore.
Draco si girò verso di lui, incredulo.
<< Cosa??! >>
<< Ouu, basta! >> espose Narcissa incavolata << allora io vado, voi pensate alla torta! >> e così dicendo si precipitò alla porta e uscì fuori il più in fretta possibile da quei tre troll.
Passò un eterno istante di silenzio imbarazzante e i loro occhi continuavano ad osservare la porta chiusa, nella speranza che entrasse qualcuno a salvarli.
Dopo parecchi minuti…
<< Ma voi sapete come cavolo si fa una torta? >> domandò Voldemort agli altri due.
<< Ah, boh >> sillabò Draco.
<< Io delle torte so solo che si mangiano >> rivelò Lucius.
I tre stavano nella cucina  a contemplare i fornelli, senza sapere cosa fare. Draco era intento a cercare un libro di ricette o almeno un libro che spiegasse come fare le torte; Lucius prendeva pentole su pentole con la scusa di fare qualcosa.
Dieci minuti dopo udirono la soave voce del loro Signore.
<< Ehi, ho trovato qualcosa! >>
Non fece in tempo a dirlo che padre e figlio si precipitarono da lui, speranzosi.
<< Non trovate che sia molto grazioso? >> disse tutto felice l’ex Tom Riddle esponendo ai suoi seguaci un grembiulino da cucina rosa, ricamato e ricoperto di pizzi.
<< Ma scherzi? >> gli chiese retoricamente Draco, guardandolo come se la persona davanti a lui fosse un idiota.
<< Secondo te è utile un grembiulino per fare una torta?? >> intervenne Lucius.
<< Beh, Narcissa ogni volta che cucina lo ha sempre addosso >> disse semplicemente Voldemort.
Lucius iniziò a scaldarsi: << e tu ovviamente guardi mia moglie mentre cucina, vero?? >>
Draco si mise una mano sulla bocca per non scoppiare a ridere.
<< Ma a te non piaceva zia Bellatrix? >> il ragazzo sorrise alla domanda.
Voldemort avvampò sfumando di rosso la sua pelle bianca come il gesso.
<< MA CHE COSA STAI DICENDO????!!!!! >> strillò il mago oscuro.
Lucius si intromise: << Guarda che lo sanno tutti nel mondo magico che il più grande mago oscuro di tutti i tempi ama la sua migliore luogotenente. In poche parole Lord Voldemort è stracotto di Bellatrix Lestrange >>.
Voldemort non potè sentire altro perché già aveva sfoderato la sua bacchetta ed era desideroso di lanciare Avada Kedavra dappertutto.
<< è inutile che neghi l’evidenza >> gli consigliò Draco, quasi scocciato.
<< NATURALMENTE LE COSE NON SI DICONO IN FACCIA, EH?? >> l’uomo scheletrico era più infuriato che mai.
Dal canto suo, Lucius implodeva dentro. Stava trattenendo le risate vedendo come Voldemort si fosse scaldato sull’argomento “Bellatrix”.
 
Tre ore e mazza dopo, due donne stavano tornando alla propria dimora chiacchierando animatamente.
La più grande, con i capelli tutti neri e arruffati, sembrava indignata.
<< Dai, non è stato così male >> si giustificò la più giovane.
<< Come no… cadere di faccia a terra trenta volte e in più essere visti da due babbani inutili… mi sembra proprio che non è andata così male… >> commentò sarcastica Bella.
<< Le lenti degli occhiali di quei babbani erano scure, non penso ci abbiano visto >>
<< Sì, si sono girati verso di noi, non ci hanno visto infatti! >> replicò seccata Bellatrix.
<< Guarda il lato positivo, alla fine hai imparato! >> e Cissy rise sotto i baffi.
<< Molto divertente… >>
<< Ascolta, andiamo a casa. Sono sicura che ti sentirai meglio. >>
Sebbene un po’ riluttante, Bellatrix si avviò con la sorella verso Villa Malfoy.
 
Nel frattenpo i tre si ritrovavano a terra tra detriti calcinacci e sedie rotte… i fornelli erano ancora intatti.
<< Non posso credere che siamo arrivati addirittura a duellare fra noi per colpa di zia Bellatrix >> ruppe il silenzio Draco, affannato.
<< Abbiamo fatto un casino con tutti quegli Schiantesimi! Guardate la cucina in che stato è ridotta!! >> si lamentò Lucius.
<< E’ da chiedersi piuttosto come abbiano fatto quei cosi a non avere neanche un graffio… >> disse Voldemort indicando i fornelli.
<< Che incubo… pure i fornelli ci perseguitano. Come a dire “fate questa maledetta torta altrimenti vi Cruciamo!”>> fece Draco.
<< Volete sapere una cosa? L’unica colpevole di questa storia è Narcissa, che ci fa fare una stramaledetta torta senza darci nemmeno la ricetta! Che poi… nemmeno gli ingredienti ci sono, il frigorifero e la dispensa sono vuoti! Non è tanto normale… >> si sfogò Voldemort.
<< Allora perché hai perso tempo a lanciare incantesimi dappertutto Mr Grembiulino rosa?? >> lo attaccò Lucius.
<< Non volevo farvi preoccupare… >> si giustificò il Signore oscuro.
<< Non credo alle mie orecchie! Ora grazie a te siamo nei casini >> si infuriò Lucius.
<< Sentite, ora basta con questa storia; dobbiamo fare quella stramaledetta torta, altrimenti mamma si arrabbierà e la zia finirà col festeggiare il suo compleanno senza una festa per di più! >> esalò Draco nervoso, guardigno verso la porta col terrore di trovarsi sua madre alle spalle.
<< A proposito, quanti anni è che compie? >> chiese all’improvviso Voldemort mentre si alzavano dal pavimento.
<< Maleducato, non si chiede l’età ad una donna! >> gli disse Lucius in finto tono di rimprovero.
Draco ridacchiò.
<< Beh, vedete forse una donna qui dentro?! Andiamo, non c’è mica qualcosa di male nel sapere quanti anni compie… >> disse Voldemort.
<< 45. Okay, hai avuto la tua informazione, ora sbrighiamoci >> si affrettò a dire Draco.
Voldemort per poco non cadde di nuovo.
<< 45?? Cavolo, sembra più vecchia del gatto racchio invecchiato di mia nonna! >> esclamò Voldemort.
<< Sapevi che tua nonna aveva un gatto? >> chiese Lucius.
<< E io che ne so! >> disse il mago-serpente mentre gli altri due si guardavano storti.
<< Aha, bello mio! Mia cognata non sarà felice di sapere che il suo grande amore l’ha chiamata Vecchia! >> lo provocò Lucius dando un’enorme pacca sulla spalla del Signore Oscuro.
<< Tu non oserai dirle… >> cominciò a minacciare Voldemort, ma Lucius lo interruppe.
<< Che ti prende, Voldy? Non ci hai appena detto che non ti interessa di Bellatrix? Se è vero allora non ti dovrebbe fregare nulla il fatto che lei sappia che l’hai insultata >> Lucius guardò di sbieco Voldemort, il quale stava incominciando ad avvampare di nuovo.
<< Infatti! Non me ne frega niente se si offende; puoi anche dirle che per me è un ammasso di spazzatura! >> concluse Voldemort e girò le spalle ai due che stavano ridacchiando.
Fece un solo passo e solo allora si era accorto che altre due figure fissavano lui, Lucius e Draco a bocca aperta.
Non si capiva se erano incredule per lo stato che aveva la casa o per le parole che avevano sentito dalla bocca di Voldemort.
Il silenzio si diffuse nella stanza e si poteva sentire soltanto il ticchettio delle lancette dell’orologio.
<< Emh… ehiii, Narcissa ciao, come mai così presto? >> chiese Voldemort con fare innocente.
<< V-vi ho chiesto solo una cosa… >> iniziò lei.
<< Si, ma vedi… abbiamo avuto un piccolissimo problemino e… >> Lucius non trovava le parole, voleva soltanto scappare da quella squallida situazione.
<< E non posso allontanarmi per un paio d’ore che guarda tu cosa accade! >> ormai era un vulcano in eruzione.
<< Oh-oh >> Draco era paralizzato dalla paura.
<< COSA AVETE COMBINATOOOOO!!!!! >>
 Per quanto fosse potente Lord Voldemort, egli si fece piccolo piccolo e si spaventò non poco del grido lanciato dalla donna di casa. Draco cadde all’indietro e il marito si tappò le orecchie ben sapendo che quella sarebbe stata l’ultima loro giornata di vita.
<< E così avrei dovuto sentirmi meglio a casa, eh? >> Bellatrix finalmente parlò, più adirata che mai.
<< Scusa Bella, volevo organizzarti una festa a sorpresa e ho dato il compito a questi tre idioti di farti una torta >> e si girò rivolto agli uomini << solo che per loro, a quanto pare, preparare una torta significa distruggere l’intera casa! >> gli occhi di Narcissa si ridussero a due fessure.
Qualcuno però era desideroso di litigare, così Voldemort si riscosse dal trauma appena subito e sbottò: << E dimmi, un dolce per te si prepara da solo? Senza ricetta, né ingredienti? >> a quel punto vide Narcissa indignarsi ancora di più e solo alla vista di Lucius e Draco che avevano facce di chi aveva scoperto la cosa più stupida del mondo, capì di essere un perfetto idiota.
<< Cioè volete dire che avete fatto tutto fuorché preparare la torta con la magia? >> Narcissa aveva l’impressione di parlare con tre zucche vuote.
Voldemort ritornò a guardare la bionda cercando di nascondere il suo imbarazzo ma partì di nuovo all’attacco.
<< O scusami, signora… siccome io preparo dolci tutte le domeniche mi sembra giusto che ti arrabbi così… >>
<< Non fai ridere >> disse una Narcissa sempre più arrabbiata.
<< Non è il caso di lit-… >> Draco venne interrotto.
<< Che poi voi Malfoy mi stupite sempre di più. Se VERAMENTE non c’è bisogno di preparare a mano il cibo allora perché avete costruito una cucina?? Ma io boh… >> Voldemort aveva gli occhi rossi fiammeggianti di pura indignazione.
<< Ehi, ora che vuoi insinuare? >> gli chiese Lucius infervorato.
<< Solo che potevate usare i vostri buoni soldi da ricconi per fare qualcosa di più utile! Tipo comprare più shampoo per te, Lucius! >> esclamò indicando con il dito lungo e bianco il compagno.
<< Io avrei bisogno di shampoo?! Sta parlando quello col parrucchino bello stirato e per di più invisibile >> si difese Lucius.
<< Sempre meglio di uno col salice piangente stile gay >> gli rimbeccò Voldemort.
Draco allora non resistette più: si piegò in due e si buttò a terra dalle risate.
Narcissa li guardava sconsolata, una mano sulla fronte; Bellatrix guardava la scena con sguardo inespressivo.
<< …ah sì? Tu sei talmente senza naso che per andare al cinema e indossare gli occhiali 3D devi rifarti gli occhi!! >> gridava ora Lucius.
<< La metti così? Vuoi la verità, eh?? Ti svelerò un piccolo segreto: lo sai che la tua cara mogliettina mi ha baciato pensando fossi te? Eh? Stavo tranquillamente nello sgabuzzino al buio e lei mi ha assalito baciandomi! Aha, te l’ho fatta Lucius! Anche se sono calvo resterò sempre più sexy di te! >>
<< CHE COSAAAAAAAAAAAAAAA?????????!!!!!!!!! >> urlò Lucius girandosi verso la moglie che aveva gli occhi sbarrati dall’incredulità.
<< E’ stato solo per un secondo, Lucius! Scusami tanto, appena ho visto che non si trattava di te mi sono subito allontanata, non l’ho fatto apposta, era buio! >> tentò di giustificarsi Narcissa.
Draco guardava la scena a bocca aperta: non si aspettava minimamente di sapere che sua madre aveva fatto una tale conquista.
<< E SECONDO TE NOI DUE CI SIAMO MAI BACIATI AL BUIO E PER DI PIU’ IN UNO SGABUZZINO??! >> le urlò contro l’uomo.
<< Ma soprattutto che stavi facendo nello sgabuzzino? >> chiese Draco al Signore Oscuro, curioso della risposta.
Lucius smise di guardare sua moglie e lui, Narcissa, Bellatrix (ancora sconvolta) e Draco si girarono verso Voldemort.
Quest’ultimo evidentemente non si aspettava una domanda del genere e assunse uno sguardo di puro terrore, cosa che non fu inosservata.
<< I-io? N-niente! Non stavo f-facendo n-niente! >> balbettò lui, cercando di sembrare il più sincero possibile.
<< Di’ la verità, Voldy, che stavi facendo? >> lo punzecchiò Lucius mentre Draco ridacchiava.
Bellatrix, il cui volto era ancora inespressivo, scoccò a Voldemort uno sguardo. Questi se ne accorse e distolse lo sguardo arrossendo violentemente.
<< Non sono affari vostri! >> riuscì a sibilare infine.
Girò loro le spalle per non far notare il rossore che si era diffuso sul suo viso cinereo.
<< Non provare ad andare via; devi ancora sistemare con questi due tutto il macello che avete combinato! E indovinate… farete tutto a mano, non esisteranno le vostre bacchette, fino a domani! >> disse fermamente Narcissa.
Quest’ultima si girò verso la sorella maggiore, che questa volta aveva lo sguardo basso; sembrava triste.
Anche gli altri se ne accorsero.
Narcissa guardò uno per uno i presenti a parte sua sorella, come per dir loro qualcosa con lo sguardo.
Come intuito, Voldemort, Lucius e Draco si fecero avanti fino a posizionarsi di fronte a Bellatrix, la quale aveva ancora lo sguardo basso.
Con un ultimo sguardo furioso lanciato da Narcissa, i tre dissero frettolosamente in coro:<< Buon compleanno! >>.
Ma Bellatrix non si mosse dal suo posto né alzò lo sguardo.
I tre uomini si guardavano nervosamente.
Narcissa era anche lei preoccupata.
Fino a quando quel momento arrivò…freddo, duro e specialmente, velocissimo come una Maledizione Mortale.
Bellatrix impiegò meno di un secondo ad alzare lo sguardo colmo d’odio e rabbia verso i presenti davanti a lei, alzare la mano destra e dare ad ognuno un potente schiaffo che fece sobbalzare tutti quanti per la sorpresa ma soprattutto, per l’improvviso forte dolore.
<< AHIA!! >> esclamarono in coro, massaggiandosi la guancia colpita.
Narcissa si coprì gli occhi per la vergogna; di sicuro doveva aspettarsi questo gesto dalla sorella, che non era certo tipa da accettare certe situazioni.
Lucius, Draco e Voldemort indietreggiarono come per timore che quello schiaffo fosse appena l’inizio di una battaglia.
Ma Bellatrix non diede segno di voler continuare a far del male con le mani; anzi, sembrava piuttosto impaziente di voler sfogare la sua rabbia a parole.
<< VE LO SIETE MERITATO, BRUTTI IDIOTI!! >> urlò la strega bruna, continuando a fissare tutti infuriata.
Nei suoi occhi si poteva notare uno strano luccichio, segno di un imminente pianto, ma l’orgoglio della strega riuscì a tenerlo ben a freno.
Gli altri la fissavano a dir poco terrorizzati: non avevano mai visto Bellatrix così arrabbiata prima d’ora.
Narcissa cercò di avvicinarsi alla sorella e farla calmare, ma prima ancora di fare tre passi, Bellatrix la fermò con un brusco cenno della mano. Narcissa, senza protestare, indietreggiò subito.
<< Bella, non c’è bisogno di grid- >> incominciò a dire Lucius nel tentativo di calmare la cognata, ma ottenne solo un’occhiata di fuoco da quest’ultima, che lo interruppe subito.
<< IO GRIDO QUANDO E COME MI PARE!! LUCIUS, TU E TUO FIGLIO AVETE DISTRUTTO LA CASA!! >> urlò Bella, guardando il cognato e il nipote.
<< Che cosa?? Io avrei distrutto la casa?? E’ stato Draco a incominciare! >>
<< Io avrei incominciato? Ma papà, che cos- >>
<< NON ME NE FREGA NIENTE CHI HA INCOMINCIATO! STA DI FATTO CHE ORA SISTEMERETE TUTTO SENZA LE VOSTRE ADORATE BACCHETTE! >>
<< Aha, ben vi sta brutti… >> incominciò a dire Voldemort, ridendo leggermente e puntando l’esile dito bianco verso gli altri due, ma Bellatrix gli scoccò un’occhiata mortale e lo interruppe.
<< TU NON PARLARE, SCHIFOSO SERPENTE ARRAPATO CHE NON SEI ALTRO!! TI HO SENTITO BENISSIMO QUANDO MI HAI CHIAMATA VECCHIA E AMMASSO DI SPAZZATURA!! >> Bella fece un passo deciso verso di lui e gli puntò un dito accusatore contro.
Voldemort la guardò nervoso.
<< Emh… sì, ma io a volte lo dico ai miei migliori seguaci, a fine affettivo, e… >> si affrettò a giustificarsi lui.
<< RACCONTALO A QUALCUN ALTRO!! >> lo aggredì lei. Si capiva benissimo che non se l’era bevuta.
Gli uomini avevano sguardi spaventati. Narcissa si decise a farla calmare.
<< Bella, ora calmati, ti prego >> disse lei, sperando in un buon fine, anche perché doveva salvare la pelle di quei tre bigotti, e Bellatrix li avrebbe conciati bene bene, ne era certa.
La bruna si girò verso di lei in uno scatto fulmineo e, con gran sorpresa di tutti, si notava benissimo che lo sguardo di odio che aveva lanciato poco prima ai tre non era niente in confronto a quello che adesso Bella stava rivolgendo alla sorella.
<< T-TU NON PARLARE! C-COME HAI POTUTO… COME HAI POTUTO BACIARE IL SIGNORE OSCURO??! LO SAI BENISSIMO CHE LUI MI PIACE! >> disse tutto d’un fiato la bruna, con tutto il disprezzo che riuscì a tirar fuori.
Narcissa la guardava angosciata.
Ballatrix però, si era accorta solo in quell’istante che le parole che le erano uscite da sole dalla bocca l’avevano tradita.
Si riscosse quasi subito e, dopo aver gettato una fugace occhiata ai tre uomini, arrossì violentemente.
<< Ma era buio! >> ripeté stufa Narcissa.
Ma Bellatrix aveva cessato di urlare perché era alquanto in imbarazzo. Non aveva il coraggio di riprendere a sbraitare e essendo sicura che il suo amato Signore la stesse guardando, decise di non alzare più lo sguardo da terra.
<< Bene bene bene >> ruppe il silenzio, Voldemort. Un sorriso compiaciuto stampato in faccia << E così io ti piaccio >>
<< Ma và? >>
<< Draco, smettila di fare il saputo! >> lo rimproverò la madre.
<< Il saputo? Qualcuno vuole dire a zio Voldy che Bella da un milione di anni gli manda segnali ma lui è l’unico fesso che non se ne è accorto? >> disse Draco.
<< Fesso a chi?? >> si irrigidì il Signore Oscuro << se è per questo neanche lei si è mai accorta dei miei segnali! >>
Un attimo dopo, si poteva vedere Voldemort con una mano alla bocca, pentito di ciò che aveva appena detto.
<< Bene bene bene >> fece Lucius.
<< Stavi dicendo? >> sorrise Draco.
Bellatrix non credeva alle proprie orecchie, Voldemort le aveva appena detto che anche lui la amava… ora era felice.
<< Emh… no no no no, intendevo che, emh… >> ormai la sua faccia cadaverica era di un bel rosso pomodoro.
<< E muoviti! >> disse impaziente Draco.
<< Silenzio! Devo inventare una scusa se non ti dispiace! >>
<< Beh, ci stai riuscendo eccome… >> commentò sarcastico il signor Malfoy.
Narcissa si limitò soltanto a guardare la sorella, la quale era un misto tra stupita, divertita e felice.
Alla fine non era andata così male, Voldemort e Bellatrix avevano finalmente confessato l’amore che provavano l’una per l’altro seppur “accidentalmente”.
<< Non c’è bisogno di inventare una scusa… >> gli disse Bellatrix che nel frattempo si era calmata.
<< N-nooo, cioè nel senso… >> balbettò Voldemort sempre rosso in faccia.
<< Senti, non prenderla per le lunghe! >> esclamò Lucius spazientito.
<< Secondo te si è accorto che tiene ancora il grembiulino di mamma? >> chiese Draco al padre, che grugnì dal ridere.
<< Ahahahahah! Forse è per questo che si vergogna ahahahah! >>
Sfortunatamente Voldemort li aveva sentiti e, accortosi dello spiacevole fatto, si affrettò a toglierselo. Il lato positivo era che a quell’azione, a Bellatrix scappò una silenziosa risatina, cosa che non sfuggì al mago oscuro. Quest’ultimo fece un profondo respiro e parlò: << Evabeneloammettosonoinnamoratodite! >> disse Voldemort alla velocità della luce, ancora imporporato dalla vergogna.
<< Un minuto di silenzio per tutti i dislessici che in giro per il mondo si stanno suicidando >> disse Draco.
<< Non rovinare il momento, Draco! >> lo rimproverò Narcissa, che ora guardava la scena speranzosa.
<< Ma certo. Chissenefrega di quanti bambini sono mort-… vabbè lasciamo perdere >> si rassegnò il ragazzo.
<< Sshh! Devo dire una cosa >> intervenì inaspettatamente Bellatrix.
Un minuto di silenzio.
<< Ancheiosonopazzadite, tireputoilpiùbelloaffascinantestupendomeravigliosouomomaiesistitosuquestaterraetivorreisposare >> disse tutto d’un fiato.
<< Eh? >> dissero in coro padre e figlio.
<< Ma volete stare zitti! >> si incavolò Cissy.
<< No, sul serio, staranno facendo una strage di dislessici… >> spiegò Draco.
Narcissa li lasciò perdere e riprese a guardare all’altra coppia. Tutti e due avevano un’ espressione sconvolta dipinta in volto e allo stesso tempo di pura eccitazione. I tre spettatori non fecero in tempo a sbattere le palpebre che Bella e Voldy azzerarono la distanza tra loro e si unirono in un bacio pieno di passione.
Continuarono così per lungo tempo, le rispettive lingue si intrecciavano e, almeno Draco era sicuro, per qualche istante si intravidero le loro lingue toccarsi.
Un lunghissimo minuto dopo, accortisi del gesto improvviso, e per di più in pubblico, i due si staccarono frettolosamente, agghiacciati, confusi, imbarazzati e divertiti insieme.
<< Beh, chi l’avrebbe mai detto? Chi sapeva che alla fine il Signore Oscuro sarebbe diventato mio cognato? >> disse una Narcissa felice per la sorella.
<< Io lo sapevo da tempo. Oh, a proposito Draco, hai perso la scommessa, mi devi duemila galeoni >> disse Lucius a suo figlio.
<< Che cosa?! Ma dicevi veramente?! Io pensavo fosse una bugia! >> si sconcertò Draco.
<< E cosa te lo faceva pensare?! >> sbottò Lucius, infiammandosi.
<< Oh, non lo so… il fatto che mentre lo dicevi stavamo facendo una gara di Chubby Bunny con le Pasticche Vomitose che hai comprato di nascosto dal negozio dei Rossi, mi fa pensare che tu stessi prendendo sul serio l’idea!! >> s’infierì Draco.
<< Oh insomma che storia è questa?? >> si lamentò esasperata Narcissa, rivolgendo al marito uno sguardo esasperato.
<< Lucius, ti avevo proibito di fare scommesse stupide, per di più con Draco! >>
<< E perché non con me?! >> si sentì punto dal vivo il biondo, guardando la madre in cerca di spiegazioni.
<< Tesoro, lo sappiamo tutti che non sei in grado di vincere le scommesse! >>
<< Che cos- >> borbottò Draco.
Voldemort e Bellatrix scoppiarono a ridere, cosa che fece irritare non poco il biondino.
<< Ehi…ehi! >> urlò Lucius.
Tutti i presenti tacquero e si girarono verso di lui, in attesa.
<< D’accordo. Ho bisogno della vostra attenzione. In un giorno speciale come questo è impossibile non fare un discorso di famiglia, perciò permettetemi…
Allora, oggi è stata una giornata in cui sono successi tanti spiacevoli inconvenienti >> detto questo, gettò prima uno sguardo alla casa ridotta a macerie e poi una di fuoco alla moglie, ricordandosi cos’aveva fatto col Signore Oscuro. Narcissa se ne accorse, ma con uno sguardo esasperato invogliò il marito ad arrivare al punto << Ma sono successe anche cose belle… Complimenti, Bellatrix, senza volerlo ti abbiamo regalato una giornata movimentata, ma soprattutto hai realizzato il tuo sogno >> e rivolse uno sguardo malizioso a Voldemort, il quale lo indusse con lo sguardo a smettere e a proseguire << Perciò voglio dirti che… sei una bellissima persona e in questi anni ti sei rivelata una cognata molto utile e una zia meravigliosa per mio figlio. Meriti questo regalo come nessun’altro e beh… Buon compleanno! >> disse infine Lucius.
I presenti applaudirono. Narcissa aveva quasi le lacrime agli occhi: non si aspettava un gesto simile dal marito.
<< Beh, grazie Lucius >> lo rimbeccò Bellatrix, continuando ad abbracciare forte il suo “fidanzato”, il quale sembrava godere della sua nuova posizione.
Lucius ricominciò a parlare.
<< Ci sono parecchie domande ora che necessiteranno presto di una risposta… Draco mi darà come promesso i duemila galeoni?... >>
<< Ma non ti ho promesso niente! >> disse sconvolto suo figlio.
<<…Narcissa entrerà d’ora in poi in uno sgabuzzino a luce accesa… >> continuò Lucius come se non lo avesse sentito.
<< E’ stato un incidente!! >> si difese la moglie.
<<…ma soprattutto… >> e fece una pausa suspance << …riusciremo a capire come si faccia una stupida torta?! >> concluse in fine.
Tutti lo guardarono interrogativo, finché Narcissa, esasperata, con un colpo di bacchetta fece apparire una grossa torta rotonda al cioccolato e panna.
<< Ma come hai fatto??! >> chiesero in coro Voldemort, Draco e Lucius ammirati.
<< Ho semplicemente evocato un incantesimo di appello silenzioso. A quanto pare questa torta era di qualche stupido babbano che festeggiava oggi il compleanno >> disse come se fosse nulla la donna.
<< Ma certo, era lo stesso che avevamo provato a fare noi! >> provò a dire Lucius.
<< Tks, sì certo… >> lo canzonò Narcissa divertita.
<< E chissenefrega, quelli festeggeranno senza torta e noi invece si. AHA! >> disse Voldemort, ridendo malignamente.
<< Bella, dai, prendine un po’ >> la incoraggiò la sorella.
Ma Bellatrix la guardava in modo strano. Era davanti a tutti i presenti che avevano preso la loro porzione di torta.
<< Ma sei impazzita, Cissy? Lo sai benissimo che non mi piacciono le torte!! >> la rimproverò Bellatrix.
Nella stanza calò un silenzio imbarazzante, fino a quando…
<< CHE COSAAAA???! DOVEVAMO FARE UNA TORTA QUANDO NON NE AVEVAMO BISOGNO??! >> gridò Lucius rivolto a sua moglie.
Da dietro, Voldemort e Draco ridacchiavano forte.
<< Ah, già, è vero, scusate! Non mi serviva una torta per capire che in cucina siete peggio di uno Shiopodo Spinato! >> disse tranquillamente Narcissa.
<< Non nominarmi quei cosi, ti prego >> disse improvvisamente Draco smettendo di ridere.
<< Non importa, ragazzi, alla fine ci siamo divertiti, no? >> si intromise Bellatrix, sorridendo radiosa.
<< E ci divertiremo di più a verdere questi tre idioti che puliscono casa senza le loro bacchette! >> disse Narcissa, al colmo del divertimento a vedere le facce supplichevoli dei tre.
La serata passò con le due sorelle che ridevano e scherzavano godendosi la scena: Voldemort, Lucius e Draco, che indossavano grembiulini rosa da cucina, che facevano di tutto per riparare il loro danno.
<< E ricordatevi di fare la raccolta differenziata! >> rise Narcissa, che si guadagnò il pieno disprezzo da parte dei tre moschettieri.
Passarono tre ore e si poteva dire che la casa fosse come nuova.
Le due sorelle furono molto contente, baciarono i loro uomini e restituirono loro le bacchette.
<< Allora, zio Voldy, cos’è che facevi al buio nello sgabuzzino? >> chiese Draco all’improvviso.
Per la sorpresa, Voldemort avvampò e tutti, girandosi verso di lui, se ne accorsero.
<< Oh, andiamo! Ormai sei di famiglia, non devi vergognarti se hai dei segreti…>> gli disse Lucius.
<< Stavo parlando con Nagini >> disse il mago-serpente in un sussurro, che però fu molto chiaro.
Bellatrix lo guardò interrogativa e divertita.
Narcissa, Draco e Lucius sobbalzarono per la sorpresa.
<< Aspetta, non dobbiamo pensare a male, vero? >> gli chiese speranzoso Draco, guadagnandosi un’occhiataccia da parte del Signore Oscuro.
<< Certo che no, idiota! Io… >> e quando guardò Bellatrix arrossì << Volevo parlare con qualcuno del mio problema… non sapevo come dire a lei che mi piaceva >> e indicò Bellatrix.
Narcissa si commosse e Draco e Lucius si guardarono trionfanti.
Bellatrix gli saltò addosso con tanta foga che caddero a terra e si baciarono forte.
<< Beneeeee, meglio lasciare in pace questi due. Draco, su, vai a dormire >> gli ordinò Narcissa.
<< Non mi devi dire tu quando andare a dormire! >> le disse risentito il figlio.
<< Draco, niente scuse, ammetto che avete lavorato tanto e un po’ di riposo ve lo meritate >> spiegò la bionda.
Draco, senza altre discussioni salì in camera sua scalpitando.
<< Andiamo, Lucius >>.
E si diressero nel grande salotto di casa.
<< Oh, prima che me ne dimentichi, volevo confessarti una cosa, mia cara >> disse Lucius, rivolgendo un sorrisetto a sua moglie.
<< Dimmi, che dovrei sapere? >> chiese distrattamente sua moglie, versandosi del succo di zucca in un bicchiere.
<< Niente. Volevo solo dirti che ieri per sbaglio ho baciato tua sorella >>
<< CHE COSA??! >>
<< AH! BOOM BABY! >>
 
 
FINE.
 
 
 
   
 
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